‘Back To Home’, il viaggio verso casa di Nessuno Myoo

Nella singolare ambientazione della sim Alaska, lo scultore Nessuno Myoo espone la sua nuova e originalissima installazione dal titolo ‘Back To Home’, che rimarrà a disposizione del pubblico fino a metà ottobre 2011:

http://slurl.com/secondlife/Sakharov/65/135/62

Il vero protagonista che occupa la scena, nel vero senso del termine, è un galeone spagnolo quasi stellare, d’ispirazione fantastica vagamente steampunk, che ci conduce nella metafora del viaggio, quello che tutti siamo chiamati a compiere, oggi come ieri. ‘Back To Home’ è un vascello in bilico tra sogno e realtà, che mescola particolari antichi e attuali, proprio come si presenta inclinato e ancorato a cime sospese nel vuoto… come in attesa di condurci verso mete immaginarie. Le cime che lo reggono sospeso suggeriscono una misteriosa scrittura musicale, tra luci e ombre; al suo interno vi sono 8 particolari nascosti, alcuni evidenti, altri meno ma in ogni caso non impossibili da trovare, in una caccia al tesoro  tracciata con segni impercettibili sospesi nel tempo e nello spazio.

Ascoltiamo i dettagli dell’opera dalla voce dell’autore:

Loredana Loring:Nessuno, questo splendido galeone spagnolo ci porta immediato il desiderio di navigare: come è nata l’idea di questa nuova e originale installazione?

Nessuno Myoo: – Il suggerimento di usare un’imbarcazione, come possibile soggetto per un mio lavoro, è arrivato dalla proposta di un’amica, Giada Cortes, che all’inizio di questa estate ha organizzato nella sua sim una grande esposizione di arte collettiva, dove il tema principale che faceva da filo conduttore a tutte le opere presentate era appunto ‘la barca’. Appena mi fu proposta la cosa pensai immediatamente di lavorare a un galeone, così ricco di mistero, di bellezza e di romanticismo. Sapevo già che avrei esagerato, sia nelle dimensioni che nel numero dei prim -sono circa 1200-, ma ne fui attratto così fortemente da decidere lo stesso di tuffarmi nell’impresa.-

Loredana Loring:“Vorrei essere vissuto al tempo dei viaggi veri, quando offrivano in tutto il suo splendore, uno spettacolo non ancora infangato, contaminato, maledetto…” scrisse Claude Lévi Strauss: vi è qualche relazione con la tua opera in bilico tra passato e futuro?

Nessuno Myoo: – Direi proprio di si. La metafora del viaggio è di sicuro fra le più utilizzate nel raccontare qualcosa del nostro percorso emotivo. A cui tutti siamo chiamati. Nessuno escluso. In realtà la decisione di trasformare -o trasfigurare- un’icona così classica e ben definita come quella di un galeone in qualcosa d’altro, che tenti di porre un ponte fra passato e futuro, è anche il tentativo, appunto, di offrire un’esperienza di viaggio assolutamente nuova ed inedita…

Loredana Loring:“Back To Home”: il titolo della tua opera indica un ‘ritorno a casa’… ma dove?

Nessuno Myoo: – Sono convinto che tutti noi abbiamo ben chiaro il concetto di ‘casa’. Un concetto spesso legato a delle situazioni impossibili da ristabilire, perché oramai inesistenti, se non nella nostra memoria. Nella mia opera qualche indicazione la offro. C’è ad esempio l’immagine di una famiglia, accanto alla figura accucciata in viaggio. O di un piccolissimo e solitario cuore rosso, imprigionato nella grata posteriore del vascello. Meglio ancora, di una lettera, appoggiata su uno dei barili alla deriva sul ponte… Delle altre non dico nulla, per non togliere il piacere della scoperta a chi vorrà cimentarsi nella ricerca ^^ –

Loredana Loring:Il galeone che hai creato è inclinato e sospeso nel vuoto, ci si sposta in modo instabile, le cime compongono la forma del rigo musicale: indicaci qualche traccia sui messaggi che intendi trasmettere al ‘viaggiatore’… .

Nessuno Myoo: – Innanzi tutto quella che da molti è stata percepita con estrema chiarezza: l’instabilità. Poi, paradossalmente, il senso di immobilità, e di sospensione del tempo e dello spazio. Lavoro molto sul movimento. O sulla assoluta assenza di movimento. Direi che gran parte della mia produzione, se non addirittura tutta -volendo banalizzare- si possa ridurre a questo. Nello specifico dell’opera poi, ho cercato di infondere anche quella che io chiamo -per semplicità- frammentazione dell’individuo. In altre parole, l’incapacità di saper apprezzare l’essere umano nella sua completezza. Nella sua interezza. E’ uno dei temi a cui sono maggiormente legato e che nei miei lavori ritorna in maniera costante da sempre.

Loredana Loring:Quale posizione assegneresti a “Back To Home” nel tuo percorso artistico?

Nessuno Myoo: – E’ un’opera matura. Ricca di dettagli e di  riferimenti che amo. Tutt’altro che semplice da leggere e da apprezzare fino in fondo. Credo esprima molto bene il livello di crescita e di complessità cui sono giunto in questi 4 anni di viaggio. Man mano che procedo in questa mia passione per la scultura digitale, mi accorgo di quanto in realtà sia complicato il lavoro dello scolpire, seguendo le proprie pulsioni, nella speranza -spesso nell’illusione- che queste vengano accolte con la giusta attenzione. La tua domanda mi da anche la possibilità di chiarire un equivoco che ritengo sia necessario venga chiarito: io non sono un artista. Sono uno scultore. Non faccio arte ma sculture. Se qualche volta sono ‘inciampato’ in qualcosa che qualcuno ha definito -bontà sua- ‘arte’, si è trattato solo di un incidente di percorso. Almeno, nelle mie intenzioni così è. Non dico questo per una falsa modestia che non mi appartiene. Dio sa quanta onestà, quanto amore, quanto rispetto e quanta dedizione metto in quello che realizzo all’interno di SL. E che alta opinione ho dei miei ‘manufatti’. Dico questo perché non mi sento in nessun modo equiparabile a chi fa dell’arte il motivo della propria esistenza. Nè tanto meno a chi ne fa sberleffo proponendo -in assoluta malafede- prodotti francamente imbarazzanti…

Loredana Loring:Programmi? Idee nel cassetto? Cosa ci riserva la tua instancabile creatività in questo scorcio di fine 2011?

Nessuno Myoo: Ho un paio di progetti a cui tengo molto, e di cui sento – inevitabilmente – la responsabilità. Il primo prevede una serie di omaggi legati ad un mondo che mi ha ‘cullato e benvoluto’ durante tutta l’ultima parte dell’adoloscenza, fino alla prima giovinezza. E sarà ospitato nella sim italiana del MiC, sotto la cura di Mexi Lane. Il secondo è una collaborazione a 4 mani con Kicca Igaly, che prevede la nostra partecipazione alla prima edizione della ‘LEA FULL SIM ART SERIES & UWA SKY SIM ART SERIES’, curata da Bryn Oh e Jayjay Zifanwe, con una installazione dal titolo ‘The Labyrinth Of Absurdity’. Poi ci sono gli appuntamenti imperdibili, come quello con la Piramide di Lion Igaly, e un paio di esposizioni in gallerie indiane e francesi in cui non ho mai esposto prima… insomma di roba da fare non ne manca proprio 🙂

Per concludere, volate con il bellissimo video di realizzato da LionIgaly sull’installazione, nel quale il viaggio è ancora più reale:

http://www.youtube.com/watch?v=pHpZ4UaikAA … e ricordo a tutti il LM dove visitare la scultura di Nessuno Myoo:  http://slurl.com/secondlife/Sakharov/65/135/62

Un consiglio fondamentale per poterne godere appieno la visione fantastica: settate un’alta qualità grafica della scheda video e muovetevi avvicinandovi con l’avatar alle varie parti del galeone, prima di iniziare ad esplorarlo con la cam 🙂

Buon viaggio e felice… “ritorno a casa” !!!

By Loredana Loring

 

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