Eppur si muove…. Segnali di Ripresa per SecondLife che nonostante le cassandre non sembra voler morire.

I segni della crisi….

Dopo un periodo di oggettiva crisi nei rapporti fra SecondLife e i suoi residenti (il 2010 sarà probabilmente ricordato come l’annus horribilis [http://en.wikipedia.org/wiki/Annus_horribilis] di secondlife), sia per le condizioni economiche dell’azienda che ha fatto una serie obiettiva di passi falsi che hanno prodotto una oggettiva contrazione nella quantità di utenti collegati e soprattutto del loro livello di soddisfazione. Ricordiamo che seguendo queste statistiche ufficiali http://blogs.secondlife.com/community/features/blog/2011/01/26/the-second-life-economy-in-q4-2010 il massimo che si può dire è che si è interrotta l’emorragia in uscita da SecondLife, ma il pericolo non è ancora finito (in particolare è preoccupante che si stiano riducendo il numero di ore utente e il picco di utenti contemporanei che aveva raggiunto nei periodi d’oro anche 90000 adesso a stento arriva a 40000). A parte considerazioni “politiche” una delle principali motivazioni a mio avviso per una perdita di interesse  è stata prettamente tecnologica: l’avvento del viewer 2.0 ha di fatto incrinato la fiducia dei vecchi di SecondLife, mentre non ha saputo dare ai nuovi quell’entusiasmo di stimolazione alla creazione di contenuti originali ed autonomi che era stata la verà novità dei mondi virtuali degli anni d’oro.

I segni della ripresa già toccabili con mano….

segnali di ripresa 🙂

Eppure, se SecondLife stesse “morendo”, come sta succedendo ad esempio ai cugini mondi virtuali tipo Lively, Blue Mars, le innovazioni tecnologiche sarebbero interrotte, mentre invece stiamo assistendo ad alcuni interessanti  “movimenti” non tutti azzeccattissimi (tipo il display name) ma che illustrano ancora un serio investimento sulla piattaforma. Ecco alcuni spunti:

  • Il nuovo viewer 2.5 uscito da pochi giorni, http://blogs.secondlife.com/community/technology/blog/2011/01/19/viewer-25-beta-now-available, anche se non è ancora ai livelli di usabilità del vecchio o dei concorrenti tipo Phoenix, risulta in qualche modo molto più gradevole ed ergonomico, ma rimangono ancora dei punti oscuri sullo scripting, sulla lentezza di caricamento dei profili, e sulle segnalazioni degli IM e delle notice. C’è ancora parecchia strada da fare, ma almeno il punteggio assegnabile per la prima volta dopo mesi è leggermente sopra la sufficienza 😉  Voto: 6+
  • Aumento dei gruppi da 25 a 42: http://blogs.secondlife.com/community/technology/blog/2011/01/13/technology-improvements-for-q1-including-raising-group-limit-to-42 Questa era una cosa fondamentale che se aggiunta alla rimozione dei bachi sull’invio degli IM ai gruppi risolverebbe un sacco di problemi. Voto: 7
  • Da pochi giorni sembra attivo il nuovo sistema denominato “encroachment” (sconfinamento) che consente di fare return di oggetti di altre parcelle che sconfinano nella nostra. Come ben sa chi ha un terreno piccolo con vicini “che si allargano troppo” gli oggetti che sconfinano sono sempre stato un problema che ha limitato la qualità dell’esperienza in SL. (Voto: NC non so se fosse veramente necessario)
  • Incremento delle performance  nel passaggio fra sim, nel caricamento delle immagini, nel teletrasporto. (Voto: NC Non ho verificato miglioramenti, anzi sperimento ancora alcune difficoltà nel TP)
  • Nuovi profili sul web che anche se paiono ancora molto lenti nel caricamento, paiono introdurre nuove potenzialità anche sullo scripting (capire se un avatar è iscritto ad un gruppo).  Voto: 6– Sono lentissimi)

    I nuovi profili via web

  • Punti addizionali di attachment. Lo sapete che da qualche mese un avatar può avere N oggetti attaccati sullo stesso punto? Voto 7 (Interessante ma non ne avevo sentito veramente la mancanza)

Il futuro….

Qui è uno dei punti dolenti. Siamo in attesa di grosse cose che però non sono ancora state implementate. Nè la comunicazione da parte della Linden Lab è tale da darci garanzie che vengano veramente fatte nei tempi promessi (abbiamo una lunga storia di promesse non mantenute o realizzate troppo tardi)….

  1. (Qui per fortuna la Linden non c’entra e magari saremo fortunati e vedremo che si realizzerà veramente!) E’ da ormai un anno che aspetto che Phoenix Viewer esca con una versione (che si chiamerà FireStorm http://www.phoenixviewer.com/ e dovrebbe uscire almeno in versione preview nei primi giorni di Febbraio) spero che in questo modo molti riusciranno a far pace ed a utilizzare le nuove caratteristiche peraltro impressionanti dello shared media che consentono di usare SecondLife in modo veramente professionale.
  2. Entro fine marzo ci hanno giurato che i problemi di lentezza e anomalie nella gestione dei gruppi (io quando mando un IM inworld ai gruppi divento sempre matto) verranno risolti. Si pensa che stiano per utilizzare una tecnologia OpenSource (che in passato non volevano utilizzare) staremo a vedere 🙂
  3. Siamo sempre in attesa dell’introduzione delle meshes. Ci si aspettava di vederle all’inizio di quest’anno. Ora il prossimo momento utile potrebbe essere a fine Marzo. Staremo a vedere.
  4. SecondLife via web? pare che sia la strada maestra, anche se personalmente non ne vado matto. Idem per l’accesso via smartphone o tablet.

Rimaniamo in attesa di vedere se questi indizi positivi fioriranno. Dobbiamo ancora vedere la politica che instaurerà il nuovo CEO. Come ben sappiamo il futuro di una ditta dipende anche dalle vedute e dalle idee di chi la dirige.

Auguri a SL per una nuova età d’oro  🙂

Un poker di donne

Quattro mercoledì, in compagnia di quattro figure femminili indimenticabili, sono quelli che l’isola Imparafacile ha deciso di offrire ai suoi ospiti. Si tratta del racconto di quattro vite straordinarie, quelle di Maria Callas, Marilyn Monroe, Evita Peron e Edith Piaf: di loro si ricorderanno gli aspetti più famosi ma si riveleranno anche i lati più nascosti, attraverso immagini e filmati alla scoperta delle loro personalità, dei luoghi che hanno vissuto e che le hanno viste protagoniste di stagioni particolari.
L’interesse parte non tanto da un’idea di valorizzazione della femmina -non si tratta insomma di un’operazione ‘sessista’ all’inverso-, quanto invece dall’ammirazione nei confronti della tenacia con la quale queste quattro donne hanno combattuto per raggiungere alcuni risultati importanti, ciascuna nel proprio campo. Un fil rouge accomuna queste personalità: la difficoltà ed insieme la straordinaria voglia di vivere nonostante tutto, agguantando (e talvolta mancando) occasioni importanti, alla ricerca di un riscatto sociale che le avrebbe rese immortali nell’immaginario collettivo.
La prima data prevista per la serie di appuntamenti, che avranno cadenza quindicinale, è mercoledì 2 febbraio, all’isola Imparafacile. Chissà che questo non sia il preludio per un futuro poker di re.

Helenita Arriaga

Per il giorno della memoria

La voce di Viola Tatham declama il primo articolo della Legge 211/2000, che istituì il Giorno della memoria il 27 gennaio, in coincidenza della data in cui, nel 1945, le truppe russe arrivarono ad Auschwitz e liberarono gli ultimi prigionieri ancora presenti nel campo, i più deboli e malati, quelli che non erano stati costretti a seguire i tedeschi nella marcia della morte in fuga dal nemico. Ogni anno si celebra questa ricorrenza per non dimenticare gli orrori dello sterminio degli ebrei ma anche per ricordare tutti coloro che si impegnarono, spesso a rischio della propria vita, per salvare le vittime destinate a questa terribile sorte.
Non è facile parlare di un simile argomento senza rischiare di cadere nella banalità o nella retorica; ci ha provato Helenita Arriaga, all’Isola Imparafacile, guidando il pubblico presente attraverso un percorso, aperto dalle parole lette da Viola, che si è dipanato a partire dalle differenze tra i termini olocausto, genocidio e shoah e parlando, si, dello sterminio del popolo ebraico ma richiamando l’attenzione anche su altri casi di genocidio, come quelli accaduti in Armenia, Cambogia e Ruanda.
Durante la serata si è parlato anche della parte meno visibile dell’olocausto nazista, come la soppressione sistematica attraverso alibi come la malattia mentale, ed é stata ascoltata la testimonianza di un superstite ai campi di sterminio, Piero Terracina.


A completamento del messaggio che l’evento si proponeva di trasmettere, sono stati ricordati alcuni dei romanzi più famosi -Se questo è un uomo, di Primo Levi, dal quale è stato letto un brano, Il bambino con il pigiama a righe, Il diario di Anna Frank, Il giardino dei Finzi Contini- nati dall’esperienza delle persone che hanno vissuto quel periodo e subito la prigionia, la deportazione e le crudeltà inflitte ai soggetti che la scelleratezza del programma di annientamento degli indesiderabili -“nemici del popolo ariano”- individuava come entità da sopprimere. Sono anche stati mostrati brani di film che hanno trattato questi temi in chiave diversa tra loro -da Schindler’s list a Il grande dittatore, passando per Train de vie, Il pianista, La vita è bella, Arrivederci ragazzi- ma tutti tesi a evitare che, estinta quella generazione che ha vissuto in prima persona un’epoca tanto tragica, si perda il ricordo di quanto successo e che si rischi in futuro il ripetersi di simili aberrazioni. In chiusura le note e le parole di Auschwitz, di Francesco Guccini.
La serata ha avuto un taglio volutamente descrittivo, essendo l’argomento assai spinoso e particolarmente soggetto a dare adito a discussioni che avrebbero potuto sviare l’attenzione del pubblico presente dall’intento degli organizzatori unicamente volto a coltivare il ricordo della tragedia ebraica.
Il tentativo dell’isola Imparafacile di promuovere questo messaggio è pienamente riuscito.
Per non dimenticare.

Maryhola McMillan

Per non dimenticare: Nessuno Myoo, Kicca Igaly e Icarus Robbiani ad Arte Libera

Inaugurazione Giovedi27 Gennaio

22.30 PM (Orario Italiano)

Il Giardino di Arte Libera (Solaris Island)

Il Giardino di Arte Libera

Se questo è un uomo”.

Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per un pezzo di pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpiterle nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi. 

Primo Levi

 

PER NON DIMENTICARE…

Nessuno Myoo, Kicca Igaly e Icarus Robbiani ad Arte Libera

Abbiamo scelto una poesia nata dalla penna di uno scrittore italiano come manifesto di questa mostra che nasce dalla collaborazione attiva di un gruppo di italiani L’idea è nata molti mesi fa, quando Nessuno Myoo mi parlò di quest’opera che allora era tutta nella sua mente e che poi, piano piano, ha iniziato a materializzarsi. Di qui il progetto di una mostra a tema sull’olocausto in un ambiente come il Giardino di Arte Libera che ci pareva ben si prestasse a un simile argomento. Poi le idee si sono susseguite una dopo l’altra con l’entusiasmo che solo temi particolarmente sentiti possono suscitare. Alla scultura di Nessuno si è unita quella di Kicca Igaly, ma perchè non aggiungere a due opere immersive anche delle opere fotografiche dello stesso spessore artistico? Ecco dunque il contatto con Icarus Robbiani che ha accettato al volo la scommessa, coinvolgendo a sua volta altri creativi ( Mila Tatham, Rodriguez Imako, Lipsko Loopen, Riri Bazar, Buffy Holfe) che lo hanno aiutato a realizzare le immagini che aveva nella sua mente…

Ma una mostra in SecondLife può essere senza troppe difficoltà un’esperienza totale… e allora la sottoscritta, con l’aiuto di Grazietta Cazenove, ha iniziato a ricercare testi di spessore letterario da proporre come supporto alla manifestazione e un attore di teatro real life, Donchisciotte Crescendo, si è offerto di leggerli immerso in queste opere, mentre una persona a me vicina in real si è impegnata nella selezione dei brani musicali che accompagneranno la mostra…

Poche parole sono bastate ad attivare tutti noi, entusiasti all’idea di poter in qualche modo aiutare a “non dimenticare”… così che ci siamo ritrovati quasi per magia, senza grandi scambi di parole, uniti anche nel messaggio che questa mostra vuole trasmettere, un messaggio di speranza, che trapela ovunque come amore sempre e comunque per la vita…

Simba Schumann

“Life Again” di Nessuno Myoo

‘Life Again’ è un lavoro che tratta il difficile e delicato tema dell’olocausto.

Tutta la struttura narrativa è ricca di riferimenti alle atrocità del nazismo: dai tralicci dell’alta tensione, ai grandi fari che proiettano a terra fasci di luce fredda, fino ad arrivare ai numeri in rilievo all’interno dell’anello che simboleggianole milioni di vittime cadute e costrette alla deportazione.

La figura al centro è emblematica ai fini della storia che intendo raccontare. Essa rappresenta una donna, umiliata e ridotta alla condizione di vera e propria macchina da riproduzione, immobilizzata e con il ventre gonfio di figli che uscendole fuori saturano lo spazio attorno.

Una macchina da riproduzione per una razza nuova. Superiore. Perfetta.

Ma sono solo le farneticazioni di un pazzo queste. Lo sappiamo bene. E lo sa bene anche la donna a terra, che nonostante la sua condizione ha occhi amorevoli solo per l’ esserino diverso da tutti gli altri.

Un esserino che in quel momento rappresenta l’unica speranza di vita. Perchè la vera ricchezza della vita sta racchiusa nella diversità che ognuno di noi porta con se. Da qui il messaggio, che è allo stesso tempo un augurio e il nome dell’opera:

Life Again.

“Mai più” di Kicca Igaly

Data creazione: 9/2010

Commenti dell’autore: “Chi non impara dalla storia, è destinato a ripeterla”. Spesso mi soffermo su questa citazione, con particolare riguardo a quello che di peggio è accaduto nel secolo scorso: l’olocausto. Mi soffermo anche a considerare gli altri grandi genocidi, compiuti spesso in nome di ideali assurdi, da responsabili squilibrati. In questo quadro di fantasia, ho rappresentato la speranza con un fiore, a cui tende la mano la figura prigioniera. Alle spalle, uno scenario da incubo, con un forno crematorio. ai più questi crimini orrendi…. impariamo dai nostri errori.

Vita all’inferno” foto di Icarus Robbiani

Cinque foto di Icarus Robbiani scattate a Salimar in collaborazione con Mila Tatham e Rodriguez Imako come set builders, Lipsko Loopen Co-Set Builder (foto “000001” e “000004”), Riri Bazar come Pose Creator (foto “000004”) (a very special thanks) e Buffy Holfe e Mila Tatham come Models (foto “000004”). Luci ed ombre dalla storia…

Il giorno della memoria

La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, per ricordare la persecuzione e lo sterminio degli Ebrei, le leggi razziali, gli italiani che hanno subito la deportazione e la morte, e tutti coloro che si sono opposti al progetto di sterminio e che, rischiando la propria vita, ne hanno salvato altre.

Anche noi dell’Isola Imparafacile vogliamo ricordare. E lo faremo mercoledì 26 gennaio alle ore 22.00, in una serata di riflessione curata da Helenita Arriaga, attraverso testimonianze, immagini ricavate da alcuni dei più importanti film che hanno trattato il tema dell’olocausto e letture in tema, dalla voce di Viola Tatham.

A cura di: Helenita Arriaga
Quando: 26 gennaio ore 22
Dove: Auditorium dell’Isola Imparafacile (http://slurl.com/secondlife/Imparafacile/187/187/58)
Per info: Helenita Arriaga, Imparafacile Runo, Maryhola McMillan

Aspettiamo tutti quelli che non vogliono dimenticare.
Imparafacile

Ho conosciuto Second Life…

 

Ho conosciuto SL, quasi per caso e su invito di una amica. Non avevo idea di cosa avrei trovato, visto, e in che modo mi sarei rapportata con questo nuovo ‘mondo’. L’impatto è   stato molto forte, perché supportata da una potente scheda grafica, la prima cosa che mi ha colpita è stato lo scenario. Non avrei mai immaginato di trovare tanta bellezza e creatività in un mondo virtuale. Mi guardavo attorno come Alice nel Paese delle meraviglie e io che apprezzo l’arte in ogni sua forma, mi sono sentita catapultata nel posto giusto. Scenari incredibili, curati nei minimi particolari, la mano degli uomini supportata dalle   nuove tecnologie è riuscita a creare ambientazioni riprodotte o completamente inventate in modo davvero superbo.Architetti e non che spinti dalla propria passione e perché no , anche da sogni riposti nel cassetto hanno saputo dare un senso di realtà virtuale molto simile a quello reale. Non dico uguale, perché mancano dei sensi che purtroppo fanno parte solo della vita reale. Non posso sentire l’odore del legno, dei fiori  o sentirne al tatto la consistenza. Ma a parte questi dettagli, il campo visivo immagazzina e distribuisce questi imput a 360°. Ogni giorno una nuova scoperta, posti incredibili frutto di pazienza e lavoro certosino e tanta tanta passione. Due mesi fa, ho scoperto un ‘piccolo borgo’Porto Cervo-Libera Repubblica (http://slurl.com/secondlife/Porto Cervo/114/130/26). Curato nei minimi particolari da Volando Amat e Rockerduck Bogdanovich. Una piccola oasi di pace; per amanti del mare e per chi ama le bellezze sussurrate e l’arte nei particolari. Fucina di eventi culturali e organizzazioni di intrattenimento. Sono state create delle sale di lettura , dove ci si ritrova per leggere e commentare insieme un libro. Tra viuzze e vicoli si trovano negozi e mostre di ogni genere.Il tutto concepito con classe e colori abilmente miscelati. Porto Cervo rappresenta uno dei momenti storici della vita di Sl, un prodotto forse di nicchia, che col tempo sicuramente ci delizierà di altre gradite sorprese. Da tenere sotto occhio.

 

 

Più recentemente mi sono imbattuta in ‘Lost Town-La città perduta (http://slurl.com/secondlife/Land%20of%20Glory/217/61/22). Una città metropolitana, con qualche traccia  di scenari volutamente decadenti qua e la. Costruita in modo superbo e come per Porto Cervo, niente è stato lasciato a caso. Scenografie a tratti da film mi riportano al meraviglioso capolavoro che è stato per la cinematografia Blade Runner e non solo. E’ una città a compartimenti stagni, una sorte di viaggio tra incubi e sogni a stelle e strisce. Ma non è casuale quello che si ammira, credo dietro ci sia una regia ben consapevole dell’immagine che voleva darne e c’è riuscita bene. E’ luogo di eventi soprattutto musicali che richiamano di volta in volta una nutrita schiera di avatar soddisfatti di ascoltare buona musica o assistere ai vari concerti di musica soprattutto rock. Ovviamente Sl, non è solo Porto Cervo o Lost Town…è un mondo che si arricchisce di nuovi tasselli ogni giorno. I posti da visitare sono infiniti, infinito è lo stupore ogni volta che con il teletrasporto conosco nuovi scenari e nuova gente che armata solo di curiosità, creatività e passione mette a disposizione ciò che di bello è capace di trasmettere. Sl è tante cose, compresa la sublimazione dell’arte in tutti i suoi aspetti. Su Sl ognuno troverà ciò che cerca sotto forma di apparente sogno…Ma dietro al sogno non smetterò mai di puntualizzarlo c’è gente che vuol fare crescere questo mondo attraverso la propria e altrui arte. Incuriosire, incentivare la cultura attraverso una nuova forma di comunicazione, più diretta e meno noiosa. Informare e far conoscere divertendo…Concentrando in uno spazio virtuale, più mondi e più teste che non avrebbero altrimenti occasioni e contesti simili per sentirsi parte di un progetto o se volete di voli pindarici comuni.

di Serena Domenici

Visionary Download

Martedì 18 gennaio 2011 VisionLab of Labs, della Triennale di Milano, invita alla Press Conference multimediale interattiva di inaugurazione del programma di attività 2011/2013.

Heritage : Beauty = Happiness : Wellness

L’evento, in collaborazione con Mediateca di Santa Teresa sarà diffuso on line dalla sala multimediale di Via della Moscova, 28 a Milano.

dalle 17:00 alle 19:30

per seguire l’evento in streaming

www.visionlab.triennale.it

Un altro mondo virtuale che si avvia alla chiusura? Il caso di Blue Mars

Il 14 gennaio scorso il CEO di Avatar Reality, Jim Sink, annuncia una pesante ristrutturazione  (ridimensionamento) edell’azienda e una sua focalizzazione sui mercati emergenti del toutch e del mobile (http://blog.bluemars.com/2011/01/avatar-reality-restructuring.html). Lo stesso Jim lascerà la compagnia con circa la metà del suo team. Blue Mars contava, a novembre 2010 con la versione Beta, circa 3.500 users, con 330 sviluppatori. Le stime migliori, ad oggi, parlano di non più di 5.000 utenti (http://nwn.blogs.com/nwn/2011/01/blue-mars-goes-free-ios-client.html).

Dopo l’annuncio di Jim Sink, per contrastare gli allarmismi sul futuro dell’azienda, sono venuti comunicati tranquillizzanti da parte del BM Twitter team, senza tuttavia dissipare i dubbi (http://www.youtube.com/watch?v=578wFngw6WE&feature=player_embedded).

All’inizio BM aveva destato molto interesse da parte della numerosa comunità di Avatar frequentanti SL. La grafica è ottima, anche se il software da scaricare risulta molto pesante e ogni regione va scaricata separatamente. Tuttavia, un inizio così “qualitativo” lasciava ben sperare. Purtroppo i morsi della crisi non lasciano indifferente neanche questa piccola azienda con la sua limitatissima comunità. Inoltre, non si è mai creato, per i limiti tecnologici e di usabilità, una vera e propria comunità tipo SL. Sostenere un progetto di questo tipo richiede notevoli risorse e non c’è nulla ad oggi, in questo mondo virtuale, che possa attrarre nuovi investimenti. E’ un peccato, ma anche la dimostrazione che la sola SL riesce a mantenere un business attivo in questo difficilissimo periodo. Anche la nascita di nuove comunità basate su Open Sim non mette in discussione più di tanto la solida leadership della Linden Lab, anche in questo periodo di scarse novità.

Vedremo ancora altri esperimenti nascere e fallire, prima che l’utilizzo dei mondi virtuali impatti il grosso pubblico, ma intanto l’evoluzione tecnologica da un lato, e la diffusione della banda larga dall’altro, creeranno senz’altro migliori possibilità per il futuro. Ce lo auguriamo…

Il PAD, un esempio divertente di come si possa fare arte e cultura in Sl

.

E’ ormai più di un mese che su Sl è stata inaugurata presso la land Solaris Island, il PAD, un museo virtuale dedicato alla Pop Art americana ed europea. E  ho deciso di iniziare la mia collaborazione con Virtual  World Magazine, parlando proprio di questo evento, nonostante sia stato già argomento di molti articoli, sia perché può essere considerato uno dei più significativi tra quelli che si sono svolti negli ultimi periodi su Sl,  sia perché è un ottima occasione per mettere in risalto la validità delle manifestazioni artistiche che si svolgono in questo mondo virtuale.
Sono  convinta  inoltre anche che di arte non se ne parla mai abbastanza, sia in Sl che in Rl , e che coloro che la amano abbiano un po’ la missione di cercare di avvicinare  il maggior numero possibile di persone alla sua scoperta.
Uno dei  mezzi migliori per riuscirci è certamente  quello di coinvolgerle in maniera attiva e anche divertente, sfatando il mito dell’arte lontana dalla vita di tutti i giorni, di qualcosa che è destinata a pochi “eletti”, essendo incomprensibile e distante dal linguaggio comune.
Il progetto realizzato in effetti può essere considerato proprio un  esempio efficace per far conoscere questo movimento artistico attraverso il coinvolgimento attivo.
La scelta della Pop Art, infatti, ben si innesta nel tentativo di far comprendere come l’arte può essere espressione della quotidianità, sia per le forme e i modi in cui si  sviluppa , sia perché essa è vissuta in un periodo relativamente vicino a noi.
Mi limiterò, quindi, a descrivere molto sommariamente le caratteristiche del PAD, invitando i lettori a “teletrasportarsi” alla mostra (http://slurl.com/secondlife/Solaris%20Island/46/167/486); cercherò, invece, di evidenziare alcuni degli aspetti stimolanti del progetto.
Il visitatore partendo dall’ultimo piano dell’edificio si cala in un percorso che si snoda lungo vari ambienti che ospitano un incredibile numero di riproduzioni di opere rappresentative della Pop art, oltre  alla ricostruzione della “moon landing” e della  Silver Factory,  di Andy Warhol.


Il numero degli artisti e delle opere è veramente impressionante e certamente una sola visita non basta, ma può essere considerata solo l’inizio di una lunga e affascinante scoperta che si moltiplica in una varietà di percorsi creativi, interattivi e stimolanti che ti inchiodano anche per molto tempo in ogni ambiente.
I realizzatori in maniera discreta riescono a suggerire le possibili interazioni e immersioni con le opere proposte ed è quasi impossibile riuscire a resistere alla tentazione di non cliccare sulle pose inserite nella loro riproduzione 3D.
Certamente per Sl questo non è una novità. Riproduzione di opere con cui lo spettatore può interagire sono presenti un po’dappertutto ma certamente quello realizzato nel PAD è impressionante sia per il lavoro di ricostruzione quasi certosina, durata tra l’altro circa otto mesi, sia per la mole delle opere proposte.
Non si può fare a meno a questo punto di sottolineare il grande lavoro di team e le grandi capacità tecniche e artistiche che stanno dietro all’attuazione del progetto e citare naturalmente i realizzatori: Eros Boa, Matteus Taurog, Zorro Hirvi e Merlino Mayo.
All’ingresso di ogni piano vengono riportate delle frasi e come mi spiega Zorro, che ho incontrato durante una delle mie visite al PAD, esse sono collegate al “taglio” che Matteus ha voluto dare all’esposizione. Ogni piano ha una frase che è significativa rispetto a quello che ci si troverà dentro. Quella del primo piano ad esempio è un po’ messa lì per dimostrare quanto sia datata. Hegel credeva che già al suo tempo l’arte fosse finita, fosse al capolinea.  Qui si dimostra l’opposto, e non fosse altro per la ricchezza di creatività che i maestri della Pop hanno sfoderato. Si ecco. Quella è una frase messa lì per sbertucciarla… Uno scherzo. Come quello di Bondi”, riferendosi in questo caso al manifesto che campeggia su una parete in cui c’è la foto del Ministro, e la dicitura:”  Progetto realizzato senza il patrocinio del Ministero per i Beni  e le Attività Culturali”.
Continuando la chiacchierata con Zorro, non posso fare a meno di notare come oltre alla divulgazione vera e propria, mi sembra che la mostra cosi com’è stata concepita e realizzata si presti ad un uso didattico, fortemente coinvolgente per qualsiasi tipo di pubblico, pertanto non posso fare a meno di chiedergli quali siano stati i riscontri avuti.
“Notevoli. E’ già stata al museo una scolaresca USA ed abbiamo avuto richieste per altre due italiane. E bene. Sai il museo è un po’ solo un supporto,  per le “visite guidate” che Matt tiene regolarmente, che in pratica sono lezioni sulla Pop Art. E sono preziose: con tutto questo parlar d’arte in SL insomma, non viene la curiosità di approfondire un po’ le nostre conoscenze su questi “padri” che facevano arte coi fumetti? Con le lattine vuote? Con le televisioni? Poi magari escogiteremo anche altre formule, diverse dalla lezione canonica, magari più interattive. Anche spaziando dalla Pop a temi più generali dell’arte e dell’immaginario. Vedremo. L’idea è quella di far diventare il PAD un luogo dove la gente possa intrattenersi piacevolmente e discutere di arte musica filosofia letteratura e altre beate amenità. E che ci stiamo a fare qui in SL sennò? A cosa serve la rete, spiegami? A mettere assieme gente con interessi comuni o no? A condividere passioni o no?”
Dalle parole emerge senz’altro un grande entusiasmo, oltre alla grande passione per l’arte e alla voglia di lavorare insieme per un progetto comune.
A questo punto, sperando di aver incuriosito qualcuno, non posso far altro che invitare i lettori a visitare il PAD, tenendo presente che sono riprese le visite guidate e che la prossima ci sarà lunedì 17/01/2011, con le sale dedicate a Andy Warhol.
Matteus Taurog, inoltre, mi ha anticipato che inizieranno a breve  una serie di eventi  e la prima artista ad essere ospitata sarà Rose Borchovski.

 

di Giovanna Cerise

Un saluto a Faber – 11 gennaio ore 22

.

Da Roma Centro in Second Life, una serata in memoria del grande cantautore genovese (http://www.youtube.com/watch?v=5VSIYHgQptQ).
Il nostro “amico fragile”, il dolce menestrello che, come disse Fernanda Pivano,  con la musica ci fece per primo le sue proposte di pace, di non violenza, di anticonformismo.
Ricordare Fabrizio De Andrè, cantarlo e raccontarlo è un regalo che facciamo a noi stessi. Utile a schivare il rischio di accantonare quell’enorme e raffinato corredo fatto di suoni suggestivi, cantate d’amore, inni alla libertà, memoria storica, sonanti schiaffi all’ipocrisia delle nostre società.
Un saluto a Faber sarà un percorso di musica e di racconti, con la gentile partecipazione degli amici che daranno la voce a canzoni come Geordie, Il suonatore Jones, La canzone di marinella, Un malato di cuore e molte altre.
Un saluto a Faber vuole anche essere una finestra aperta sulla vita e sul pensiero di Fabrizio De Andrè. Tramite le Crêuza de mä  della sua  Genova, le sue attenzioni ai dialetti, ai diversi, la sua anarchia, l’amore per la Sardegna, i mesi bui, le sue muse.

Questa serata sarà realizzata ricreando su Second Life le atmosfere della sua musica attraverso le scenografie di Eros Boa, Safara Congrejo ed HenryWotton Rage.
Per l’importante contributo musicale concessoci dagli amici di second life e youtube ci terranno compagnia: Simone Bigazzi, Enrico Geri e Francesco Ciulli (Il Trio acustico), Frescobaldo Bellinghausen, Shiva Karillion, Gioacchino Fattipaldi, Danilo Piscop , Eleonora Flotta, Giuseppe Rossetti, Nemo Silverweb.
Presentano Nadja Yven e Frescobaldo Bellinghausen.

La serata si svolgerà nell’isola di Roma Centro su Second Life martedì 11 gennaio 2011 alle ore 22.00.
http://slurl.com/secondlife/Roma%20centro/221/69/30
Tramite streaming gentilmente concesso da RadioOpossum l’evento sarà seguibile in modalità audio e video anche sul web dal sito www.radiopossum.it

Pyramid Cafè, una costola espressiva da Vulcano: tre anni di storie e di eventi.

Come accennato in un post precedente (http://virtualworldsmagazine/2010/12/26/vulcano-2011-rinascita-di-un-progetto-esplosivo/) Vulcano ha generato varie esperienze collaterali fra cui pyramid cafè, che in origine era stata creata come un momento di incontro collettivo “pausa caffè” fra i costruttori di vulcano in modo da rilassarsi serenamente e creare nuove opportunità creative fra amici.

Nata a Gennaio 2008, nei tre anni seguenti, grazie alla fervente attività di Magicflute Oh, (principale mente creativa del progetto)  il gruppo si è espanso molto organizzando una serie infinita di eventi culturali di cui cerchiamo di dare una veloce rassegna a partire dalle “locandine” colorate che cliccate vi porteranno sul relativo post di descrizione (se poi navigate nel blog http://thepyramidcafe.blogspot.com/ troverete un sacco di video e altro materiale che illustrano dal vivo gli eventi streaming e il vissuto di tutti gli avatar coinvolti.

Pyramid Cafè ha rappresentato soprattutto nel suo periodo d’oro (2008-2009) un esempio unico di come le iniziative di volontariato in secondlife possano produrre degli eventi condivisi e variegati di indubbia qualità e professionalità.

Rimaniamo in attesa di rivedere presto cose simili rifiorire nella sim di Vulcano (che si sta dotando di ambienti adatti per la realizzazione di eventi, di spettacoli e di occasioni di incontro). Nel frattempo chi è interessato ad approfondire può venire alla festa del 3o compleanno di Pyramid Cafè che avverrà appunto a Vulcano martedì 11 Gennaio 2011 ore 11 di sera (quanti 11) !!!!!!

Locandina Iniziale cliccate per i video e le foto

Singolarità tecnologica

CICAP

Coorti D

CICAP 2

Incontro RL

Art for heroes a Pyramid Cafè Vulcano - Lipari

SERATA INTELLIVERSO

Cross Universe

opening Mostra fotografica di FIONA SAIMAN

Grazie Magic da Margye

Cross_uniVerse: Oggetti Percettivi

Cross_uniVerse: A.A.A. Format cercasi / META-FORMAT

Serata Intelliverso 08.02.2009 - planetario Agorà Saturnia

Incontro con il gruppo BUDDISMO ITALIA

SECOND LIFE E RELAZIONI SOCIALI incontro con la sociologa Simona Vitale

11 Marzo: Synthetic Finance con Alecx Writer

E

Cross_uniVerse Synthetic Finance part II

Psiche 2.0 : individuo, gruppo, comunicazione

Open Sim + Second Life = ?

Cross_uniVerse Synthetic Finance part III - il L$

Il Corpo 2.0:sfide, immaginario e simulacri

PAURE... non solo canzoni...

Inaugurazione Pyramid WDT Planet

Il Corpo 2.0: sfide, immaginario e simulacri - seconda parte -

Serata Intelliverso 18.05.2009 - planetario Agorà Saturnia

Ciclo di 4 lezioni sul S.O. Ubuntu-linux

Le nuove frontiere della fisica

Domenica 7 giugno 2009, AL DI LA

Festa fine stagione Pyramid a WDT Planet

Lunedì 29 giugno, ore 22 - Incontro con PRINCE PASKUA

Gymkhana per CreATTIVI

percorsi emozionali

Cross_uniVerse con Mario Gerosa a PyramidOSIta

happy birthday Pyramid Cafè

PyramiDoodle e CHROMUTATE

MOZART IN ITALIA - percorso Sloodle

PERCORSO SLOODLE - Mozart in Italia (parte seconda)

SLOODLE: COMUNICARE, CONDIVIDERE E INSEGNARE

Jaynine Scarborough: ottima musica per chiudere gli eventi Sloodle

Compleanno Pyramid Cafè 11 1 11

Commercio italiano in SL: analisi e proposte

Xstreet diventa Marketplace, Second life che si apre ai minori, la cultura degli acquisti e delle vendite che varia in base alla nazionalità, gli affitti che crescono, gli affittuari che scompaiono, questo e molti altri aspetti sono stati discussi da un gruppo di commercianti italiani operanti in vari settori, per cercare di capire se il commercio italiano in SL è in crisi, se si perché, e quali settori ha colpito maggiormente.

L’idea di una “Classe di economia esseliana” è partita dal forum italiano dedicato a SL ed ha visto la partecipazione di diversi commercianti. Questi hanno affrontato diversi temi che, in questi mesi, hanno ragionato sotto ai pixel per cercare di proporre un qualcosa che possa aiutare noi italiani, magari non a sfondare, ma per lo meno a combattere la crisi economica in SL. Second Life infatti, allo stato attuale, non porta agli italiani un guadagno che possa essere tradotto in uno stipendio reale, a meno che non ci sia un impegno di tempo e risorse iniziali che porti alla costruzione di un brand, ed un target, particolari nel mercato virtuale. Attualmente questo modello è applicato soltanto da alcuni gruppi, molto noti ,che hanno alle spalle un intero staff lavorativo professionale nel mondo virtuale, dove ognuno ricopre soltanto il ruolo specifico che gli compete (mentre spesso accade che una sola persona debba realizzare l’oggetto, fare promozione, marketing, vendor, pr ecc..).

Uno dei primi temi trattati è stato quello dei consumatori: secondo alcuni mancano nuovi acquirenti, imputando tutto ciò alla diminuzione di nuove iscrizioni. Il marketplace sembra avere un aumento delle vendite, grazie forse al nuovo tipo di indicizzazione degli oggetti, e per ora non certo per gli advertising, ancora in fase beta, che non sembrano funzionare ad uopo. In linea di massima, i mesi peggiori di crisi per la maggior parte dei commercianti, sono stati agosto e settembre, con una leggera ripresa ad ottobre per alcuni, legato sia al periodo estivo che alla crisi economica RL.

Una nota durante la discussione è andata verso le mesh, ancora non implementate ufficialmente, che porteranno sicuramente maggior qualità e minor peso dei prims, ma, ci si domanda, quale sarà il costo, visto che per realizzare le mesh occorreranno di certo maggiori competenze tecniche che non per fare un semplice sculpt – anche se la linea poi di realizzazione è la stessa – facendo così “scomparire” i builder vecchio stampo, linkati ancora al bacucco prims.

Dopo aver cercato di capire cosa effettivamente voglia la Linden Lab, dove voglia arrivare – sempre trattando di economia – cercando di spostare i servizi tutti sul web piuttosto che utilizzare viewer scaricabili (l’ipotesi è quella che vede la possibilità di vendere banner pubblicitari anche ad aziende esterne – e non solo quelle virtuali), sono stati analizzati i vari fattori utili ad un buon prodotto, come qualità e marketing.

Il problema non è utilizzare programmi professionali che costano un occhio della testa, come Photoshop e Autocad, poiché esistono programmi gratuiti similari che svolgono le stesse funzioni, com Gimp o Blender, quanto riuscire a realizzare un qualcosa che possa ricavarsi una fetta di commercio di nicchia, riuscendo quindi a capire i cambiamenti di mercato, esattamente come in RL.

Per alcuni è necessario seguire le novità della moda ErreElle, per le persone che vogliono riprodurre una RL virtuale, per altri invece l’opposto, ovvero, per coloro che vedono in Sl una rappresentazione completamente opposta alla RL. Di certo si evidenzia come un campo sfiorato poco dalla crisi è quello degli script, anche realizzati su commissione, mentre molto in crisi è il settore del fashion.

I metodi per pubblicizzare i propri prodotti sono diversi. Si parte con le attività basilari, come promuovere il negozio con notecard, cartelloni pubblicitari, aprendo altri negozi satelliti, passando per le lucky chair e midnight mania fino alle cacce al tesoro, parlando di investimenti medio-piccoli. Volendo investire maggiormente è possibile comprare spazi pubblicitari sia IW che sui siti della Linden, aggiungere la propria parcel ai preferiti per aumentare il ranking, e alle inserzioni, dove più alto è il prezzo che si è disposti a pagare, più sale di posizione il nostro negozio nel search.

Tutti metodi che, ovviamente, hanno i pro ed i contro: sedie e MM che danno regali possono attirare persone interessate soltanto al gift, anche se poi effettivamente portano traffico, i cartelloni pubblicitari se posizionati in land non adatte possono risultare un buco nell’acqua pazzesco, ecc..

Altro metodo pubblicitario, soprautto nel campo del fashion, sono i blog, sotto due punti di vista: realizzare un blog con le proprie creazioni e poi pubblicizzare lo stesso blog ai blogger specializzati nel campo, inviando loro le creazioni per una recensione. Ma, al momento, questo  sembra essere un fenomeno poco italiano, arrivando al punto focale: togliersi dalla testa che siamo italiani, ma cittadini virtuali universali.

Il problema principale delle land italiane è risultato essere la struttura: al centro la discoteca, sempre piena e con gesture spammose, ed intorno i negozi. Una land italiana di questo genere può fornire un guadagno – anche se minimo, visto che se non entrano linden ai commercianti, non escono neanche per gli affitti – al proprietario, che può affittare i negozi ad un prezzo alto grazie al traffico che genera con la discoteca, ma nella maggior parte dei casi non agli affittuari, che sono lì come contorno.

Anche qui va adottata una linea di marketing che porti una scelta del tipo di locale – musica, comportamento – da abbinare poi agli shop, come si fa ad esempio in land straniere per  i jazz club.

Dopo aver analizzato vari aspetti, l’idea nata è quella di dare vita ad un consorzio di negozi made in Italy, che possa puntare sulla qualità andando a creare una rete di scambio, promozione ed eventi sotto un unico marchio.

Nasce così il progetto “The italian Taste”, che verrà presentato domenica 9 gennaio alle 23 nella land di Italica. Il gruppo attualmente è formato da sei marchi: Wap Design, Italica interior design, Eternal Dream, Les Petits Dètails, B! Fashion e AD Creations, che si sono adoperati per buttare le basi di un gruppo interamente composto da italiani con lo stesso obbiettivo: un unico logo, particolarità e creazioni diverse, per dimostrare che nel commercio è possibile collaborare.

Domenica sera partirà questa avventura che, si spera, possa cambiare, o almeno smuovere un po’ le acque del commercio italiano.

Pubblicare un libro nei mondi virtuali (SL): la soluzione OpenSource.

Una caratteristica importante ed essenziale dei mondi virtuali è la “condivisione” di un ambiente dove varie persone possono consultare e discutere su una informazione che appare contemporaneamente a tutti. Questo può essere una interessante esperienza “spaziale” ed una nuova esperienza di lettura.

L’esperienza “immersiva” di un foglio virtuale

Immaginate di essere in questi mondi “virtuali” e di creare un “librone” alto come un palazzo che è possibile sfogliare insieme pagina per pagina, vedendone le pagine, leggendole e commentandole, magari con un accompagnamento multimediale. Questo è possibile con un sistema di “editoria” digitale presente su SecondLife che ha generato negli anni passati varie iniziative, case editoriali si sono sviluppate presentando alcuni titoli sviluppati specialmente all’interno e per il consumo in SecondLife.

sempre libri

Non è mia intenzione elencare le varie land, gruppi e persone che fanno editoria in SecondLife, ma bensì aiutare chi voglia pubblicare dei contenuti in SL a capire quali “tecniche” e quanto costi in termini di preparazione, soldini e tempo questa attività.

Ci sono alcuni prodotti professionali (a pagamento) che consentono di “stampare” dei libri e di vendere copie come se fossimo nel mondo reale. Il costo di questi sistemi è attorno a circa 1000 L$, ma la buona notizia è che ci sono anche delle soluzioni OpenSource che sono più che accettabili e consentono di produrre e distribuire libri rispettando i vincoli della licenza GNU che ricordiamo obbliga a non far pagare per la distribuzione del software di questi oggetti. (cfr ad esempio il prodotto costruito nel 2005 da Issarlk Charnoir che trovate qui: https://marketplace.secondlife.com/p/OpenSource-eBook-script/1782804).

Uno script opensource per pubblicare libri

Personalmente penso che si possano distribuire libri in formato Creative Commons, ma ricordiamo che il vincolo della gratuità GPL è limitato al software e non al contenuto di ingegno che può essere liberamente venduto. Perfino lo stesso software sotto licenza GPL può essere venduto senza violare la licenza (a condizione però di mantenere aperto il software venduto). Cfr: http://en.wikipedia.org/wiki/Free_software#Selling_free_software, in particolare il pezzo

“It should be noted that when you distribute the software you must provide the source code as well and must allow others to distribute it. This makes it hard to have a business based on selling software. “

“E’ importante osservare che quando distribuite il software DOVETE fornire il codice sorgente e dovete consentire a chiunque di ridistribuirlo. Questo rende difficile fondare un business vendendo software GPL”, ma le pagine del vostro libro non sono ovviamente “software” 🙂

per chi proprio volesse vendere il risultato del suo ingegno per guadagnarsi la pagnotta nulla vieta in principio di distribuire a pagamento un pacchetto con il software aperto e con le pagine nocopy/nomodify/notrasfer se proprio lo desiderano, proteggendo quindi il proprio ingegno. Anche se è da sottolineare che in linea di principio qualche malintenzionato su secondlife può rubare le texture con prodotti illegali, violando i Termini di Servizio impostati dalla Linden.

Ma a parte i termini legali, come si può fare a costruire un libro virtuale?

Trasformazione in pagine jpg/gif

Il primo passo consiste nel prendere il proprio libro ed “impaginarlo” su N immagini jpg o gif. Se il vostro documento è in powerpoint o in microsoft word è abbastanza facile perchè esiste un apposito export jpg. Se non ce l’aveste a disposizione potreste prendervi una “stampante virtuale” che genera immagini jpg. Guardate anche qui:http://www.wikihow.com/Change-a-Word-Document-to-Jpeg-Format per un modo “ovvio” per generare immagini jpg. Oppure per stampare in blocco potete utilizzare pdfcreator opensource http://www.pdfforge.org/pdfcreator, che però ha alcuni problemi di “qualità” o se volete qualcosa di professionale  (purtroppo a pagamento) il migliore che ho trovato è Zan Printer ).

Se potete convertite le immagini in modo che siano di buona qualità ma in un formato “leggero” che non pesi troppo. Una immagine nell’ordine dei 50-200K byte è accettabile, immagini di 8 Megabytes sono molto pesanti.

Rename & Upload delle immagini su secondlife.

Purtroppo ogni immagine deve essere uploadata a parte e costa 10L$, che è un costo irrisorio, ma se state pubblicando un libro di 800 pagine comincia a diventare una spesa dell’ordine delle decine di €, oltre ovviamente al tempo che impiegate a scaricare ogni immagine. Ricordatevi di chiamare ogni pagina con un nome che illustri la posizione ad esempio 00-titolo, 01-pagina 1 ecc, in modo che risulti poi visualizzata nell’ordine giusto.

Un accorgimento che avevo sviluppato negli ultimi anni consisteva in un adattamento dei normali script in modo da accogliere multi-texture fatte con zan printer o con pdf-creator raccogliendo 4 pagine per immagine. In questo modo si riesce a risparmiare circa il 75% delle spese di upload della texture.

Non appena riesco cercherò di fornire il sorgente di uno script che consente di utilizzare le multitexture con questi script.

Lettura privata dei libri e riviste

Nonostante quanto detto ad inizio articolo vi sono persone che preferiscono leggersi il proprio libro in modo privato, questo si ottiene “indossando” una versione del libro (opportunamente ridotta) in modo che appaia come HUD cioè sia visibile solo ai singoli avatar. Per la cronaca un HUD è una specie di informazine sempre visibile che sullo schermo. E’ spesso considerata un mezzo alternativo per sfogliare giornali e riviste.

Relazione con gli strumenti di proiezione diapositive e corsi

Ai più attenti non sarà sfuggita la coincidenza che questi “libri” virtuali hanno più di un collegamento con i “proiettori” di diapositive usate spesso nelle lezioni e negli incontri in SecondLife. Gli script all’opera sono molto simili. Spesso però alle diapositive vengono accompagnati dei “puntatori” o dei riferimenti “evidenziazioni” che consentono al presentatore di mostrare la zona della pagina che si sta discutendo.

Usare i nuovi Shared Media?

Con l’avvento del nuovo viewer 2.0 a febbraio 2010 sembrava che non ci fosse quasi + bisogno di utilizzare trucchetti per presentare libri su SecondLife (i libri potevano essere consultati in modo elegante e sofisticato puntando a pagine in flash sul web). Purtroppo la mancata adozione del viewer 2.0 (moltissimi preferiscono ancora la “vecchia” interfaccia offerta dai viewer alternativi (Phoenix in testa)) e la diffidenza di altri verso l’accesso via web sta rendendo questa strada al momento non ancora praticabile. Forse nel 2011 quando uscirà il nuovo Phoenix con il support Shared Media (previsto fra circa 4 mesi), comincerà veramente a diffondersi questo modo alternativo (e molto più semplice) di fruizione editoriale.

Un esempio di immagine multipla 2×2 che può essere proiettata a pezzi

“Case editrici” in SecondLife

Come accennato all’inizio pare che alcuni avatar italiani si siano sforzati di creare una “editoria” digitale tutta interna in SecondLife, producendo e “stampando” libri. Nel 2008 Volver aveva iniziato a distribuire alcuni libri ma al momento risulta inattiva, mentre “Il Faro” pare l’unica realtà interna a SL che produce, stampa e vende libri. http://portocervo-sl.blogspot.com/2008/11/presentazione-della-antica-stamperia-il.html. Esistono anche diversi magazine e riviste, ma ne tratteremo in altro articolo 😉

Presentazione della Antica Stamperia “il Faro”

Salahzar Stenvaag

Alberto Bevilacqua in Second Life

Il prossimo 13 di gennaio uno dei più famosi scrittori italiani, Alberto Bevilacqua, presenterà presso l’isola MiC, il meridiano Mondadori a lui dedicato, dal titolo “Romanzi”. E’ un’occasione imperdibile per confrontarsi con lo scrittore sui temi a lui cari e sulla sua produzione, ma anche per stimolarlo ad un confronto sul senso di una presenza tanto prestigiosa in un ambiente sicuramente “diverso” da tutti quelli da lui utilizzati in precedenza . Speriamo solo che ci sia lo spazio per farlo, vista la grande affluenza che una presenza del genere sicuramente provocherà (http://maps.secondlife.com/secondlife/MiC/198/175/37).