Il MaS

by Sacha Bowie

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Spieghiamo il MaS e il senso della sua esistenza e cosa organizziamo per i mesi di maggio/giugno 2012.

Premessa: come sapete, il MaS non ha mai perso la sua posizione in merito al BDSM.  Il MaS è  stato e sempre sarà precursore di un BDSM TPE e di “vissuto” del BDSM come un lifestyle  che esuli dal mero approccio di sessione o sessuale, e in questo senso ha portato per la prima volta un concetto di BDSM che prevedesse anche la comprensione di cosa sia il TPE, uno Shibari, di corsi per Dommes, responsabilità e corsi per sub.

Tra alti e bassi il primo MaS ha chiuso, per il costante tentativo di farlo diventare una land “normale” senza regole, questo alla fine stanca, ed ho deciso di chiuderlo, ma il BDSM è la mia vita, e sempre lo sarà finchè non saro’ un vecchio rincoglionito dall’Alzheimer J, ed il TPE è il BDSM che io voglio per me, e da portare agli altri che cercano questo tipo di strada, un BDSM “emozionale” di appartenenza, responsabilità, regole, codice comportamentale, SSC ma che non lascia scampo alle eccessive aperture dei ruoli. Slave, Dom sono ben definiti come tali.  Può piacere o non piacere, ma è questo che il MaS offre, il tentativo di portare un concetto di BDSM come esperienza, e che sia sicuro anche per chi, con famiglia o RL impegnativa, voglia permettersi di vivere, almeno qui, questa esperienza senza paura di interferenze RL, per la quale, come ho già specificato da anni, esistono anche dei canali in cui la gente sta li proprio per praticarlo in RL, e facilmente raggiungibili attraverso il web.

Non riesco a confondere il BDSM TPE e a conciliarlo con sesso in cam, mi spiace, e a questo fine, oltre che a quello di tutelare da pesanti guai in RL chi vuole praticare BDSM e non sesso alla famolo strano, qui è vietato l’uso di voice e cam. L’uso del no voice ha il suo perché (vedi nota sotto), che per molti è scomodo, ma per chi invece voglia vivere il BDSM senza dover a tutti costi frenare la paura “del chi c’è di la” dovendo per forza verificare in voice. Sinceramente, che dietro ad un avatar ci sia un uomo una donna o un alieno , per me è lo stesso se le sue intenzione di vivere questo tipo di BDSM sono serie, e non ho bisogno di conferme in merito. Come dominante non ho paura di chi ci possa essere “dentro” un avatar.

A tutt’oggi il MaS riunisce le tre aree di interesse per le tre comunità da me fondate, non solo BDSM,  ma il centro ExtremeMind/EstremaMente e la piazza coi giochi per la comunità Underworld  per chi non pratichi BDSM. Ma, pur essendo sulla stessa land e congiunte, le tre comunità sono distanziate anni luci dal fine e, malgrado il tag sia sempre MaS, il tag generico NON fa rientrare automaticamente negli aventi diritto ad essere dominanti o schiavi MaS. I tag specifici per il BDSM verranno rilasciati solo a coloro aderiscano incondizionatamente alle regole MaS, quindi l’accettazione di dominanti al gruppo BDSM è determinato dalla sua conoscenza di BDSM , o volontà di conoscere il BDSM TPE, e dal suo fare proprie queste regole, altrimenti niente tag, niente diritti su Sub e Slaves MaS senza Padrona/e.

 

Con la fondazione della casa delle Geisha, il MaS vuole portare un’approfondita conoscenza di se e di una figura tradizionalmente definita in Giappone “l’unica donna libera”. In questa casa si impara l’arte tradizionale e si segue il cammino tradizionale per diventare Geisha e non si usa questa figura come ruolo sessuale e non la si prepara a diventare automaticamente Slave o Sub. Infatti le partecipanti appartengono al casa della Geisha come Sub, come dominanti e altre che non appartengono proprio a questo tipo di lifestyle. Al fine di poter offrire un approccio al bondage giapponese, la casa della Geisha offre la possibilità di corsi di Shibari e Kinbaku, al quale le partecipanti entrate come novizie possono o meno partecipare, a seconda del proprio ruolo nel BDSM o della propria assenza. Dato che qualcuno mi ha chiesto se fosse una specie di scuola di preparazione Sub, da “dare” poi ai dominanti, chiarisco che NO , non lo è, e che i Danna (Masters) presenti nella casa, NON hanno diritto alcuno sulle future Geisha se non quello di aiutarle nella formazione, che spazia dalla danza all’ikebana, a concetti culturali propri di questa figura.    Spero che questo possa chiarire ulteriormente le idee sulla land e sue iniziative.

Resta, come sempre, disponibile la tutela per tutti quei Sub o Slaves , Sissy e quant’altro faccia parte delle figure tradizionali del BDSM, da interferenze RL. I master MaS, al momento dell’accettazione di uno Slave, richiedono una Slave Paper e non forzano all’uso del voice, non chiedono cam, non chiedono dati RL, non tentano l’intromissione nella vita RL del Sub. Specialmente i nostri Sub non sono “puttani” da usare in cam , ma vivono la sessualità come una parte possibile, ma non essenziale, del proprio BDSM, dove il Padrone è il Padrone e il Sub lo sa. Ovviamente resta l’inalienabile diritto in altre land di fare questo senza doversi sentire giudicati, ognuno ha il suo personale percorso, ma qui si offre esclusivamente questo.   Ok, detta tutta stà pappardella, che spero abbiate avuto voglia di leggere J, eccovi cosa si farà al MaS in questo fine maggio e giugno 2012.

Casa della Geisha:  può essere richiesta l’entrata in qualsiasi momento. Le candidate dovranno possedere le seguenti caratteristiche per venire accettate come “Shikomi” ed iniziare il percorso per diventare geisha :  motivazione personale;  voglia di andare a fondo a se stessi (una geisha è la perfezione, e come tale è in grado di gestire lo stato emotivo degli altri e di anticiparlo, è in grado di donare tutta se stessa nella dignità della sua figura);  voglia di capire come funzionano le “cose”, dato che qualunque cosa faccia non dovrà essere automatica ma consapevole (se si lava, deve sapere come fare il sapone per esempio); costanza e tempo da dedicare al corso, dato che si richiede per i primi livelli , specialmente per quello di Shikomi, il ritiro all’interno dell’area stessa.  Ogni tanto la Casa verrà aperta per spettacoli ed eventi che aiuteranno le candidate a verificare l’apprendimento, e a metterlo in pratica, le visite alla casa sono autorizzate con accompagnamento di un Danna, e solo previa richiesta, altrimenti l’accesso alla stessa è severamente vietato.

Quindi, durante questo mese, alcune Shikomi avranno gli esami di danza da affrontare per poter diventare Minarai, e questo sarà mostrato pubblicamente, e la casa verrà per quell’occasione aperta.  Costo per la frequentazione del corso: nessuno, il MaS si fa carico di tempo ed eventuali spese; le geisha o i sostenitori possono sempre aiutare la land, versando nella tip jar generica della stessa. Le condizioni tradizionali del pagamento e versamento di una percentuale del servizio di geisha formata, malgrado scritte per seguire la tradizione, non verranno assolutamente applicate dalla land. L’offerta per la formazione è e resta libera.   Secondo evento: workshop di shibari aperto a tutti,  della durata di due ore. Costo: nessuno.   Terzo evento: Asta Dominanti, Sub e Sissy.  Perchè è interessante un’asta dominanti? Ovviamente per conoscersi, avere la possibilità di sperimentare la mano di un dominante che non si conosce, e magari di fare nascere un appartenenza difficilmente possibile senza avere l’opportunità di incontrarsi. Molto utile per i Sub e gli Slaves, che ancora non abbiano deciso la propria strada o non conoscano tutte le sfaccettature del BDSM, l’opportunità di “comperare” un Dom per qualche ora, gli permette, oltre che di conoscerlo, di parlare di BDSM, di provare una sessione di quello specifico Dom senza vincolo di collare definitivo.  L’asta per i Sub ha la stessa valenza: gli Slave che si mettono all’asta preparano una Slave paper, questo dà loro modo di poter trovare il Dom che, leggendola, sia interessato a questo tipo di Slave o Sub, e lo stesso vale per la condizione di Sissy, figura notoriamente particolare nel BDSM, che non ha comportamento uguale agli altri Slaves, e segue un percorso diverso da quello di un Sub normale.

Serate con diversi DJ verranno proposte in land, come già in passato, al fine di unire le tre comunità presenti al MaS per una sera, in disimpegno e buona musica.

Gli appuntamenti XtremeMind con in programma il vicino workshop tenuto da DeaMaat Resident, sui Neuroni Specchio, ed altri a seguire che vi verranno inviati mano a mano, sono parte importante della comunità MaS, intesa invece, come unione delle tre comunità, ma di questo parleremo in specifico nel gruppo ExtremeMind.  Ok, per il momento è tutto, verranno inviate note con le date qualche giorno prima degli eventi. Per ora buona vita a tutti, con sempre la speranza di vedere anche in SL un BDSM di qualità e di appartenenza e dominazione. Sarò strano, ma sono fatto cosi 🙂

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NOTA: Noi del NO VOICE   

Molti, e di nuovo, arrivano con l’incomprensione del perchè non usiamo il voice, ma ci permettiamo invece la fotografia RL in profilo. Allora vediamo da capo perchè noi abbiamo deciso no mix RL/SL, in che senso e perchè è utile al nostro fine.  Il MaS è un’esperienza mentale ed emotiva, fatta in full immersion in questo mondo, con la consapevolezza assoluta che chi la faccia abbia il diritto di farla con l’avatar che sceglie, e senza paure o interferenze nella propria RL.

Questo significa che RL non esiste più qui? No, esiste, esiste così tanto da portare chi vuole fare esperienza, qui dentro e al MaS. Ma non avete detto no mix RL/SL? Si ed è quello che facciamo, usando altri strumenti di comprensione dell’appartenenza e dominazione che non comprendono il voice o l’uso di cam e altri dettagli che ci proiettino in RL e che inquinino in qualche modo questa nostra esperienza qui. Ma allora perchè le foto RL? Perchè siamo noi comunque, e perchè un Sub ha diritto all’ascolto e all’aiuto da parte del suo Dom. L’aiuto sarà solo relativo a risolvere con il proprio Sub le paure, i dubbi, a trovare anche soluzioni concrete ma senza mai invadere lo spazio RL della vostra proprietà. Una foto RL non condiziona il sub o il Dom, essendo il senso di questa esperienza diverso, ma il voice si, perchè?  Perchè non permette l’attenzione e il completo uso di questo strumento che è SL. Innanzitutto, il timbro della voce ed accento indicano la regione d’appartenenza, ed in secondo luogo un timbro acuto o greve può incidere sull’immagine che il Dom ed il Sub hanno dell’altro ma, punto più importante ancora, è la forza di questo livello, che dà la possibilità di imparare ad esprimere, andando a fondo a se stessi, all’uso della parola, che viene annullata dall’uso della voce, che spesso distrae e non obbliga a mettersi li a comprendere le proprie emozioni, non c’e necessità di costante attenzione nell’ascolto, ma nella scrittura si.

Il doversi esprimere per scrittura obbliga a verificarsi, a spiegarsi, a dettagliare e smembrare un’emozione, a sviscerarla e all’attenzione. L’attenzione verso l’ambiente, la chat il suo Dom. Il rinchiudere qui dentro la scoperta di se stessi aiuta molto anche in RL a superare determinati limiti, e a noi piace l’idea di scoprirci, per scoprire RL.  Il perchè non mischiare RL/SL “fisicamente” è, alla luce di quanto sopra, molto chiaro. Possiamo parlare di noi, della nostra RL possiamo aiutarci a capire, a conoscerci tenendo pero ben separate le due esperienze. RL è RL e un comando dato da una cam ci porta via da qui. SL è SL e un comando in voice non ci serve per farci approfondire e scendere dentro noi stessi.  Inoltre, molti hanno il diritto di voler proteggere la propria RL da interferenze con l’esperienza che stanno vivendo qui. Devono poterla fare senza paura e, sinceramente, i giudizi sparati “at cazzum” “ma se sono il tuo padrone non devi avere paura” sappiamo che lasciano il tempo che trovano. Esattamente come in RL, chi conosciamo a primo acchitto è un avatar, ciò che c’è dietro è e ci resta sconosciuto. E questo, ce lo dimostriamo costantemente nel rapporto con gli altri. Non basta vedere qualcuno per conoscerlo, e sinceramente riteniamo SL alla stessa stregua di tutta la rete. Una grossa incognita per la nostra sicurezza.  Riteniamo inoltre diritto di tutti scegliere come fare la propria esperienza di BDSM qui. Chi la fa anche di là , la fa già attraverso altri canali, e qui sta cercando altro, una comprensione ed un approfondimento mentale che RL non permette. I discorsi del tipo “chi fa il Dom qui è perchè non lo fa di là”  o i discorsi del tipo “un sub che ha paura a conoscere un Dom qui non è un Sub” lasciano anch’essi il tempo che trovano, e sono attribuibili solo a menti poco aperte, o poco inclini al rispetto delle scelte altrui. Ognuno è qui per fare la SUA esperienza, e per decidere di farla come crede; chi non è contento di questo, si vede che è qui per fare l ‘esperienza degli altri, non la propria, ma è una scelta da rispettare anche questa. Con questo spero di avere di nuovo esaudito le domande sui vari perché, foto si il resto no, ricordandovi anche che SL offre di tutto, noi siamo qui per noi e facciamo come vogliamo noi, gli altri facciano come vogliono loro senza discutere le nostre scelte.

Libriamo tutti al Festival della Letteratura di Milano

by Maryhola McMillan

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Da due stagioni, all’isola Imparafacile si parla di libri, lettura, editoria tradizionale e digitale, nell’ambito di un progetto che costituisce ora una fra le attività  più rilevanti del gruppo, parlo di Libriamo Tutti. Le modalità con cui si svolgono le serate sono ormai note, un dopocena tra amici in cui parlare delle storie preferite, del confronto tra libri e eBook o presentare novità editoriali, talvolta in location create ad-hoc. Dalla sua nascita sono stati centinaia gli ascoltatori che hanno partecipato, diverse decine i lettori e moltissimi i titoli presentati in oltre 30 appuntamenti in cui sono intervenuti anche scrittori ed editori.

Libriamo Tutti ha anche ottenuto il patrocinio di biblioteche pubbliche, associazioni culturali, collabora con riviste online e con un programma televisivo, e partecipa all’Innovation Festival 2012, grazie alle caratteristiche che gli hanno permesso di crescere: la semplicità della formula, l’utilizzo della rete per la diffusione delle informazioni e quindi la possibilità di un facile accesso da parte di tutti gli interessati , appassionati e curiosi. Ma questa è storia, ora il progetto è pronto per lo sbarco in RL.

L’occasione è data dal Primo Festival della Letteratura che si terrà a Milano dal 6 al 10 giugno prossimi (http://festivaletteraturamilano.wordpress.com/ ). Nella fitta agenda di eventi e incontri che la manifestazione prevede, ci sono infatti spazi in cui Libriamo Tutti è protagonista. Oltre a una diretta di circa un’ora al giorno, sul canale streaming dedicato al progetto (), è in programma un evento speciale.

Giovedì 7 giugno, alle ore 21, all’Ostello Bello di via Medici e in contemporanea nell’isola Imparafacile in SL, ci sarà “Milano: cartoline dal metamondo”, una serata di Libriamo Tutti, immersiva e interattiva, che metterà in contatto SL e RL.

Tutto il gruppo sta lavorando intensamente per questa opportunità così importante di dimostrare che le nuove tecnologie possono avere un impatto rilevante nella diffusione della cultura, per questo ha pensato di chiedere il supporto degli appassionati, dei curiosi, degli amici con un’iniziativa di crowdfunding (http://it.wikipedia.org/wiki/Crowd_funding ), come già molti altri hanno fatto prima di noi, da Barack Obama a Bryn Oh (scusate se è poco…), per raccogliere risorse economiche che sostengano il nostro impegno. Il ricavato servirà a finanziare le spese necessarie per partecipare al Festival di Milano: sia la diretta quotidiana (che sarà poi a disposizione di tutti on-demand), che il Libriamo Tutti speciale del giovedì sera. Inoltre il 5% sarà devoluto a Informatici senza Frontiere (http://www.informaticisenzafrontiere.org/), associazione no-profit che seguiamo e sosteniamo da anni e nel cui operato crediamo profondamente.

Per partecipare è sufficiente andare al link , dove trovate un pulsante rosa (Contribute Now) che permette a chi è interessato di scegliere come aiutarci e quale tipo di  ritorno in termini di visibilità e pubblicità può ottenere a seconda delle opzioni che sceglie. Si può contribuire sia con conto PayPal che con carta di credito. Se poi siete curiosi e volete sapere cosa succederà a Milano, come sarà l’evento e volete sperimentare l’emozione della condivisione di immagini e parole tra SL e RL allora vi aspettiamo lì, in rete e al Festival, in pixel o carne e ossa, da soli o con gli amici. Sempre con lo stesso entusiasmo, nello stile Imparafacile.

Evento: Milano: cartoline dal metamondo

Quando: giovedì 7 giugno 2012, ore 21

Dove: Ostello Bello, via Mazzini 4, Milano e isola Imparafacile su SL

Per seguire la diretta streaming:

Per contribuire al crowdfunding:

Info: Imparafacile Runo e Maryhola McMillan

Libriamo Tutti in rete: il sito http://www.libriamotutti.it/ , il gruppo Imparafacile http://imparafacile.ning.com/ , su FaceBook  http://www.facebook.com/groups/205740259488091/ , in Twitter @libriamotutti

Sito ufficiale di Informatici Senza Frontiere: http://www.informaticisenzafrontiere.org/

Sito del Festival della Letteratura di Milano: http://festivaletteraturamilano.wordpress.com/

Intelligenza artificiale in SecondLife. Novità dal Pathfinding presto in SecondLife

L’intelligenza artificiale così come è definita dalla nostra Enciclopedia Universale http://it.wikipedia.org/wiki/Intelligenza_artificiale è esprimibile in poche parole come

Con il termine intelligenza artificiale (o IA, dalle iniziali delle due parole, in italiano
[1]
) si intende generalmente l’abilità di un computer di svolgere funzioni e ragionamenti tipici della menteumana. L’intelligenza artificiale è una disciplina dibattuta tra scienziati e filosofi, la quale manifesta aspetti sia teorici che pratici.
Nel suo aspetto puramente informatico, essa comprende la teoria e le tecniche per lo sviluppo di algoritmi che consentano alle macchine (tipicamente ai calcolatori) di mostrare un’abilità e/o attività intelligente, almeno in domini specifici.
Uno dei problemi principali dell’intelligenza artificiale è quello di dare una definizione formale delle funzioni sintetiche/astratte di ragionamento, meta-ragionamento e apprendimentodell’uomo, per poter poi costruire dei modelli computazionali che li concretizzano e realizzano (in modo “goal-oriented“)
[2]
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Ora come ho imparato a mie spese quando ho dato l’esame di Intelligenza Artificiale all’Università di Informatica di Torino, una cosa è la teoria è una cosa sono poi le applicazioni pratiche. Da idealista qual ero ero convinto che si potesse, almeno “introduttoriamente” simulare alcune delle caratteristiche del pensiero umano, anche se solo per principi di Emulazione e di simulazione, magari con calcoli statistici e/o con “trucchi” e piccoli inganni (ad. es. cfr. il programma Elisa sviluppato nel ’66 e famoso negli anni 80 http://it.wikipedia.org/wiki/ELIZA),

Un esempio di output del programma ELIZA

ELIZA è un Chatterbot scritto nel 1966 da Joseph Weizenbaum che fa la parodia di un terapeuta Rogersiano, in buona parte rispondendo al paziente con domande ottenute dalla riformulazione delle affermazioni del paziente stesso. Cosi, per esempio, alla frase “Mi fa male la testa” il programma può ribattere con “Perché dici che ti fa male la testa?” oppure la risposta a “Mia madre mi odia” potrebbe essere “Chi altro nella tua famiglia ti odia?”

Una rappresentazione di una rete neurale

Per dirla in breve, a parte alcuni risultati molto interessanti ottenuti con la tecnica delle reti neurali http://it.wikipedia.org/wiki/Rete_neurale  (argomento peraltro tabù nella mia Università in quanto i risultati erano impredicibili e quindi a-scientifici), al momento l’intelligenza artificiale sembra un ramo abbastanza morto e deprimente.

Fanno una eccezione notevole i robot (dove appunto le reti neurali hanno brillanti applicazioni) e i video games, dove alcune tecniche particolari di Intelligenza Artificiale hanno una applicazione notevole nella programmazione dei cosiddetti NPC (Non Player Character). Se avete mai giocato a uno di questi giochi come WoW o altri dove ci sono i cattivi che vi inseguono o che scappano da voi, forse avete una idea di cosa si intende qua.

Ebbene Linden Lab dall’anno scorso ha investito moltissime energie in una tecnologia di Intelligenza artificiale nota come Pathfinding, il che consentirebbe di ottenere in SL dei “bot” (ma anche semplicemente degli oggetti, animali, mostri cose) in grado di avere un comportamento “intelligente”. Come detto il Pathfinding è solo un piccolo pezzo dell’Intelligenza artificiale, ma potrebbe essere un ottimo punto di partenza per Università ed altri enti per fare o dimostrare dei modelli di AI, ivi compresa la simulazione di ecosistemi di creature animali o virtuali. Mi viene ad esempio in mente a parte gli animali che si autoproducono (meebo e cavallini da compagnia), soprattutto applicazioni di simulazione di colonie batteriche o di ambienti naturali. Un esempio interessante è ad esempio offerto dal seguente video:

Simulazione di un ecosistema in Second Life. Con Piante, Erbivori e Carnivori. I Carnivori possono cacciare ed uccidere altre creature per mangiarne la carne. Gli erbivori possono mangiare frutti e le piante morte. Le Piante mangiano gli escrementi. I carnivori e gli erbivori producono escrementi quando digeriscono il cibo. Le piante producono frutti. Ognuno di loro produce dei cloni mutati fintanto che riescono a trovare abbastanza cibo. I loro “geni” consistono di colori, velocità, distanza di vista, angolo di vista, capacità di attacco, dimensioni dello stomaco, ecc. I tratti benefici richiedono energia: se una creatura può muoversi più velocemente ha bisogno di più cibo. Per cominciare il processo, alcune creature con geni casuali sono sganciati dal cielo finchè la popolazione si stabilizza attorno ad almeno 100 unità. Questo progetto è una mistura di “Breedable Pets in SL” e “Polyworld” e usa il nuoso sistema di SL denominator Pathfinding.

Entro pochi mesi questi sistemi saranno realtà nella grid ufficiale di SecondLife e consentiranno (così come 6 mesi fa la funzione di animazione llSetKeyFramedMotion), a SL di avere una marcia in più (e anche due) rispetto a OpenSim che si trova purtroppo ad arrancare e che implementerà queste funzioni se va bene dopo qualche anno.

Ma come potete fare se volete sperimentare da subito queste funzionalità?

Anzitutto, dovete scaricarvi un viewer sperimentale: http://wiki.secondlife.com/wiki/Linden_Lab_Official:Alternate_Viewers#Pathfinding e poi dovete collegarvi nella grid di Beta test chiamata “Aditi”. Ecco alcuni link importanti per capire meglio cosa sia il path finding: http://wiki.secondlife.com/wiki/Linden_Lab_Official:Alternate_Viewers#Pathfinding

Le funzionalità di scripting LSL pathfinding vi consentono di creare dei personaggi che riescono in modo dinamico ad evitare degli ostacoli e raggiungere degli obiettivi mentre realizzano alcuni comportamenti tipici che si possono incontrare o volere fare nei giochi o in altre esperienze virtuali, includendo:

  • Evitamento – cercare di stare lontano da uno specifico oggetto o avatar. Cfr llEvade.
  • Fuga – cercare di mantenere una determinata distanza da una locazione. Cfr. llFleeFrom.
  • Navigazione – Dirigersi verso una determinata locazione. Cfr. llNavigateTo.
  • Pattugliare fare la ronda – Muoversi attraverso un percorso definito da un insieme di  “punti di pattuglia.” Cfr. llPatrolPoints.
  • Catturare ricercare – Trovare uno specifico oggetto o avatar. Cfr. llPursue.
  • Vagabondare – Muoversi in modo casuale all’interno di una specifica distanza da un punto centrale . Cfr. llWanderWithin.
Il tutto ovviamente evitando ostacoli fissi e mobili e manifestando un comportamento “pseudo” intelligente.
Le possibilità ci sono tutte… Ora vediamo se il tutto si tradurrà in qualcosa di concreto e di appetitibile per Scuole, Università, community di Role Playing  o rimarrà soltanto limitato ai costruttori di “Breedable Pets”… Time Will Tell… (Chi vivrà vedrà)…

Per ulteriori dettagli:  Pathfinding LSL Functions.

 

 

Salahzar Stenvaag

 

Installare una opensim aurora standalone (supporto gruppi/megaregioni)….


Per chi mi segue, sa che ho fatto in passato alcune guide per l’installazione di OpenSim.. Il mercato offre in questo momento varie soluzioni open paragonabili alle varie distro di Linux.
Esattamente come per Linux ogni distribuzione ha i suoi vantaggi, le sue peculiarità e le sue limitazioni. Oggi ci dedichiamo ad Aurora Sim.

La mia personale esperienza su aurora non è eccelsa, perchè è una distro con poca documentazione, il sito è ancora più farraginoso di quello ufficiale di Opensimulator, benchè venga distribuita con un sacco di opzioni preinstallate (gruppi creazione automatica file .ini), non consente l’uso del voce vivox (che per me è un atout fondamentale dell’attuale OpenSim). E’ da considerarsi a tutti gli effetti un fork di OpenSim quindi ha meccanismi di configurazione molto differenti… Quindi l’esperienza che vi fate installando e configurando questa distro non è interscambiabile con il resto della comunità. (Un po’ come le altre varianti come RealXTend, Tundra etc). 

L’unico punto in cui Aurora sembra surclassare la distribuzione ufficiale di OpenSIm è sul terraforming: terraformare con Aurora è elegante fluido ed effettivo, mentre il terraforming con la versione attuale di OpenSim è complicato e quasi impossibile ….

 

Installazione di una sim

Per installare Aurora (io lo sto facendo con il mio Windows7 64 bit) dovete scaricarvi il pacchetto che trovate qui
Voi scaricherete inizialmente il primo pacchetto Scaricheremo i sorgenti e compileremo da quelli. Nella pagina git dove arrivate scaricate lo zip

Sono circa 27M… Una volta scaricati i sorgenti in una cartella ad esempio C:homeopensimaurora-sim-Aurora-Sim-8e1698b, seguite le istruzioni presentate dal file BUILDING.txt (per Win/Linux/Mac) che in sintesi vi istruisce a lanciare in sequenza
* runprebuild premete invio alle quattro domande che vi fa.

Versione precompilata

In alternativa potete scaricarvi la versione già compilata da qui: https://github.com/downloads/aurora-sim/Aurora-Sim/Aurora0.5.0.1Release.zip

 La configurazione automatica

Se tutto è andato bene dovete trovarvi una cartella bin e dentro una serie di file .exe fra cui AuroraConfigurator.exe lanciate quest’ultimo e rispondete come segue:

C:homeopensimaurora-sim-Aurora-Sim-8e1698bbin>Aurora.Configurator.exe
 ====================================================================
========================= AURORA CONFIGURATOR ======================
====================================================================
This installation is going to run in
 [1] Standalone Mode
 [2] Grid Mode
 Choose 1 or 2 [1]:
 Which database do you want to use for the region ?
 (this will not affect Aurora.Server)
 [1] MySQL
 [2] SQLite
 Choose 1 or 2 [1]: 2
 Name of your Aurora-Sim: salahzar
 Your external domain name (preferred) or IP address: [151.32.214.61]
 The name you will use for your Welcome Land: welcome
 This installation is going to run on
 [1] .NET/Windows
 [2] *ix/Mono
 Choose 1 or 2 [1]:
 Your Aurora.ini has been successfully configured
 Your Aurora.Server.ini has been successfully configured
 Your Data.ini has been successfully configured
 Your MySQL.ini has been successfully configured
 Your Main.ini has been successfully configured
 Your AuroraGridCommon.ini has been successfully configured
 Your AuroraServer Data.ini has been successfully configured
 Your AuroraServer MySQL.ini has been successfully configured
 Your Login.ini has been successfully configured
 Your GridInfoService.ini has been successfully configured
 Your StandaloneCommon.ini has been successfully configured
 ====================================================================
Your world is
 salahzar
Your loginuri is
 
Now press any key to start Aurora.exe.
 Use this name for your Welcome Land:
 welcome
 Your Aurora-Sim's configuration is complete.
 Please revise it.
 ====================================================================
<Aurora-Sim Configurator v.0.2 by Rico - Press Enter key to start your Aurora>
C:homeopensimaurora-sim-Aurora-Sim-8e1698bbin>

Il configuratore al termine lancia da solo anche la sim completa su un altro terminale.

 

La configurazione manuale

Se siete coraggiosi e volete configurarvi manualmente aurora dovete esplorare tutti i file .ini.example che trovate e che sono evidenziati in rosso nel tabulato precedente. Chi ha esperienza di OpenSimulator dovrebbe capire come si fa…

Il primo lancio di Aurora.exe

Sia che ve lo abbia lanciato il configurator che l’abbiate installato a mano la prima volta aurora costruisce il db e cerca di completare le configurazioni che mancano. In particolare viene creato l’utente di base e creata con una apposita maschera la prima regione che può essere anche una megaregion..

11:32:00 - [HttpServer.HttpListener]: HTTP listening on 0.0.0.0:8005
 11:32:00 - Finished removing default inventory
 11:32:00 - Creating user Library Owner
 11:32:00 - [USER ACCOUNT SERVICE]: Account Library Owner created successfully
 11:32:00 - [LIBRARY INVENTORY]: Loading iar file DefaultInventory/CorrectDefault
 Inventory.iar
 11:32:01 - [INVENTORY ARCHIVER]: Loaded 50 items...
 11:32:01 - [INVENTORY ARCHIVER]: Loaded 100 items...
 11:32:01 - [INVENTORY ARCHIVER]: Loaded 150 items...
 11:32:01 - [INVENTORY ARCHIVER]: Loaded 200 items...
 11:32:01 - [INVENTORY ARCHIVER]: Loaded 50 assets...
 11:32:01 - [INVENTORY ARCHIVER]: Loaded 100 assets...
 11:32:03 - [INVENTORY ARCHIVER]: Loaded 150 assets...
 11:32:05 - [INVENTORY ARCHIVER]: Loaded 200 assets...
 11:32:18 - [INVENTORY ARCHIVER]: Successfully loaded 217 assets with 0 failures
 11:34:53 - [INVENTORY ARCHIVER]: Successfully loaded 213 items
 11:34:53 - [LoadRegions]: Checking for regions from Database Plugin
 11:34:53 - [LoadRegions]: Checking for regions from Web Server Plugin

e poi vi si apre un configuratore di sim:

11:34:53 - [LoadRegions]: Checking for regions from Web Server Plugin
11:36:49 - [LOADREGIONS]: Creating Region: region)
11:36:49 - [SceneManager]: Starting region "region" at @ 1000,1000
11:36:49 - [HttpServer.HttpListener]: HTTP listening on 0.0.0.0:8003
11:36:57 - [MIGRATIONS]: Creating migrations at version 1
11:36:57 - [SQLite REGION DB]: Caught fill error on terrain table
11:36:57 - [SQLite REGION DB]: Caught fill error on land table
11:36:57 - [SQLite REGION DB]: Caught fill error on landaccesslist table
11:36:57 - [TERRAIN]: No default terrain. Generating a new terrain.
11:36:57 - Your region region is not part of an estate.
Estate owner name [Test User]:
Could not find user Test User. Would you like to create this user? [yes]:
Test User's password:
Test User's email []:
11:37:52 - [AUTHENTICATION DB]: Set password for principalID 910f4ed4-1fe9-4729-
bca8-980b5ea7a424
11:37:52 - [USER ACCOUNT SERVICE]: Account Test User created successfully
11:37:52 - Found user. Test User has no estates currently. Creating a new estate
.
New estate name (or cancel to go back) [My Estate]:
ed infine:
11:38:20 - [SceneManager]: Startup Complete in region region
11:38:20 - [SceneManager]: All regions are started. This took 6m 26.273s

NB: per spegnere la sim basta che scriviate shutdown sulla console. Per creare altri utenti fate create user.,

Per fare ripartire la sim dovete rilanciare Aurora.exe

 

Per entrare nella vostra Aurora

A questo punto dovete dotarvi di un viewer che supporti le megaregions io ho usato singularity 1.6, e collegarvi con loginuri

Se il vostro viewer non supporta le mega region si limiterà a crashare quando entrate in una di queste. Se volete utilizzare tutti i browser utilizzate soltanto le regioni normali (256×256)…

 

Se volete creare altre regioni dalla console lanciate create region e potete crearne quante ne volete.

 

 

Come vedete dalla seguente, la versione corrente di aurora supporta anche le mesh 🙂

 

 

E con questo spero di avervi dato un piccolo aiuto introduttivo all’uso di questa distribuzione…

 

Salahzar

Pensiero Avatariano o pensiero Umano?

by Serena Domenici

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Mi piace leggere e mi piace farlo a 360°, e per questo mi sono imbattuta in questo interessante articolo . Ma ci sono cose che ho condiviso ed altre meno. Spero di non recare disturbo al giornalista e all’intervistata se proverò ad analizzare anch’io quello che ritengo un pensiero molto importante e problematico e cioè: i confini tra il mondo virtuale e quello reale in tutti i suoi aspetti.

Sono d’accordissimo sul fatto che Second Life sia fucina di idee e creatività, anche  se molto spesso ho assistito ad “opere” di dubbio gusto, dove l’arte non ci azzeccava per nulla o poco. Va bene che il mondo virtuale sia massima espressione di libertà, ma un conto è esprimersi, un conto è voler far passare vere e proprie ciofeche per arte. Chi scrive non è un critico d’arte, ma non è nemmeno una persona incapace di saper cogliere il bello dove c’è. Allora credo sia ora di confrontarsi con sana onestà intellettuale e dare a Cesare quel che è di Cesare, parlare chiaro, senza ambiguità o situazioni di comodo o di politically correct.

L’arte c’è, ed è assodato, ma il Metaverso pullula di troppi artisti che non meritano questo titolo. E siccome non tutti hanno il coraggio di dirlo, e di prenderne le distanze, con educazione e savoir faire, si finisce di fare di tutta l’erba un fascio. E chi merita di essere esaltato e portato alla giusta fama e conoscenza, finisce per essere uno/a dei tanti. Chi sa di valere alla fine si scoccia e se ne va per altri lidi.
Riguardo ai libri è la stessa cosa. Meritevole è l’impegno di Volando Amat di spingere Second Life alla lettura e, a chi ne ha le capacità e la voglia, di scrivere. Anche io in passato ho aderito alla cosa con molta partecipazione, ma col tempo ho compreso quanto sia difficile coinvolgere la gente alla lettura sul Metaverso, è quasi utopistico. Si legge poco in RL, figuriamoci in un contesto virtuale dove la gente entra soprattutto per cazzeggiare.

Trovo molto più interessante e stimolante la lettura mediante una bella voce narrante, che sappia coinvolgere gli spettatori. Ci vorrebbero più persone capaci di dar voce a ciò che viene scritto. Ma è solo una mia personalissima opinione.
Se poi si vuole un prodotto di nicchia, il discorso cambia, tutto e il contrario di tutto può starci. Ma si finirà per essere i soliti quattro gatti a dar voce ad eventi che sanno più di mondanità che altro.
Poi non capisco perché Second Life non possa sconfinare in RL. Forse non avviene il contrario?
E non capisco perché ci si ostini a chiamarlo ancora “gioco”. Non è affatto un gioco, non ne ha nemmeno le caratteristiche, a parte per i Giochi di Ruolo, che con il tempo perdono strada la loro caretteristica iniziale, lasciando spazio comunque alle emozioni.
Vogliamo illuderci sia un gioco, in realtà, ma lo è solo per pochissime persone.
L’intervistata, parla di pensiero avatariano. Ma a soffrire o a gioire chi è: l’Avatar o la persona che lo manovra dietro lo schermo?

Trovo rischioso lasciarsi andare ad una “filosofia avatariana”, come la definisce l’intervistata. Se ci passo più ore al giorno, non solo non è un gioco, ma rischio, se ne faccio motivo filosofico, di dormirci pure di notte, lasciando vagare il mio dualismo all’infinito, perdendo di vista un contesto reale che è, volente o nolente, la mia vera vita. Tra l’altro diventerebbe, e in parte lo è già diventato, un alibi a qualsiasi comportamento scorretto. Della serie: lo stronzo, non sono io, ma il mio Avatar!
Io amo il virtuale, ma amo anche il mondo reale… Reale e virtuale per me si fondono in un’unica persona, che sono io nelle mie mille sfaccettature. Ci sono cose che posso fare solo in RL, ci sono cose che posso fare solo in Second Life, ma non è dissociazione o bipolarismo, ma solo contesti tecnici e pratici sicuramente differenti. In RL non potrò mai teletrasportarmi, o volare con un semplice click. E mentre in Second Life comunicare sentimenti ed emozioni diventa molto più facile, in un contesto reale fare amicizia o altro risulta molto più difficile.
Quello che proprio non mi piace del Metaverso, per esempio, è l’incapacità di liberarsi di determinate ipocrisie che in RL non è sempre possibile fare. Invece è peggio. Spesso il tentativo di chi cerca di uscire fuori dal coro, viene visto in malo modo. Ho assistito di persona ad atteggiamenti ostili verso chi, durante un dibattito o una riunione, si sforzava di evidenziare aspetti negativi di una determinata questione. E’ come se fosse vietato il confronto, il voler mettere e mettersi in discussione. Viene tutto enfatizzato e visto come un’offesa personale. C’è più confronto nel salotto di Vespa che nei salotti del Metaverso.
Nei salotti del Metaverso ci si siede, o si sta in pied,i e in IM privati si spettegola, ogni tanto si scrive nella chat local qualcosa di circostanza, e finisce tutto lì!

Ecco perché l’evoluzione si ferma. Si ferma perché è tutto così noioso e circonstanziato. Perché nessuno osa. La comunicazione, l’arte, è anche questo: il coraggio di osare. Stranamente invece, finiamo per essere più abbottonati in Second Life, che in RL. Solo in campo sessuale, a mezzo di alter, si vive il Metaverso in tutta libertà. Per il resto, è la trasposizione in peggio del mondo reale.

So anche che i miei discorsi danno fastidio a più di una persona, ma so anche che in molti li condividono, e che in tanti non hanno voglia di esprimerli. Ma è il mio pensiero è il pensiero di una persona che non si fossilizza in un posto, ma che viaggia in lungo e in largo per il Metaverso, parlando con tutti di tutto. Non ho alcun timore di dire ciò che penso, e anche di rettificarlo se è il caso. Mi assumo sempre il coraggio delle mie azioni, parlandone in prima persona. Si, comprendo che non tutto può piacere a tutti, e che ognuno vuole e deve potersi vivere questo mondo come più gli aggrada, ma senza mentire su ciò che sono determinati aspetti. Se qualcosa non funziona e non decolla, bisogna chiedersi il motivo del  perché non vada, nonostante tutti gli sforzi del caso. Forse sarebbe anche il caso che alcune persone, e non mi riferisco a Volando Amat, si prendessero meno sul serio, e scendessero dalla cattedra sulla quale salgono senza averne nemmeno i presupposti e le capacità. Mi si potrebbe obiettare che lo faccio anche io, con questi miei scritti, ma io non sto criticando singole persone, ma atteggiamenti dei quali siamo tutti a conoscenza, e sfido chiunque a dimostrarmi il contrario. Mi si obietti che non sia vero, ma lo si dimostri, così come ho fatto io, e con educazione, perché anche quella latita spesso. Io ci metto la faccia in tutto ciò che dico e accetto qualsiasi critica purché fatta alle mie idee, e non alla mia persona. Lo ripeterò all’infinito, se necessario.

Tra un po’ sarà il mio compleanno, lo dico non perché voglia ricevere auguri o regali, ma per rimarcare ancora una volta il mio concetto iniziale. Lo trascorrerò in RL, con i miei amici, e poi in Second Life, sempre con amici. Per me questo significa solo una cosa: sono entrambi i miei mondi, che alle volte si fondono insieme, alle volte si sfiorano, ma sono entrambi importanti per ragioni diverse. Ma la festeggiata sarò sempre io, unica e sola identità.

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Translation in English by Duncan Bradders

I like reading and I like to do it at 360°, and for this I came across this interesting article . But there are things that I share and others less. I hope not to disturb the journalist and the interviewee if I explore what I believe a thought that is very important and problematic: the boundaries between the virtual and the real in all its aspects.

They could not agree on the fact that Second Life is a source of ideas and creativity, although I have seen very often “works” of questionable taste, where art was there for little or nothing. OK, so the virtual world is ultimate expression of freedom, but one thing is express yourself, another thing is to go into real bullshit believing is art. Who write here is an art critic, but neither is a person unable to grasp the beauty where there is it. So I think it’s time to deal with healthy intellectual honesty and give to Caesar what is Caesar’s, speaking clearly, without ambiguity or situations of convenience or political correctness.

The art is there, and it is a fact, but the Metaverse is full of too many artists who do not deserve this title. And since not everyone has the courage to say so, and to take distance from it, with education and savoir faire, you end up doing all the same brush. And who deserves to be exalted to the right and brought to fame and knowledge ends up being one of many. Who knows it at the end got annoyed and goes for other shores.
About the books is the same thing. worthy is the commitment to push Volando Amat in Second Life to read books, and whoever has the ability and desirem to write. Me too once joined the thing with a lot of participation, but over time I realized how difficult it is to engage people in reading books in the Metaverse, is almost utopian. We read just a little in RL, you can image in a virtual environment where people come mainly to hang and have a good time.

I find it much more interesting and stimulating reading through a beautiful narrative voice, that can involve the audience. There should be more people able to give voice to what is written. But that’s just my personal opinion.
Then if you want a niche product, the question changes everything and even can be its opposite. But you will end up being the usual four cats to give voice to mundane events more than anything else.
Then do not understand why Second Life can not cross over into RL. Perhaps it is the other way? And I do not understand why you still insist on calling it “game.” It’s hardly a game, do not even have the features, except for Role Playing, which eventually lose his initial characteristic, still leaving room for emotions.
We want to deceive is a game, actually, but it is only for very few people.
The interviewee speaks of avatarian thought. But who is to suffer or rejoice: the Avatar or the person who maneuver behind the screen?

I find it risky to lean towards a “avatarian philosophy”, as defined by the interviewee. If I spend inworld more hours per day, not only is not a game, but a risk, if I make philosophical reason, to sleep well at night, leaving my duality wander endlessly, missing a real context that is, willingly or unwilling, my real life. Among other things become, and to some extent has already become, an alibi for any misbehavior. Like: asshole, not me, but my avatar!
I love the virtual, but I also love the real world … for me Real and virtual merge into one person, that’s me in my many facets. There are things I can only do in RL, there are things I can do only in Second Life, but not about dissociation or beeing bipolar, but definitely different technical and practical contexts. In RL I can not teleport, or fly with a simple click. And while in Second Life to communicate feelings and emotions becomes much easier to make friends, in a real context or another is much more difficult.
What I do not like about the Metaverse, for example, is the inability to get rid of certain hypocrisy, like in RL is not always possible to do. Instead it’s worse. Often the attempt of trying to get out from the crowd, is seen in a bad way. I have personally witnessed such hostility toward those who, during a debate or a meeting, tried to highlight the negative aspects of a particular issue. And as if it were forbidden the confrontation, the wish to want to put things into questions. Everything is emphasized and seen as a personal affront. There is more confrontation in the living room of a political tv show than in the salons of the Metaverse.
In the salons of the Metaverse you sit down, or you stand, gossiping in private IMs, sometimes you write something circumstantial in the chat local, and it all ends there!

That’s because evolution stops. It stops because it’s all so boring and circumstantial. Because no one dares. The communication, art, is this: the courage to dare. Strangely, however, everuthing end up being more cuddly in Second Life, that in RL. Only in the sexual field, by the use of alters, the Metaverse is living in complete freedom. For the rest, is the translation for the worse in the real world.

I also know that my speeches bother more than one person, but I also know that many share them, and that many are unwilling to express them. But it is my thought is the thought of a person who does not fossilize in one place, but traveling the length and breadth of the Metaverse, talking to everybody about everything. I have no fear of saying what I think, and also to correct myself if necessary. I take more courage for my actions, talking in first person. Yes, I understand that not everything can please everyone, and everyone wants and needs to be able to experience this world as they wish, but without lying about who I am in certain aspects. If something does not work and does not take off, ask yourself the reason why they do not go, despite all the efforts of the event. Perhaps it would also be the case that some people, and I do not mean Volando Amat, were taken less seriously, and come down from the desk on which they climb even without having the requirements and capabilities. I could argue that I do too, with my own writings, but I’m not criticizing individuals but attitudes of which we are all aware, and I challenge anyone to show me otherwise. I objected that it is not true, but it proves, as I did, and with education, because even education is a missing behaviour. There I put my èrson in everything I say and I accept any criticism if made to my ideas, and not to me. Will repeat indefinitely, if necessary.

In fews days will be my birthday, I say this not because I wants to receive cards or gifts, but to emphasize once again my initial concept. I’ll spend it spend in RL, with my friends, and then in Second Life, always with my friends. To me, this means only one thing: they are both of my worlds, that sometimes melt together, sometimes they touch on, but both are important for several reasons. But I’ll always be celebrated it, and only with one identity. Myself.

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Traduccion al Espanol by Duncan Bradders

Me gusta leer y me gusta hacerlo a la redonda, y por es me encontré con este interesante artículo . Pero hay cosas que comparto y otras menos. Espero no molestar a la periodista y el entrevistado si yo voy a explorar lo que creo un pensamiento muy importante y problemático: los límites entre lo virtual y lo real en todos sus aspectos.

Estoy muy de acuerdo sobre el hecho de que Second Life es una fuente de ideas y creatividad, aunque he visto muy a menudo “obras” de dudoso gusto, donde el arte entraba allí por muy poco o nada. Està bien que el mundo virtual sea la maxima expresión de libertad, pero una cosa es expresarse, otra cosa es querer pasar verdaderas tonterias por arte. Quien escribe no es un crítico de arte, pero tampoco es una persona incapaz de captar la belleza donde sea. Así que creo que es hora de recorrer a sana honestidad intelectual y dar a César lo que es del César, hablar con claridad, sin ambigüedades ni situaciones de conveniencia o politicamente correcta.

El arte está ahí, y es un hecho, pero el Metaverso está llena de demasiados artistas que no merecen este título. Y puesto que no todos tienen el coraje de decirlo, y de tomar distancia, con educación y savoir faire, se termina haciendo de todo en el mismo saco. ¿Y quién merece ser exaltado y ser llevado a la justa fama y publicizado, termina siendo uno/a de los muchos. Quién sabe de valer realmente algo al final se molesta y se va por otros lados.
Acerca de los libros es la misma cosa. Digno es el compromiso de Volando Amat de empujar la poblaciòn de Second Life a la lectura, y el que tiene la capacidad y el deseo, de escribir. Yo también una vez me agreguè a estos eventos con mucha participación, pero con el tiempo me di cuenta de lo difícil que es involucrar a la gente en la lectura del Metaverso, es casi una utopía. Se lee muy poco en la vida real, y mucho menos en un entorno virtual donde la gente viene sobre todo para pasarse un rato.

Me parece mucho más interesante y estimulante lectura a través de una hermosa voz narrativa, que puede involucrar a la audiencia. Debería haber más personas capaces de dar voz a lo que está escrito. Pero eso es sólo mi opinión personal.
Entonces, si usted quiere un producto de nicho, la cuestiòn cambia, podemos conseguir todo y hasta su contrario. Pero va a terminar siendo los habituales cuatro gatos que dan voz a unos eventos que saben mas de mundanidad que cualquier otra cosa.
Entonces no entiendo por qué Second Life no se puede cruzar con la RL. Tal vez es al revés?
Y yo no entiendo por qué siguen insistiendo que se califique como “juego”. Es apenas un juego, ni siquiera tiene las características, a excepción de Juego de Roles, que con el tiempo pierden su camino caretteristica inicial, dejando espacio para las emociones.
Nos quieren dejar creer que es solo un juego, y en realidad lo es sólo para muy pocas personas.
El entrevistado habla de pensamiento avatariano. Pero, ¿quién es a sufrir o regocijarse: el Avatar o la persona que maniobra detrás de la pantalla?

Me parece arriesgado inclinarse hacia una “filosofía avatariana”, tal como se define por el entrevistado. Si paso en Second Life muchas horas al día, no sólo no es un juego sino un riesgo, si hago mis razones filosóficas, dejando mi dualidad vagar sin cesar, perdiendo de vista el contexto real que al final es mi vida real. Sin embargo se vuelve, y ya actualemente lo es, en una coartada para cualquier mal comportamiento. De la serie: gilipollas si, pero no yo, sino mi avatar!
Me encanta lo virtual, pero también me gusta el mundo real … para mí real y lo virtual se funden en una sola persona, que soy yo en mis múltiples facetas. Hay cosas que sólo se puede hacer en la vida real, hay cosas que puedo hacer sólo en Second Life, pero no es disociación o bipolarismo, pero solo contextos técnicos y prácticos definitivamente diferentes. En RL no puedo teletransportarse, o volar con un simple clic. Y mientras que en Second Life comunicar sentimientos y  emociones esmucho más fácil, hacer amigos en un contexto real u otro es mucho más difícil.
Lo que no me gusta el Metaverso, por ejemplo, es la incapacidad para librarse de cierta hipocresía que en la vida real no siempre es posible hacer. Ademas es peor. A menudo, el intento de tratar de salir de la manada es juzgado de mala manera. Yo personalmente he visto tanta hostilidad hacia aquellos que, durante un debate o una reunión, trató de poner de relieve los aspectos negativos de un tema en particular. Y es como si se prohibió la confrontación, el querer de ponerse en tela de juicio. Todo se enfatiza y se ve como una afrenta personal. Hay más confrontación en una transmisiòn televisiva de politicos que en los salones del Metaverso.
En los salones del Metaverso te sientas, o te queda parado, y en privado mensajeas chismes, a veces escribimos algo circunstancial en el chat local, y todo termina ahí!

Eso es porque la evolución se detiene. Se detiene, porque todo es tan aburrido y circonstanziato. Debido a que nadie se atreve. La comunicación, el arte, es la siguiente: el valor de atreverse. Extrañamente, sin embargo, llegamos a ser más cerrados en Second Life que en la vida real. Sólo en el campo sexual, a través de alter, el Metaverso se vive en completa libertad. Por lo demás, es la traducción en peor del mundo real.

También sé que mis discursos molestan más de una persona, pero también sé que muchos comparten, y que muchos no están dispuestos a expresarlo. Pero es mi pensamiento es el pensamiento de una persona que no se fosiliza en un solo lugar, sino que viaja a lo largo y ancho del Metaverso, hablando a todos de todo. No tengo miedo de decir lo que pienso, y también de corregirme si es necesario. Tomo el valor de mis acciones, hablando en primera persona. Sí, entiendo que no todo se puede complacer a todos, y todo el mundo quiere y necesita ser capaz de experimentar este mundo a su antojo, pero sin mentir acerca de quién soy en ningun aspecto. Si algo no funciona y no despega, pregúntese a sí mismo la razón de por qué no va, a pesar de los esfuerzos del caso. Tal vez también sería el caso de que algunas personas, y no me refiero a Volando Amat, fueron tomadas menos en serio, y bajar del lugar donde quieren subir, sin tener los requisitos y capacidades. Se podría decir que yo también con mis propios escritos lo hago, pero no estoy criticando a los individuos, sino las actitudes de los cuales todos somos conscientes, y yo desafío a cualquiera a que me demuestre lo contrario. Se me observe que no es cierto, pero se me pruebe, como hago yo, y con educación, porque incluso hace falta de educaciòn a menudo. Yo pongo mi cara en todo lo que digo y acepto cualquier crítica relativa a mis ideas, y no a mí. Lo repetirè indefinidamente si es necesario.

Dentro de poco serà mi cumpleaños, lo digo no porque quiero recibir tarjetas o regalos, sino para enfatizar una vez más mi concepto inicial. La pasarè en la vida real con mis amigos, a continuación, en Second Life, siempre con amigos. Para mí, esto significa sólo una cosa: son mis dos mundos, que a veces se reúnen, a veces se tocan, pero ambos son importantes por varias razones. Pero la cumpleañera serè solo yo, unica y sola identidad.

Dalle animazioni 3D al Machinima: Adam Falco

Un italiano, un uomo del sud che ha fatto la gavetta presso prestigiose aziende multinazionali, da IBM ad Olivetti, un uomo che non si è mai fermato nella ricerca di realizzazioni tecniche ispirate alla ricerca di se stesso, e delle sue capacità di grafico, di regista, di realizzatore di sogni filmati: questo è Adam Falco, aka Falco Tomsen nel Mondo Virtuale di Second Life.

 Troverete in rete una quantità enorme di informazioni su di lui, in primis nei suoi due canali youtube (per RL: – p/u

e per SL http://www.youtube.com/user/FalcoEdv?feature=mhee ).

 Troverete anche una sua biografia a questo link: , e una delle sue demo qui:

http://www.youtube.com/watch?v=ASrFGgcJi_M&feature=channel_video_title

Da vedere lo spot “In quelle Trine Morbide” girato in occasione dell’esposizione della collezione Arnaldo Caprai dei Merletti dell’Ottocento, presso il Museo Napoleonico di Roma: http://www.youtube.com/watch?v=iYBdSDkMFFo o lo spot pubblicitario girato nel 2010 per la “Ventigradi” di Lodi: http://www.youtube.com/watch?v=AZR29u4w14s.

Adam vive con la famiglia (moglie e quattro figli) ad Hannover, in Germania, e lavora nel settore dell’animazione 3D e della documentaristica pubblicitaria, avendo creato nel 1998 la FALCO-DVE (Digital Video Editing), e avendo già alle spalle notevoli realizzazioni per importanti aziende industriali e di servizi (quali IKEA e Audi).

 L’incontro di Adam Falco con Second Life avviene nel 2007, e da allora una parte della sua produzione si avvale di quest’ambiente immersivo in 3D. Le clip da lui girate in Second Life sono tra le realizzazioni più professionali e innovative che sono state finora prodotte nel Metaverso, in termini di sfruttamento tecnico dell’ambiente, di utilizzo delle tecniche di ripresa e del mixing perfetto tra immagine e suono.

Abbiamo contatatto Adam e abbiamo voluto affrontare con lui il tema delle prospettive che ci riserva questa tecnica “cinematografica” del Machinima, e dell’utilizzo delle ambientazioni grafiche 3D nella sua produzione. In particolare, vogliamo avere il suo parere su quelle che utilizzano i Mondi Virtuali come scenario di riferimento per le riprese.

AquilaDellaNotte: Adam, i film di animazione 3D, a partire dalle esperienze iniziali e ormai leggendarie della Pixar di Steve Jobs, giocano ormai un ruolo molto importante nell’attuale produzione cinematografica. E’ in questa scia che si svolge la tua attività? E in che modo i Mondi Virtuali possono contribuire a questa evoluzione di queste tecniche?

Adam Falco: I Mondi Virtuali sono sempre esistiti, sin dagli anni ‘60, con i primi esperimenti VR (Virtual Reality) e attualmente, anche se sono saliti alla ribalta, sembrano essere ben lontani dalle realizzazioni di film di animazione 3D, come quelli della Pixar. Passerá almeno un decennio per poter raggiungere degli ottimi risultati. Mi chiedo però cosa sarà capace di realizzare la stessa Pixar fra 10 anni. In sostanza, ci sarà sempre una grande disparità fra Mondi Virtuali, come quello di Second Life, e mondi in cui la Pixar realizza le proprie opere, a meno che non si creino delle sinergie tra di loro. Non so quale sia la mia direzione in tal senso, sono un regista di spot televisivi, il Mondo Virtuale, per ció che riguarda la mia attività, rimane uno dei mezzi possibili, una possibile alternativa. Ma consentimi di dire ció che penso dei Mondi Virtuali, e in questo caso di Second Life dal punto di vista umano. La virtualità non è che l’anticamera della realtà: nulla esiste, se non prima nella nostra testa.  L’uso di queste piattaforme dovrebbe consentirci di migliorare la realtà, costituire una specie di banco di prova,  e in questo, che Second Life potrebbe avere si grandi successi, ma evidentemente pochi introiti. Spesso accade esattamente il contrario, se non addirittura la completa sostituzione della realtá con la virtualitá,  bloccando quindi un sano processo evolutivo che ci costringe a rimanere incollati alle nostre sedie. A questo punto sarebbe preferibile che  rimanesse solo un gioco.

AquilaDellaNotte: Un mondo virtuale è, di per se stesso, un ambiente di simulazione. Pensi che la sua peculiarità possa apportare qualche elemento nuovo nel panorama delle riprese cinematografiche, o per te resterà sempre una produzione di piccola nicchia?

Adam Falco: Se parliamo di Second Life, è ovvio che ci siano ancora delle lacune, ma personalmente non credo che questo possa rappresentare un limite in una produzione cinematografica. In definitiva ci può essere un film di animazione 3D spettacolare, con effetti strabilianti, ma che magari in sostanza non dice nulla, rispetto ad un altro, con una risoluzione più modesta come quella di SL, che può dare delle forti emozioni. Se pensiamo ai vecchi film giapponesi godzilliani, oggi ci appaiono ridicoli, mentre a quei tempi erano una rivoluzione. Penso che sia doveroso avere pazienza e aspettare. Concludo, dicendo quindi che sia l’aspetto grafico, che l’animazione in se, siano importanti, ma non necessariamente determinanti nella realizzazione di un film 3D. Considerando l’implementazione di effetti speciali che senza dubbio possono migliorare e correggere  la qualità audiovisiva, dove ce ne sia bisogno, senza sconvolgerla più di tanto. A mio parere, il successo di una produzione è dovuto innanzitutto alla scelta e alla realizzazione delle musiche, che devono amalgamarsi perfettamente con le immagini, suscitando così emozioni REALI.

AquilaDellaNotte: Com’è nato il tuo interesse per Second Life, quando hai capito che potevi “sfuttarlo” per il tuo lavoro.

Adam Falco: Ho scoperto Second Life nel 2006, per caso, mentre effettuavo delle ricerche su nuovi programmi 3D. Devo dire che non mi ha sconvolto più di tanto, mi sembrava d’esser ritornato ai tempi del Commodore 64. Vivo in Germania ormai da tanti anni e il dover socializzare sopratutto con gli italiani mi ha spinto a rimanerci. All’inizio, non volevo che la mia attività reale intralciasse questo mondo, per me era semplicemente una distrazione, uno staccare la spina alla realtà. Ma poi, irrimediabilmente dopo il “chi sei”, viene il “che fai”. Paradossalmente non è un lavoro, direi che è quasi una missione, per chi ha riposto massima fiducia in me, nella realizzazione di un video. La meravigliosa scoperta è la libertà di movimento, senza i compromessi come nella vita reale, che, sopratutto nel mio settore, corrispondono ad una vera e propria giungla.

AquilaDellaNotte: Quali sono le caratteristiche tecniche che, a tuo parere, potrebbero migliorare il lavoro di gente come te nell’ambito del Machinima, e verso cui si potrebbe evolvere Second Life?

Adam Falco: Beh, non so cosa usi il nostro caro Philip Rosedale dal proprio salotto di casa 🙂  ma la scelta del PC o Apple adatto, con schede grafiche appropriate, sono il primo passo. Se posso fare qualche esempio, i desktop Alienware DELL sono attualmente senza ombra di dubbio il massimo. Se parliamo invece  di Video-System Editor, e non solo per il Machinima, si parte da software medio professionali, come il Sony Vegas Pro, Abobe After effects, fino a soluzioni altamente professionali. Hardware e Software Avid, Media Composer, o Symphony che comportano un investimento minimo che varia dai 7  fino ai 15000 €. Per quanto riguarda Second Life, il “fate vobis” strategico di Philip Rosedale,  con il rilascio delle license del codice sorgente del client, anche se ha dato vita a nuovi viewers, evolutivamente non basta, non potendo sfruttare a pieno le potenzialitá dei nostri super PC.

AquilaDellaNotte: Cosa pensi dell’attuale livello di evoluzione delle Grid Open Sim, hai già fatto qualche esperienza nel loro utilizzo? Se si, su quali?

Adam Falco: Francamente, per mancanza di tempo non ho fatto nessuna esperienza concreta su Open Sim, spero di approfondire in futuro. Anche se teletrasportarsi fino all’esportazione delle proprie creazioni, senza nessun problema, è una prospettiva veramente allettante, e spero si concretizzi definitivamente il più presto possibile.

AquilaDellaNotte: Quali sono le caratteristiche che un ambiente quale Second Life ti ha messo a disposizione, rispetto ai mezzi di modellazione 3D preesistenti, e che avevi già usato nella tua carriera?

Adam Falco: Nel mio caso l’immediatezza nella realizzazione di scenografie, ad esempio. Lavorare con altri software 3D, sia pur con un layout assolutamente identico, ripaga con una qualità grafica eccellente, ma  tempi e  costi sono naturalmente elevati.

 AquilaDellaNotte: Pensi di avere dei caratteri distintivi rispetto ad altri registi di Machinima? Che cos’è che ti contraddistingue?

Adam Falco: Un detto tedesco dice “Die Arbeit muss spaß machen!”- “Il lavoro deve divertire”, questo innanzitutto.  Non sono sicuramente i mezzi a contraddistinguermi, ti rispondo come ho risposto ad un  giornalista americano, tempo fa: per ciò che mi riguarda, userei, se fosse necessario, anche mezzi rudimentali per poter realizzare un lavoro. Alcuni sono convinti, e non parlo solo di Second Life, che i software rappresentino la bacchetta magica per tutto, ma non è cosi. Saper raccontare una immagine, anche un singolo frame, senza avvalersi necessariamente dell’ausilio di grandi software, è il mio obiettivo! Di registi di Machinima ce ne sono davvero tanti, e anche molto bravi, ed è davvero molto difficile fare una distinzione.  Colgo l’occasione per dirti che ammiro moltissimo Hideo Kojima, un regista di Machinima su piattaforma PS3.

 

AquilaDellaNotte: Consentimi ora una focalizzazione su temi che riguardano aspetti più generali. Mi rivolgo ad un uomo del Sud Italia, con tutte le considerazioni che potremmo fare sulle difficoltà che una persona come te ha incontrato all’inizio della sua carriera. Pensi che il settore in cui lavori possa offrire qualche prospettiva a un giovane che sta cercando faticosamente la sua strada, ed è possibile che tale strada possa trovarla rimanendo a casa sua, oppure, tornando a stereotipi antichi, ma ridiventati purtroppo attuali, credi sia indispensabile emigrare?

Adam Falco: Le prospettive in questo settore si rivolgono a tutti coloro che hanno una predisposizione artistica. Come è facile intuire, conta l’essere geniali, trovare l’idea giusta al momento giusto, a casa propria oserei dire. Credo che, se non si hanno queste qualità innate, si rischia faticosamente, come dici tu, ma a rischio di sbagliare strada. Purtroppo non può considerarsi un alternativa nella ricerca di una attività.

 AquilaDellaNotte: Il tuo lavoro si svolge all’estero, per scelta di vita familiare o perché puoi svolgere meglio lì il tuo lavoro?

Adam Falco: Ho sempre amato viaggiare, ho vissuto prima in Austria, poi sono arrivato qui, in Germania. Non ero un ragazzino facile, è stato semplicemente un colpo di testa, non ho mai programmato nulla nella mia vita, ho lasciato che tutto accadesse. In questo credo di essere stato sfacciatamente fortunato.

 AquilaDellaNotte: Come vedi il futuro dei Mondi Virtuali, sei ottimista o pessimista rispetto al futuro di Second Life?

Adam Falco: Come un Cristoforo Colombo del XXI secolo,  innalzerei le vele alla scoperta di nuove terre, anche se molti sono abbastanza scettici. Fra un pò ci sentiremo dire: “Terraaa!!!”. Per ciò che riguarda Second Life, purtroppo si preferisce realizzare applicazioni in grado di lavorare agevolmente su computer con processori e schede grafiche tecnicamente modeste, garantendo cosi il massimo dell’utenza. Le continue manutenzioni di questi giorni non sono un caso, la concorrenza è alle porte! Se si realizzasse quella che è già una Open Sim, ma completa, compatta con tutte le caratteristiche dei nuovi viewers, con la  possibilità quindi di avere il tutto direttamente su Hard Disk come stanno già realizzando altre aziende, andrebbe sicuramente molto meglio. Su Bluemars, ad esempio, non esiste lag, anche se è decisamente diverso,  ma evidentemente anche questo è un “no copy/no modify/no transfer”.

AquilaDellaNotte: Grazie della tua disponibilità Adam, è stata una chiacchierata molto proficua. Spero di rivederti a breve, per parlare di qualche tuo prossimo progetto magari in Italia. A presto.

SolAria… Un mondo per “sognare a puntate”….

Da pochi mesi (dicembre 2011), è aperta al pubblico una interessantissima sim fatta da Italiani, di nome SolAria http://maps.secondlife.com/secondlife/SOLARIA/66/134/29. Trovate anche la pagina facebook qui: http://www.facebook.com/S0Laria.

Gestita dal duo artistico/creativo composto da Maizon Rayna e Maveryck Breen, due builder di eccezione, lo scopo con cui è stata costituita non è, contrariamente a quanto accade in genere in SL per “cercare di fare soldi”, ma per la genuina volontà di creare cose belle in libertà e senza costrizioni.

Quindi navigazione “a vista” e come spesso accade la mancanza di un progetto invece di essere un limite, può trasformarsi in un motore propulsivo incredibile che consente ora di vedere in SolAria un organismo coerente e armonico, tant’è che la stessa Linden Lab l’ha inserita nell’elenco delle sim più fotogeniche: http://secondlife.com/destinations/photospots apparentemente sembra che la sim venga vista come la ricostruzione organica di un paese di mare italiano.

Intervistando Maizon appare evidente che il meccanismo costruttivo è spontaneo e naturale, in particolare è affascinante la definizione di come è avvenuto il legame fra le varie opere:

“come decidiamo ? hai presente quel gioco che si faceva da bambini …io faccio un segno sul foglio e tu lo continui con un segno tuo e poi ne faccio uno io e poi tu fino ad avere un disegno alla fine ? ecco così gestiamo solAria.”

I risultati sono sorprendenti soprattutto per quanto riguarda la qualità e la minuzia dei dettagli. Tutto pare studiato e ogni luogo è attentamente “personalizzato” in modo da dare una sensazione di iperreale non facilmente rintracciabile su SL. Inoltre l’isola rimane sempre in cantiere, non è mai finita. Di volta in volta nuove aggiunte, variazioni la rendono viva e vera.

Per esempio una ultima aggiunta fatta è stata quella della trasformazione del ponte abbandonato in una serra pensile semi-abbandonata affascinante ed evocativa…

Ecco una mappa dell’isola:

Tecnicamente la maggior parte delle cose costruite su SolAria sono prim normali e sculpted. Molti sculpted sono realizzati in modo sofisticato allo scopo di ridurre l’occupazione in prim. Scarsissimo l’uso delle mesh. Attendiamo che Maizon e Maverick ci aiutino nei nostri corsi di sculpting e building in modo da poter formare anche altre persone e magari aiutare la community opensim a sviluppare contenuti autentici ed originali.

Sull’isola sono presenti anche dei negozi (Maizon è un’ottima creatrice di abiti professionale). Contrariamente a quanto capita in molte parti di SL i negozi sono perfettamente integrati nel paesaggio, non sono intrusivi e in alcuni casi sono quasi nascosti…

Alcuni oggetti dell’isola sono addirittura in vendita (una copia evidentemente). Ad esempio la pergola dell’osteria è in vendita a 500 L$. Queste vendite hanno lo scopo di dare una piccola mano per il pagamento delle tremende tier, ma anche forse per esprimere in modo tangibile un ringraziamento agli sforzi che hanno compiuto questi creativi.

Scrivo volentieri su questa sim per dimostrare che l’eccellenza e la fantasia possono essere ottimamente rappresentate da italiani, e cosa che a me colpisce sempre molto, anche al di fuori della logica del guadagno ad ogni costo… 🙂

NB: Quest’isola è nell’elenco delle Land Italiane  http://virtualworldsmagazine.wordpress.com/censimento-land-italiane-di-sl/ con questa auto descrizione (semplice ed efficace):

Relax , fotografie, riflessioni
SolAria è una land piena di colori, arte ed emozioni ed è nata dal cuore di
Maveryck Breen e mAizon Rayna. Abbiamo costruito questa terra per vivere i
nostri sogni e per dare a tutti la possibilità di trascorrere momenti di serenità e
di gioia per condividere insieme il piacere di vivere questa seconda vita .
Amiamo molto la nostra terra, perché è una parte di noi e abbiamo deciso di
aprire l’accesso a questa land a tutte le persone che vivono le stesse emozioni
e amano le cose belle.

Moda … no solo moda.

Serena Domenici

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Second Life es muchas cosas, como ya he escrito varias mas veces y ampliamente, pero sobre todo es creatividad, la creatividad que abarca muchos campos. La moda es sin duda uno de los muros de soporte de este mundo tan fascinante y controvertido. El metaverso vive sus vidas cruza las barreras en gran medida por la apariencia externa del avatar. Avatares que usar ropa que nada tienen que envidiar por formas, colores y accesorios a los que vemos en los escaparates de nuestras tiendas en RL. Confieso que soy una víctima de la moda, siendo casi compulsiva en la busqueda de un vestido que sea de mi gusto. Mientras que en la vida real tengo mis tiendas de confianza, a donde voy y elijo sin perder mi tiempo, en el Metaverso un tp te teletransporta de una tienda a otra sin tener que esperar o perder tiempo en lso probadores. Mira, eliges y pagaa todo con un movimiento de tu ratón. Obviamente, no todo es gratuito, se necesita dinero real, convertida a L$ para poder comprar. Pero los costos no son excesivos, después de todo … el precio de un croissant y un café para satisfacer su lado estético y hacer que tu avatar sea el único posible.

Tiendas de ropa, maquillaje, skin, shape, zapatos, pelo, joyas, incluso ojos personalizados y tatuajes para crear un sueño que a menudo, en nuestra vida real, no podemos realizar por varias razones.

Pero lo que hace posible esta magia, está detrás del trabajo de muchas personas. Verdaderas personas creativas. Obviamente no son todos excelentes, pero te garantizo, y yo escribo para aquellos que saben poco o nada sobre el Metaverso, que he visto ropa y calzados realmente originales y únicos, no todo se importa o se imita del mundo real, a menudo se crea.

Y lo que viene creado, entonces se presenta en varios desfiles de moda. Desfiles en el que nada se deja al azar. Los modelos y las modelos que se preparan para la pasarela con la misma disciplina y la ambición de sus colegas en la carne. A veces me sonrío, sin duda las modelos no están obligadas a dietas especiales y detrás de la PC se puede seguir comiendo lo que quieren y nunca tendran dolor en los pies. Pero te aseguro que psicológicamente estan totalmente caladas en el personaje … se matriculan en cursos que la hacen mas competitiva y Avatar con el aspecto lo más similar posible a los modelos reales de RL. Sufren los mismos celos y rivalidades, y los golpes bajos no se ahorran a nadie.

Siempre leo las revistas de moda, y me complace observar que los modelos no son tan anoréxica como una vez y que la politica comercial que la volvio demasiado flaca ya tuvo su tiempo … También me gustaría que el Metaverso se adaptara a esta nueva forma de pensar y tuviera mas osadia … Y que nosotros tambien tuvieramos avatares menos perfectos. Todos somos muy utópicos y las modelos demasiado desfilando en una pasarela … Creo que es hora de poner el telón sobre una idea de perfección que muchas veces, se acerca más en lo feo que en lo hermoso … y veo más y más fascinada que avatares crean su propio keko con las imperfecciones de la vida real. Es una autocrítica que yo me hago también, en primer lugar. Y es cierto que es una segunda vida, pero porque llevarla a los extremos que en la naturalze de todos los dias no existe, y si existe, es a menudo el resultado de la ayuda de un cirujano? Yo, por ejemplo, en la vida real mido 1,63 sin tacones, pero en SL, soy una amazona … Nada grave, por el amor de Dios … pero, obviamente, el hecho de no ser muy alta me molesta, pero este es un tema que merece un artículo aparte.

Hay tiendas de ropa, que tal vez estan mas bonitas de la ropa que exponen. Los americanos son muy buenos en esto. Que respeto a nosotros, los europeos, por ejemplo, tienen un gusto mas cargado, y prefieren los vestidos de noche o ropa de época, pero no ahorran los gastos en relación a la arquitectura y los diversos escenarios. Y ellos son educados y muy disponibles para resolver cualquier problema. Talentosos en el maquillaje y la creacion de cabellos.

Doy vueltas en todos lugares de moda. En Francia la moda es sin duda, de alguna manera o muy demodé, o muy avanzada. Los británicos tienen algunas ideas creativas y, sin embargo particulares productos no deben ser subestimados. Brasil y América Latina tienen su propio estilo, que es poco apreciado por nosotros, pero definitivamente se ajusta a sus colores e incluso sus avatares. Los asiáticos, un poco de todo, … pero definitivamente hay cosas que hay que imitar.

Los italianos, se me permita la audacia, somos sin duda los más creativos y realistas, y con un gusto que no tiene miedo a la competencia … Me refiero a los creadores de ropa (lo que se refiere al resto es sin duda subjetivo y la elección de la ropa muy personal). Pero más allá de nombres de creadores bien conocidos, muchas personas utilizan nombres extranjeros y localizarlos no es fácil y a veces a pesar de la habilidad innata, carecen de cortesía. Italiano y el francés tienen la palma de los mas dificiles de tratar. Pero mientras que los franceses odian todo lo que no es frances, nosotros italianos somos muy dificiles entre compatriotas.

Para aquellos con un presupuesto limitado, o que son demasiados perezosos o a caza de descuentos, yo recomendaría el uso de marketplace, se registra en el portal y accede a una especie de Catalologo Postal: allí no se puede elegir una mujer o un marido, pero es facil encontrar algo para comprar que sea al alcance de cualquier bolsillo.

Pero el mundo de la moda no termina aquí. Al igual que cualquier ambiente que se precie, tiene su gurú. Frolic Mills es sin duda uno de los exponentes más destacados de este fascinante mundo. Hay el aspecto organizativo, y hay muchas agencias que se ocupan de la publicizar eventos de moda como hace uno de mis amigos, Bradders Duncan. Debido a que no se deja nada al azar, detrás de las escenas hay una verdadera máquina belica que tiene costos determinados. Por lo tanto todo lo que es hermoso, tiene un presupuesto de salida más “alto”.

Este mio artículo se ampliará con el tiempo. Yo le hare’ saber de los estilistas, organizadores de eventos, modelos, y de personajes como Frolic Mills. Estoy segura de una cosa: he visto recientemente unos hermosos zapatos en las tiendas de mi ciudad (RL) que he comprado hace tiempo en el metaverso … ¿Quién copia a quién? Yo no apostaría por la respuesta.

Traducido del italiano por: Duncan Bradders

Moda … non solo moda.

by Serena Domenici

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Second Life è tante cose, come ho già scritto ampiamente più volte, ma è soprattutto creatività, creatività che abbraccia molti campi. La moda è senza dubbio uno dei muri portanti di questo mondo così affascinante e controverso. Il Metaverso vive e attraversa le sue barriere basandosi molto sull’aspetto esteriore degli avatar. Avatar che indossano abiti che nulla hanno da invidiare per forma, colori e accessori a quelli che vediamo nelle vetrine dei nostri negozi in RL. Confesso di essere una fashion victim, di essere quasi compulsiva nella ricerca di un abbigliamento di mio gusto. Mentre in RL ho i miei negozi di fiducia, dove vado e scelgo senza perdere tempo, sul Metaverso un tp ti teletrasporta da un negozio all’altro, senza dover fare file o  sedute estenuanti nei vari spogliatoi. Guardi, scegli e paghi il tutto con un semplice movimento del mouse. Ovviamente, il tutto non è gratis, ci vogliono veri soldi, convertiti in L$ per poter acquistare. Ma i costi non sono eccessivi tutto sommato… il prezzo di una brioche e di un caffé per soddisfare il proprio lato estetico e per rendere il proprio avatar più unico possibile.

 Negozi di vestiti, makeup, skin, shape ,scarpe, capelli, gioielli, persino occhi personalizzati e tatoo per renderci possibile un sogno che spesso, nella nostra vita reale, non è possibile da realizzare per varie ragioni.

 Ma a rendere possibile questa magia, c’è  dietro il lavoro di tanta gente. Dei veri e propri creativi. Ovviamente non sono tutti bravissimi, ma vi garantisco, e lo scrivo per chi conoscesse poco o nulla il Metaverso, che ho visto vestiti e scarpe davvero originali e di un gusto unico… non tutto viene imitato o importato dal mondo reale, spesso viene creato.

E ciò che viene creato, viene poi presentato nelle varie sfilate di moda. Sfilate dove nulla è lasciato al caso. Modelle e fotomodelle che si preparano alla passerella con la stessa disciplina e ambizione delle loro colleghe in carne e ossa. Sorrido, sicuramente le avatar modelle non sono costrette a diete particolari e dietro al PC possono continuare a mangiare quello che vogliono e non avranno mai dolore ai piedi. Ma vi assicuro che psicologicamente sono totalmente immedesimate nella parte … si iscrivono a corsi che rendano portamento e avatar competitivo e più somigliante possibile all’aspetto reale delle modelle in RL. Soffrono delle stesse gelosie e rivalità, e i colpi bassi non risparmiano nessuno.

Leggo da sempre riviste di moda, e ho notato con piacere che le modelle non sono più anoressiche come un tempo e che la donna eccessivamente magra abbia fatto ormai il suo tempo… Mi piacerebbe che anche il Metaverso si adeguasse a questa nuova corrente di pensiero ed osasse di più… E che anche noi avatar ci adeguassimo a rendere i nostri avatar meno perfetti. Siamo tutti troppo utopistici e troppo magre le modelle che sfilano in passerella… Credo sia ora di far calare il sipario su un’idea di perfezione che, tante volte, rasenta più il brutto che il bello… e guardo affascinata sempre di più gli avatar che creano il loro pupazzo con le imperfezioni della vita reale. E’ un’autocritica che mi faccio anche io, in primis. E’ vero che è una seconda vita, ma perché raccontarcela estremizzando ciò che in natura non esiste, e se esiste, è spesso frutto dell’aiuto di qualche chirurgo? Io per esempio, in RL sono alta 1.63 senza tacchi, ma in sl, sono una amazzone… Niente di grave , per carità…ma evidentemente il fatto di non essere altissima, mi rodeva 🙂 Ma questo è un discorso che meriterà un articolo a parte.

 Ci sono dei negozi di vestiti, che forse sono più belli dei vestiti che vengono esposti. Gli americani in questo sono bravissimi. Rispetto a noi europei, diciamo, hanno un gusto più carico, e preferiscono gli abiti da sera o i vestiti vintage, ma non risparmiano spese per quanto concerne l’architettura e i vari scenari. E sono educatissimi e disponibilissimi a risolvere eventuali problemi. Bravissimi nel makeup e nelle acconciature di capelli.

 Ho girato un po’ ovunque. In Francia la moda è sicuramente, per certi versi, o estremamente demodè, o estremamente all’avanguardia. Gli inglesi hanno qualche spunto creativo e tuttavia affascinante, prodotti di nicchia da non sottovalutare. Brasile e Paesi dell’America latina hanno una loro moda che difficilmente è apprezzata da noi, ma sicuramente adatta ai loro colori e persino ai loro avatar. Gli asiatici, di tutto un po’… ma ci sono cose assolutamente da imitare.

 Noi italiani, mi si permetta l’ardire, siamo sicuramente i più creativi e realistici, e dotati di un gusto che non teme concorrenza… Mi riferisco ai creatori di vestiti (per quanto concerne il resto è sicuramente soggettivo l’abbigliamento e la scelta dei singoli avatar). Ma a parte qualche nome conosciutissimo, molti usano nomi stranieri ed individuarli non è facile e alle volte nonostante le innate capacità, peccano di buona educazione. Italiani e francesi detengono la palma della puzzetta sotto il naso. Ma mentre i francesi la rivolgono a tutto ciò che francese non è, noi siamo spocchiosi tra connazionali.

 Per chi vuole spendere poco, o fosse molto pigro, o a caccia di sconti, consiglio l’uso di marketplace, si fà login dal portale e si accede ad una specie di Catalologo PostalMarket: non vi potrete scegliere una moglie o un marito, ma di sicuro troverete qualcosa da acquistare alla portata di qualsiasi tasca.

Ma il mondo della moda non finisce qui. Come ogni ambiente che si rispetti, ha i suoi Guru. Frolic Mills, è sicuramente uno tra gli esponenti più di spicco di questo mondo affascinante. C’è il lato organizzativo, e sono molte le agenzie che si occupano del lancio pubblicitario come quella del mio amico Duncan Bradders. Perché nulla sia lasciato al caso, dietro le quinte c’è una vera e propria macchina guerra che ha determinati costi. Di conseguenza tutto ciò che è bello, ha un budget in partenza già più ‘elevato’.

Questo mio articolo sarà con il tempo ampliato. Vi farò conoscere stilisti, organizzatori di eventi, modelle e personaggi come Frolic Mills. Sono anche certa di una cosa: di recente ho visto in giro delle scarpe bellissime nei negozi della mia città (RL)  che ho comprato già da tempo sul metaverso… Chi copia chi? Io sulla risposta non ci scommetterei.

Rigging per Dummies.. Reiniziano le lezioni a Penguin Tribu (Ama Gi)

I misteri del rigging sono sempre duri per chi si approccia a questo programma opensource.  Ci sono tonnellate di tutorial (in Inglese) ma spesso non è facile districarsi fra le varie versioni di Blender (molti sono ancora fatti per la versione vecchia 2.4), mentre ora siamo già alla 2.63.

Già da tempo ho tenuto svariati corsi di blender di cui potete trovare varie indicazioni sul canale YouTube http://www.youtube.com/user/salahzarstenvaag e sul sito di ali: http://alicorsi.wordpress.com/category/blender/

Giovedì 3 Maggio ore 22.00 a Penguin Tribe comincerà un nuovo ciclo di lezioni che vi aiuterà a capire come funziona la magia della creazione di avatar e animazioni in SecondLife e in OpenSim.

Si illustreranno in particolare le basi del rigging grazie anche ai seguenti video bilingui:

Per chi non sapesse nulla di Blender ecco alcuni video propedeutici (corso di 4 lezioni tenuti a Ottobre sempre ad Ama Gi)

http://www.youtube.com/playlist?list=PLC7C1C56147D64450

 

KATIA KERES : Una delle più brave cantanti in Second Life

By Francesca Caeran

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Nell’aprile del 2009 sbarcai in Second Life, ancora incosciente delle potenzialità che questo Mondo Virtuale mi poteva offrire. Non ero al corrente di tutte le innumerevoli cose che si potevano fare in Second Life, nè ne avevo mai sentito parlare, e dunque inutile raccontarvi il mio stupore quando  qualcuno mi disse: Frà clicca su questa ball rosa … e mi ritrovai tra le braccia di un altro avatar di sesso opposto. Questa è stata una delle prime cose che mi capitarono, subito dopo aver loggato in Second Life, con ancora addosso il vestito rosa a pois beige della niubba.  La seconda cosa straordinaria che mi capitò, e che per sempre cambiò la mia seconda vita, è stato quel concerto che per la prima volta andai ad ascoltare. Io sono sicura che quel concerto live è stato uno dei motivi che mi fecero rimanere nel Metaverso, e la cantante che ascoltai quella sera è stata sicuramente un motivo in più: era la grandissima Katia Keres. Ebbi la sensazione di trovarmi in un vero concerto, con questo suono cosi perfetto, questa voce così bella, e lei che si esprimeva come se fossimo stati allo stadio.  Quella sensazione di ascoltare una “vera” cantante si rinnova ogni volta che vado a sentir cantare Katia Keres.

Ma presentiamola. In RL Katia ha 45 anni, ed è originaria di Sao Paulo in Argentina, ma vive da tantissimi anni in Florida, negli USA.  Venticinque anni fa ha iniziato a cantare in RL riscuotendo un bel successo. E ci credo, con questa voce … !!  Poi nel 2007, leggendo un giornale, Katia sentì parlare  di Second Life, e si loggò dopo circa 6 mesi,  con il desiderio di promuovere sul Metaverso la sua musica. All’epoca, spiega Katia, c’erano pochissimi cantanti live su Second Life, e dunque il successo fu immediato.  La volevano tutti, e ogni sera Katia si esibiva in tantissime land, ovunque per il Metaverso. Katia Keres, amici, è una cantante con la  voce da brividi. E’ una diva, una vera professionista, che ha anche inciso dei CD in RL. Lei fa parte di quelle poche cantanti apprezzate da tutti, poichè la sua voce è meravigliosa, crea l’unanimità ovunque lei canti.  Il suo stile di musica è composto da ogni genere: il maynly Pop, la musica romantica, quello che lei chiama l’adult Cotemporary, etc … I’ho sentita cantare pezzi famosi in un modo strepitoso. Adoro questa cantante, da sempre, dal primo giorno che l’ho sentita, mi emoziona, mi riempie di benessere. La potrei paragonare allo stesso effetto che mi fa la zuppa inglese dei Cuspidi di Agrigento (ok, questa la capisco solo io e altri due o tre amici che conoscono il gelato dei Cuspidi, lol…). Katia Keres è molto conosciuta in Second Life, per i numerosi concerti fatti in tutte le land. Qualche mese fa ha avuto un problema alle corde vocali, e si è dovuta allontanare temporaneamente dal canto. Per circa sei mesi non l’abbiamo più sentita cantare, ma, una volta guarita, ha ripreso ancora più in forma di prima per la gioia dei suoi numerosi fans (il suo gruppo conta più di 1300 fans, sparsi in ogni parte del mondo).

Amici, se volete passare una serata ascoltando ottima musica, vi consiglio di andare a un suo concerto, vi assicuro che passerete una eccellente serata: parola di Francesca Caeran 😉

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 ASCOLTA KATIA QUI :

http://www.youtube.com/watch?v=lPqA1FQfIj4&feature=relmfu http://www.youtube.com/watch?v=eFI1OFo7S-E&feature=related