Andr3a Bekkers: una ragazza che voleva cantare a tutti i costi!

by Francesca Caeran

Una di quelle sere, passate tra organizzazione di concerti e le risposte ai 50 IM che mi arrivano ogni sera, in mezzo agli altri un IM, c’è quello del mio amico Luy Boxen, del Beach Italy, che mi scrive: “Francy, puoi venire un attimo, ti vorrei fare ascoltare una ragazza che canta molto bene”. Mi capita spesso di ricevere questo tipo di IM, o una notice che dice: “Prova di un nuovo cantante qui in land”, e ogni volta la mia curiosità mi fa volare verso quel TP. Nella land di Luy c’era un avatar all’immagine di ragazzina, che si chiama Andr3a. Accendo il voice, e sento questa vocina con un accento romano stupendo, che mi saluta con un briciolo di timidezza nella voce. Luy ci presenta, e mi chiede di ascoltare la giovane Andr3a che canterà qualcosa per me. Purtroppo Andr3a canta con il voice, non ha lo streaming, non usa nessun programma che le permette di mandare in land la sua voce. Sento malissimo, quasi nulla, la voce va e viene, insomma dico ad Andr3a che faccio fatica a capire se è brava o no. Le consiglio dunque di richiamarmi non appena saprà usare lo streaming, con il programma adatto. Sicuramente lei ci sarà rimasta male, ma mi disse: “Si lo farò, e ti contatterò, cosi mi ascolterai di nuovo cantare” e mi diede dei link dove la si poteva ascoltare cantare su YouTube in RL.

Molto carina, sia la voce che lei.  Andr3a è una ragazza di colore, che infatti dimostra di avere i suoi 19 anni.  Sempre per via della mia curiosità, le chiedo quale sia la sua origine. Andr3a mi spiega che è Brasiliana, e che è stata adottata all’età di 4 anni da una famiglia romana. Le spiego che cantare in diretta streaming è molto più difficile che mettere un file su YouTube, che ci sono effetti in un link che possono nascondere errori e stecche, e che in live non perdonano. Ma lei non si lascia intimidire, mi ribatte che mi contatterà prossimamente, appena potrà cantare con lo streaming.

Passa qualche giorno, e vedo un IM di Andr3a, in cui mi spiega che un amico l’ha aiutata ad istallare e ad  usare un programma per  poter usare lo streaming, e mi chiede di andare ad ascoltarla. Sorrido per la sua tenacità, e mi teleporto da lei. E infatti sta usando lo streaming, ma la qualità del suono non è delle migliori. Percepisco però che la voce c’è, ed è anche bella e melodiosa. Canta in inglese, e questo mi piace. Mi chiede se posso occuparmi di lei J. Mi dice che vuole cantare a tutti i costi, che cantare è tutta la sua vita, che è la sua passione, ma che purtroppo oltre le 22,30 non potrà mai andare per tenere i concerti. Ovviamente le rispondo che non sarà facile trovare delle serate da fare, ma che ci sono sempre delle land che prendono artisti nei pomeriggi e nei preserali, e che vedrò cosa posso fare.

Alcuni giorni dopo di nuovo un IM di Andr3a, che mi chiede schietta e diretta: “ma insomma ti piaccio o no”? Mi piacciono le persone che credono ai loro sogni, che desiderano cosi tanto qualcosa da affrontare tutto e tutti pur di riuscirci. Mi piacciono le persone che hanno carattere, e se poi hanno l’età di mio figlio RL, se si chiamano pure come lui e sono cosi tenaci,  allora li adoro :). Dunque, la mia risposta fu che stavo vedendo cosa potevo fare, che non si fa nulla in fretta, nemmeno su Second Life, e che lei comunque doveva imparare ad usare il virtual DJ, e lo streaming per benino, prima di pensare a fare anche un preserale.

Passa ancora qualche giorno, e ricevo un IM della mia amica Lukia di Napoli che mi scrive: “Ma Francesca, ma l’hai sentita cantare la piccola Andr3a? Ma hai visto che voce eccezionale che ha? Ma guarda che si deve fare qualcosa per lei! Daiiii vieni qui a sentirlaaaaaa”. A questo punto mi sono messa a ridere dietro al mio PC: “Ma guarda te questa peperina, che adesso mi fa immare dagli owner, e che quasi quasi mi faccio rimproverare perchè non mi occupo di lei!” E brava Andr3a, la furbetta hahahha. Sono andata a Napoli, dove lei tranquillamente si esibiva in mezzo ad un bel gruppo di avatar. Usava lo streaming come una grande, ed era molto bello quello che stava cantando, tanto che ho suggerito a Lukia di farla salire sul palco prima del concerto previsto quella sera a Napoli. E’ stato un grande successo! Andr3a è piaciuta tanto, e finalmente ha realizzato il suo sogno: quello di cantare. Troppo bello il suo entusiasmo, per non parlare della sua tenacità. Una ragazza di 19 anni determinata a cantare a tutti i costi, ecco, questa è Andr3a Bekkers.

Per presentarvi Andr3a vorrei semplicemente riportare qui l’intervista che le ho fatto, poichè riflette completamente il suo carattere e la sua simpatia.

1) QUANTI ANNI HAI IN RL? umh, 19! Fatti da un pò (01-06-1992, metto la data perchè non tutti credono alla mia età! causa la mia giovane voce).

2) IN QUALE REGIONE D’ ITALIA VIVI IN RL? A Roma! J

3) CHE FAI IN RL? STUDI? Per adesso niente, appena potrò, inizierò gli studi! Università, facoltà Psicologia! Così poi vi psicanalizzo tutti!

4) DA QUANTO TEMPO CANTI IN SL? Ho iniziato da pochino dai!! Mò non posso dirti con precisione … non me lo ricordo! Sono un pò smemoratella io!!

5) DA QUANTO TEMPO SEI IN SL? Tanto, tanto tempo, J mi ricordo che quando entrai, gli avi scrivevano su pezzi di sassi e scolpivano con la pietra!! Ancora non si volava!

6) IL TUO PROFILO DICE CHE SEI NATA NEL 2007 PERTANTO HAI 19 ANNI…SEI VERAMENTE ENTRATA A GIOCARE QUANDO AVEVI 15 ANNI? Ssssshhhhh! Non dirlo a nessuno! Mò se la Linden mi banna, leggendo la tua intervista, non ti parlo più! (in realtà ne avevo tipo 14, avevo un altro avi shhhhh!)

7) I MINORENNI NON POSSONO GIOCARE IN SL, TU CHE CI FACEVI QUA? Mha, tutto e niente…

8 ) PERCHE SEI ENTRATA IN SL, E CHI TI HA FATTO ENTRARE? Ho visto una volta un giornale che parlava di SL e ho detto: ma si proviamo, tanto… Sono stata due giorni a capire come ci si doveva registrare!

9) CHI TI HA DATO L’IDEA DI CANTARE IN SL? Da sola!! Ho detto: “Cavolo ma io ho un canale su YouTube, sono già pubblica! Perchè dovrei nascondermi ancora … male che vada mi fanno report!”

10) CANTI PURE IN RL? DA QUANTO TEMPO? Ho iniziato a 5 anni a suonare il piano, a 6 ho iniziato a cantare, con le canzoni della Pausini! Bei tempi!

11) PERCHE TUTTA QUESTA VOGLIA DI CANTARE? CHE EMOZIONI TI PROVOCA IL FATTO DI CANTARE? Sono una grande sostenitrice dell’arte in tutte le sue forme! Chi ha il dono dell’arte ha una marcia in più degli altri. Sa cosa vuole, sa cosa fa! La musica, il canto, è il mio mezzo per conoscermi, per guardarmi dentro, per capire come sono! E’ il mio mezzo per esprimere senza paura la mia essenza, così non sono infelice e repressa!

12) CHE STILE HAI? QUALI SONO I CANTANTI CHE TI PIACE INTERPRETARE E CHE TITOLI? Mi piace tutta la musica! Non ha limiti, è questo il bello! Insieme ad essa mi sento infinita! Ma lo stile che più mi riesce, sono le ballate, pop! Tipo: “Hallelujah” (Alexandra Burkle), “L’alfabeto degli amanti” (Michele Zarillo), “The Scientist” (Coldplay), “Fix You” (Coldplay) “Hero” (Enrique Eglesias), “Someone Like You” (Adele), ecc …

13) COSA SPERI PER IL FUTURO? CHE PROGETTI HAI IN RL COME IN SL? Io ho tanti progetti, ma alla fine tutti i miei progetti girano sempre intorno alla stessa cosa: la musica e l’umanità!

14) QUALI CANTANTI TI PIACE ASCOLTARE IN SL? Tutti! Io amo la gente che canta, stonata o intonata che sia! Amo sentire qualcuno che canta, si crea una specie di simbiosi poi!

Per ascoltare Andr3a cantare ecco il link del suo canale su YouTube :

E se ripartissimo da qui?

Si è conclusa ieri, 25 novembre, la cinque giorni dedicata alla manifestazione “2Lei in Second Life”, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.

Innumerevoli gli eventi che si sono alternati in questi cinque giorni (http://secondlife2lei.blogspot.com/2011/11/2lei-2011-calendario-eventi-dal-21-al.html), e, per ognuno di essi, uno sforzo organizzativo e un lavoro complesso di preparazione è stato messo in atto. Ne sono stato testimone diretto, poiché nella serata finale ho effettuato lo stream sul mio canale livestream ), sebbene come “riserva” di Magicflute Oh che trasmetteva sul canale di PyramidCafeTV ). Ebbene, per ognuna di queste serate tutto un team di addetti ai lavori è stato in grado di lavorare insieme, divertendosi e investendo il proprio tempo, senza protagonismi e senza le solite polemiche o rivalità: artisti, cantanti, owners di land, tecnici, grafici, PR ed organizzatori vari, tutti insieme in uno sforzo comune.

E’ stata una gran bella esperienza, e non solo per il risultato ottenuto nello svolgimento delle serate, ma soprattutto per quello che questa esperienza ha insegnato a tutti coloro che hanno partecipato all’organizzazione. Si è dimostrato che le mille individualità, messe insieme, possono davvero produrre un risultato di ottimo livello professionale. Intendiamoci, ci sono fior di professionisti che frequentano Second Life, ma ognuno di essi è sempre stato portatore, a parte poche esperienze comunitarie (prima tra queste Vulcano), del proprio verbo e della propria individualità. Molte iniziative sono fallite in passato, nel tentativo di creare gruppi o strutture di coordinamento, ma, già da qualche mese, le esperienze di teamwork stanno crescendo nella Second Life Italiana.

Ed è questa la novità. Forse la lontananza dai riflettori e la voglia di tornare a crescere hanno compattato questa comunità, forse la conoscenza reciproca, consolidata in diverse occasioni negli ultimi tempi, e forse anche la maturità, raggiunta da questi gruppi, ha prodotto un risultato veramente incoraggiante per il futuro.

Contemporaneamente, esperienze esterne a Second Life, basate sulle sim che crescono su Craft o su OSGrid, si stanno consolidando, creando alcuni capisaldi nel nuovo mondo, che lentamente ma inesorabilmente, accoglieranno flottiglie di viaggiatori e di emigranti.

E’ il momento per tornare su un concetto che, personalmente, ho sempre ribadito: Second Life è stato un prototipo, una esperienza iniziale che ha consentito la sperimentazione di quelle attività e di quelle progettualità realizzatesi in questo Mondo Virtuale.

Lasciamo quindi perdere il rimpianto per le incapacità manageriali o di marketing della povera Linden Lab, messa in passato di fronte a responsabilità e ad aspettative che andavano molto al di là delle potenzialità effettive di questa piccola azienda di 150 persone.  Lasciamo anche perdere il rimpianto per la luce dei riflettori, alimentato in passato dall’interesse dei grandi media. Oggi l’informazione corre sulla rete. I media classici sono ormai un complemento in rapida evoluzione, rispetto al mare magnum dell’informazione sul web, e di questo tipo di informazione in rete, molti di noi hanno grande competenza ed esperienza .

E’ un bel futuro quello che si prepara, ci sono ormai tutti gli elementi per un salto evolutivo nella nostra capacità di sfruttare i Mondi Virtuali. Non perderemo questa opportunità …

2Lei: la nuova voce delle donne grida da Second Life

COMUNICATO STAMPA
2Lei è un progetto di sensibilizzazione, in occasione della “Giornata Mondiale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne”.

Il progetto, ideato e realizzato interamente nell’ambiente virtuale Second Life, proporrà al pubblico una serie di eventi sul tema della violenza contro le donne. Gli eventi in programma saranno realizzati dagli utenti di Second Life, appartenenti a diversi gruppi, riuniti per l’occasione sotto il patrocinio di Fondazione Pangea ONLUS, Amnesty International e Whipart. Ogni giorno, dal 21 Novembre fino alla serata conclusiva del 25 Novembre, sarà possibile accedere a spazi realizzati per il progetto 2Lei, dove “la voce delle donne” griderà attraverso opere d’arte virtuale, fotografie, concerti live, installazioni e conferenze.

Questo il programma: http://secondlife2lei.blogspot.com/2011/11/2lei-2011-calendario-eventi-dal-21-al.html

Sfruttando le capacità che gli utenti hanno acquisito “vivendo” in Second Life, sono state realizzate delle opere d’arte virtuali che prevedono l’utilizzo di tecniche di grafica e animazione 3D, prenderanno vita nel Metaverso. Sono state scattate ed elaborate foto artistiche con protagonisti gli avatar, programmati dei concerti live di diversi artisti, collegati da tutte le parti del mondo, che utilizzeranno i loro avatar per cantare, diffondendo le loro canzoni tramite uno streaming WEB. Sono state organizzate delle conferenze con ospiti che dal mondo reale si collegheranno e parleranno in Second Life per contribuire con le loro storie. Sono state preparate letture di brani a tema, che verranno interpretate e commentate da attori e spettatori virtuali.

Per il secondo anno di seguito la popolazione del Metaverso si è riunita per creare un progetto che non ha eguali. Il significato profondo di questo progetto viene dalla forza dell’ambiente virtuale. Second Life, per mezzo dell’immersività ed esclusività che lo contraddistinguono da altri metaversi, offre uno strumento efficace per comunicare il forte messaggio di solidarietà che si vuole esprimere verso tutte le donne del mondo.

Per info e programma http://secondlife2lei.blogspot.com/

L’Alpha e l’Omega

Articolo by: AquilaDellaNotte Kondor. Foto by: Lucrezia Savira

Se volete provare ancora il fascino della scoperta, di un mondo che come pochi sarà capace di stupirvi, come quando entraste in Second Life la prima volta, magari qualche anno fa… Se volete scoprire dei luoghi al di fuori dal comune, dove ogni passo può rivelarsi una scoperta, allora dovrete passare dall’Alfa e dall’Omega, la sintesi di quanto possa essere tanto affascinante un mondo virtuale.

Vi parlo di un mondo che, a dispetto dei miei quattro anni di permanenza in Second Life, mi riesce davvero difficile descrivere: le land gemelle di Alpha Point (http://slurl.com/secondlife/Alpha Point/219/37/622) e Omega Point.

Cercherò di descrivervi questo mondo con l’aiuto di un servizio fotografico eccezionale fatto dalla bravissima Lucrezia Savira, mia preziosa collaboratrice per questo articolo.

E’ un mondo di fiaba, che ricorda vagamente i paesaggi alla Flash Gordon di buona memoria: edifici svettanti verso il cielo, guglie sottili che all’improvviso si espandono, rivelando angoli da scoprire lentamente, con attenzione. Non vi accontentate del primo sguardo dall’alto, per quanto affascinante possa sembrarvi nella sua maestosità; scendete al suolo e avviatevi a piedi tra gli archi, i giardini, i piccoli angoli nascosti. Questo mondo fantastico è racchiuso tra alte montagne, coperte di neve e poste tutt’intorno a segnarne i confini. Cominciate l’esplorazione a piedi, poco alla volta, e godetevi tutti gli angoli di questo mondo. Dovrete spostarvi su diversi livelli, poiché è l’altezza la dimensione privilegiata di questo mondo. Scoprirete viali, giardini, colonne d’oro, e perfino un piccolo planetario. E’ al centro esatto di questo mondo, che troverete un oggetto che racchiude un intero universo: una sorta di sfera armillare dorata, sospesa al centro di un enorme palazzo bianco e ocra, e in cui l’oro è sempre il colore prevalente. Al centro dei diversi anelli della sfera, un sole in miniatura attira lo sguardo raccogliendo al suo interno tutta la luce dell’universo mondo. Intorno, nel grande palazzo, lampadari coperti d’oro riflettono le mille luci che danno a questo ambiente un aspetto davvero insolito. Al limite del palazzo, inizia una salita il cui cammino è sbarrato da statue armate che ci impediscono il passaggio. Davanti alla salita, un’animazione consente di raccogliersi in preghiera (così sembra…!). Al centro esatto della sim Alpha Point c’è un cortile circolare, con un samurai appiedato, armato di tutto punto, che fronteggia un avversario a cavallo, anch’egli armato: sì sono davvero due samurai. Le sim infatti appartengono a Masoon Ringo (http://masoonringo.wordpress.com), una bravissima builder Giapponese, che ha costruito questa meraviglia, nel marzo 2010, insieme alla sua amica Sweetlemon Jewell, la costruttrice della prima Omega Point (se ne sono succedute tre versioni, l’ultima, l’attuale, nel giugno 2011, accanto ad Alpha Point). Uscendo dal palazzo dorato, oltre il cortile centrale con i guerrieri samurai, vi troverete in un vasto giardino, dove, sotto fasci di luce roteanti e al cospetto di un enorme gattone nero, c’è una scacchiera gigante con i pezzi di cristallo. Ai lati della scacchiera, due castelli fatti con carte da poker, che ricordano altri, notissimi, racconti, vi faranno divertire cliccandoci sopra, osservando la disposizione delle carte che cambia. Sospesa nel cielo, tra le guglie bianche e dorate, una flotta di vascelli spaziali è immobile a mezz’aria. Se volete visitare i diversi punti indicati dall’itinerario ufficiale, recativi all’Hub di Alpha Point, da cui si diramano i diversi teleport per i punti più rappresentativi della sim (http://slurl.com/secondlife/Alpha Point/132/140/621). Vi troverete quindi nel castello, in cui il bianco e l’oro è interrotto unicamente dal cristallo degli oggetti. Attraverserete la ballroom di cristallo, scoprirete una minuscola spiaggia davanti ad un mare i tempesta, vi troverete al cospetto della lava ribollente di un vulcano, e potrete quindi usare il vascello del piacere, lasciandovi trasportare in volo per esplorare dall’alto la sim (facendo ovviamente attenzione a non andarvi a scontrare con le guglie degli edifici). Raggiungerete infine, ad un’altezza oltre mille metri, il “paradiso di ghiaccio”, e troverete ad attendervi un pegaso alato trainante un carro, sempre di ghiaccio, con cui potrete continuare il sorvolo dei diversi punti della sim.

Questa mia descrizione non può che rendere una vaga idea di queste due fantastiche sim, non vi resta quindi che visitarle. Scoprirete che non ho esagerato nel sentire un senso di disagio e di inadeguatezza, descrivendone le immagini, che presto, spero, vedrete anche voi. Buona esplorazione!

Tiny Blues Brother band club

by Mascia Luminos

Questa viaggiatrice, ormai quasi senza fissa dimora, usando il teleport (magari ci fosse un sistema cosi anche in RL!!) è arrivata in una land italiana dal nome suggestivo: la ‘Tiny Blues Brother Band Club”. Non è una land commerciale, non ha negozi, e la prima impressione che si ha quando si arriva è quella che fa pensare a costanti ‘lavori in corso’. Il colore che spicca è il verde dell’erba e delle piante. Spostando il campo visivo più in là, si vede il mare con languide onde, che lente arrivano fin sulla riva. Percorro il marciapiede che mi porta in un negozietto, quasi un mercatino, dove oggetti vintage fanno capolino da sotto una scala, un juke box e … il flipper… Sorrido e proseguo la passeggiata. Mi accorgo che c’è di tutto un po’: una pista di pattinaggio sul ghiaccio, una fermata di attesa per autobus con le panchine, e un piccolo teatro con sedie di velluto rosso ben curato. Sto riflettendo sul nome della land, e saltellando arrivo ad un cartellone ben esposto dove sono elencati gli eventi del mese di novembre… sgrano gli occhi … ma quanti eventi fanno? Mi spiego allora come mai la sensazione … dei lavori in corso. Qui ogni sera c’è un evento differente, e la comunità è molto attiva, ricordate? (I famosi gruppi … io appartengo ad un gruppo e quindi sono informata su ogni iniziativa che viene ideata per l’aggregazione e per il divertimento in generale ecc… ecc … ) Beh, qui al Tiny la fantasia non manca! Mi fermo e sono piacevolmente stupìta, punto il ditino sul cartellone e lo scorro attentamente … serata Gréase, serata al Capone, pirata party, ballo delle debuttanti, notte cubana… Paris… can can… le mille e una notte… Mi incuriosisco sempre di più. Voglio capire! Attendo l’owner Roberto Alter, c’è scritto così: owner del gruppo, e voglio intervistarlo. Mi siedo sotto la pensilina dell’attesa autobus, è già sera, e, fra poco, sono certa che il nostro Roberto entrerà (ho chiesto ad un passante … lol). Ecco, arrivato! Mi presento subito, e dopo alcuni convenevoli e spiegazioni su chi sono e il motivo che mi porta qui, passo alle domande… Anzi no, non voglio fare troppe domande. Ho sempre questo mio scrupolo, che mi fa pensare sempre che magari potrei esser invadente, e soggiungo:  “Roberto vorrei che tu mi parlassi del Tiny, di questa land: cosa fate? Ma, soprattutto, lo spirito che la anima e la rende cosi vitale, come ho potuto vedere girando qui e là’’. Mi siedo, e lo fisso lasciando che anche lui si metta a proprio agio, per raccontarmi tutto quello che vuole, e per poter descrivere questa terra. Ma, voglio precisare, è soprattutto questa una comunità, e pure molto attiva, a quanto vedo.

 Si siede accanto a me, indossa un cappello ‘Borsalino’ e penso… Blues Band… ma non dico niente, rimango in silenzio, e Roberto inizia a raccontarsi. “Prima di aprire il Tiny Blues Brother Band Club creavo e vendevo vestiti qui su sl. Successivamente, a me e mia figlia, ed altre due ragazze conosciute qui in questo mondo virtuale, è venuta l’idea di creare una band composta da Tiny (particolari tipi di avatar che si presentano sotto forma di piccoli animali). E poiché avevamo in comune la passione della musica Blues, la banda ha assunto il nome di Tiny Blues Brothers Band, avendo come repertorio principale le canzoni relative al film, e alla musica Blues e Old Rock”.

 Roberto continua: “Abbiamo suonato per un po’ in varie land, principalmente  di lingua inglese, dove il genere è più seguito, ma a causa della difficoltà di riunire tutta la band ad orari prestabiliti e ben precisi dei concerti, abbiamo preso la decisione di creare un luogo, anche piccolo. Non era importante dove ritrovarci, ma fare musica e creare un gruppo affiatato di amici. Il pubblico, poco per volta, si è trasformato da straniero in italiano.  Abbiamo cominciato a variare il tipo di musica, e la gente che veniva a trovarci  è cresciuta giorno per giorno”.

 “Il Tiny Club ha voluto caratterizzarsi  offrendo un nuovo tipo di struttura, che segue, o intende seguire, alcuni principi di base che amo chiamare la mia piccola utopia, che ora ti spiego: assoluta libertà di esprimersi, ma senza alcun tipo di volgarità. Assoluta libertà di rezzare, costruire, creare manifestazioni ecc… Evitare qualunque forma di “commercio”,     evitare qualunque tipo di manifestazioni sessuali in pubblico, creare un ambiente confortevole ed allegro, in cui ricevere gli amici  (non clienti). Creare una land anche per gli “over-anta”,  non le solite “Disco”, ma un posto dove divertirsi, affrontare discorsi seri, o semplicemente chiacchiere tra amici. Diversificando il tipo di musica, si è arrivati a creare serate a tema, e quindi a creare apposite ambientazioni. Organizziamo anche concerti dal vivo, e serate con musica su richiesta, in modo da accontentare sempre di più gli appartenenti al gruppo. La land si è poi ingrandita fisicamente con zone caratteristiche: villaggio medievale, una locanda per ballare il tango, la casa degli spiriti, hammam, circuito per le corse automobilistiche, terreno per le battaglie di paintball, pista di pattinaggio sul ghiaccio, ed una piccola Parigi. L’assetto però non è mai definitivo e le ambientazioni vengono cambiate di sovente. Il sistema sembra essere apprezzato, il gruppo del Tiny ormai conta più di 300 persone ed è da poco sbarcato anche su FB  dove vengono pubblicate anche le foto delle varie serate’”.

 Rimango zitta, perché comprendo che Roberto è talmente preso nel raccontare le cose che ha ideato e che sta portando avanti con molta semplicità e determinazione, e lo lascio parlare senza interrompere l’incanto. E lui prosegue: “Il coinvolgimento degli amici del Tiny ci consente di apportare sempre nuove idee, che tentiamo di realizzare, per crescere e per cercare di dar vita a quella “piccola utopia”, dove ognuno possa sentirsi libero, in un mondo privo dalle volgarità, e tutte le situazioni negative che  si trovano in Second Life, ma anche nella vita reale. Vogliamo che ci sia il sogno o l’evasione, o ancora meglio, un mondo piccolo dove trovare situazioni positive e rilassanti. Esiste uno staff (ognuno dedica il suo tempo disponibile, una sorta di part-time) composto da Alexa Uriza, Gabry Ixtar, Iside  Doune e Sivesh Skeldergate. Che dire di più, niente, se non: “Lunga vita al Tiny che ormai stà per festeggiare il suo secondo anniversario!”

Sono molto soddisfatta, questa land non la conoscevo, non conoscevo lo spirito che ne costituisce le fondamenta, mi piace. Mi piace tutto. Ho deciso che scrivo questo articolo perché è un onore per me il fatto che Roberto ora mi abbia passato il gruppo, questo gruppo. Mi alzo, mi guardo l’abito a strisce… la panchina era appena stata verniciata!! Saluto con la manina Roberto, lo ringrazio, e vado subito in una sandbox a cambiarmi, poi cercherò una pulitura dove poter far lavare i miei jeans rigati con il verde della vernice. Uso il teleport, e in un secondo volo via. Mi piace questo lavoro virtuale, dico fra me e me, le persone che incontrerò saranno tutte cosi? Un abbraccio.  La vostra viaggiatrice virtuale: Mascia Luminos.

WoW World of Warcraft è Il più grande “gioco virtuale” del mondo, che differenze e somiglianze ci sono con SecondLife?

Il titolo di questa testata è “rivista dei mondi virtuali”, anche se normalmente trovate moltissimi articoli quasi esclusivamente su SecondLife, eppure l’universo virtuale è molto ricco e contempla creature di gran lunga più popolari di SecondLife. Spesso (anche se probabilmente in modo improprio) si mettono a confronto ad esempio WoW e SL.

L’attuale strategia di Rod Humble sta cercando di far entrare SecondLife come cittadina di prima classe nell’arena dei giochi virtuali, cfr anche l’ultimo articolo che ho scritto sul “Linden Realm” il gioco a “quest” su cui Linden Lab sta investendo moltissimo negli ultimi tempi. http://virtualworldsmagazine.wordpress.com/2011/11/05/il-premio-per-i-premium-account-in-secondlife-nuovo-gioco-in-alpha-regali-e-sandbox-private/

Dal punto di vista degli utenti attivi non c’è molto confronto: WoW può contare circa 12 Milioni di utenti attivi (e paganti), mentre SecondLife può tuttora vantare soltanto 800 Mila  utenti attivi (meno di 1/10). (Statistiche ufficiali provenienti da qui: http://mmodata.blogspot.com/2011/06/mmodata-charts-version-34-is-live.html e in particolare questi due schemi http://users.telenet.be/mmodata/Charts/Subs-1.png e http://users.telenet.be/mmodata/Charts/Subs-2.png).

I cultori di SL si indignano quando vengono fatti dei confronti con WoW perchè le due piattaforme “non sarebbero assolutamente paragonabili”, avrebbero scopi, finalità e fruizioni totalmente diverse. In particolare SecondLife “non è un gioco”. Eppure ultimamente una testata cugina ha messo in risalto come SecondLife pare avviarsi a realizzare alcune delle suggestioni della serie TV Caprica http://www.mondivirtuali.it/portal/it/content/humble-guarda-caprica. Per chi come me è un appassionato di questa serie, non posso non osservare che il mondo virtuale di Caprica appare essere un misto fra SL (luogo insensato che cerca di simulare “solo” la vita reale) e WoW (dove molti personaggi si auto-inventano delle “Quest” delle missioni per guadagnare punti e “scoprire” il significato del gioco).

Filosofia a parte, nelle ultime due settimane, anche sfruttando il fatto che WoW è diventato gratuito (prima per poterlo giocare occorreva comprare un kit del gioco che costava qualche decina di euro, oppure giocare solo delle demo che duravano 14 giorni), ora invece – dal 30 giugno 2011 cfr. http://punto-informatico.it/3204012/PI/News/world-of-warcraft-gratis-fino-20.aspx – è possibile scaricare una versione del gioco (limitata in alcune cose), che consente di arrivare fino al 2oesimo livello di gioco, ed è più che sufficiente per farsi una idea di questa piattaforma.

Scaricare WoW

Scaricare il gioco è comunque una impresa perchè dopo la registrazione (basta andare su https://eu.battle.net/account/creation/wow/signup/index.xml) si scarica un installatore di 48 megabytes (circa il DOPPIO di secondlife), che poi si scarica da internet ben 10 Gigabyte di gioco. Durante lo scaricamento vi si dice che è possibile giocare anche se lo scarico non è terminato, ma in effetti avendoci provato ho visto che è meglio aspettare la fine, altrimenti si rischiano ulteriori lungaggini e comportamenti “strani” appunto non ideali. Ho impiegato UN GIORNO a scaricare tutto.

Dopo di che mi sono registrato un personaggio, un mago di nome appunto Salahzar e ho cercato di fare il niubbo in questo universo.

Prima esperienza

La primissima esperienza è stata da un portatile senza mouse ed è stata disastrosa: la qualità delle immagini le possibilità di movimento e le dimensioni del video mi hanno fatto uccidere in pochi secondi da qualche creatura sbucata da chissà dove. Non riuscivo a muovermi nè a capire lo scopo del gioco. 🙁

Riprovando con il desktop e con il gioco completamente installato la percezione è stata molto migliore, movimenti fluidi (alcune idee di movimento che mi piacerebbe vedere anche su SL come ad esempio la “navigazione” tenendo premuti i due tasti del mouse. A questo proposito devo dire che per poter carpirci qualcosa ho dovuto “intervistare” alcuni amici che frequentano Wow da anni per farmi spiegare le cose più basilari, e dopo una interessantissima sessione di Tutoring su skype ho scoperto alcuni piccoli accorgimenti che possono essere forse utili ad altri niubbi che intendano giocare a WoW:

Quando entrate nel gioco

  • Quando entrate all’inizio entrate nel “realm” standard e non preoccupatevi per le altre tipologie offerte. Ogni realm rappresenta una “grid” totalmente differente dove valgono regole differenti. Alcune di queste grid possono essere molto aggressive o difficili da giocare. In generale la grid Standard va benissimo.
  • Dovete scegliere all’inizio se siete i “buoni” o i “cattivi” in pratica se siete dell’alleanza oppure dell’orda e poi dovete scegliere la tipologia di personaggio. Come moltissimi niubbi io ho scelto i buoni e mi sono scelto come razza umana e come mago.
  • Potete personalizzare un pochino il vostro personaggio, pelle, capelli e qualche altra cosuccia. Poco rispetto a SL, ma sufficiente per poter giocare subito in pochissimi secondi. Da quello che ho visto una volta iniziato a giocare non si può più cambiare la pelle capelli etc, ma si può vestirsi sempre con abiti differenti (!). Con la stessa login però potete creare molti “alt” e quindi potete sperimentare il gioco da prospettive differenti.

Il gioco

  • Usate appunto il mouse tasto sinistro o destro e trascinamento per esplorare, tutti e due i tasti per navigare. Alternativamente potete usare anche WASD i tasti della tastiera, ma a me vengono un po’ fastidiosi…
  • Se passate con il mouse su un altro personaggio il viewer vi fa vedere chi è e cambia anche l’icona per capire cosa potete farci: libro vuol dire che è un personaggio che vi può insegnare qualche mestiere, un sacco indica che è un mercante che può vendervi cose o da cui potete comprare qualcosa, ecc.
  • Se volete interagire con un personaggio dovete farci click con il tasto destro (ma dovete essere abbastanza vicini).
  • I personaggi più interessanti per voi sono quelli che hanno un grosso punto esclamativo sulla testa. Questi sono i distributori di quest. Se li cliccate con il tasto destro vi offrono una quest che potete accettare o rifiutare. Una quest è una missione che dovete compiere per esempio “fai fuori 6 lupi” oppure “visita la miniera tal dei tali”. Quando hai completato la missione devi tornare da chi te l’ha data (o un altro NPC) che avrà un punto interrogativo sulla testa, parlando con lui si accorgerà che avete completato la missione e vi darà i punti o i premi agognati.

Il combattimento

  • CTRL-V consente di vedere sopra ogni giocatore o NPC (i nostri “bot”) una segnalazione che indica se è amico, nemico o se è un NPC. Barra rossa = nemico che vi attacca non appena si accorge della vostra presenza, gialla = nemico “innocuo” ma potete attaccarlo per avere dei punti, verde è un NPC (oste, soldato, guardia, maresciallo, trainer, passante), Barra Blu è un giocatore come voi.
  • Quando siete in vista di un nemico potete cliccarlo col tasto destro (oppure anche con tab) e poi usare le vostre armi o i vostri incantesimi. Le armi possono essere usate solo a distanza ravvicinata (ideali per guerrieri e gente nerboruta), mentre gli incantesimi possono essere scagliati anche da lontano (ideale per i deboli maghetti privi di armature).
  • Per usare l’arma o l’incantesimo dovete cliccare il simbolo dell’incantesimo sul vostro “inventory”, la barra in basso con tutti i buchi di cui molti vuoti. Per il guerriero c’è tipicamente  la spada, per il mago c’è un simbolo dell’incantesimo. Il personaggio procede da solo  a fare un attacco oppure a preparare l’incantesimo e scagliarlo.
  • A questo punto i casi sono due o vincete e l’avversario si accascia a terra dandovi alcuni punti esperienza, (e potete cliccarlo con il tasto destro + shift per “depredarlo” dei suoi averi, oppure vi uccide lui e allora emergete in un cimitero dove un angelo buono vi fa resuscitare.
Cosa fare quando non fate missioni e non combattete
La barra dell’inventory con incantesimi ed altre cose
  • Ci sono moltissime cose che si possono fare, potete visitare la città o entrare nelle locande che sono posti sicuri dove non potete essere attaccati e ripristinate le vostre energie.
  • Ricordate che se andate nei boschi da soli attirate magneticamente qualunque tipo di nemici.
  • Potete chattare con le persone giocanti vicino a voi. Imparate a distinguere fra i bot (i NPC) e i personaggi veri, anche se da quel poco che ho visto la gente ai primi livelli non chiacchiera moltissimo e sono tutti compresi dalle proprie quest.

Le professioni

Oltre che vagare senza scopo oppure uccidere poveri animaletti indifesi, una delle cose più affascinanti di WoW è la possibilità di dedicarsi ad una professione. Potete avere due professioni principali ed altre secondarie. Le professioni non sono solo “decorative”, ma possono darvi delle competenze che possono essere molto utili nel gioco. Ad esempio saper cucinare, pescare, oppure fare pozioni di erbe possono essere grosse risorse quando siete a corto di viveri oppure per medicare le proprie ferite.

Alcune domande che tipiche sul gioco:

Q: Età media delle persone che giocano a Wow?
A: Pare che siano dai 8 anni (anche se il minimo sarebbe 12)  in su, con moltissime persone anche non proprio giovani (oltre i 40 anni)
Q. Come sono distribuiti i giocatori fra buoni e cattivi?
A. Pare che i giovani tendano a scegliere i ruoli buoni mentre i più esperti o “anziani” preferiscano i ruoli cattivi (l’orda)
Q. E’ possibile giocare gratis su server alternativi (tipo opensim)?
A. Esistono dei server che hanno delle versioni di gioco “vecchie” di due  / tre anni che sarebbero formalmente illegali ma sono probabilmente tollerati dalla Blizzard perchè danno pubblicità al gioco e spesso sono vivai di persone che poi si iscrivono legalmente al gioco. Per trovarli basta che googliate “wow server”. Alcuni di questi server dichiarano che sono legali perchè la registrazione del gioco è fatta in territorio americano e non ha giurisdizione nel loro paese.
Q. Perchè ci sono così tante persone “attive” che usano Wow, e perchè ci sono persone ex SL che ora usano molto Wow?
A. Qui non è facile dirlo, sulla base della mia esperienza il tipo di attività cerebrali usate con Wow è effettivamente molto differente da quella usata da SL. In Sl si ha sempre una grossa libertà di movimento e di scelta, di possibilità creative, mentre in Wow potremmo dire che si gioca sulla base di obiettivi che si trovano già nel gioco. Per chi ha poco tempo e soprattutto poca voglia di lambiccarsi il cervello, sicuramente Wow è veramente qualcosa che funziona come evasione e valvola di sfogo. Inoltre può essere giocato anche solo per pochi minuti. In SL ho verificato che spessissimo l’ingresso è complesso perchè ci si trova invischiati in una selva di amici che vogliono dialogare con te perchè forse non sanno cosa fare.

I confronti con SecondLife

Nonostante che non si voglia fare confronti fra Wow e Secondlife, apparentemente molti ci provano e ci sono ad esempio anche recentemente diversi articoli che cercano di spiegare i pregi e di difetti reciproci:

http://www.secondlifeupdate.com/rants-and-ramblings/ten-reasons-why-second-life-is-better-than-world-of-warcraft/

E dopo di ciò vi auguro buon gioco 🙂

Salahzar Stenvaag

Quando la musica è passione: Swina Allen

by Serena Domenici

Ho assistito a molti concerti su Second Life, alcuni li ho trovati molto emozionanti altri, sinceramente, deprimenti, per mancanza di innovazione e musicalità. Lo ammetto, anche in ambito musicale preferisco quelli che osano, coloro che scelgono strade mai battute da altri e portano all’interno del metaverso suoni nuovi e nuova linfa vitale. Tutto questo l’ho trovato nel palco dell’Alaska: musicisti, cantanti, cantautori di indubbio talento. In particolare mi ha colpito un cantante-musicista di nome Swina Allen, dotato di una voce leggermente roca e calda, che ha conquistato gli spettatori del suo concerto al quale ho assistito.

 Per questa ragione ho deciso di intervistarlo. In realtà poi l’intervista ha preso una piega imprevista, dal momento che Swina ha cominciato a rispondere alle mie domande a ruota libera, come un fiume che straripa e ne è nata una conversazione a due molto interessante che vi riferisco.  “Ciao Swina, ho compreso che non sei una persona che ama parlare molto di se, ma dovrai sforzarti un po’, mi piacerebbe e ci piacerebbe conoscerti un po’ meglio. Cosa ci racconti di te? ”Tutto ciò che nasce da una passione non può essere canalizzato o irregimentato, ma lasciato libero”. Questo mi ha detto sostanzialmente cominciando il suo viaggio con me. La musica è un istinto che parte da dentro, c’è o non c’è, qualcosa che non è facile definire. Swina nasce soprattutto come musicista e arrangiatore. Collabora nel mondo reale con artisti noti e meno noti e, pur occupandosi anche di altro, l’arte di scrivere musica e’, e sarà sempre, per lui un modo per comunicare i suoi stati d’animo, la sua vita , i suoi sogni ed i suoi incubi.

 All’inizio il Metaverso ha rappresentato per Swina uno strumento per rompere con determinati schemi, un posto non convenzionale dove poter sperimentare ed esprimere l’arte in modo totalmente libero. Ma con il passare del tempo l’entusiasmo ha lasciato il posto alla delusione perché Second Life, soprattutto nella comunità italiana, ripropone i soliti sistemi preimpostati e convenzionali della vita reale, dove l’arte di arrangiarsi delimita e taglia le gambe a chi tenta, rischiando in proprio, di portare avanti discorsi innovativi e di qualità. A differenza di quanto accade in molte land americane o straniere in generale, da noi regna l’improvvisazione (nel senso che ci si mette a fare cose che non si sanno fare) e anche la paura di sperimentare: questo non solo in campo musicale. Chi ha veramente qualcosa da esprimere e ci mette l’anima rischia col tempo di rimanere deluso e di abbandonare il Metaverso. Un pensiero quello di Swina che mi trova assolutamente d’accordo: io giro e osservo molto e spesso ho potuto assistere a prove artistiche davvero qualitativamente mediocri, ma anche prive di novità, per non dire banali. Un esempio? Ho assistito a letture di poesie che un ragazzino sarebbe capace di scrivere meglio. Eppure, molte persone osannavano l’autore di simili banalità, solo perché appartenente alla stessa corrente di pensiero, fingendo di trovare interessanti cose che non lo erano per nulla.

 Così il metaverso, anziché diventare un mezzo per far volare idee, pensieri e sogni, si trasforma in un banale copia e incolla o in un ripetere sterilmente modelli altrui. Swina è dal 2007 sul Metaverso, da allora propone i suoi lavori e le sue tecniche di suono. Canta brani scritti da lui o da una sua amica americana, Maggishadows, molto brava a scrivere canzoni. E’ coadiuvato dalla presenza della sua amica Sandy, che insieme a lui collabora alla parte musicale dell’Alaska.

 Swina è anche un valente builder, nonché un bravo progettista di arredamenti di interni. Inutile dire che non apprezza molto le “Cover”, preferendo piuttosto improvvisare. Ad esempio, una volta, durante un’esibizione, uno degli spettatori del concerto scrisse qualche frase nella chat locale, che lui trasformò all’istante in una canzone, tra lo stupore e il divertimento generale. Tra non molto uscirà il suo nuovo Cd, contenente alcuni brani che ho ascoltato in anteprima. Musica dolce, roca a tratti amara, ma di sicuro non banale. Non dico altro, perché se vi siete incuriositi proverete ad ascoltarlo. Posso solo dirvi che parlando con lui ho avvertito passione. Passione vera, quella che si prova quando si fanno cose in cui si crede veramente. Un sacro fuoco che, come dice lui, non necessariamente deve portare Fama e denaro. “Solo”, si fa per dire, un talento da coltivare e condividere con chi ha voglia di ascoltare e di uscire da schemi del passato che ormai puzzano di stantìo. Perché la musica, e ogni manifestazione di creatività, non possono assumere nuove forme ed avere nuovi contenuti e, attraverso il Metaverso, crescere e arrivare sino al mondo reale? Perché non bandire, almeno su Second Life, la mediocrità e la banalità, e non avere il coraggio di riconoscere ed apprezzare la volontà di uscire dal seminato e creare qualcosa di nuovo? Per quanto possa essere duro sentirselo dire, non siamo nati tutti musicisti, cantanti, scrittori o costruttori. Il fatto di cogliere e apprezzare una canzone o una poesia non fa di noi necessariamente degli artisti, ma deve farci comprendere che l’arte è capace di trasmettere con tale efficacia emozioni e pensieri da farci credere di esserne noi i creatori.

 Mai prendersi troppo sul serio, dice Swina, ma facciamo seriamente le cose in cui crediamo.  Sono quelle che lasciano il segno, aggiungo io. Tutto il resto ci attraversa e non lascia traccia.

Il premio per i “Premium” account in secondlife: nuovo gioco in alpha, “regali” e sandbox private

In questo articolo vediamo come SecondLife si sta rinnovando introducendo dei veri e propri giochi online con campagne, punteggi, premi  per presentarsi come alternativa credibile ai grandi concorrenti del settore virtuale. Lo dimostra il fatto che il direttore generale da quasi un anno Rod Humble ha un’ampia esperienza nei videogame (in particolare per quanto riguarda i SIM) e anche la recente assunzione di Will Wright  http://dwellonit.taterunino.net/2011/10/25/video-game-designer-and-maxis-co-founder-will-wright-now-a-linden-lab-director/ sembra suggerire un cambio di stile per la presentazione dell’azionda. L’evoluzione non sembra tuttavia annullare le peculiarità specifiche di questo “non gioco” ampiamente utilizzato anche in realtà artistiche, educative e di virtual meeting. Attenzione, però: al momento la sperimentazione del nuovo “gioco” è riservata solo a chi ha l’account Premium.

L’era Rod Humble

Con l’avvento di Rod Humble http://en.wikipedia.org/wiki/Rod_Humble, divenuto CEO (Direttore Generale) di Linden Lab a dicembre del 2010, eravamo stati avvertiti che qualcosa sarebbe cambiato nella gestione di questa piattaforma virtuale.

Abbiamo già scritto alcuni articoli in merito

  • ,
  • ,

Rendere appetitibile l’abbonamento Premium

Ora, dopo quasi un anno di “dirigenza” possiamo forse cominciare a tirare le somme sui cambiamenti avvenuti nella piattaforma, concentrandoci su alcune iniziative fatte per attirare nuovi utenti nella dimensione “Premium” che prevede il pagamento (se si sceglie il pagamento annuale) di circa 72$+IVA pari a circa 63 € al cambio attuale – circa 5 € al mese.
Per fare un confronto Wow (World of warcraft) costa circa 30 € al mese anche se a me – che sono totalmente ignorante, la lettura del sito https://eu.battle.net/account/creation/wow/signup/index.xml mi confonde le idee anzichè capirci qualcosa 🙁 Ma dato che nelle ultime settimane è stata lanciata una versione di base gratuita credo che finalmente farò un tentativo e vi farò sapere 🙂
Ricordiamo che non è necessario pagare alcunchè per poter “giocare” a SecondLife. L’unico costo che è veramente necessario è se volete fare shopping (comprarvi abiti, avatar, attrezzi sessuali, case etc), oppure se volete avere un pezzo di terra privato in cui alloggiare e costruire. Per un utente medio è possibile trovare moltissime cose gratuire (freebie) ed è possibile costruire in apposite aree chiamate sandbox dove però le costruzioni vengono cancellate ogni X ore e quindi servono soltanto come palestra ed esercizio … Chi vuole solo fare il “turista per caso” non ha bisogno di investire nemmeno un centesimo.
Ma perchè uno dovrebbe pagare 5 € al mese per “giocare”? Quali sono i vantaggi di avere il contratto “Premium”?
Ad oggi sono i seguenti (vedi anche qui in inglese: :
  • Accredito iniziale di 1000L$ e in più stipendio mensile di 300 L$ (questo già da solo ripaga almeno parzialmente il prezzo dell’abbonamento). 300 L$ non sono moltissimi, ma sono già qualcosa per poter comprare cosine e fare upload di immagini.
  • Possibilità di accesso ad una chat di supporto online (in inglese) per risolvere immediatamente eventuali problemi tecnici (questo ho verificato essere un fattore importante per risolvere in tempi rapidi situazioni altrimenti difficilissime)  https://support.secondlife.com/start-chat/
  • Possibilità di avere una casa “prefabbricata” in un terreno di 512 mq regalato dalla linden con privacy e ambiente esterno “quasi” gradevole http://secondlife.com/land/lindenhomes/
  • Possibilità di accedere a sandbox vip prive di copybottari (gente che ruba oggetti virtuali per diletto), griefer (gente che rompe gli zebedei per diletto), o stalker vari ed eventuali…
  • Possibilità di accedere a regali VIP aggiornati mese per mese,  http://secondlife.com/destinations/premium/gifts anche se a dire il vero dall’inizio dell’offerta, avvenuta a settembre 2011, c’è stata l’emissione di UN solo contenuto mensile, mancando all’appello il contenuto per ottobre e novembre (!!!!) 
  • E infine, rullio di tamburi, possibilità di accedere in anteprima al nuovo gioco virtuale denominato “Progetto LR” http://modemworld.wordpress.com/2011/11/04/project-lr-theres-a-new-game-in-sl/ accessibile vicino ai chioschetti che danno i regali descritti al punto precedente, solo da chi ha l’account Premium.

Il gioco

Ho provato il gioco, che è anche descritto con delle FAQ, domande tipiche, qui http://community.secondlife.com/t5/English-Knowledge-Base/Project-LR-Frequently-Asked-Questions/ta-p/1057471, si svolge essenzialmente nel seguente modo:
NB dovete forzatamente utilizzare un viewer mesh enabled altrimenti non capite nulla e vedete pochissimo….  Quello di default che vi offre SL (Viewer 3 va benissimo, ma anche firestorm o simili possono andare)
  1. Non appena attraversato il portale (vicino al chiosco dei contenuti vip per premium) vi viene automaticamente fatto indossare un HUD che visualizza le gemme che avete raccolto e un altro HUD che vi da le istruzioni per completare l’attuale fase di gioco.
  2. Ad esempio il primo compito che vi viene chiesto è di andare nel laboratorio del “mago” che costruisce fuochi d’artificio. .
  3. Il secondo compito è quello di raccogliere una gemma per ognuno di 3 colori differenti.
  4. e così via. Nel cercare di realizzare la “caccia al tesoro” dovete fare attenzione a non cadere nei laghi avvelenati e soprattutto a non farvi toccare da delle “ferocissime” roccie cattive dotate di intelligenza artificiale che non appena si accorgono di voi cercano di raggiungervi. Per fortuna non sono velocissime, quindi “basta correre” e dovreste farcela 🙂
  
Nell’insieme il gioco è gradevole, la qualità grafica accettabile ed è moderatamente intrigante, sapendo anche che si tratta di una versione alpha iniziale.
Quando “morite” venite teleportati a forza in un punto di ripartenza. Potete interrompere il gioco ogni qualvolta lo vogliate.

Conclusioni.

Mi pare che questa ultima “virata” di SecondLife sia abbastanza interessante e che possa offrire un bel po’ di interessanti sbocchi. La stessa Linden dice che stanno sperimentando nuovi sistemi per programmare SecondLife con NPC (Non playing character o bot) dotati di intelligenza artificiale, funzionalità simili a RLV (le funzionalità che venivano usate per i roleplaying) e altri sistemi che possono aiutare non poco l’utilizzo di SecondLife in contesti didattici esplorativi educational, dove adesso bisogna fare i salti mortali con gli script presenti per realizzare anche una semplice caccia al tesoro.
Inoltre la semplificazione del fatto che gli HUD vengono indossati automaticamente consente una netta semplificazione per i nuovi arrivati poco esperti di secondlife, rispetto alla situazione attuale in cui (e me lo ricordo perchè lo avevo sperimentato di persona) occorre capire il significato di ottenere un HUD e di indossarlo ed utilizzarlo 🙂
Sono comunque dell’avviso che queste “derive” giochereccie di SL, allo scopo di ampliare il parco di utenti non siano al momento in contrasto con gli usi interessanti (educational, etc) ed innovativi, ma che al contrario possano integrarsi in modo armonico, senza dovere emulare le cretinate descritte dal V-world di Caprica (cfr. recente articolo di mondivirtuali.it . Se poi queste innovazioni avranno veramente successo lo vedremo nei prossimi prospetti trimestrali di fine 2011.
Salahza Stenvaag 

Ritorno della rivista My Life

Ritorno della rivista My Life, a partire da questo mese. Nuova veste grafica, staff rinnovato e altre novità per una rivista che parla degli eventi e delle novità di  Second Life. Un taglio internazionale con articoli in diverse lingue e interviste a protagonisti di Second Life completano il quadro. Facciamo i migliori auguri da parte di Virtual Worlds Magazine alla nuova rivista, certi che l’informazione debba essere la più varia possibile, per raccogliere tutte le voci e le esperienze di Second Life.

Una rivelazione canadese per noi Italiani: Krisie Snowdrop

By Francesca Caeran

Prendete un campionario di avatar e fate loro questa domanda: hai già sentito Krisie Snowdrop cantare? E la risposta sarà: NO … MAI! Ed ecco che la vostra piccola reporter, che sarei io, è orgogliosa di scoprire che i suoi articoli sono utili … LOL. Infatti, ho chiesto a diverse persone se conoscevano Krisie Snowdrop, e tutti quelli a cui ho chiesto non sapevano che era una cantante live. E che cantante amici!!

Tanto tempo fa, come spesso mi capita, gironzolavo per le land internazionali, ed ecco che arrivo in una land Americana, dove c’era un pannello che pubblicizzava il concerto di Krisie Snowdrop. L’orario era giusto, dunque accendo il play dello streaming e BUM! la sua voce nelle orecchie, cosi melodiosa e bella che ho pensato: ecco questa si che è una cantante con la C maiuscola. Seguendo il radar, arrivo in mezzo alla folla, tanti avatar che evidentemente si stavano divertendo. Ricordo di aver sentito Krisie cantare “Hotel California” e sono stata meravigliosamente sorpresa. Poi ha continuato con la Country, ed era sempre stupendo ascoltarla. Ero lì da circa mezz’ora, quando il mio compagno mi disse : Francè, ma hai visto il suo avatar? Bè no, infatti non lo avevo ancora guardato, troppo presa dalla voce che ho adorato da subito. Ma il modo in cui mi disse “guardala un po’”, mi incuriosì parecchio e cosi attraverso il mio avatarino, zummai su di lei.

Infatti, il suo avatar era piuttosto inconsueto per il Metaverso, in cui tutti noi tendiamo ad essere dei top model, con un pupazzo strafigo, lei invece si era fatto un avatar cicciottello, e accanto al palco aveva messo una sua foto RL.  Mi colpì la somiglianza tra lei in RL ed il suo avatar, ed ho pensato che volesse così dimostrare che la sua voce fosse più importante dell’immagine, che poteva veicolare la sua voce tramite un avatar qualsiasi, e che era infatti un modo per dire alla gente: non conta come sono, ma conta quello che la mia voce vi trasmette. E questa cosa mi è piaciuta molto. Brava Krisie, la tua voce infatti trasmette tanta emozione, tu canti con l’anima, e ogni volta che sono venuta a sentirti ho sempre passato un ottima serata.

Ma presentiamo un pò la Signorina Krisie Snowdrop: Krisie ha 43 anni, vive in Canada e ha iniziato a cantare su Second Life due anni fa. Infatti penso che quando l’ho conosciuta iniziava appena a fare i primi passi nel Metaverso.  Voi vedrete Krisie con la sua band di musicisti: una chitarrista che sarebbe anche la sua Manager, un trombettista ed un batterista.

In RL invece, ha iniziato a cantare nei bar karaoke, e la cosa le è talmente piaciuta, che ha comprato uno di questi bar, e adesso ogni settimana, come dice lei, “fa cantare gli altri”. Questa grande cantante può interpretare di tutto, l’ho infatti sentita cantare la Country come pochi, ma anche il Jazz, il blues e la techno.  Canta qualsiasi genere a meraviglia. Il genere che più adoro, sono gli anni ‘80, e ogni volta mi diverto a farle richieste su questo genere.  Una cosa che non guasta, è la sua simpatia: la sentirete sempre divertirsi insieme  a voi.  Krisie ama la vita, e trasmette la sua gioia di vivere come pochi nel Mondo Virtuale. Provare per credere!

E, per finire, una cosa che non faccio mai è parlare del costo di un artista, ma voglio precisare che al contrario di tanti artisti americani (e qualcuno anche italiano hehhe) che vengono a cantare nelle nostre land, la tariffa di Krisie Snowdrop rimane abbordabile.  Se desiderate un concerto di krisie nella vostra land, immate la sua manager Trishia O’Connel e lei vi darà tutte le info su questa stupenda cantante canadese. E siccome vi voglio bene, vi faccio un piccolo regalo: ecco un link dove potrete vedere Krisie che canta in RL: http://www.youtube.com/watch?v=POPf-OOos-o&feature=share

Buon divertimento e arrivederci  al prossimo articolo.


Non solo SecondLife… OpenSim senza frontiere. Guide turistiche e alcune destinazioni per “arte e cultura”

In questo articolo spiego il come sia possibile entrare facilmente in OpenSim e rimanere in contatto con amici e conoscenti sparsi nella galassia dei mondi OpenSim, e di come sia possibile trovare delle guide di “navigazione” nel metaverso. Rimane un po’ fuori da questo schema la “nonna” SL in quanto per sua decisione non aderisce a nessun meccanismo di hypergriding.

Il sistema di “HyperGrid”

Forse non tutti sanno che l’insieme delle grid OpenSim è collegato attraverso un meccanismo interessantissimo che si chiama “HyperGrid” ideato e sviluppato qualche anno fa da Diva Canto http://opensimulator.org/wiki/Hypergrid, che consente  di poter visitare tutto il metaverso attraverso un sistema di super-teleport. Questo sistema è ormai giunto a completa maturazione per cui entrando in una grid è come se si fosse entrati su TUTTE le grid, usando un meccanismo di teleporting “hyper”.

In pratica vi  consente di visitare una qualunque grid senza bisogno di  creare una identità di login specifica (cosa che sappiamo essere molto scomoda e di fatto viene usata come scusa per coprire la pigrizia delle persone che tergiversano nell’entrare in opensim).

La registrazione in una griglia “casa”

E’ sufficiente registrarsi in una SOLA grid “casa”, grid di partenza per i propri viaggi virtuali, dove avete il vostro inventory e la vostra identità.

Basta avere almeno una registrazione in una grid abilitata (per gli italiani la grid di riferimento consigliata è Craft http://www.craft-world.org/), a cui potete registrarvi su questa pagina: http://webapp.craft-world.org/avcreate.php. Per accedere alla grid occorre avere un viewer opensim friendly (come Phoenix, Imprudence od altri che hanno la possibilità di selezionare le grid di collegamento), oppure utilizzare un viewer qualunque usando l’accorgimento di cambiare la loginuri nell’icona di lancio

Fate una copia dell’icona di SecondLife dal vostro desktop selezionatela e fate “modifica proprietà”.

Cercate in “destinazione” il path ed introducete dopo SecondLife.exe il seguente codice:
-loginuri

example:

“C:Program FilesSecondLifeSecondLife.exe”  -multiple -loginuri

Quando entrate alla fine cercate il gruppo “craft” dalla ricerca gruppi (nei viewer vecchi), iscrivetevi e domandate per ottenere eventuale aiuto dalle persone collegate.

Ricordate che diversamente da SL le opensim non sono frequentatissime e ci sono meno persone collegate, ma con un po’ di pazienza riuscirete a trovare freebies abiti apparenze che vi piacciano.

Potete navigare all’interno della grid di casa (craft) con modalità analoghe a quanto fatto con SecondLife, volando e consultando la mappa. La ricerca purtroppo non funziona molto bene (se non per cercare i gruppi),quindi come vedremo avrete bisogno del consiglio di qualcuno o di apposite “pagine gialle”.

La navigazione verso altre grid

Per navigare verso altre grid, occorre essere in possesso di un cosiddetto “Hyperlink” url, cioè un indirizzo come il seguente:

Dove la url è “craft-world.org:8002:MdM”, vedete che abbiamo il nome della grid (“craft-world.org”, un numero che di solito è 8002 per le grid e 9000 per le sim standalone, e il nome della SIM all’interno della grid).

Come si usa questa url? Il modo più immediato è quello di copiarlo e di inserirlo nel campo di search della mappa:

Cliccando su search il vostro viewer cerca di risolvere l’indirizzo nella grid di destinazione e compare sulla sinistra la mappa della sim di arrivo. Se il link non è corretto oppure la sim è giù vi da un errore già in questa fase.

NB: accertatevi di non mettere indirizzi che inizino con secondlife:// se li mettete dovete cancellare il prefisso. A questo punto potete muovervi nella grid di arrivo parlare con i nativi e scambiarvi anche notecard e doni, e il vostro avatar avrà sulla testa un prefisso con il nome della grid da cui venite.

Tornare a casa

Per tornare alla vostra grid dovete fare ctrl-shift-H meccanismo per tornare a casa. Quindi ricordatevi di avere settato la HOME altrimenti in alcuni casi anche il processo di partenza dell’hypergrid non funziona.

Durante il teleport potete fare quasi tutte le funzionalità standard e in certe situazioni potete anche rezzare o prelevare cose dalla grid in cui arrivate, ma non sempre questo è attendibile e/o voluto, per cui molte grid impediscono queste attività per evitare problemi di copybot o di hacking.

Pagine Gialle per le OpenSim

Capirete anche voi che trovare degli indirizzi di HG (Hypergrid) con sim gradevoli e di buona fattura non siano facili da trovare. Volendo si può andare su questa pagina di opensimulator.org ( http://opensimulator.org/wiki/Public_Hypergrid_Nodes), ma forse la soluzione più intelligente è di utilizzare degli elenchi di destinazioni hypergrid con valutazione del grado di interesse.

Ad esempio io ho seguito questo sito: http://www.hyperica.com e ho cercato dei riferimenti per art & culture trovando una trentina di link di cui ho visto interessanti i due seguenti (fra cui uno italiano e in craft):

Ecco due immagine “guida” che illustrano alcune delle cose interessanti trovate in queste due sim:

E…

Altri “indirizzari”…

A parte http://gridhop.net/cgi/gridhop che era stata pubblicizzata da Justin CC, qualche mese fa qui http://justincc.org/blog/2009/07/03/gridhop-the-yellow-pages-of-the-hypergrid/, ma pare molto grezza, mentre invece Hyperica sembra abbastanza sofisticata ed è stata raccomandata (forse anche realizzata?) da Hypergrid Business http://bx.businessweek.com/virtual-worlds/view?url=http%3A%2F%2Fwww.hypergridbusiness.com%2F2010%2F04%2Fdirectory-indexes-100-hypergrid-destinations%2F. Nel tempo mi ero imbattuto in alcuni altri indirizzari, se per caso ne conoscete alcuni di più significativi belli, fatemelo sapere e aggiornerò questo post.

 

Le nuove opportunità della versione 0.7.2 (mesh, amicizie e IM fra grid)

Con l’avvento della versione 0.7.2, sono aumentate le possibilità di opensim nelle seguenti aree: visualizzazione e caricamento di mesh standard SL, amicizie inter-grid e scambio di IM fra grid fattibili online mentre si è collegati (cfr http://metaverseink.com/blog/?p=204). Questo vuol dire che sempre di più la frammentazione delle grid considerata da alcuni uno dei motivi di fallimento di questa tecnologia (osservando che la gente si sparpaglierebbe su un elevato numero di grid staccate fra di loro con quantità netta di avatar noiosamente tendente a zero) in realtà ci restituisce una ricchezza di ambienti in cui le persone possono continuare a comunicare pur essendo su grid molto “lontane” fra di loro. Peccato che questa caratteristica non sia stata accolta da secondlife. Ricordiamo che i primi “teleport” erano stati fatti da un gruppo di lavoro creato dalla Linden Lab con rappresentanti IBM, avevano anche regalato dei giocattolini ai volontari che si prestavano per fare il salto spaziale, ma poi non se ne fece più nulla e ora è tutto soltanto disponibile con OpenSimulator.

Unico modo appunto per evitare di rimanere in land desolate è quello di far circolare le informazioni su dove sia la festa (problema condiviso anche con SL) e pubblicando pagine gialle e locatori di avatar sul Web. Anche siti di valutazione e di gradimento sarebbero utile sia per rintracciare le destinazioni ma anche per creare un minimo di competizione che possa migliorare la qualità e la vitalità delle opensim.

Salahzar Stenvaag