C’è luce in fondo al tunnel?

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C’è grande fermento in Second Life, come dicevamo, e il tema dei “dibattiti” è solo una delle manifestazioni di risveglio delle attività nella community italiana. Molto è stato detto e molto si è polemizzato sul tema del “gossip”, e cito l’argomento solo perché voglio riportare una frase del mio ultimo articolo, che sintetizza il massimo della “critica” che ho espresso, dal mio personale punto di vista ovviamente, del tutto opinabile, verso tali forme di discussione: “La gente frequenta le sessioni di gossip perché vuole mettersi in mostra. Vuole raccontare la sua storia, dar sfogo al proprio Io. Che c’è di male in tutto questo? Nulla, è un modo anch’esso di socializzare, di condividere le proprie pulsioni e le proprie esperienze, è sempre stato così nella storia dell’uomo, ci si trova intorno al fuoco e si raccontano le proprie storie, vere o immaginarie che siano, e di solito si cerca di spararla più grossa degli altri. La novità è che nel Metaverso di storie immaginarie se ne possono costruire quante ce ne pare, hai voglia quindi a raccontare …”. Lascio giudicare, a quanti dotati di senso critico e di intelletto, cosa di offensivo ci possa essere in una frase del genere, che esprime, addirittura, una forma di apprezzamento, visti i tempi … Per quelli che invece la intendono a modo loro, non ho altro da aggiungere.

Ma, a parte le iniziative rivolte alla discussione e al dibattito, molte sono le attività che vengono continuamente portate avanti nel Metaverso da professionisti, artisti, cantanti, gente di cultura: le serate a tema sui libri, le mostre d’arte, la partecipazione di nostri artisti ad eventi internazionali, l’attivismo delle gallerie d’arte, gli eventi organizzati a scopi benefici, le serate di poesi, ecc. ecc. I nomi li conoscete, inutili farli, altrimenti qualche amico carissimo, che per disgrazia non dovessi citare, mi toglierebbe il saluto … C’è un nuovo emergere di cantanti, ad esempio, anche con un background professionale RL, e questo porta ad un ampliamento dell’offerta, a un incremento della qualità delle serate musicali in Second Life. Così come si riprendono pure a diffondere forme di spettacolo più complesse da gestire, come le serate teatrali. Tutto questo organizzato con grande passione e dedizione. Vorremmo, nei prossimi mesi, dare voce direttamente a questi protagonisti sul nostro Magazine, oltre a raccontarne le gesta con i nostri articoli.

Dal punto di vista tecnologico, l’evoluzione impressa dalla Linden Lab col nuovo CEO Rod Humble, proveniente dal mondo dei Giochi on Line della “EA – Electronic Arts”, prima con le Mesh, poi col Pathfinding, e infine con i nuovi prototipi di Mondi Virtuali basati sul mobile computing, i nuovi “Patterns” ) e la app per iPad “Creatorverse” (http://www.gamemag.it/news/la-seconda-vita-di-linden-lab-con-i-giochi-di-creativita_44240.html), per quanto ancora rudimentali, spingono verso l’incontro tra il modello di Mondo Virtuale legacy, rappresentato dal software installabile su client, e quello di un Mondo Virtuale “open” basato sui web browser. Quando i due paradigmi si incontreranno, la diffusione dell’utilizzo di Second Life sarà molto accelerata.

Eppure, tutto questo non basta a farci dire che ci troviamo di fronte ad una rinascita dell’interesse verso i Mondi Virtuali, verso Second Life in maniera particolare. Che cosa manca per un rilancio?

A mio parere manca un elemento fondamentale: il rinnovamento ed il ricambio. Non ci sono nuovi, consistenti, ingressi nel Metaverso, manca il bridge, il “ponte”, tra Mondo Reale e Mondo Virtuale, che nel passato era stato fornito dall’esplosione dell’interesse data dalla novità e dall’impatto mediatico. E’ vero che il principale passatempo in rete dei giovani, e anche dei meno giovani visti i numeri (un miliardo di utenti toccati da poco), è costituito oggi da Facebook, e che la facilità di accesso e di utilizzo di questo Social Network è estremamente più elevata rispetto ai modelli di viewer attuali alla Second Life, ma è anche vero che tale gap non è bilanciato da un valore aggiunto riconoscibile, che un Mondo Virtuale può certamente offrire. E che cosa può costituire un elemento di traino che dia valore aggiunto “vero” a quanti guardano il Metaverso dall’esterno, e non con gli occhi dei residenti, spesso rivolti verso se stessi e il proprio piccolo mondo? Proviamo a immaginare questa moltitudine che frequenta Facebook (tra cui anche noi, sia chiaro!) la sera dopo il lavoro magari, o dopo una giornata di studio. Cosa ci trova in Facebook, che prima in qualche modo era stato prefigurato da Second Life? Ci trova elementi di socializzazione e di condivisione, con amici o anche estranei di passaggio, lo sviluppo dei temi che gli stanno a cuore, magari in maniera molto frammentata con le catene di post, la voglia di raccontarsi, di mostrare una foto, di scrivere un pensiero. Tutto questo trova su Facebook e lo usa per il proprio piacere e per soddisfare queste esigenze. Che cosa, invece, non troverà mai in Facebook? La possibilità di esporsi direttamente e di confrontarsi in tempo reale con gli altri, anche se mediati da un avatar in un Mondo Virtuale. La possibilità di interloquire, magari a voce, di condividere uno spazio, che solo un Mondo Virtuale può consentire. La voglia insomma di scendere direttamente in campo e interagire. Tutto ciò ovviamente accompagnato dall’immersione in un mondo fantastico, spesso di pura fantasia, che alimenta anche la voglia di gioco, di sviluppo della fantasia. E c’è poi la vera trovata geniale dei creatori di Second Life: la possibilità di “creare” con le proprie mani, oggetti o immagini. E’ un livello di coinvolgimento che non trova l’interesse di tutti i frequentatori della rete. Ci vuole più coraggio, e voglia di esposizione, per misurarsi direttamente, e partecipare ad una comunità ben più visibile e coinvolgente di quella su Facebook. Quindi la platea di quanti frequentano i Mondi Virtuali non può essere paragonata (almeno allo stato attuale della loro evoluzione) a quella dei social network, ma, parlando di contenuti e di valore aggiunto, può fornire occasioni di confronto su temi che riguardano la vita di tutti i giorni. E può essere l’elemento distintivo, l’occasione da offrire, che contraddistingua l’esperienza nel Mondo Virtuale rispetto alla rete nel suo complesso.

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Molte sono le occasioni, nei prossimi mesi, che potranno attrarre una più ampia platea di frequentatori nel Metaverso: le elezioni Americane e quelle politiche in Italia, la battaglia sull’Agenda Digitale e l’evoluzione delle infrastrutture (vi ricordate la battaglia per i referendum, come quello sull’acqua pubblica?), la vita quotidiana nei comuni disastrati dalla crisi, il taglio delle spese imposto ai servizi essenziali, il peggioramento progressivo delle condizioni di vita della gente, la difficoltà di trovare lavoro per i giovani, e per quanti lo stanno perdendo, ecc.

Sarebbe bello rivolgere sforzi e capacità organizzative verso temi del genere, che possano avere risonanza all’esterno del Metaverso, contribuendo anche alla sua rinascita in termini di immagine. Ricordiamoci di quando Sarkozy, Segolene Royal, e anche Barak Obama, vennero in Second Life, durante le precedenti campagne elettorali. Credo sia difficile (ma non impossibile) ripetere tali exploit, ma un passo avanti lo possiamo sicuramente fare. Perché non provarci? Sarebbe bello, ad esempio, organizzare un incontro (non chiamiamoli più dibattiti, per carità …) sulla crisi economica e sociale, invitando persone da ogni parte del mondo, in Second Life. Confrontare le difficoltà quotidiane che stiamo vivendo qui in Italia, con quelle che vivono gli amici Americani, Francesi, Marocchini o Giapponesi. Una discussione dal punto di vista della gente comune, non degli economisti o dei politici. Credo che un evento del genere sarebbe di certo più seguito, all’esterno, di tante manifestazioni organizzate nel Metaverso, per quanto seguite e apprezzate. Potremmo perfino trarne, una volta tanto, qualche insegnamento utile alla vita di tutti i giorni. Perché non provarci?

10 thoughts on “C’è luce in fondo al tunnel?

  1. ha detto:

    Senti Aquila, credo mi sia sfuggita una cosa grande come una casa… si tratta del titolo del post. Ora, volevo anche lasciar perdere ma, mi sono anche detta, “non c’è due senza tre” e, pertanto, ecco:

    Voglio dire… perché “c’è luce in fondo al tunnel?” Mi sembra un tantino pessimista, non tanto sul futuro quanto sul presente… perché il tunnel è sempre una situazione un po’… claustrofobica è il minimo, ecco. Poi se penso a come si usa in certi casi mi vengono proprio i brividi. Che so, tipo il “tunnel della droga”, “il tunnel dell’eroina”, “il tunnel del vizio” e altre situazioni non proprio piacevoli in cui possono cadere gli uomini (intesi come appartenenti al genere umano) a prescindere dalla loro posizione sociale. Che so, può esistere il carpentiere che si strafà di crack come il politico che viene spinto nel, appunto, tunnel della droga, magari da qualche collaboratrice poco seria.

    Per fortuna che queste cose accadono solo nella mia immaginazione ma, ecco, volevo raccomandarti di stare attento di non precipitare in titoli che continuando di questo passo potrebbero venirti in mente. Che so… “il baratro digitale”, “lo tsunami elettronico”, “ritorno a Jurassic Park” o “la soluzione finale” (in caso di prolungata mancanza di energia elettrica e necessità di reimpiego delle tenebrose calcolatrici a manovella Burroughs).

    Beh.. è solo una post-annotazione al tuo post. 🙄

  2. ha detto:

    After coffee:

    Pensandoci, non ho detto tutto a proposito di ricambio: siccome sono un po’ fattucchiera, nel fondo del caffè appena preso nel bar dotato di wi-fi dove mi trovo ora (mentre aspettavo il caffè ho scritto il precedente commento, per la cronaca e il gossip), ho letto che la prossima primavera ci saranno tante nuove iscrizioni e tanti ritorni… ora, non so se tale cosa sia legata in qualche modo alle prossime elezioni politiche di cui parlano i telegiornali e le news radiofoniche che mi fanno una testa così e disturbano pure Simona (la voce che ho nel navigatore, n.d.a.)… comunque, nella confusione dei fondi di caffè ho letto una cosa straordinaria. Diceva: “dovrai cercare quello con gli occhiali rossi…” Ma che diavolo vuol dire?

  3. ha detto:

    Non so, Aquila, ma a me pare tutta una gran confusione. Tanto per iniziare mi sfugge il significato di “gossip”: di cosa si tratta? Di sapere i cavoli RL di chi è in SL? Oppure parli di pettegolezzi riguardanti la vita IW, del tipo: “lo sai che il tale fa finta di sloggare mentre invece cambia avie per andare nei locali transex?”
    In ogni caso, che non ci sia “ricambio” non mi pare un dramma… cioè, io la penso così, sono grandicella ma non sono la nonna, che si pone il problema del “ricambio”… Poi, tutto sommato, che ne so: non sono brava (quindi ho poche richieste) a spiegare cosa sono le pose né ho tutta questa pazienza a reperire roba free per aiutare a costruirsi ad avie che poi, magari, casualmente 😎 scopri che loggano sempre quando esce quell’altro…

    Ora, scherzi a parte, a me sembra che ci sia una grossa confusione al riguardo di un problema molto semplice: cos’è Second Life? (e, in parallelo, cos’è una realtà virtuale?).

    Io non è che ho la risposta a questa domanda però so che una situazione, per essere definita, deve possedere una sua “consistenza dimensionale”. Faccio un esempio: quando noi diciamo “prendo la scopa”, alludiamo a quell’oggetto che è fatto di un manico e di una spazzola, intese di proporzioni omogenee tra di loro. Sottolineo: omogenee tra loro 🙂

    Ora a me, questa omogeneità pare proprio non ci sia in un qualcosa che una volta è realtà virtuale, un altra è gente che in real non so che fa ma dice di farlo e perciò devo prendere per buona la loro storia, chi parla in voice e chi in non-voice, chi è nascosto dietro il monitor e chi no, chi diffonde il proprio cell (tanto non ha niente da nascondere) e chi invece no, chi -se no- viene accusato di nefandezze dall’alter di mister vita-equilibrata. Poi, ancora, chi romanza e viene definito un impostore (e chi credi di essere? Federico Moccia?)… chi dice le cose autentiche (tipo: oggi è stata una giornata emozionante, stavo scaldando l’acqua per una pasta e mi è finita la bombola del gas… ma per fortuna avevo della mozzarella nel frigo…) e provoca solo sbadigli…

    Allora, per ovviare tutto ciò occorrerebbe “dibattere” ma, stavolta, è Snip che si annoia… 🙄

  4. ha detto:

    mi permette di scrivere in inglese americano perché vivo a Singapore, I found this last reviews very deep and so interesting, now being a headmaster in Design and Brand management, Second Life has appealed to me as a wide opend possibility to develop and trade ideas and commece.With two main intentions, one was an e-university, I’ve worked on a real project of international internet based classes, in Paris 10 years ago to no avail, thinking that now it’s done in Scandinavian countries.As it was said already, I opened stores, I bought with friends and partners whatever, apartments, idlands, etc. But finally, I crossed many empty places ( dure not only that) beautiful places, saeen shows, try to communicate, most of the time albeit not interested I’ve seen a lot of sexual oriented creation. And finally there is a constant feeling of emptiness, which is still a true concern, a lack of interest to others, wellcome to real second life! Thanks to the Italians, I believe this community being very active will last long, I am definitely looking forward to going back one day on Second Life. Un bel arrivederci Roberto Fabris

  5. AquilaDellaNotte Kondor ha detto:

    Approfitto dell’osservazione di Sniper sul paragone Facebook – Second Life, per chiarire meglio come la vedo io sul tema. Le due piattaforme sono molto diverse tra loro, come dicevo nell’articolo, ma credo che possano essere complementari. Nel senso che mentre su FB ci trovi la massa, la moltitudine di persone che si scatenano sui temi più vari, in maniera scoordinata, l’ingresso nel Metaverso permette di focalizzare le comunità intorno a dei progetti concreti, a degli approfondimenti. Io ho sempre visto una continuità tra web, Social Networks e Mondi Virtuali, ognuno con le proprie caratteristiche. Ho già avuto modo di parlarne, si tratta di passare dal generale ad uno zoom sul particolare, mentre sul web c’è l’intera base di conoscenze a cui possiamo attingere: dati, informazioni, immagini…la “communication chain”. La scommessa è sfruttare al meglio le specifiche caratteristiche di ogni piattaforma.

  6. Sniper ha detto:

    Concordo sia con Momi che in parte con Aquila ma credo che , almeno per me, sia ora mettere la parola fine a certi “dibattiti” e gossip che onestamente non ci trovo nulla di costruttivo.
    Paragonare Facebokk a Second Life secondo il mio modesto parere è una bestialità e lo dimostro con una frase di Philip Rosedale il creatore di Second Life ” Second Life Your World Your Immagination”…ora…..che World c’è in Facebook e soprattutto che Immagination ????
    Poi concludo con qualche dato tecnico forse noioso ma utile… Second Life negli ultimi tempi sta crescendo..più ingressi..più contenuti…più funzioni e non a caso 50 dipendenti in più.
    Forse a noi sembrerà il contrario…forse la comunità italiana non è cosi “attiva” come ho gia spiegato in altri post ma fuori da questa Second Life va avanti eccome.
    Qualcosa noi italiani forse la dobbiamo cambiare…la mentalità.

  7. Giuseppe Wisent ha detto:

    Beh, secondo me Second life parlo dello Staff…….per incrementare il traffico dovrebbe iniziare a pagare di tasca sua le iniziative tipo invitare cantanti, Attori, Vip o personaggi dello spettacolo da RL su SL sino ad adesso hanno vivacchiato sulle forze dei vari Owner Italiani ed Esteri che hanno lavorato per loro…..investendo tanto ricevendo niente!!!! i Builder hanno creato…i PR delle land hanno sponsorizzato…….ma se loro vogliono incrementare realmente il gioco devono essere loro i primi a lavorare su questo aspetto ed uscire i soldi…..di tasca loro,per portare spettacoli che attirino la gente su Second life.

  8. Momi Hallison ha detto:

    Dal mio punto di vista, ho notato una maggior frequentazione di sl, soprattutto di eventi live (essendo cantante, noto soprattutto quelli) negli ultimi mesi. Secondo il mio modesto parere questo è una delle conseguenze della crisi: si spende meno a casa davanti ad un pc che in giro con amici. Questo è da un certo punto di vista, un impoverimento delle attività sociali vere e proprie!

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