Dolce al soffio di De Andrè – 2° parte

Serata molto intensa ieri sera a Vulcano. Una seconda serata su Fabrizio de Andrè, tra commenti, poesie, musica e balletti. Seguendo l’opera “Dolce al Soffio di de Andrè” della poetessa Gioia Lomastri, presente col suo avatar alla serata.

L’organizzazione si è svolta alternando le presentazioni, lette dal sottoscritto, le poesie recitate da Viola Tatham e le canzoni di De Andrè, cantate dal vivo da Musicante Malandrino, un giovane cantante già molto conosciuto in Second Life. I balletti, coordinati da Fiona Saiman, completavano la scaletta.Tutto il gruppo di Vulcano ha contribuito all’organizzazione, primi tra tutti Magicflute Oh, Pallina60 Loon, Alejandra Balhaus, e tanti altri.

Notevole il successo di pubblico, arrivando a punte di circa 80 avatar.

Riportiamo la scaletta e il commento all’album.

Viaggio nell’animo umano con Fabrizio De Andrè e l’opera “Dolce al Soffio di De Andrè”,  un tributo della poetessa Gioia Lomasti al grande “Cantautorpoeta”

1. SMISURATA PREGHIERA (BALLETTO)
2. CODA DI LUPO
3. IL SUONATORE JONES
4. CANZONE DEL MAGGIO
5. NELLA MIA ORA DI LIBERTA’
6. CANTICO DEI DROGATI (BALLETTO)
7. SUZANNE
8. SE TI TAGLIASSERO A PEZZETTI
9. LE PASSANTI
10. RIMINI
11. CANZONE PER L’ESTATE
12. Khorakhanè – A FORZA DI ESSERE VENTO

COMMENTO:

Fabrizio De André è tra le voci più intense e poetike che hanno parlato delle minoranze, degli emarginati, dimostrando un grande amore per l’umanità, anke nel suo lato amorale .
L’amore per il libero arbitrio, per l’individualità contro ogni moda e convenzione, porta De André a rifiutare ogni giudizio morale e ogni condanna sociale per chi affronta la sua esperienza umana in modo diverso da quello imposto dalla società, tagliato fuori da una società basata solo sul denaro e sulla competizione.
I protagonisti delle sue storie vogliono dimostrare quanto ci sia poco merito nella virtù e poca colpa nell’errore.
In direzione ostinata e contraria è un album postumo, uscito in una 1a edizione nel 2005 e riedito nel 2006 che rappresenta il percorso artistico di Fabrizio De Andrè. I 53 brani selezionati e raccolti in 3 cd cercano di ricostruire un ritratto quanto più possibile fedele ed autentico dell’uomo e dell’artista, mantenendo i suoni originali delle loro prime incisioni.
Questo viaggio tra i ricordi è stato voluto forse anche per il timore che De Andrè aveva manifestato con le sue parole:
“Scrivo per paura che si perda il ricordo delle persone di cui scrivo, che si perda il ricordo di me”.

Il business in SL: il commercio.

In questo viaggio alla scoperta delle opportunità di business in Second Life, che stiamo sviluppando per gettare uno sguardo sull’economia di questo Mondo Virtuale dopo molti mesi di crisi e di stasi nella crescita, ci cimentiamo questo mese su una analisi del settore del commercio in Second Life.

Il mese scorso abbiamo esaminato le opportunità derivanti dalla commercializzazione e dalla gestione delle land, e abbiamo riflettuto sul fatto che questa attività, “labour and capital intensive”, non riesce ad assicurare, almeno su numeri relativamente bassi di sim, una redditività soddisfacente, almeno allo stato attuale delle cose. Abbiamo anche detto però, che questa gestione imprenditoriale è spesso la base di partenza, su cui attività più proficue possono realizzarsi. Questo genere di attività imprenditoriali, più profittevoli, è legata al commercio.

Se pensiamo all’evoluzione di un Mondo Virtuale, esaminandone le diverse fasi di crescita, il commercio, così come la storia della razza umana insegna, è sicuramente la fase in cui il gruppo, la tribù, o il semplice individuo, esce dalla fase della pura sopravvivenza, per rapportarsi agli altri, proponendosi come fornitore di beni (o di servizi, ma di questo parleremo una prossima volta). Questi beni prodotti vengono quindi trasformati in valuta corrente, da spendere a loro volta, procurandosi così ciò di cui si ha bisogno nella (seconda) vita quotidiana. Non a caso i creatori di Second Life hanno dotato, fin da subito, questo mondo virtuale di una valuta corrente, da utilizzare per gli scambi e per alimentare la crescita economica del nuovo mondo. Ed è sull’espansione di questa economia che si giocano le possibilità evolutive del nuovo, dei nuovi, Mondi.

Il commercio è lo sviluppo degli scambi, prima di beni, poi di titoli o moneta, e poi, seguendo l’evoluzione sociale, di servizi. Nella fase iniziale di “costruzione” del nuovo mondo, gli oggetti di immediato utilizzo, nella costruzione e nell’organizzazione di una sim, sono stati quelli prodotti dai builder: case, alberi, strutture, panchine, fontane, ecc. Subito dopo, l’esperienza dei builder si è cimentata nella produzione di oggetti di arredamento sempre più sofisticati e dettagliati. E tutta questa produzione alimenta il mercato dei beni immobili e dell’oggettistica di arredamento.

Un po’ più tardi, ma non molto dopo, sfruttando la necessità dell’Avatar di perfezionare il proprio aspetto, si sono cimentati gli stilisti ed i produttori di capi di abbigliamento, facendo nascere in questo modo quel mercato florido ed interessantissimo, che alimenta tutto il mondo del Fashion. Intorno a queste attività imprenditoriali è nato un vero e proprio settore di punta di SL, in cui l’aspetto commerciale è solo una delle implicazioni. Si aggiunge infatti ad esso un’intera economia di strutture, e servizi, che basandosi sul settore della produzione di beni di vestiario, sviluppa le diverse attività: la moda, le sfilate, i concorsi, la progettazione di capi sempre più perfetti ed attraenti. E’ qui che il mondo del commercio incrocia le caratteristiche più importanti di un mondo virtuale: l’ambiente di simulazione e di produzione di manufatti, spesso di notevole interesse anche artistico , come vedremo più avanti.

Un’attività di produzione di manufatti, del tutto peculiare del Mondo Virtuale, è quella della produzione di parti di Avatar: shape, skin, occhi, capelli, e altre appendici del genere. E’ la merce di completamento dell’aspetto esteriore dell’Avatar, che sfrutta la vanità e la voglia di apparire. E’ tema per psicologi spiegare il perché un Avatar bello e attraente facilita i rapporti virtuali e le possibilità di socializzazione. Dal punto di vista che interessa noi in questo momento, possiamo esaminare queste produzioni, inserendole a buon diritto, tra le più redditizie di Second Life.

Negli ultimi tempi si sta affermando inoltre un mercato in notevole sviluppo come quello degli animali da compagnia e dei cavalli. Si, avete capito bene, allevamenti di cavalli virtuali in Second Life. Non più tardi di qualche sera fa ho scambiato quattro chiacchiere con un’amico che vegliava la sua giumenta in attesa di un puledrino, sperando poi nella nascita di un animale con caratteristiche particolari. Non commento la cosa, ma la prendo unicamente come segno dell’evoluzione di un nuovo tipo di business.

Un mercato che sembra tuttora tra i più redditizi è senz’altro quello della produzione di soluzioni architettoniche complesse o, addirittura, di set di allestimento di intere sim. Qui vale molto la bravura del builder e quelli più bravi sono molto contesi. Non faccio nomi perché, come negli altri settori, ce ne sono di bravissimi, e non ha senso citare solo qualche nome.

Un mercato fiorentissimo è, a sua volta, quello dell’Arte: sculture, foto, dipinti (virtuali) e oggetti artistici di ogni genere. E’ un mercato molto particolare legato, molto più degli altri, oltre che alla qualità, all’inventiva dell’artista e all’originalità della soluzione. Ovviamente la produzione non è di serie, come è quella dei capi di vestiario o degli oggetti di arredamento, o perfino delle parti di Avatar. Qui siamo spesso di fronte a delle opere “uniche”, ma non sempre. Naturalmente, ogni artista cerca di graduare la propria produzione mantenendo il più possibile limitato il numero di copie prodotte. Si cerca quindi un equilibrio tra l’originalità della produzione ed i ricavi. In ogni caso, non si va mai oltre qualche unità, altrimenti non saremmo più di fronte a manifestazioni artistiche, originali, ma ad oggetti commerciali non dissimili dagli altri che abbiamo descritti. Ogni acquirente vorrebbe, dai più bravi artisti, l’opera “unica”, ma non tutti sono disposti a pagare cifre elevate per averle realmente. Quindi, la soluzione di compromesso, tra il numero di copie ed il prezzo, è quella più praticata. Gli artisti più bravi, specie sul mercato americano più ampio e disponibile alla spesa, sono capaci di fare opere realmente uniche, arrivando a farsi pagare cifre che per i canoni di SL sono stratosferiche (arrivando anche a superare i 100.000 L$) .

In tutti questi settori in cui l’originalità e l’inventiva sono importantissimi, gli Italiani sono tra i migliori del mondo. Penalizzati dal ristretto mercato interno, ma sfruttando Second Life, che dà loro ampie opportunità di misurarsi sullo scenario (virtuale) internazionale.

Se esaminiamo più da vicino i meccanismi che fanno girare gran parte dell’economia di Second Life ne individuiamo i protagonisti: i produttori, i commercianti, gli acquirenti. Nella maggior parte dei casi i produttori si organizzano in proprio per commercializzare i propri prodotti, aprendo negozi o addirittura grandi mall, altri si dedicano esclusivamente alla produzione delegando i resellers alla vendita. I più famosi brand riescono a ricavarne un discreto reddito. Sono nati in questo modo i grandi marchi, che vanno oggi per la maggiore in Second Life.

In tutti questi settori di mercato, vediamo che gli elementi che ne contraddistinguono l’evoluzione sono esattamente gli stessi che ci guidano l’economia della nostra vita reale: la bellezza, la novità, la qualità, la voglia di mostrarsi “unici”. Nessuna differenza con la vita reale, in cui i ragazzi chiedono l’ultima novità della moda, l’ultimo tipo di cellulare, le scarpette da ginnastica più “fighe”.

Perfino le parti di Avatar possono trovare una lontana parentela con le meraviglie promesse dal mercato della chirurgia plastica (seni, labbra, nasi, ecc.). Tutti i Mondi (virtuali) sono paese.

I più famosi stilisti, artisti, builder, hanno cominciato sperimentando la propria abilità in questo ambiente di simulazione. Hanno messo a frutto un’abilità, spesso innata, aiutandosi con gli strumenti tecnici di simulazione 3D. Molti non hanno avuto grosso successo, rimanendo al livello di appassionati, senza molte ambizioni commerciali. Molti continuano a ritenersi grandi stilisti o artisti, ma l’unica legge che conta in questi casi, al di là delle chiacchiere, è quella del mercato: se la gente (gli Avatar) comprano i tuoi prodotti, ammirano le tue mostre, frequentano i tuoi negozi, allora sei riuscito nell’intento di creare qualcosa di originale. Altrimenti, nulla di grave, si continua a divertirsi, sperimentando e continuando ad imparare.

Molti si definiscono “artisti” o grandi “stilisti”, ma l’originalità e l’arte la riconosce solo il mercato, e dovremmo sempre ricordarci che questo spietato giudice è l’unico che stabilisce le diverse classi di valore.  La passione e il gioco sono importanti, ma i sogni di gloria non sono sempre realizzati dalla sera alla mattina.

In conclusione, il mondo della produzione e del commercio è la vera anima che alimenta l’economia di Second Life, ed è una base indispensabile per valutare l’evoluzione possibile del mondo virtuale. E’ su questo, sull’alimentazione del mercato, e nella facilitazione dei meccanismi distributivi, che andrà misurata la prossima crescita, o il prossimo tramonto, di questo mondo della Linden Lab.

La seconda vita di Sardigna

Sardigna in Second Life” non è semplicemente una delle tante sim del metaverso, ma sempre di più un vero e proprio progetto-ponte tra realtà e immaginario, rivolto a chi desidera scoprire uno dei luoghi più affascinanti dell’Italia virtuale, a chi già li ama e vuole approndire la millenaria tradizione sarda e a chi cerca nuove mete, per trascorrere una serata in modo insolito e intelligente. Qui gli eventi si susseguono, tra mostre e concerti live, spettacoli teatrali e preentazioni letterarie, conferenze su temi sociali e mostre immerse in un panorama da sogno.

L’isola Sardigna nasce nel 2007 dalle ambiziose idee dei fratelli Pireddu che, grazie a un staff di collaboratori attenti e simpatici, hanno saputo ricreare un ambiente dedicato alla cultura e al variegato patrimonio sardo, ma soprattutto un punto incontro aperto a tutti, dove rilassarsi passeggiando tra reperti archeologici e acque cristalline…

Marco Pireddu, responsabile del progetto nelle vesti di Barisone Sirbu, ci accompagna in tour virtuale nel ricco panorama degli eventi di Sardigna.

Loredana Loring: “La reggia nuragica ‘Su Nuraxi’ di Barumini, patrimonio mondiale UNESCO, rivive nella Sardegna di Second Life: quali sono i nuovi confini del turismo virtuale?

Marco Pireddu: I luoghi storici che abbiamo ricostruito sono curati nei minimi particolari: il complesso nuragico megalitico di Barumini è un  progetto completato, che permette di esplorare una testimonianza monumentale in modo immersivo, superando i limiti fisici… un’esperienza impossibile nella realtà. I percorsi possibili si sono arricchiti con la possibilità di visitare il nuraghe di Sant’Antine, le rovine di Santa Cristina con il suo pozzo sacro, le tombe dei Giganti, la splendida spiaggia di Stintino con la torre e l’ufficio turistico… e anche il teatro dedicato a Parodi dei tazenda, che con la moglie abbiamo deciso di dedicare a questo grande artista scomparso. Ogni giorno accompagniamo un notevole numero di visitatori in tour guidati per l’isola: Barisone è una guida veramente gettonata e con moltissime ‘prenotazioni’!

Loredana Loring: “Avete dedicato uno spazio particolare all’artiginato e ai costumi tradizionali sardi, dove possiamo trovarli?'”

Marco Pireddu:: Recentemente è stata organizzata una sfilata con una mostra dei costumi sardi più tipici, che sono disponibili gratuitamente per tutti: gli abiti femminili e maschili sono stati creati da Costantin Rau, Fransis Lane, Espiracion Hax e Ambrose Birke, con textures originali e grande ricchezza di particolari. Ripeteremo certamente l’iniziativa, che è stata accolta con entusiasmo da visitatori e amici, italiani e stranieri. Contemporaneamente cerchiamo di mantenere viva l’attenzione verso l’artigianato e la cucina tipica… anche il nostro ‘tappeto volante’ è originale di Isili, un comune in provincia di Cagliari molto conosciuto per la produzione artigianale tessile. Spesso il tappeto lascia il posto a una versione più fantasiosa, un mezzo volante a forma di pardula, uno dei dolci più tipici della nostra terra.

Loredana Loring: “I comuni della Sardegna reale vi sostengono: diventeranno presto tutti virtuali?”

Marco Pireddu: La partecipazione dei Comuni sardi come partner e sponsor del progetto si estende progressivamente: sono presenti con i loro stand il comune di Porto Torres, Stintino, Aritzo, Paulilatino… c’è anche la provincia di Sassari e aspettiamo a breve una risposta dalla regione. Il più recente è il comune di Lei che a breve verrà presentato con una serata pubblica con la presenza diretta del sindaco Marcella Chirra: abbiamo da poco terminato l’ufficio turistico virtuale del comune. Siamo molto soddisfatti, anche per il ritorno sui media: parlano spesso di noi sia i giornali locali sia nazionali.

Loredana Loring: “Quali sono stati gli eventi più significativi nel calendario recente di Sardigna?”

Marco: La mostra dei Giganti di Monti Prama è stata una tappa storica: di fatto sono le statue più antiche del Mediterraneo. Ritrovate circa 30 anni fa nel comune di Cabras, in provincia di Oristano, hanno rivoluzionato la nostra concezione di storia dell’arte…. abbiamo sempre pensato che la scultura greca fosse la più antica del bacino mediterraneo, mentre questi guerrieri sono di 3 secoli antecedenti ad essa. Doveroso quindi portare questi capolavori sotto i riflettori di SL!

Tra gli spettacoli teatrali “The crow” è veramente da ricordare, con l’attore Gianluca Medas, che fa parte di una storica famiglia di artisti sardi e accompagnato da un gruppo di giovani musicisti emergenti.

Negli ultimi giorni abbiamo ospitato il concerto di Piero Marras, un artista che fonde rock progressivo ai suoni tipici del folk sardo: la serata musicale è stata un vero successo, introdotta da un’intervista informale e seguita da un dibattito sulle condizioni della sardegna oggi e del mediterraneo. Marras è rimasto felicemente impressionato dalla partecipazione trovata in un mondo 3D, si aspettava un evento solo ‘virtuale’ ed ha scoperto la presenza partecipata di moltissime persone:-)

Il 10 marzo abbiamo avuto l’inaugurazione della mostra “Bende e bavagli” di Giovanni Carta: una mostra nella quale i quattro mori si spogliano della loro identità esclusivamente sarda e danno vita all’uomo e alla donna di una società quanto mai attuale. Un intreccio tra passato, presente, futuro, tra un’originaria libertà e la speranza di riconquistarla.

Loredana Loring:” E i progetti futuri da non perdere? Possiamo pensare a un ritorno di Franca Masu? “

Marco: Franca è una grande artista… il suo concerto resta nel libro d’oro di Sardigna. Ci auguriamo tutti un suo ritorno e anche lei ci tiene moltissimo. Per la primavera abbiamo in serbo grandi soprese e vi terremo informati!

Trovate tutte le info su “Sardigna in Second Life” nel sito con filmati che presentano bene le atmosfere dell’isola e il calendario dei nuovi eventi.

 

by Loredana Loring

MargyeDreams e Realtà Aumentata: da RL a SL e ritorno.

Normalmente il concetto di realtà aumentata è una cosa molto differente (http://it.wikipedia.org/wiki/Realt%C3%A0_aumentata)  e rappresenta come si possano integrare attivamente elementi virtuali nel mondo di tutti i giorni. Nel caso di Carmen Auletta il mondo virtuale è invece diventato una modalità di espressione e di contatto con gli altri che ha arricchito la sua già importante esperienza di poetessa e pittrice, aggiungendo un elemento di aggregazione di un gruppo nutrito di creatori di contenuti che si sono messi alla regia di quel piccolo spettacolo che è diventata la mostra “Margye Dreams”.

La “notorietà” all’ONU e nella Comunità Europea

L’elemento curioso è che come si vede dall’articolo qui sotto, la mostra “virtuale” è stata oggetto di articoli di giornale (Il Mattino del 15 Febbraio 2011) e che le opere di Carmen sono state lette addirittura di fronte all’assemblea delle Nazioni Unite e il progetto SL è stato sottoposto alla Comunità Europea come strumento di emancipazione e di espressione per persone con disabilità.

 

SANT’ANTIMO. Cresce la popolarità dell’artista Carmen Auletta che la città di Sant’Antimo ha scoperto grazie ad una mostra organizzata a dicembre dalla Pro-Loco ma le cui poesie erano già state pubblicate in diverse raccolte. La poetessa e pittrice che da qualche anno è costretta a vivere a letto per problemi di salute, racconta la sua storia ed esorcizza il suo dolore attraverso versi che lei stessa traduce in quadri, le <<poesie dipinte>>. La sua bravura è arrivata fino al palazzo delle Nazioni Unite; Carmen è ora protagonista di un progetto che è stato presentato a Bruxelles, alla Comunità Europea.

Al centro del progetto, denominato Margye Dreams ed ideato nel 2009 da Carmen Auletta, l’importanza del web per consentire alle persone forzatamente relegate a casa di rimanere in contatto con il mondo ed aprire i propri orizzonti. Margye Dreams è la virta virtuale di Carmen Auletta che, con l’avatar Margye Riba, vive la sua esperienza parallela in SecondLife nella regione di Vulcano. La vita parallela di Carmen ha come ambientazione un letto di ospedale dove una donna vive semisdraiata con un macigno sulle gambe che rappresenta la sua forzata immobilità, ma con un grosso PC portatile. Ai piedi del letto un altro avatar, una donna che volteggia con un’ampia gonna e che rappresenta la libertà che l’utilizzo del web le consente di conquistare. Nella stanza diverse porte che rappresentano l’accesso al web attraverso i blog ed i social network. Alla realizzazione del progetto ha partecipato il gruppo PyramidCafè, nato nel 2007 che attraverso un locale virtuale promuove scambi di opinioni, circolazione di informazioni e numerose potenzialità dei mondi virtuali”.

La preparazione

http://www.youtube.com/view_play_list?p=81C5130F7A057A1F

Un piccolo stuolo di truccatori/estetiste (per vestire gli avatar “bot”), di builder (le persone che costruiscono palazzi ed oggetti in SL), di scripter (persone che danno vita agli oggetti), di organizzatori di eventi e semplici curiosi si sono aggregati quasi spontaneamente per dare la possibilità a Margye di mostrare le proprie opere in SecondLife e più precisamente a Vulcano (ricordiamo che nel maggio 2009 questa stessa mostra era stata organizzata nell’isola di Imparafacile ed aveva ottenuto un riconoscimento. La “preparazione” dell’opera è stata forse la parte più incredibile dell’esperienza ed è stata filmata da Carmen che è stata sempre molto presente ed attiva (le abilità di Carmen come “camerawoman” sono note da tempo nella comunità Italiana). Il progetto è diventato inoltre una parte essenziale della comunità Vulcano trovate la pagina descrittiva del progetto qui:

Confronta anche il progetto di Vulcano:

 

La serata di presentazione in SL

Serata di presentazione vivida e ricca a Febbraio. Ecco un estratto della serata:

La Nave scuola che porta la mostra itinerante ed esposizione presso la presidenza del consiglio.

Per i festeggiamenti del 150esimo dalla nascita di Italia, alcuni dei dipinti saranno esposti nella nave scuola Amerigo Vespucci con il sottotitolo: “La Solidarietà prende il largo” (http://blog.libero.it/Carmelandia/9926564.html)

 

 

E inoltre i dipinti saranno presentati a maggio nella Presidenza del Consiglio Italiano.

Anche da parte mia, auguri Carmen per ulteriori successi Mondiali.

E questa è una occasione che credo possa essere replicabile per altre menti creative che provengano dalle infinite minoranze Italiane, ancora una volta, il Mondo Virtuale di SecondLife offre una discreta possibilità di espressione per chiunque abbia genio e voglia di creare. Un esempio di come la virtualità possa essere di sostegno e di sprone per la vita reale 🙂

Salahzar Stenvaag

 

Aggiornamento… Mi dice ora Carmen che una sua poesia verrà resa permanente dipinta in pirografia sul Maschio Angioino a Napoli…. Il testo della poesia è:

‘E PICCERILLE ‘E NAPULE
Criature che hanno perzo  ll’innocenza
se ‘ncontrano a migliare int’ ‘a città,
che campano cu tanta sofferenzae
nuje facimmo finta ‘e nun guardà.

S’ha dda curà sta Napule malataca
dint’ a ll’uocchie ‘e chisti piccerille,
se vede comme ll’hanno scurtecati,
pure ‘a miseria ‘e piglie pe’ capille.

‘A vera scola ‘a fanno ‘mmiezz’  ’a via,
faticano o se mettono arrubbà,
‘e truove pure int’ ‘e periferìe,
addò ‘a Camorra vene p’ ‘e sfruttà.

‘O munno ‘e vvede dint’ ‘a cartulinaca
sti criature so’  bellelle assaje,
ma ‘nziem’ ‘a pizza e pure ‘o mandulino
‘e Napule nun parlano d’ ‘e guaje.

Traduzione in Italiano:

(TRADUZIONE IN ITALIANO) I BAMBINI DI NAPOLI

Bambini che hanno perso l’innocenza
Se ne incontrano a migliaia per la città,
vivono in una grande sofferenza,
e noi facciamo finta di non guardare.

Si deve curare questa Napoli malata,
che dentro gli occhi di questi bambini,
si vede come li hanno scorticati,
anche la miseria li prende per i capelli.

La vera scuola la fanno per la strada,
lavorano o vanno a rubare,
li trovi anche nelle periferie,
dove la Camorra viene per sfruttarli.

Il mondo li vede in cartolina,
perché sono il folklore, sono belli,
ma insieme alla pizza e al mandolino,
non parlano della sofferenza di Napoli.

AntVegas: una città a dimensione di … formica.

 

Fino al 31 marzo è  ancora possibile visitare  l’originale istallazione, “Welcome to fabolous AntVegas”, situata ad Aeonia, http://slurl.com/secondlife/Aeonia/121/111/1751,  la  land di Ally Aeon, una versatile ed eclettica artista statunitense, che raccoglie  attorno a se  un gruppo di creativi, di diversa nazionalità, con l’obiettivo principale di condividere esperienze e idee.
Ally Aeon ha diretto il progetto oltre a partecipare in prima persona alla creazione dell’opera.
Gli altri artisti, che hanno realizzato l’istallazione, sono stati, in ordine alfabetico, Harter Fall, Lala Lightfoot, Miki Bizet, Moeuhane Sandalwood, Nik Gandt, Penelope Parx, Pete Jiminy, Solkide Auer, affiancati  da Sea Mizin e da Viscereal Dreamscape, Jil Rodenberger   e Weedywhitfieldnew, si sono occupati della parte relativa agli script.


L’opera era stata già presentata all’ Art  festival “Burn 2”, un’importante manifestazione che ripropone in Sl il Burning Man, un festival artistico di otto giorni che si svolge ogni anno a Black Rock City, una città che vive solo alcuni giorni, sulla distesa salata del Black Rock City nello Stato del Nevada.
La realizzazione delle varie scene, come mi hanno riferito alcuni degli artisti,  è avvenuta in perfetta sintonia, scambiandosi opinioni e suggerimenti, dando vita ad un’opera dove ognuno ha messo in luce le proprie capacità e attitudini riuscendole ad integrare e ad amalgamarle con quelle degli altri e realizzando un lavoro unico.

E, in effetti, osservando l’istallazione non si può fare a meno di notare come   gli autori,  grazie alla spiccata sensibilità artistica, unita alle eccezionali capacità tecniche,  siano riusciti  a rappresentare con un sottile umorismo vari momenti di una comunità di formiche, che ha ricostruito nel deserto la propria città, sul modello di Las Vegas.
Percorrendo l’istallazione il visitatore si trova di fronte alla ricostruzione di alcuni dei più significativi luoghi tipici di una città americana, quale Las Vegas, ricostruiti da questi simpatici insetti e,  per citarne solo alcune, ci si può divertire ad osservare  un casinò, un bordello, una cappella, dove ci si può sposare senza nessuna formalità anche perché subito dopo c’è un giudice pronto a farvi divorziare se lo volete, il tutto sotto l’occhio attento di avvoltoi che sorvolano il cielo di AntVegas.
Tutto è stato curato nei minimi particolari, con una strizzatina d’occhio alla società degli uomini  per cui, come viene riportato in una  nota esplicativa,  “ AntVegas è una metafora sia Della Real life che della Second Life. Essa riflette sia la natura creativa che quella distruttiva degli essere umani e dei loro avatar.”

by Giovanna Cerise

 

Gioia Lomasti, la “Femina-Faber”

Gioia Lomasti è una poetessa di Ravenna. Le sue opere hanno già ricevuto numerosi riconoscimenti da parte della critica in eventi culturali. La sua poetica è decisamente originale, in quanto unisce la modernità dell’espressione ad una metrica molto vicina al classicismo. I suoi versi catturano ed emozionano per il tocco sempre delicato e pieno di sentimento e sono lo specchio della sua personalità e della sua vena poetica. Lei si descrive così: “Sono una persona sensibile. La scrittura e quindi la poesia mi accompagnano sin dalla giovane età e mi hanno permesso di dar libero sfogo a tutte quelle situazioni o sentimenti che rimanevano bloccati dentro, esternandoli”. Conoscendo Gioia, ho scoperto una persona alla quale il nome calza a pennello, sempre così allegra e positiva, con un grande cuore ed una grande sensibilità, che ha scelto di convogliare, umilmente ma con passione, verso l’impegno sociale ed umanitario. Gioia Lomasti ha creato, nel 2009, la collana “Poesia e Vita“,  edita da Rupe Mutevole, che lei cura personalmente e con successo, ottenendo l’adesione di numerosi autori, molti dei quali condividono  lo scopo primario di questa iniziativa, che è  la raccolta di fondi destinati a  progetti benefici. La motivazione?  “Come autrice, le mie pubblicazioni sono stati sogni che si sono avverati e, di conseguenza, desidero aiutare gli autori emergenti a dare concretezza alle loro opere, realizzando il loro sogno di una pubblicazione”.

“A voi nobili anime che sapete donare saggezze nei vostri attimi

lasciando indelebile disegno di ciò che arte accomuna, addolcisce

il cuore, raccoglie sogni e lascia fluire ciò che scandirne a

righe… d’inchiostri neri.. lega e rivive…”

Anche l’opera “Dolce al Soffio di De Andrè”, l’ultima pubblicazione di Gioia Lomasti, fa parte di questa collana, e credo che questo sia un motivo in più per sentire la voglia di sfogliare quelle pagine, che a me danno la sensazione di essere avvolta  dalla musica di Faber, dalle canzoni che ho amato e cantato tante volte,  da quelle parole che resteranno sempre attuali nel tempo, perchè hanno come protagonista l’uomo, con i suoi pregi e difetti, ma  soprattutto con il suo eterno bisogno di amore e di speranza.

“Dolce al soffio di De Andrè” è un accorato omaggio al grande cantautore. Una poesia-prosa, a volte rimata, a volte musicale, altre volte complicata ed ermetica, ma sempre delicata ed armoniosa , con la quale Gioia Lomasti  ripercorre  il viaggio musicale di Fabrizio De Andrè, cogliendone l’essenza dei messaggi ed identificandosi in lui e nei suoi ideali, tanto da essere definita la “Femina-Faber”

“Non ho ricchezza d’illusione…

ho solo il verso che da padrone…

potra’ lasciarne sovente al cuore…

la via che a traccia cantarne amore..

se del poeta..rima ne intaglia …

e del suo canto ne fa battaglia…

della sua scia ne resta sole..

sentir d’ascolto al suo calore…

Gioia!”

 


In occasione dell’evento “Dolce al Soffio di Andrè- Ascolto di un viaggio, in un Soffio di…Poesia”, Secondo Tempo (dopo ilsuccesso del Primo Tempo, che è stato presentato circa un anno fa), programmato per il prossimo 24 Marzo a Vulcano, sono finalmente riuscita a convincere Gioia ad entrare nel mondo di Second Life.  Dopo il primo impatto, mentre lei tentava di bloccare inutilmente una gesture di ballo che aveva attivato, le ho chiesto le sue impressioni su questo mondo virtuale: “Amo ogni cosa che e’ realizzata in rete, partendo dalle chat , social network  ecc. sono mondi dei quali faccio parte da molti anni. Ma sinceramente non e’ che avessi un’idea ben precisa di SL. A differenza di altri mondi virtuali con un impatto visivo piatto, SL  e’ sicuramente una piattaforma che rispecchia in buona parte la vita reale in un mondo fantastico, nel quale sto scoprendo una mia dimensione che, associata alla fantasia, dà modo, attraverso un’anima virtuale, di esserci realmente, interagire ed anche collaborare a progetti comuni, come fate qui a Vulcano…Mi piace!”

 

by Viola Tatham

Guida di sopravvivenza nello zoo dei viewer per SecondLife….

Lo zoo di vari viewer per secondlife

Nonostante alcune apparenti difficoltà avute da questo mondo virtuale possiamo dire che certo non c’è scarsità di offerta fra i vari software che possiamo usare per collegarci a SecondLife.

Fra le varie tipologie di “animali” di questo zoo figurano ad esempio i seguenti nomi: Viewer 2, Project Viewer Mesh, SnowStorm, FireStorm, Phoenix Viewer, Imprudence, Kirstens, Viewer 1.23, tanto per citarne alcuni fra i più chiacchierati, ma esistono anche i viewer “fuorilegge” e i client per telefonini cellulari o accessibili da pagine web o per persone disabili. Un elenco di tutti i viewer disponibili si può trovare a questi link: http://secondlife.com/support/downloads/,
http://wiki.secondlife.com/wiki/Linden_Lab_Official:Alternate_Viewers,
http://wiki.secondlife.com/wiki/Third_Party_Viewer_Directory

 

Viewer 2.0 like viewer

Dagli ultimi articoli in cui ne parlavamo nel 2010 , http://virtualworldsmagazine.wordpress.com/2010/05/09/il-nuovo-viewer-2-0-e-quello-che-si-aspettava-per-rivoluzionare-second-life/, http://virtualworldsmagazine.wordpress.com/2010/08/23/la-guerra-dei-viewer-emerald-rimosso-dallelenco-dei-viewer-accettati/ ) molte cose sono successe ed è ora giunto il momento di analizzare i vari viewer per darvi una idea di quali utilizzare nella vostra attività corrente anche con eventuale riferimento a OpenSim.

A parte il viewer con il supporto delle meshes che si spera che arrivi sulla Grid entro poche settimane, la prossima grossa novità è la sperimentazione dei gruppi XMPP che dovrebbero migliorare la gestione dei gruppi in SecondLife che ora è quasi fallimentare 🙁

Per presentarvi i vari viewer dobbiamo fare un po’ di catalogazione, suddividendo i viewer sulla base delle loro funzionalità:

  • Viewer 1.23 o “antichi” che hanno deciso di rifiutare l’impostazione del nuovo viewer 2.0 e seguono ancora i programmi che funzionavano 2-3 anni fa
  • Viewer 2: che stanno seguendo la strada del nuovo viewer 2.0, supportano attualmente i famosi MOAP (Media on a prim per la visione di pagine web e siti flash youtube inworld) e che possono supportare a breve anche le nuove meshes.
  • Viewer Testuali o per telefoni cellulari che consentono di usare solo un sottoinsieme delle possibilità di SecondLife
  • Viewer Illegali, progettati per rubare prim texture etc partendo dal famigerato copybot.

Famiglia Viewer 1.23

 

Esempio phoenix viewer

I viewer antichi sono tutti originati dalla versione 1.23 del viewer di secondlife e hanno la “vecchia” interfaccia “sparsa” che ad alcuni non piaceva e che la Linden ha deciso di gettare nel cestino per appoggiare la sua nuova generazione di viewer 2.0. Secondo molti “vecchi” questa interfaccia era molto più comoda da usarsi ed efficace per fare building, scripting ecc.

Ecco un elenco dei viewer di questa famiglia (tratti dall’elenco “ufficiale” http://wiki.secondlife.com/wiki/Third_Party_Viewer_Directory):

  1. SecondLife release 1.23
  2. Phoenix
  3. Emergence
  4. Imprudence
  5. Ascent
  6. Kirstens Viewer S20

Famiglia Viewer 2

 

Kirstens viewer

  1. SecondLife Release 2.5 (ultimo ufficiale)
  2. SecondLife Project Mesh
  3. Kirstens Viewer R21 (supporta anche le meshes!)
  4. SnowStorm
  5. Firestorm

Famiglia viewer testuali:

 

radegast viewer

  1. Radegast
  2. Sparkle IM (iPhone)
  3. Mobile Grid Client (android)

Famiglia viewer illegali:

 

Non usate viewer illegali

Non è nostra intenzione diffonderne l’elenco qui, uno dei più famosi era stato NeilLife qualche tempo fa e veniva usato per rubare texture e oggetti buildati. Ricordate che l’uso di un viewer illegale può essere sufficiente per essere bannati da SecondLife, quindi fatelo a vostro rischio e pericolo.

Per capire quale è il viewer più adatto a voi dovete porvi un insieme di domande fra le quali:

1) Ho bisogno di usare le caratteristiche avanzate di SL come i MOAP (Media on a Prim) per la visualizzazione di filmati youtube e componenti flash?

Se la risposta è si dovete per forza utilizzare i viewer della famiglia v2. Lo svantaggio è che alcuni non riescono ancora a digerire il viewer 2.0 e se avete una land con contenuti v2.0 non tutti potranno leggerli. 🙁

Attenzione che ho verificato che TeamViewer NON FA partire i viewer meshes e Kirstens S21. Se avete TeamViewer installato dovete killarlo.

2) Voglio solo utilizzare viewer autorizzati provenienti dalla Linden?

Se la risposta è si, potete utilizzare solo i seguenti viewer:

  • Viewer 1.23, vecchia interfaccia (ma probabilmente fra breve sarà obsoleto)
  • Viewer 2.5, ultimo “grido” del viewer 2 (ma i profili impiegano un sacco a comparire).
  • SnowStorm (versione di test “opensource” della Linden)
  • Project Mesh (versione beta per il test delle nuove meshes)

3) Voglio poter utilizzare questi viewer con OpenSim?

Tutti i viewer (o quasi sono compatibili con opensim). Opensim dalla versione 0.7.1 è compatibile anche con i viewer 2.0. Se avete una grid precedente non potete utilizzarli. Alcuni viewer hanno una selezione della grid di collegamento dove potete mettere la loginuri in formato ad esempio , i viewer meno OpenSim friendly possono essere utilizzati egualmente mettendo nello shortcut di partenza al termine della riga -loginuri

4) Voglio viewer di terze parti, ma fatti da persone di assoluta integerrimità morale?

Se vi ricordate l’anno scorso era scoppiato uno scandalo per cui i programmatori di Emerald avevano avuto dei seri problemi per l’uso contro i TOS del loro viewer fatta da alcuni di loro. Da quella esperienza sono fuoriusciti alcuni programmatori che hanno fatto Phoenix (e altri viewer). Attualmente la preferenza dei superpuristi va verso i team di Imprudence e di Ascent, ma sappiamo che le cose cambiano nel tempo.

5) Sono un assoluto newbie cosa mi consigli? E perchè dovrei utilizzare un viewer diverso da quello del sito?

Il viewer ufficiale (2.5), ma se hai un attimo di voglia di installare qualcosa di diverso prova anche il Kirstens Viewer. L’uso di viewer alternativi può essere consigliato se diventi esperto in building o scripting o comunque usi molto estensivamente le caratteristiche di secondlife. Non è escluso che la Linden fra breve esca con un “dual viewer”: un viewer per i newbie e uno per gli utenti “esperti”.

6) Consigli il nuovo FireStorm del gruppo Phoenix?

FireStorm è uscito in “pre-alpha” a fine gennaio, ed è prevista una versione alpha a metà di marzo. Essendo versioni in alpha non sono normalmente consigliabili. Tuttavia molti (fra cui io) hanno già deciso di utilizzare adesso firestorm perchè si comporta già discretamente.

E per concludere compila questo sondaggio specificando la tipologia di viewer che utilizzi e nella casella aggiunta il nome specifico. In questo modo potremmo fare un piccolo sondaggio locale. 🙂

Il Clan

Una delle cose più interessanti del Metaverso è senza dubbio il senso di appartenza. Appartenenza che si esplicita nel bisogno di formare piccoli o grandi Clan, meglio identificati come Gruppo. Appartenenza  che può nascere per diversi motivi: commerciali, interessi  di vario genere o per condividere insieme varie  passioni che vanno dalla birra alle frustate. Ma qualunque ne sia il motivo è indubbio che con il tempo vengano poi a formarsi all’interno delle vere e proprie gerarchie e ruoli. A capo c’è sempre un leader, che di solito è l’Owner di qualche Land;  ho notato che al contario della vita reale c’è  una certa predominanza femminile nel ruolo di capo anche quando sembra camuffato da un ruolo di sottoposto. Ma potrebbe essere solo una mia impressione fallace. Molti gruppi nascono e muoiono con una certa rapidità, altri sembrano resistere al tempo, ma con un ricambio frequente all’interno dei membri. Ho fatto parte di alcuni Gruppi, alcuni molto noti  all’interno di SL e ho compreso di non potercela fare. Personalmente preferisco andare e venire e prendere autonomamente decisioni. Essere libera di frequentare chi voglio e non assistere al terzo grado della malcapitata o malcapitato di turno. Si, in alcuni Gruppi si vive col sospetto che i nuovi arrivati siano Alter di chi, per un motivo o per un altro, è andato via o è stato estromesso dal gruppo. Ho assistito a interrogatori degni delle migliori sceneggiate napoletane. Divertente all’inizio, ma poi per chi come me vive Sl come momento di svago, motivo di fuga a gambe levate. Gelosie, ripicche e invidia, in alcuni casi sono i motivi della discordia. Per non parlare dei tempi di pausa di alcuni di essi. Mi sono ritrovata in gruppi, dove il gioco preferito era il gioco del silenzio. Dù palle megagalattiche signori e signore! Già, perché alcuni parcheggiano l’avatar mentre con l’alter vanno a divertisi, o magari seguono un film in RL.  Mentre  tu stai lì come un broccoletto orfano  a fare numero per la Land. Preferisco i Gruppi liberi quelli che ti invitano per mostre di quadri, fotografie o letture, o anche quelli che ti invitano alle varie feste in discoteca e non. Se vai  è bene  o pazienza, nessuno si offende e amici come prima. Mi piacciono anche i gruppi di chi ha la passione per i cavalli o che forniscono particolari corsi anche di  Photoshop. Ne aveva organizzato uno molto interessante il Sunset Stars. Una Land giovane che si dà molto da fare per organizzare pomeriggi e serate di intrattenimento. O il Garden of the lovers una land pensata e costruita per gli innamorati di SL, da Grigio e Kristall, la sua compagna. Oppure la Land Legenda , un posto che favorisce i giochi di gruppo e intrattenimenti vari, tra l’altro molto bella da visitare. Ma perché un Clan regga al tempo e all’usura, ha bisogno in primis di un leader carismatico e democratico che non se la tiri poi tanto. Ho purtroppo constatato che il fuggi fuggi spesso è causato da un’attitudine al comando che in SL diventa quasi esaltante per alcuni, e si rischia di passare per Master e Mistress improvvisati. Si, amo i gruppi più free e non invasivi, e ce ne sono tanti per fortuna  che offrono serate di intrattenimento vario ed eventuale; nulla è lasciato al caso per divertirsi e divertire. Vorrei solo consigliare loro, meno martellamento con gli script (ho spesso cancellato molti gruppi per questo motivo), e di usare le Chat del gruppo per motivi meno frivoli, o si finisce per stressarci un po’ tutti o far sospettare se si è in voice i propri compagni (sforzatevi di pensare perché). Insomma, ancora due facce di una stessa medaglia sul Metaverso. Si c’è nè davvero per tutti i gusti!

 

By Serena Domenici

Il Fantamusical e il Festival della Canzone in Second Life

IL MUSICAL

“Il Fantamusical”, questo è il titolo del secondo nuovo musical prodotto da INCANTO Village Productions. Se con il primo (“Una valigia di sogni”) vi siete entusiasmati, con questo volerete tra la fantasia e la realtà, in un mix spettacolare di canzoni, scenografie e coreografie che vi riporterà nel periodo più bello e spensierato della vostra vita…. Sarete accompagnati in questo fantastico volo nell’irreale dalle voci straordinarie di SCARLETROSE DAMOUR (live) e CRISTIANE BRUNE (brani registrati), splendide cantanti RL che daranno vita all’incontro immaginario tra il mondo reale e quello fantastico in un carosello sensazionale di musica, colonne sonore originali e personaggi indimenticabili.
Fanno da contorno a questo spettacolare show le coreografie dei balletti, come sempre animati dai 3 “fantastici” ballerini di INCANTO Village – Miel Denimore, Patrizia Serrao e Nicky Mirajkar.

Brani musicali interpretati “live” da: Scarletrose Damour, e registrati da Cristiane Brune Corpo di ballo: Miel Denimore, Patrizia Serrao, Nicky Mirajkar
Responsabile Marketing: Patrizia Serrao
Fotografia e Costumi: Miel Denimore
Montaggio Audio, Luci e Voce fuoricampo: Nicky Mirajkar
Scene, Coreografie, Regia e Testi: Miel Denimore, Nicky Mirajkar
Produzione: INCANTO Village

Al fine di ridurre al massimo il rischio di lag e consentire una migliore visione dello spettacolo, si raccomanda fin da ora al gentile pubblico, di cercare di alleggerire il  più possibile gli avatar evitando l’uso di attachments, scripts, hud e tutto ciò che può creare difficoltà di connessione (oggetti troppo pesanti, prim invisibili, oggetti che brillano, traduttori,  radar ecc….). Se possibile, venite scalzi.

Vi preghiamo inoltre di non immare i protagonisti del musical durante tutta la durata dello spettacolo. Grazie e buon divertimento!!

Per un assaggio del musical vai qui: http://www.youtube.com/watch?v=nPSVnu942z8

 

 

IL FESTIVAL

Correttezza, Concretezza e Chiarezza sono le “3c” che caratterizzano l’intera manifestazione. Le “3C”, nel corso di un festival dovrebbero essere fondamentali ma soprattutto “scontate”. Purtroppo non sempre accade. Proprio per questo motivo l’organizzazione del “2 Festival Internazionale a Incanto Village” sottoscrive il proprio impegno stilando un codice etico che riassuma quei punti fondamentali che ogni manifestazione, il cui scopo è la promozione degli artisti, dovrebbe rispettare.

La gara si svolgerà in 7 serate: 15-16-17-18-22-23-24 MARZO 2011: le prime (15-16-17-18 Marzo) vedranno l’esibizione di 5 artisti per serata. Durante ogni serata passeranno il turno 2 cantanti scelti dalla giuria emozionale e 1 scelto dalla giuria tecnica tra i 3 rimasti, per un totale di 3 cantanti a serata che accederanno alle semifinali (in tutto 12 cantanti).

Le serate del 22 e 23 Marzo vedranno l’esibizione dei 12 cantanti passati alle semifinali (6 per sera) durante le quali passeranno il turno ed arriveranno in finale 2 più 1 come sopra per serata (in tutto 6 cantanti).
La serata del 24 Marzo, dedicata alla finale, vedrà l’esibizione dei 6 cantanti finalisti tra cui verranno assegnati i seguenti premi:

Programma delle serate della prima settimana:

Martedi 15 Marzo 2011:

h. 22,00 (2:00 pm SLT con ora legale) EddieGuitarDagger Sheryffe

h. 22,20 (2:20 pm SLT con ora legale) Karma Auer

h. 22,40 (2:40 pm SLT con ora legale) Estrelia Guisse

h. 23,00 (3:00 pm SLT con ora legale) Porter Paquot

h. 23,20 (3:20 pm SLT con ora legale)  Idella Quandry

Mercoledi 16 Marzo 2011:

h. 22,00 (2:00 pm SLT con ora legale) Amparia Ecksol

h. 22,20 (2:20 pm SLT con ora legale) Momi Hallison

h. 22,40 (2:40 pm SLT con ora legale) Scarletrose Damour

h. 23,00 (3:00 pm SLT con ora legale) Viviana Houston

h. 23,20 (3:20 pm SLT con ora legale)  Nadine Morani

Giovedi 17 Marzo 2011:

h. 22,00 (2:00 pm SLT con ora legale) Anastasia Adder

h. 22,20 (2:20 pm SLT con ora legale) ——–(Suprem Ronwood)

h. 22,40 (2:40 pm SLT con ora legale) Nik Hamelin

h. 23,00 (3:00 pm SLT con ora legale) Davide Garobie

h. 23,20 (3:20 pm SLT con ora legale) Melodieblue Melody

Venerdi 18 Marzo 2011:

h. 22,00 (2:00 pm SLT con ora legale) Mapoo Little

h. 22,20 (2:20 pm SLT con ora legale) Annamae Spyker

h. 22,40 (2:40 pm SLT con ora legale) Altum Neox

h. 23,00 (3:00 pm SLT con ora legale) Putri Solo

h. 23,20 (3:20 pm SLT con ora legale) Krisie Snowdrop

Maratona canora in Second Life

Domenica 6 marzo in sl presso la meravigliosa Sim Dubai Jazz My Way di Milla Rasmuson la ☆ Rho Cassiopeiae Productions ☆, in collaborazione con http://www.facebook.com/l/500aegpwW2q5bg9pLA2mvwk5fGA/mondivirtuali.it
( http://www.facebook.com/l/500aecYxaf3VZjI4XQ-dx6H7t2w/www.mondivirtuali.it/portal/it ) e Amiciradio radio web (http://www.facebook.com/l/500ae9iHwNwL520Wcv__1NYHeHA/www.amiciradio.org ) hanno presentato:

✰ Jack Ferduccio 8 ore live in concert ✰

Dalle ore 5 PST time alle 13 PST ( dalle ore 14.00 alle 22.00 ora italiana ) nella splendida atmosfera di Dubai Jazz My Way, Jack Ferduccio “The Voice of the Music World” ha superato se stesso con un concerto live della durata di otto ore, spaziando nel suo immenso repertorio nazionale ed internazionale e mai interpretando lo stesso brano, il tutto in sei lingue diverse.
Nessun artista in questo mondo ha mai sostenuto questa grande sfida, non si è allontanato un attimo, nessuna pausa, una grande maratona musicale conclusasi alle 22.00 con un grande spettacolo di pirotecnico.
Questo evento ha ricevuto una grande accoglienza in Sl mantenendo un’alta affluenza in land con punte massime di 61 avatar e una media intorno ai trenta/trentacinque avatars durante tutte le otto ore.
Il tutto ha sviluppato un traffico non indifferente, tutti noi sappiamo quanto importante è il traffico in “questo mondo” portandolo a 20.145, decisamente interessante non credete?).

Molte sono state le sim che hanno trasmesso tramite streaming il concerto, citiamo tra queste:
LAND LA FAVOLA : Ocean, Luca1977
LAND CLAVEN : PUPA e tutto lo staff
LAND MONTE TEJA : Nino Joseph, Santino, Tatiana, Giaku, Giakina
KEWINLAND : Kewin yellow
MITOLOGY: Melody Debbel, Chiara Serendipity, laqndo63 Poleni, Drake Mortmagus
BILLIONAIRE E SUNLAND: Giuliano Martinek

Con grande nostra soddisfazione questo evento ha varcato i confini del mondo virtuale ed è planato nella real life grazie a Tatiana khaos; grazie a lei è andato in onda su oltre 200 radio digitali , su questo ci permettiamo di dire con orgoglio di aver raggiunto fra i tanti luoghi anche Albano, Velletri, Frascati, Grottaferrata, Tuscolo, Ariccia e Genzano delle Cantine Riunite dei Castelli Romani, per ultimo ma non meno importante vogliamo ringraziare un nostro ascoltatore Eugenio del Sarto del Direttivo SIAE.

Grazie ai tre giornalisti presenti Aquiladellanotte Kondor “http://www.virtualworldsmagazine.wordpress.com”; Lukemary Slade e Nunzia Mayo “http://www.facebook.com/l/500aegpwW2q5bg9pLA2mvwk5fGA/mondivirtuali.it”.

La ☆ Rho Cassiopeiae Productions ☆ ringrazia inoltre tutte le persone coinvolte nel progetto che hanno dedicato anima e tempo e tutti i partecipanti che hanno reso possibile questa grande giornata entrata nella storia di SL.
Ora ☆ Jack Ferduccio☆ è di diritto nell’ Olimpo della musica live di SL.
Grazie a tutti.

by LaraGrace Rau

Harambee. Second Life for Kenia

 

Questa non è l’Africa patinata dei romanzi, né quella dei villaggi e delle vacanze di lusso, non è l’Africa del petrolio, né quella dei paradisi fiscali. Questa è l’Africa del Kenya, ma più precisamente e del progetto Harambee che abbiamo riscoperto una volta di più venerdì scorso, 4 marzo, nell’Isola Imparafacile.

Il progetto Harambee-Gwassi, nato nel 1983 a cura della “Fondazione Brownsea ONLUS”, grazie alla cooperazione tra Italia e Kenya, per raccogliere fondi per la costruzione di scuole in quella regione disagiata sulle rive del Lago Vittoria e aiutare così le popolazioni di questa parte del paese, tra le più povere del continente.

I volontari del progetto lavorano incessantemente e con grande entusiasmo e impegno, ovunque sia possibile promuovere la loro causa. Raccolgono fondi, costruiscono case e scuole di fango e sassi, che a volte crollano sotto le piogge torrenziali (“si salva solo il tetto in lamiera” racconta Loredana Loring, promotrice del progetto anche in SL) ma le ricostruiscono ancora e ancora, per dare la possibilità ai bambini di avere un’istruzione, che qui in Italia si chiama “obbligatoria” e che per loro è quasi un lusso. Gli insegnanti si avvicendano a cicli e cercano di impartire ai piccoli alunni una istruzione per quanto possibile organica e completa.

Più semplicemente: ognuno fa quel che c’è da fare. Lo dice il nome: “Harambee” in lingua Swahili significa “lavorare insieme”, come quando c’è da impegnarsi per avere un vantaggio comune, un po’ come il nostro “ooh-Issa!”, e riassume lo spirito del progetto: Italiani e Africani lavorano fianco a fianco e con uguale dignità, condividendo interventi che mirano all’autosviluppo, come si legge sul sito web.

Loredana Loring e Lotrec Oh portano avanti questo progetto in SL, nella land Bunny Isles, dove hanno ricostruito un mercatino di oggetti artigianali e dove ospitano eventi i cui proventi vanno interamente a sostenere questa causa.

Sostenuti da un nutrito gruppo di affezionati amici, che si arricchisce a ogni tappa del loro percorso, girano per land a presentare  e raccontare, fanno vedere foto bellissime e tenerissime di gioia e fatica, di impegno e armonia, di un mondo di cui i telegiornali parlano poco e comunque mai abbastanza.

L’isola Imparafacile è stata l’ultima tappa del loro viaggio e ha visto un pubblico attento e partecipe, coinvolto dalla testimonianza di Loredana che parla a braccio, racconta con amore ed entusiasmo le grandi cose che si riescono a fare con la partecipazione e le donazioni, anche piccole, perché, come usano dire loro, “poco + poco = molto”.

Molte sono state e continuano ad essere le inziative a sostegno di questa intensa attività: segnaliamo ad esempio, i concerti di EddieGuitarDagger Sheryffe, punti di riferimento per la raccolta dei fondi, oltre che occasioni per ascoltare ottima musica, e quella presentata da Mila Tatham che, insieme al gruppo Italian Taste, distribuirà dei vendor, da installare nelle land interessate, per la vendita di un otufit pensato appositamente per questo scopo e che sarà acquistabile sia nella versione completa che a singoli pezzi, per andare incontro alle possibilità di tutti i potenziali benefattori, e i cui proventi verranno interamente devoluti al progetto.

Venerdì scorso Loredana ci ha mostrato foto di un’ Africa vera, di bambini che, pur non avendo nulla, sorridono alla telecamera. E ci stringe il cuore il commento della stessa Loredana: “loro sono più felici di noi” e “dicono sempre che stanno benissimo”.

 

Questa è la molla che ci fa ricordare come siamo stati “fortunati” a nascere nella vecchia e agiata Europa, anche se subito dopo ci chiediamo: saremo stati fortunati davvero? A vedere l’entusiasmo e la serenità che certe immagini trasmettono viene davvero da chiederci se non ci stiamo perdendo qualche cosa. Non perdiamo allora l’occasione di aiutarli concretamente. Andiamo a Bunny Isles a visitiamo il mercatino o cerchiamo i vendor di Italian Taste nelle land in cui giriamo, oppure facciamo un versamento in linden o in euro, anche piccolino, e ricordiamo che “poco + poco = molto”! Harambee!

Per info sul progetto: http://www.conquistaweb.it/harambee/index.htm

Foto della serata all’isola Imparafacile:

 

by Maryhola McMillan