Dai Mondi Virtuali ai Meetup

La ricerca scientifica e le applicazioni di laboratorio vanno avanti, nel campo dei Mondi Virtuali, a una velocità impressionante. Applicazioni di ogni tipo vengono sperimentate, nel campo della Realtà Aumentata e delle Comunicazioni. Il futuro è ormai come un paesaggio che ci corre incontro, come dal finestrino di un treno in corsa, il futuro di oggi è ormai già ieri. Vedremo le ricadute sulla società civile, e sul nostro modo di vivere, non nei prossimi anni, ma fra pochi mesi. Ed è sempre di più così da qualche anno, da quando l’integrazione tra applicazioni informatiche e comunicazione globalizzata, ha reso il Mondo un habitat integrato, in cui ognuno di noi è immerso completamente.

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Il piccolo Mondo Virtuale di Second Life, e gli altri Mondi Virtuali simili, appaiono sempre più come un’ampolla molto ristretta, in cui una piccola parte di frequentatori ha sperimentato, sulla propria pelle, i primi approcci ad una Realtà più estesa di quella puramente fisica. Ho sempre sostenuto che queste piattaforme fossero un “prototipo”, una sperimentazione di qualcosa che in futuro avrà ben altre forme. E quel qualcosa sta man mano prendendo le forme intorno a noi. La spinta propulsiva di queste prime applicazioni è ormai in via di esaurimento, ha ceduto il passo ad altre piattaforme, a più alto impatto e maggior diffusione. Fondamentale è stata la diffusione del Mobile, che ha allargato ad una platea praticamente senza limiti le applicazioni che ormai hanno invaso le nostre vite: Facebook, Twitter, YouTube. Il passaggio al Mobile ha reso preistoriche le applicazioni di gioco desktop, tra cui la pesante piattaforma di Second Life, che troppo poco si è evoluta, e quel poco solo negli ultimi tempi. La gente passa il tempo sulle piattaforme virtuali su Mobile. In Italia, su 24 milioni di iscritti a Facebook, 15 milioni lo usano da Mobile (http://www.agoravox.it/Ecco-gli-italiani-su-Facebook-sono.html). I giovani non vedono più la TV, ma passano il tempo sui loro canali preferiti di YouTube, e i nuovi divi giovanili sono gli Youtubers più seguiti (http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2014-09-27/professione-youtuber-chi-sono-dove-vengono-e-quanto-guadagnano-star-tubo-140400.shtml?uuid=ABjOjmxB).

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Si capisce bene quindi, che la realtà virtuale è ormai parte di noi, ci segue ovunque. E’ alla luce di questa evoluzione che le esperienze nei Mondi Virtuali di questi anni, e anche del prototipo più rappresentativo, Second Life, devono essere ripensate, guardando a questo futuro ormai prossimo. E non è per moda, o per spirito di sopravvivenza, che questo passo in avanti va fatto, ma perché le esperienze che si sono vissute in questi anni, sono, e saranno sempre di più, ben poca cosa rispetto ai progressi che stanno arrivando. Vivere in un ambiente immersivo, scambiare esperienze, creare legami di amicizia e di partecipazione, sfruttare le occasioni culturali che possono essere colte, tutto questo è un qualcosa che potrà essere enormemente potenziato e sfruttato. E tutto questo, parallelamente alla marea di nuovi ingressi in questo Metaverso del prossimo futuro, che includerà rapidamente l’intera umanità.

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E’ con questa visione credo, che devono essere rivisti, e adeguati, i paradigmi di sfruttamento dei Mondi Virtuali attuali. Si può fare un enorme passo in avanti, e aprirsi a nuove esperienze. Quello che va ricercato, e potenziato, è lo sfruttamento di tutta l’esperienza fatta in questi anni nei Mondi Virtuali attuali. E’ un know-how che i nuovi frequentatori del Metaverso non potranno avere. Così come i primi frequentatori delle chat portarono la loro esperienza in Second Life, così i Resident attuali potranno condividere le esperienze, e le sconfitte, di questi anni. Potenziere e ampliare i progetti e le iniziative intraprese e, spesso, fallite.

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Si tratta di orientare i propri sforzi verso una nuova categoria di progetti. Partire certo da quelli di successo, realizzati in questi anni, ma aprirsi rapidamente a tutto ciò che potrà essere sfruttato nei nuovi ambienti. Certo, il gioco avrà sempre parte preponderante, così come lo sviluppo delle relazioni interpersonali. Ma c’è qualcosa che non è stato sfruttato a fondo fino a oggi. Qualcosa che potrebbe migliorare le nostre relazioni, e accrescere la nostra cultura e sensibilità civile: la costruzione di gruppi di discussione e di impegno, i Meetup ) Virtuali. Qualcuno ci aveva provato all’inizio (Di Pietro, i Cinque Stelle, i Verdi, ecc…) ma sono state iniziative sporadiche, che non hanno avuto la costanza e la capacità di prendere corpo. In fondo, la gente ha voglia di discutere, di accapigliarsi anche, ma di far sentire la propria voce. Perché non si sfruttano queste possibilità? Sarebbe senz’altro meglio una serata di accese discussioni, o di litigi, intorno ai temi della vita delle nostre città o periferie, così come anche sul lavoro precario o sull’immigrazione, che passare il tempo in un pub virtuale o in giochini online. Con tutto il rispetto per i giochini, ovviamente. Non restiamo confinati nell’armadietto (https://www.youtube.com/watch?v=vB7sR4BLfEI) come gli alieni di Man in Black…

In bocca al lupo a tutti!

 Aquila Della Notte

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