Racconto a 100 mani

 ANTICA  STAMPERIA IL FARO
CITTA’ IDEALE 3D in Second Life

PRESENTANO:

R A C C O N T O   a  1 0 0    M A N I

Questo progetto e’ per te  che sei sei creativo,  che hai voglia di scrivere, che senti il bisogno di scrivere, e hai dentro un’idea … e se guardi bene puoi vedere in controluce il suo profilo e l’impronta delle sue mani che premono dall’interno contro la superficie…

Creare, inventare, dare vita e direzione ad un RACCONTO che possiede solo l’inizio, che non ha nient’altro che “4 idee confuse”.

Unica forma prescritta : Collaborazione 🙂

http://maps.secondlife.com/secondlife/Greenmeadows/156/133/27

* Sono aperte le iscrizioni a questo progetto di collaborazione a partire  da MARTEDI 1 NOVEMBRE alle ore 0,01  e si chiuderanno MARTEDI 15 NOVEMBRE  alle ore 23,59
* PER RAGIONI TECNICHE SOLO I PRIMI 10 ISCRITTI PARTECIPERANNO A QUESTA PRIMA EDIZIONE.

INVIATE LE VOSTRE ISCRIZIONI ( in im e/o su notecard, come volete ) a JO MAGIC.

Il mondo primordiale di Svarga.

Svarga è uno dei siti storici di Second Life, la sua costruzione è infatti terminata nell’ormai lontano 2006, ad opera di Laukosargas Svarog. E’ un mondo ispirato alla mitologia Indù, in cui Svarga è il paradiso di Indra, signore della folgore e dio del temporale, è situato sul Monte Meru e simboleggia il piacere sensuale e ogni genere di godimento. Con questa premessa nel nome, il posto non poteva che essere un luogo di pace e di beatitudine. Tutto a Svarga ispira serenità, dal paesaggio, alla musica, alle scene naturalistiche. Dal punto di vista del building la land è costruita utilizzando i prims base di Second Life, prima ancora che fossero disponibili prims sculpted e flexible, e da allora non è stata modificata in questa sua caratteristica. E’ stata di certo questa particolarità a spingere la Linden Lab a recuperare quest’isola, nel marzo 2010, dopo un anno circa di chiusura, dopo che l’owner non aveva più ritenuto di continuare a sostenerne le spese. Se infatti consideriamo il modo in cui Svarga è stata costruita, possiamo ben comprendere quanto dichiarato da Philip Linden, che cioè questo posto è quanto di più aderente alla sua originaria visione di Second Life.

http://www.flickr.com/photos/aquiladellanottekondor/sets/72157627957093468/

 Chi accede a Svarga è accolto in un’isoletta circolare (http://slurl.com/secondlife/Svarga/7/124/22) posta davanti all’ingresso principale. Davanti al visitatore si materializza il varco di ingresso aperto nelle mura che circondano l’isola, che in realtà sono le pareti di un antichissimo vulcano, collassate al suo interno, formando un ambiente di ineguagliabile bellezza che non ha paragoni in Second Life. Ad accogliere il visitatore sull’isoletta è un’ape gigante, a cavallo della quale si parte per un giro turistico dell’isola, mentre in chat locale scorrono, in inglese, le descrizioni dei posti che si attraversano.

Innumerevoli gli angoli caratteristici dell’isola, tutti disposti intorno ad una costruzione centrale, dall’alto della quale, attraversando i ponti sospesi tra una guglia e l’altra, si può ammirare l’intero splendore del paesaggio. Sulla cima della torre centrale, subito sotto alla terrazza panoramica, un ambiente illuminato da una torcia accoglie diversi libri su Second Life e le attività che vi si svolgono. La visita può proseguire toccando gli angoli più caratteristici: dalla cascata nel bosco con i funghi giganti, su cui ci si può sdraiare per una pausa ristoratrice, al padiglione in cui sono contenuti gli strumenti musicali degli Elfi, che ovviamente è possibile provare a suonare. L’isola è anche il luogo in cui vengono condotti esperimenti sulla vita vegetale artificiale, con piante carnivore ed esplosioni di pollini di vario genere che alimentano la crescita.

 Potete fermarvi ad acquistare un sacchetto di mangime, per uccelli simili ai colibrì, che arriveranno se solo avete la pazienza di aspettarli. Uno spazio molto raccolto, nell’estremo angolo di sud ovest, pieno di violette e alberi rigogliosi, è poi uno dei punti maggiormente suggestivi dell’isola. Sul lato est della land si apre una costruzione bassa, con un ampio cortile interno e una fontana al centro. Pochi si avventurano nel sotterraneo, a cui si accede proprio da questo cortile, in cui si può ricevere il viatico dell’oracolo, per la modica offerta di 25L$. Ne vale la pena, anche solo per visitare questo poco conosciuto recesso dell’isola.

 La visita a Svarga è una tappa che ogni resident di Second Life deve mettere nel conto, e non solo per il suo valore di “Patrimonio di Second Life” da tutelare, ma anche per le emozioni che musica e immagini non possono che suscitare in qualunque visitatore. Buona esplorazione.

Se passate dal That’s amore …

by Serena Domenici

Il “That’s amore!” è senza dubbio il posto per eccellenza, per cuccare sul Metaverso, per la comunità italiana ( è poco frequentato dagli stranieri). Una vetrina dove donne e uomini, sotto mentite spoglie, si ritrovano.
Il That’s amore ( e altre land similari) meriterebbe un vero proprio trattato  di psicologia. E’ un posto da sconsigliare a chi è fragile di nervi o ha un carattere irascibile, la rissa è all’ordine del giorno.
E’ meta anche di troll, piacioni, veline e di chi non ha un cavolo da fare tutto il giorno. Basta sostare in mezzo alla piazzetta, e avere un avatar decente, che il semaforo passa dal rosso al verde, sorvolando il giallo in meno di due nanosecondi.
I più frettolosi ti chiedono subito: quanti anni hai, dove vivi e cosa fai. Fatti tre gradini, trovate gli abituè , una sorta di branchetto che ne ha per tutti. Se non la pensi come loro sei spacciato, ti ‘aggrediscono’ in branco, e quindi mantenere calma ed educazione è arduo. Inizia una sorta di viaggio tra varie allucinazioni, in un lessico discutibile e una conversazione in “chat locale” che invita a rifrequentare, come minimo, la scuola primaria.
Ci vado spesso o forse, dopo questo articolo, sarebbe meglio dire: ci andavo spesso.

Sono stata personalmente aggredita verbalmente da una tizia senza alcun motivo. Insultata, etichettata a male parole. Ho fatto il mio primo report alla Linden. Giorni fa ho assistito ad un’altra ‘aggressione’ ai danni di un mio amico, accusato di essere un molestatore. Inutile spiegare che era un evidente scambio di ‘persona’. Il mio amico in questione, tra l’altro, entra raramente su Second Life e del suo comportamento più che civile siamo testimoni in tanti. ‘Ho parlato con l’Owner della land, che si è dimostrato molto gentile e disponibile, il quale mi ha detto: “Io ho messo a disposizione una land  creando un posto che mi piacesse e permettese a chiunque di poterne fare parte per trascorrervi del  tempo, ma non sono responsabile dei comportamento dei singoli individui. Ho fatto più volte report alla linden ed invito tutti a ‘difendersi’ come possono anche perché io sono impegnato in altre attività su Second Life e non mi occupo della land, se non saltuariamente . Ma è arduo in quanto  molti disturbatori ritornano con un altro alter o vengono  mandati di proposito da altre land a creare fastidio”
E’ un vero peccato, perché è una land molto frequentata ed anche molto bella, e credo che  Sergio Upshaw (proprietario della land)  dovrebbe inserire  una persona capace di moderare e bannare all’istante chi esce dal seminato. Ho conosciuto tante belle persone, ma ho purtroppo letto e ascoltato anche di tutto. Chi mi conosce sa che non transigo su una cosa principalmente: la tutela della privacy. Non tollero la gente che sparla, sputtana e infama a destra e a manca. Second Life dovrebbe lasciare a casa cioè che in RL rende la vita a tratti mesta sopravvivenza. Invece no, per molti è un’occasione per sfogare vere e proprie frustrazioni. Ho ascoltato in voice persino gente che si vantava di registrare conversazioni vocali per poi divertirsi a sputtanare il malcapitato o la malcapitata di turno. Se non ti registrano ti rendono lo zimbello di discussioni per movimentare la serata. Second Life può essere tante cose, e occasioni per vivere una seconda vita libera da schemi che la vita reale spesso ci impone. Ma la libertà va gestita con correttezza. Il Metaverso non deve essere un porto franco che ci fa sentire sicuri e protetti solo perché c’è uno schermo a dividere i due mondi. Io sono tra quelli che si battono per far conoscere questo mondo fantastico, fucina di idee e creatività, dove l’arte viaggia libera senza caste e costi aggiuntivi, ma soprattutto tanta umanità fatta di pensieri e personalità individuali da scoprire , valorizzare, se è il caso, o anche solo da rispettare. Certo, non siamo tutti poeti, scrittori, builder, musicisti …
Questo articolo non è per rivendicare un fatto personale, so difendermi e bene da sola. E’ soprattutto un articolo per rimarcare comportamenti scorretti che contribuiscono a creare leggende metropolitane e negative su un ‘mondo’ che per fortuna ha tanti lati positivi.
Il That’s amore ha tanto da offrire se vuole , perché regala la grossa opportunità di conoscersi, scambiare due chiacchiere e far nascere o coltivare emozioni. Ma comincia a somigliare troppo ad un’arena dove mi pare di intravedere le gambe accavallate della Barbara D’Urso di turno. Non abbiamo bisogno di repliche televisive dove la gente si scanna o applaudisce il dominante di turno. Per favore non qui…

P.S.: La sottoscritta è disponibile a qualsiasi chiarimento anche pubblico, purché civile, se i diretti interessati della land citata lo ritenessero opportuno.

OpenSim sempre più facile. Laboratorio per i nuovi mondi (New Word Studio) by Olish Newman consente installazione anche ai meno esperti.

Abbiamo scritto molto su installazioni di OpenSim “fast & sweet”, facili e veloci, in questo thread  http://virtualworldsmagazine.wordpress.com/category/opensim2/, dove insegniamo ad installare OpenSim sul vostro pc windows e non grazie a sim-on-a-stick e come configurare l’accesso dall’esterno.

Da inizio 2011 è disponibile un ottimo tool opensource (solo per windows) costruito da Olish Newman che è anche uno dei principali gestori della grid New World Grid, , una delle grid opensim più importanti e note soprattutto nei paesi francofoni.

Olish rende disponibile una versione di OpenSim, a costo di installazione zero, che consente fra le altre cose di configurare automaticamente il router e il firewall in modo da poter essere accessibili istantaneamente dal Web. Al momento in cui scrivo la NWS (New World Studio) è disponibile con la versione 0.7.1.1 di OpenSim che non supporta ancora le mesh nuova modalità V3 di Linden, ma con un piccolo trucco che vi spiego potete rapidamente adeguarlo alla versione 0.7.2, che ho verificato personalmente essere compatibile con il V3 e consente l’upload di Mesh e di Rigged Avatar, ideale quindi per chi volesse esercitarsi a produrre mesh in casa senza dipendere dai server Linden e dalla grid Aditi.

Per scaricare questa versione basta che andiate su questo link: http://code.google.com/p/newworldstudio/ da dove potete scaricare il programma. Una traduzione delle informazioni di questo software in Italiano (fatta dal sottoscritto), la trovate qui: http://code.google.com/p/newworldstudio/wiki/WikiHome?wl=it. La versione di base offre al momento la versione di opensim di Diva 0.7.1.1, ( https://github.com/diva/d2/downloads).

Una osservazione importante è che quando installate questo programma potete (opzionalmente)  abilitare il supporto alla condivisione della vostra CPU con i progetti BOINC http://boinc.berkeley.edu/, il che rende questo progetto particolarmente interessante per gli “attivisti” coloro che sono interessati alla salute del nostro pianeta.

Per poter tuttavia usufruire delle ultime novità di OpenSim 0.7.2, e in particolare il pieno supporto alle Mesh v3 (diverse dalle mesh precedenti che OpenSim supportava già da un anno e che ora non funzionano più), dovete seguire le istruzioni di questo sito: http://forum.newworldgrid.com/TUTO-to-change-the-OpenSim-version-in-the-new-version-of-New-World-Studio-Hypergrid-td3130786.html che poi tradotte in parole povere significano scaricarvi la versione 0.7.2 della distro di Diva r16915 da qui: https://github.com/diva/d2/downloads e ricoprire con il suo contenuto la cartella opensim/diva-r15592 che trovate nella distro di New World grid.

Fatto questo quando lanciate il programmino NewWorldStudio.exe potete configurare il vostro ambiente virtuale in pochi secondi, includendo l’accesso esterno (cosa che avevamo visto non essere immediata), il supporto BOINC se lo desiderate per un mondo migliore, e la configurazione automatica del vostro Router e Firewall. Io ho provato con discreto successo. Unico neo è che non è configurata la voce, cosa che abbiamo visto non essere banale neanche per opensim classico. Ricordate che se siete una utenza “domestica” dovete configurarvi uno specifico utente con dyndns.org dato che il vostro IP cambia normalmente spesso e che dovete usare questo indirizzo come l’indirizzo di riferimento in luogo del IP numerico che vi viene autodetectato). Per informazioni sull’uso di dyndns vedete qui: http://forum.spenki.it/threads/35-Come-registrare-un-dns-dinamico-su-www.dyndns.com-Guida

Cfr anche il seguente video:

 

 

 

 

 

http://www.dailymotion.com/embed/video/x9uac2
New World Studio Tutorials – How to startup di newworldgrid
New World Studio configura anche un intero webserver wifi per la configurazione di nuovi utenti che potete raggiungere all’indirizzo http://localhost:9000/wifi/login da dove potete aggiungere e configurare i vostri utenti.

Quando si lancia questo tool, poi potete collegarvi con il viewer 3. (O con tutti i viewer standard OpenSim). Usare il viewer 3 ha il vantaggio che potete uploadare anche le Mesh o i rigged avatars con una metodologia che ha indubbi vantaggi.

Tenete conto solo che nella mia esperienza:

  • Al primo ingresso il mio avatar si è trovato a 10000 metri di altezza e ho dovuto pazientemente aspettare che precipitasse verso terra 🙁
  • Ho dovuto creare ex-novo tutte le parti della shape, skin, hair, e eyes, altrimenti il viewer 3.0 e firestorm non mi vedevano l’avatar di default
Se si eccettuano questi problemi poi sono riuscito ad importare le stesse mesh che usavo in SL e anche i rigged avatar che si comportano esattamente come in SL:
Quindi ancora vediamo che è possibile utilizzare i mondi virtuali al massimo della loro potenza (voice al momento esclusa), in modo facile efficace senza sborsare un soldo. 🙂
Salahzar Stenvaag

Riprendiamoci…. le nostre risorse creative.. Anche in OpenSim: Craft.

Facile il gioco di parole. In un periodo di crisi SL/RL, la prima tentazione è di arrendersi, di abbandonare la lotta. Riposiamoci un attimo e poi cerchiamo di “riprendere” il possesso delle nostre vite, virtuali e reali.

Impariamo i segreti dello streaming, gratis.

Non c’è bisogno di nessun costosissimo  software particolare  o di capacità incredibili. Chiunque può registrare filmati ed esprimersi. SecondLife è un’ottima palestra per abituarci ad esprimerci. Inoltre se ritenete che farlo su SecondLife sia costoso ed impegnativo, ricordate che SecondLife si può usare tranquillamente con risorse OpenSource, senza dover prosciugare il nostro portafogli, con una comunità italiana vivida e creativa, la comunità OpenSim di craft, che raggiungete a questo indirizzo: http://www.craft-world.org/.

In un periodo in cui siamo affranti dalla crisi … “RIPRENDIAMOCI”

Corso (totalmente gratuito)
di tecniche di VIDEO STREAMING
con strumenti ovviamente free
e/o open source 🙂
    Dopo queste lezioni (anche 1:1) sarai in grado di
trasmettere eventi in diretta,
 registrare filmati nei mondi virtuali
e gestire un canale livestream .

INFO contatta magicflute Oh in Second Life / Craft (Open Sim)
facebook https://www.facebook.com/magicoflute.Oh
email magicfluteoh@gmail.com  skype  magicfluteoh

Per le attività Ottobrine di Craft:

Concorso letterario in Second Life

Ed ecco la grande occasione per scrittori o aspiranti tali in Second Life.  La “Edizioni Volando”, di cui abbiamo già avuto occasione di parlare, qui su VWM, indice il suo primo concorso letterario. E’ un’opportunità per quanti desiderano condividere propri racconti o poesie, vedendosele poi pubblicate in Second Life dalla stessa Edizioni Volando. Il termine per la presentazione degli elaborati è lunedì 31 ottobre 2011, la premiazione seguirà il venerdì 11 novembre successivo. Vi riporto integralmente il bando pubblicato sul gruppo in Facebook:

La casa editrice Volando Edizioni, in collaborazione con Dusty Books, libreria presso la land Alaska’s Urban City of Noome Inside, indice il I concorso letterario “Edizioni Volando”.
L’iniziativa si prefigge l’obiettivo di diffondere la narrativa e la poesia italiane in Second Life attraverso la pubblicazione di opere di autori emergenti e non.

• Il concorso è riservato a opere inedite ed è diviso in due sezioni: Racconti e Poesie.
• Gli elaborati dovranno essere scritti in lingua italiana.
• Ciascun concorrente potrà presentare una sola composizione in una sola delle due sezioni.
• Le opere potranno essere a tema libero.
• Non è ammessa la partecipazione a entrambe le sezioni.
• La consegna degli elaborati dovrà avvenire entro lunedì 31 Ottobre 2011.
• Tutti gli elaborati, dovranno essere inviati in formato Word via email all’indirizzo: nonlodire@hotmail.com/ con l’indicazione del nome esatto dell’autore.
• Gli elaborati verranno esaminati da una giuria che sceglierà i tre vincitori e finalisti per ciascuna sezione. Il giudizio sarà insindacabile.
• La premiazione dei 3 migliori elaborati per ciascuna sezione sarà venerdì 11 novembre 2011, presso la libreria Dusty Books. Ciascun vincitore e finalista riceverà una somma in LindenDollar e la pubblicazione della propria opera a cura della Volando Edizioni.

Premi:
Sezione Racconto:
1° Premio: pubblicazione in SL e 8.000 L$
2° Premio: pubblicazione in SL e 5.000 L$
3° Premio: pubblicazione in SL e 2.000 L$

Sezione Poesia:
1° Premio: pubblicazione in una raccolta di poesie e 6.000 L$
2° Premio: pubblicazione in una raccolta di poesie e 3.000 L$
3° Premio: pubblicazione in una raccolta di poesie e 1.000 L$

http://slurl.com/secondlife/Sakharov/19/239/72

Viaggiatrice virtuale

Per una viaggiatrice virtuale come me è stato davvero straordinario il mio girovagare fra le terre conosciute e sconosciute di questo metaverso che mi ha affascinato sin dal primo momento in cui vi ho messo piede. Quando entrai per la prima volta in sl era il 2008 ed io, che non ne avevo mai sentito parlare stavo cercando un gioco simile a quelli di cui sono da sempre appassionata come world of warcraft ed altri. Convinta poi di trovare una cosa simile ho invece incontrato tutt’altro. Sono rimasta subito affascinata dalle terre che a quel tempo (era novembre) erano allestite a festa per il Natale. Il mio spirito entusiasta e la mia indole creativa mi consigliarono di restare e si può dire che in un modo o nell’altro sono rimasta a vivere sl dapprima curiosando qui e là e successivamente inserendomi anche io  come del resto, tutti i  “residenti” così chiamati, hanno fatto iscrivendosi ai famosi ‘gruppi’. Per un personaggio che entra a vivere in second life la cosa dei gruppi appare dapprima alquanto strana e non si capisce come mai quando si atterra con il beneamato teleport in una terra arriva subito qualcuno..bot o script che sia ad allungarti il famoso link di adesione a questo o quell’associazione. Ci si chiede con che logica io accetto di far parte di questa e quell’altra comunità? Associarsi infatti pare che sia fondamentale per sapere in un certo senso come muoversi, dove andare, cosa fare, esserne parte ti consente di non dover cercare troppo.  Tramite le notice nel gruppo o nelle chat si viene a conoscenza di ogni sorta di informazione come ad esempio dove comprare a prezzi buoni qualsiasi cosa, oppure dove sono le migliori offerte o in quale luogo si può assistere ad un live, uno spettacolo di intrattenimento e una conferenza su argomenti scientifici, artistici, o ancora dove insegnano a costruire. In sl vi sono vaste oppor per poter sbizzarrire la propria creatività e fantasia.
Ecco, ora siamo giunti qui o là e abbiamo accettato schiacciando il famoso tastino join ..quindi il nostro personaggio ora fa parte di un gruppo o una serie di gruppi : a questo punto si è membri di una comunità, sta a noi poi decidere se essere soggetti passivi o attivi all’interno di queste associazioni culturali amicali e pubblicitarie.
I gruppi di sl non sono tutti seri o semiseri come descritto ve ne sono molti ssimi che vengono intitolati con uno slogan addirittura con parole e aforismi non tanto velati al punto che si parte dal presupposto che  gli associati di questa o quella comunità vi abbiano aderito per convinzione mentale e quindi che ne accettano le regole, perchè ognuno ne  ha di  proprie, nonché al modus vivendi sia pure non alla lettera ma con fantasia , indicato dal leader del gruppo detto anch’egli owner. Ci sarebbero molti esempi da portare ma mi limito solo a dire che ci sono anche gruppi politici o di rottura così come veri e propri titoli di associazioni che suonano come invettive contro un sistema o a favore di un certo movimento e anche legati agli svaghi di natura sessuale per appassionati del genere, ma volendo allargare in senso lato di ogni genere.
Poi vi sono comunità legate naturalmente alle land e a chi ne fa parte. Gli owner proprietari terrieri spesso legano un proprio gruppo alla terra cosicchè se ad esempio si possiede una sim di gioco di ruolo (gdr) coloro che vi aderiscono possono innanzitutto entrare nella terra non come visitatori ma come e veri e propri protagonisti del gioco e anche accedere a tutte le norme informazioni e regole che ne governano il sistema e così pure per altre forme di aggregazione.
E’ su questo punto che mi vorrei soffermare in questo articolo che verrà sviluppato via via nelle prossime edizioni nelle quali desidero trattare i vari tipi di associazioni e comunità che si possono incontrare approfondendo con i loro componenti i vari argomenti legati al loro gruppo.
Nel frattempo volevo sottolineare quanto questi mondi virtuali e i comportamento dei residenti non discostino poi cosi tanto dalla vita reale. Si formano gruppi di amici che diventano abituè in un determinato territorio o per comuni interessi o solo per passione legata all’ambientazione della terra come ad esempio la frequentazione di una piazza o di una discoteca o ancora di un gruppo culturale.
Questi amici o conoscenze incontrati in questi ambiti si chiamano si contattano vicendevolmente e spesso accade che si incontrano sempre piu o meno le stesse persone al punto che alla fine gli interessi comuni fanno si che  questo metaverso che in realtà è davvero immenso  spesso invece ci appaia molto piu limitato nei confini di quello che è.
Ho incontrato diverse comunità delle quali vorrei parlare nei prossimi articoli con interviste e spiegazioni per poter dare delle informazioni ai naviganti che possano esser utili sia per soddisfare delle semplici curiosita sia per poter fornire notizie sulle caratteristiche di questa o di quella community di amici raccontando cosa fanno dove si trovano e cosa offre la land o cosa si propongono di fare i leader del gruppo stesso con i propri associati sia esso un ritrovo goliardico sia esso un ritrovo scientifico-culturale.
Con simpatia la vostra viaggiatrice virtuale

by Mascia Luminos

SecondLife e gli abiti mesh: cosa manca per indossarle: finanziamo un progetto di Qarl ex-linden su IndieGoGo

Le mesh sono arrivate, ma a quanto pare non è facile “vestirle”. Come purtroppo sanno i venditori di abiti (e i loro acquirenti), i vestiti mesh, oltre a necessitare di un viewer apposito (vedi i miei articoli sulle meshhttp://virtualworldsmagazine.wordpress.com/tag/mesh/), hanno svariati problemi di vestibilità. Il principale problema è che i vestiti entrano in conflitto con la vostra shape per cui se non vi rendete invisibili, frammenti e porzioni delle vostre terga, dei polpacci o del seno (per le donne) possono sforare ed essere visibili con vostra profonda vergogna

Per ovviare a questi problemi i venditori sono obbligati a fare molte misure degli abiti (un po’ come succede in RL), creando le Taglie, e visto che comunque non si adatterebbero comunque, vi chiedono di indossare degli “alpha” layer che nascondono la vostra shape. Questo ha come controindicazione che viene a perdersi quel sentimento di originalità che ci eravamo faticosamente costruiti potendo modificare a piacimento le nostre fattezze.

In pratica per il popolo “vanitoso” di SL, comprare i nuovi vestiti significa rinunciare alla propria identità, mentre per i venditori significare moltiplicare per N la quantità di abiti che devono mettere in vendita producendo un ingolfamento dei magazzini virtuali e del MarketPlace. Per leggere articoli dove viene spiegato bene come indossare gli abiti Meshed in SL: http://searchenginewatch.com/article/2111822/Mesh-the-Tyranny-of-Size-How-Mesh-Might-Change-Second-Life-Culture, oppure qui: http://rowanderryth.wordpress.com/2011/08/30/do-you-mesh/.

I venditori e i consumatori si sono organizzati e hanno cominciato a richiedere alla Linden una correzione di rotta inserita in questo JIRA: https://jira.secondlife.com/browse/SH-2374, a cui se siete interessati, vi prego di votare e di mettere il “watch”. Purtroppo la Linden ha deciso qualche giorno fa di sospendere a tempo indeterminato anche la decisione di se e quando risolvere questo problema perchè (forse giustamente) prima vorrebbe risolvere tutti gli altri problemi associati alle mesh.

La richiesta verteva nel chiedere di avere degli abiti che si adattassero parametricamente  esattamente alla propria shape evitando imbarazzanti fuoruscite. Tecnica non solo possibile, ma realizzata da concorrenti come BlueMars. Nel JIRA si legge infatti:

Questo problema è identico ai problemi che erano stati incontrati nelle prime versioni di BlueMars, e furono risolti efficacemente con l’introduzione di un sistema di deformatori sovrapposti. L’introduzione di quel sistema ha eliminato i problemi di dimensione/taglia ed ha persino eliminato il bisogno del “rigging”, aprendo pertanto la piattaforma  a una vasta varietà di oggetti che potevano essere utilizzati senza limitazioni di taglia e delle shape degli avatar

Data l’esitazione di Linden Lab di risolvere il problema (nonostanche che nelle ultime office hours abbiano detto che stanno prendendo seriamente in carico il problema, ma senza offrire nessun elemento concreto), la community si sta rivolgendo verso un ex-impiegato Linden che ha promesso di poter fare un viewer in grado di offrire questa deformazione parametrica (viewer che sarebbe a quel punto integrato dai maggiori viewer alternativi come Firestorm), oppure anche regalare questo software alla Linden.

Per trovare un’analisi di questo problema vedete anche qui: http://slashestoashes.wordpress.com/2011/10/08/can-we-mesh-better-in-second-life/

Il progetto di finanziamento lo trovate qui: http://www.indiegogo.com/Mesh-Clothing-Parametric-Deformer-Project. Io personalmente ho già collaborato con vari versamenti (piccoli ma apprezzati). Il goal di questo progetto è di raggiungere i 5400 $ e attualmente sono già circa al 60% e rimangono ancora circa 2 mesi. Prima vengono raccolti i fondi e prima questa funzionalità potrà essere implementata.

PS: Per chi non lo sapesse Qarl è stato un grande programmatore Linden che ha lavorato al film Matrix e ha collaborato ampiamente per il progetto Mesh in SL ma era stato licenziato un anno fa: http://nwn.blogs.com/nwn/2010/08/requiem-for-qarl-linden.html. Dopo la sua uscita aveva fornito un fondamentale tool di allineamento prim ora disponibile in quasi tutti i viewer alternativi: http://www.qarl.com/qLab/?p=66

Visto che SecondLife non riesce a fare da sola, occorre darle un aiutino 🙂

Salahzar Stenvaag

ART&POETRY, un “Gran Tour” virtuale.

Attraverso intriganti percorsi artistici, siamo giunti alla terza tappa di “ART&POETRY”, il progetto ideato da Roxelo Babenco, curatrice del Museo del Metaverso. All’appello dell’ideatrice hanno risposto gli owner di ventidue land di Second Life, un numero considerevole  che dimostra ancora una volta la grande sensibilità per l’arte dei residenti. Ad affiancare Roxelo in questa bellissima avventura ci sono numerosi collaboratori, che hanno dato il loro apporto prezioso per una riuscita ottimale della manifestazione. Sono previsti, inoltre, anche collegamenti con l’Open Sim Craft, nonchè con  RL.

Le poesie dell’autrice napoletana Carmen Auletta sono state l’ispirazione per la creazione di multiformi opere, da parte di artisti provenienti dai posti più diversi del mondo, i quali hanno sfruttato  a tale scopo le potenzialità offerte dai Mondi Virtuali e soprattutto da Second Life. Essi sono stati trascinati, grazie alle immagini evocate dalle poesie di Carmen, in un viaggio creativo che giunge “a quel livello di emozione dove si incontrano le sensazioni celesti, date dalle arti e dai sentimenti appassionati”, per usare le parole di Stendhal.

Certamente i tempi cambiano, i mezzi a disposizione anche, ma forse si può azzardare un paragone tra quello che si sta svolgendo in Second Life e il “Grand Tour”, il viaggio di formazione che i giovani aristocratici, e soprattutto gli artisti, intraprendevano nelle principali città europee, soprattutto italiane. E tra queste, un posto di primo piano tocca a Napoli, città diversa da tutte le altre, densa di sentimenti profondi, di passioni nascoste, e di evidenti contraddizioni. In questa occasione Napoli diventa, ancora una volta, anche se solo virtualmente, una fucina e un crogiolo di creazioni. Le poesie di Carmen sono tante finestre che aprono lo sguardo verso nuovi orizzonti, ricchi di tormenti, di dolori ma anche di amori e di allegria.

Attraverso il Mondo Virtuale gli spazi si dilatano, e sia il forte legame della poetessa, verso “chesta lengua chiena ‘e sentimento” perché “ o core trova pace sentennese leggero”,  sia la sua amarezza , nel vedere Napoli così malridotta, acquistano ancora più forza  e più sfumature attraverso la personale interpretazione dei vari artisti.

Naturalmente in queste prime tre tappe del percorso abbiamo avuto solo un assaggio, ma già pienamente esemplificativo, della validità della produzione artistica. Nelle prossime settimane il “Tour” continuerà per le altre land, regalandoci sicuramente altri momenti di emozione.

 by Giovanna Cerise

I ‘Superneutrini’ inaugurano il IV° ciclo di “Scienza on the Road” a Sardigna

Il 29 settembre 2011 Second Physics e Immersiva.2life hanno avviato il V°ciclo delle conferenze di “Scienza on the road” con un evento speciale e di assoluta attualità sui “Superneutrini”. Nella suggestiva sim di Sardigna Talete Flanagan ha tenuto un’interessante conversazione sul tema “Neutrini più veloci della luce? Einstein avrà sbagliato?” con uno splendido risultato: l’anfiteatro di Sardigna era full ancora prima dell’inizio della conferenza con 78 presenze e una decina di persone che hanno seguito l’evento in streaming sul web. Si sono toccate punte di 65 presenze contemporanee per buona parte della serata durante . Ciò a dimostrare che le iniziative culturali di qualità sono sempre più apprezzate e particolarmente frequentate dal pubblico di Second Life!

L’immagine sintetizza il percorso ideale dalla scoperta dei neutrini alla ricerca odierna, attuata inviando i neutrini dal CERN attraverso la crosta terrestre fino al laboratorio INFN del Gran Sasso.

Talete Flanagan, affiancato dall’attenta conduzione di Giovanna Delphin, ha esposto l’argomento in modo semplice e comprensibile, favorendo così un’alta partecipazione sino alla fine e un notevole numero di domande da parte del pubblico. Approfondiamo l’argomento insieme.

 

Loredana Loring: – Talete, stiamo davvero assistendo alla caduta di un muro considerato invalicabile dalla fisica? –

Talete Flanagan: – I clamorosi risultati dell’esperimento svolto tra i laboratori del Cern di Ginevra e del GranSasso potrebbero ribaltare la teoria della Relatività di Einstein: fisici e teorici di tutto il mondo sono all’opera per definire un quadro formale nel quale tentare di inserire i  nuovi dati. Secondo il recente esperimento, i neutrini (particelle elementari del Modello Standard che descrive l’Universo e che possono viaggiare attraverso la materia senza essere fermate)  viaggerebbero a una velocità maggiore della luce: la dichiarazione ha ovviamente scosso in questi giorni la comunità scientifica mondiale e il grande pubblico. –

 Loredana Loring: – Come ha dichiarato Margherita Hack “sarebbe una rivoluzione” …? –

Talete Flanagan: – In effetti potremmo trovarci a vivere una svolta epocale nella storia della fisica moderna, ma negli ambienti di ricerca, pur non avendo identificato errori di fondo, permane  molta prudenza.

 Loredana Loring: – Giustamente ci hai ricordato che non vi sono ‘ribaltamenti’ ma ogni teoria fisica è valida per il periodo in cui è stata concepita. –

Talete Flanagan: – La scienza non raggiunge mai traguardi definitivi ma prosegue il suo lungo e continuo cammino, invitandoci ad attendere pazientemente i risultati e le conferme delle continue ricerche… noi continueremo a “seguire” il viaggio dei neutrini in attesa di ulteriori conferme e precisazioni. –

 Loredana Loring: – Dario Autiero, responsabile dell’analisi delle misurazioni, dichiara che “hanno passato sei mesi a rifare i calcoli” Quindi possiamo ipotizzare non siano ancora risultati definitivi? –

Talete Flanagan: – I risultati presentati sono stati raccolti in 3 anni di presa dati.  Essi sono stati analizzati e ri-analizzati moltissime volte per introdurre tutte le possibili fonti di incertezze. I ricercatori del Gran Sasso proseguiranno in questo controllo anche  nei prossimi mesi, ma ad essi si aggiungeranno colleghi di tutto il mondo con suggerimenti, idee ed eventuali critiche. Fisici americani e giapponesi ri-analizzeranno i dati già raccolti dai loro esperimenti per trovare qualche elemento tralasciato. Ma la conferma finale si potrà avere solo quando un altro esperimento, con diversi ricercatori, riuscirà a confermare il risultato ottenuto al Gran Sasso. Sia l’esperimento Minos che Superkamiokande, rispettivamente in USa e in Giappone possono effettuare questa ricerca, ma saranno necessari alcuni anni di raccolta dati, analisi e studio per avere dati convincenti. La scienza non ha mai fretta.

Loredana Loring: – Come interpreti questo grande afflusso di pubblico stasera ? Solo curiosità? –

Talete Flanagan: – In parte curiosità, in parte c’è volontà di conoscere. Del resto la curiosità è uno stimolo primario (lo vediamo dai bambini) per avviare un processo di conoscenza. La popolarizzazione della scienza ha grandi possibilità contrariamente a ciò che si crede. Il pubblico vuole seguire i progressi della Scienza perché sa che da essa dipende il futuro ed il progresso della umanità. Inoltre nell’era della conoscenza condivisa, quale quella che il WEB 2.0 ci propone, c’è una diffusa volontà individuale di partecipare alle scelte comuni, quindi di sapere , essere informati per  avere ed esprimere un parere. Second Life è un arena interessante dove sperimentare nuovi approcci di comunicazione creativa, su tanti temi e naturalmente anche sulla Scienza.

Loredana Loring: – Tra i prossimi appuntamenti, cosa vorresti segnalare in evidenza? –

Talete Flanagan: – .Questo è il V° ciclo di Scienza on the road. Abbiamo  svolto in questi 3 anni più di 100 conferenze con circa 3000 presenze. In questo ciclo ci saranno varie sorprese e innovazioni. Tra l’altro introdurremo “il mare”. Scherzi a parte si parlerà tra l’altro di archeologia sottomarina, tesori da recuperare e navigazione a vela. Mentre i tesori sono ad attendere tutti noi negli abissi del mondo non virtuale, la navigazione cercheremo di farla insieme in  SL. Poi, come sempre, Fisica, Astronomia, scienza nella Letteratura, Neuroscienza, Musica e tanto altro ancora .

Un ringraziamento veramente sentito va al lavoro di divulgazione del gruppo Second Physics: Talete e Giovanna, affiancati da validi collaboratori, si impegnano in una brillante promozione di attività educative e divulgative ospitati da land italiane e nell’intero Metaverso di Second Life, attraverso corsi, conferenze, mostre e laboratori.

Potete trovare tutti i prossimi interessanti appuntamenti nel blog di Scienza on the road:  (link: e seguire gli eventi nel gruppo di FaceBook.

(link: http://www.facebook.com/?ref=home#!/group.php?gid=160496050073&ref=ts)

Arrivederci al prossimo appuntamento con la Scienza :- )

By Loredana Loring

Profili …

In passato davo poca importanza al profilo e ai suoi picks …  Credevo non avesse tutta questa importanza, e non  rivelasse granchè sulla personalità degli avatar. Invece mi sbagliavo!
Man mano che passava il tempo ho però compreso l’importanza del profilo ed i risvolti psicologici che può rivelare. Noi siamo il nostro profilo. Persino, su quello più scarno, o addirittura privo di ogni indicazione, ci sono rivelazioni sulla nostra personalità. Ha ‘voce’ persino quando è vuoto e muto. Col tempo, leggerli è diventato per me un divertente passatempo.
Ho letto profili che mi hanno incantato, scritti bene, con proprietà di linguaggio e con spunti interessanti. Alcuni con citazioni letterarie che hanno contribuito a rispolverare reminiscenze scolastiche chiuse nei cassetti della mia memoria.
Ho letto profili che recavano poesie e dediche molto originali, frutto di anime particolarmente sensibili, corredati da bellissime foto, a fermare momenti magici o di particolare importanza.
Ma ho letto anche cose al limite del ridicolo o addirittura offensive.
Molti si servono del proprio profilo per mandare messaggi, una sorta di pizzini visibili al Metaverso intero, ma comprensibili solo ad alcuni. Altre volte sono stata spettatrice di vere e proprie guerre ingaggiate a suon di picks. Tralasciando l’uso della lingua italiana che in alcuni casi è davvero un optional, quello che più mi colpisce è la ferocia con la quale ci si accanisce contro ex amici, ex fidanzati o amanti. In un’epoca dove tutto è urlato, sputtanato e messo in piazza, SL purtroppo per molti non è l’occasione di una seconda vita, ma la copia conforme, se non peggiore, della prima.
Per non parlare di chi spende citazioni come se fossero proprie, mentre è sufficiente un banale copia e incolla su Google per scoprirne la reale fonte.
Quando si usa il lavoro di altre persone, sarebbe buona educazione, nonché onestà intellettuale, citarne la fonte.
Se devo dirla tutta, trovo alcuni profili davvero spassosi, come ad esempio quelli in cui si dice:
1) Ti amo amore mio, sei la mia vita, con te ho scoperto la felicità e niente e nessuno potrà mai dividerci, con te per sempre e ovunque ( alla compagna virtuale). Nella First Life invece: Sposato in RL marito e padre felice e soddisfatto, nessuna SL potrà distruggere la mia vera vita. (Comprendo, che SL per molti sia vissuto come parentesi da aprire e chiudere nel momento in cui si rientra nella vita reale, ma santo cielo che ce ne frega a noi se lui è un attimino confuso e sente il bisogno di rimarcare più un bisogno che una realtà. Mi stupisce anche la compagna virtuale a dire il vero, ma si sa l’amour alle volte ci rende ciechi! 🙂

2) Sono bella, sono figa, testarda, malinconica, allegra e possessiva, gelosa e sospettosa, amo la libertà e sono infedele. Questo è un profilo che ho letto di recente e vi risparmio l’autotripudio di aggettivi che riempivano i suoi picks. E’ vero che le contraddizioni fanno parte di ognuno di noi, ma la signora qui esagera, anche se ammetto ha un’onestà di fondo nel dire in ‘poche’ parole: Io sono io e voi non siete un cazzo! (cito dal film: Il Marchese del Grillo). Insomma vi avvisa perlomeno.

3) Mi piace la figa e sono un porco, non aspettatevi nulla da me… SL è SL ed RL è RL (più chiaro di così si muore in realtà! 🙂

4)Escort bisex  per momenti indimenticabili offresi. No voice/No cam… a seguire tariffario… Il tutto corredato da foto con poppe in bella vista e altro (per tutti i gusti, attenti in genere sono uomini sotto mentite spoglie).

5) Cerco master o mistress sono molto, molto sub…(della serie sono il vostro tappetino con su scritto salve).

6) Mi chiamo””….”” mi offro come accompagnatore e gigolò, sono insaziabile  e resistente contattami! (Come se si potesse verificare di fatto sia davvero parente stretto di Duracel. In realtà vuole solo farsi la propria SL e non solo con i vostri linden).

7) Servizio escort con voice e cam , modalità di pagamento: Metà subito il resto a ‘coito’ soddisfatto (il più delle volte intascano la metà e spariscono. Della serie: Chi si accontenta gode!)

8) Mi piace farti soffrire, mi piace farti piangere e torturarti, godo se soffri. Sei hai questi requisiti, sei fatta per me! (di certo non potete dire che non vi aveva avvisata prima!)

9) Sono una donna caliente, dolce e aggressiva , amo le persone schiette e sincere che non nascondono nulla. Nella First Life invece: la mia RL sono fatti miei , guai ad oltrepassarla! ( insomma è sincera e non nasconde nulla della sua SL. Le piace vincere facile 🙂 ).

10) Mi piace sognare, vuoi farlo con me? (attenti, spesso i suoi sogni non coincidono con i vostri).

Insomma, piccole contraddizioni più umane che virtuali. Mi strappano un sorriso. Diffidate anche dei profili con foto di bonazze e bonazzi, sono spesso foto rubate. Quelli che mi pongono più interrogativi sono i profili rabbiosi, quelli che trasudano vendetta e mirano a sputtanare qualcuno/a. Se fossi proprietaria della linden avvierei vere procedure atte a bannare o addirittura a risalire alla fonte per far si che niente e nessuno possa sentirsi autorizzato/a a farla franca. Ho letto profili dove si accusava persino il proprio partner di impotenza. Come se esistesse l’impotenza o la frigidità su SL! Eppure ci si arrampica sugli specchi pur di delegittimare qualcuno. Ho letto profili deliranti, supponenti, onnipotenti… che sono indice di personalità che cercano visibilità e riscontri almeno nella vita virtuale.

Ma come ho già scritto all’inizio, ho letto profili di una bellezza disarmante, e ho conosciuto persone davvero speciali, che danno un senso e anche un valore a questo modo di rapportarsi e vivere una SL che per me significa soprattutto  libertà di esprimersi maneggiando con cautela le parole.

by Serena Domenici

L’italiano più americano che abbiamo: Eddie Santillo


Ma quasi quasi, dovrei dire che è stato Eddie a farci conoscere Second Life (è qui dal  Luglio 2007) ma soprattutto, a tanti di noi,  ha fatto conoscere  la buona musica di Second Life. Fino ad oggi, i miei articoli sono stati l’espressione di un mio colpo di fulmine per tale o tale altro cantante, questo articolo invece, sarà l’espressione di un cantante che conosce benissimo la musica  sia in Real Life che in Second Life. Lo so che siete curiosi di leggere il seguito, allora andiamo avanti…

Eddie conosce il fatto suo, e non ha paura di dire alto e chiaro quello che pensa della musica che ogni giorno le land, e i musicisti, ci servono per il dopo cena, o prima della cena, o nel pomeriggio, o anche, come fa lui,  la mattina e la notte.  E anche se sono sicura che tutti hanno sentito parlato di lui, un briciolo di presentazione è sempre utile. Eddie ha 42 anni, vive a Milano, è figlio di genitori entrambi musicisti, scrive, compone ed interpreta i suoi brani in RL da più di 20 anni. Sempre in  RL, ha collaborato con il Zelig Tour, col safari Park, e ha vinto diversi premi che poi lo hanno portato anche a suonare con Rosario Rannisi (ex concorrente del Grande Fratello e vincitore della Fattoria-3. Sentirete sempre Eddie cantare rock, blues, swing, italiano ma anche brani inediti. Insomma, EddieGuitardagger fa parte dei grandi musicisti che Second Life ci propone.  Dovete sapere che quando conobbi Eddie, gli chiesi chi avrebbe buttato giù dalla torre. E lui mi rispose: io non butto giù nessuno, li lascio scannarsi a vicenda (ancora adesso, scrivendo la battuta, mi viene da ridere).  Questo è Eddie, schietto e pungente, ma sempre sincero! Poi parlammo della musica in genere, che si ascolta in Second Life, ed è a quel punto che mi parlò delle famose “marchette “, come si suole indicare certe prestazioni professionali interessate, anche in SL.

E voi direte: “ ’a Francè, ma siamo sicuri che parliamo di musica”? Ebbene si amici, stiamo proprio parlando di musica ed ecco la definizione Eddiesantilliana della parola marchette: trattasi di tutte quelle canzoni che sei costretto a suonare per poter lavorare nei locali RL, ma anche nella maggior parte delle land italiane. Eddie infatti mi ha spiegato, che per poter cantare in tanti locali in RL se non canti i più famosi cover, magari con qualche tua canzone originale, ebbene, non duri. E quando nel 2007 sbarco in SL, capì che qui c’era un’apertura mentale che non esisteva in RL, e che qui non solo avrebbe  potuto far scoprire i suoi inediti ma  c’era anche la possibilità di esprimere al 100% la sua vera natura artistica.

E cosi, iniziò a cantare le sue canzoni originali italiane nelle land straniere, e fu molto apprezzato. E quando gli chiesi ma come mai canti cosi poco nelle land italiane, la sua risposta me l’aspettavo : “io canto sopratutto all’estero perchè mi rifiuto di fare marchette come tutti gli altri “(altra mia risata). Dunque, mi spiegò che le land italiane purtroppo hanno paura di prendere rischi e preferiscono fare cantare gli interpreti di quelle canzoni che tu ascolti continuamente, andando di land in land, e che si sentono pure in radio o in tivù. Sempre gli stessi interpreti, che cantano sempre gli stessi brani (Modà, Vasco, Ligabue, etc …). Gli owner si assicurano così di avere gente in land anche se non faranno mai scoprire cose nuove. E gli interpreti, bè loro lo fanno per seguire la via più facile, rincorrendo un guadagno facile.

Anche se la reporter normalmente non  dovrebbe dare il suo parere (ma io non mi reputo una “vera” reporter 🙂 ), devo dire che a quel punto dissi ad Eddie che non ero d’accordo con il suo pensiero. Io sono convinta che i cantanti di SL, buoni o meno buoni che siano, non rincorrono il guadagno, ma solo il piacere di cantare cose che a loro piace cantare, rincorrendo magari  un semplice applauso. E dal punto di vista delle land e degli Owner, entra in gioco il costo di un artista, la gente che ti porterà questo artista, e se riesce o meno ad animare la land, perchè le persone presenti rimangano contente e possano tornare.

Però un confronto con le land straniere si deve pur fare. Eddie ha ragione quando dice che in Italia si scoprono pochi artisti nuovi. La maggior parte degli ottimi cantanti li ho scoperti in land straniere. Poi, piano piano, sono arrivati anche in Italia, ma dopo molto tempo : Krisie Snowdrop, Ceci Dover, Katia Keres, Gabryel Nyoki, Phil Stner, Mapoo Little, tutti conosciuti all’estero mentre in Italia ancora non avevano messo il piede sopra ad un palco.

Eddie canta più all’estero che in Italia, con i suoi circa 70 concerti al mese, ed è molto popolare nelle land straniere. Quello che è interessante, è che lui può farvi il concerto “à la carte”, cioè come voi lo desiderate. Vi fa un concerto “su misura” per la vostra land, per i vostri gusti e per divertire i vostri ospiti. Basta chiedere, e lui sempre e comunque darà il massimo.

Eddie Santillo è indubbiamente l’italiano più americano che abbiamo… E allora Godiamocelo!

by Francesca Caeran

Un nuovo, ambizioso, progetto: Time travel production.

Un nuovo progetto sta nascendo in Second Life, ad opera dei sempre attivissimi e bravissimi Fiona Saiman, e Sergej Zarf: TIME TRAVEL PRODUCTION. Il progetto realizzerà, man mano che andrà avanti, una serie di Machinima (ancora non è stato definito un numero preciso), che, come mi racconta lo stesso Sergej, avrà il seguente scopo: “l’iniziativa è finalizzata a mettere in luce aree particolarmente belle di Second Life, attraverso un mezzo che ci permetta anche di divertirci facendolo”, e ancora: “La nostra intenzione è di raccontare Second Life, ovvero farla conoscere a chi non la frequenta (o chi la frequenta poco) attraverso delle storie che attraversano, puntata dopo puntata, alcune tra le sim più significative per la cura con cui sono realizzate oppure per la qualità delle informazioni che contengono. Le storie verranno mandate in onda nel palinsesto di Pyramid Café Tv, con dei trailer su Youtube e Vimeo”.  In questa prima fase, abbiamo a già a disposizione un primo trailer visibile su YouTube (http://www.youtube.com/watch?v=nzFC-Dx_7uQ&feature=youtu.be), mentre gli organizzatori raccolgono le candidature per l’interpretazione dei diversi ruoli da interpretare.

 Se volete seguire la fase di organizzazione, o volete parteciparvi, andate alla pagina Facebook del gruppo: http://www.facebook.com/groups/timetravelproduction /?notif_t=group_activity.

 A far da sfondo al progetto, e alle sue narrazioni, la trama di un vero e proprio racconto fantastico, che si andrà sviluppando attraverso le varie puntate. Lascio ancora la parola a Sergej e Fiona: “Un viaggio nel vortice del tempo… Il tema che lega tutte le puntate è la ricerca, una ricerca effettuata dai due protagonisti per riportare alla luce importanti indizi sul passato dell’umanità, emersi a seguito di un’eccezionale scoperta archeologica effettuata da un ente extra-governativo “non ufficiale” (per cui lavorano i due protagonisti). Il periodo di ambientazione è odierno. Sono passati oltre 12.000 anni dalle ultime grandi glaciazioni; le potenze mondiali sono impegnate nel reperire nuove risorse energetiche, grosse crisi umanitarie quali siccità, carestie, terremoti, guerre, inondazioni ed eventi climatici eccezionali flagellano il nostro pianeta. Tutto questo accade sotto la quasi totale noncuranza di quel terzo di popolazione mondiale che vive ancora immerso nel sogno del benessere generato dallo sviluppo economico del secolo scorso.  In questi nostri giorni c’è chi lavora, a volte all’oscuro dei grandi imperi economici e delle potenze nazionali o transnazionali, per cercare una o più soluzioni per preservare un futuro alla razza umana. In una di queste organizzazioni (ve ne sono diverse, alcune anche in lotta tra loro) lavorano i nostri due protagonisti in qualità di agenti operativi sotto copertura. Ufficialmente sono dei ricercatori e studiosi di antichità presso un’importante Università; questo permette loro di muoversi con disinvoltura tra scavi, biblioteche, magazzini, palazzi governativi e quant’altro si rende necessario, con il supporto di tutta la tecnologia messa a disposizione dalla propria agenzia.

 Come vediamo, le premesse per un progetto di successo ci sono tutte: uno scopo, una storia, un piano di realizzazione, e una passione per il Mondo Virtuale che coinvolge sia i promotori che i volontari che si stanno raccogliendo intorno a loro per la realizzazione dei Machinima. Noi di Virtual Worlds Magazine seguiremo il progetto con attenzione, raccontandone l’evoluzione. Nel frattempo, cominciate a seguirne i primi passi, sia su Facebook e su YouTube, che sul web: . In bocca al lupo!