Ritornare a sognare

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by Serena Domenici

Ho aspettato che le acque si calmassero per dire la mia su una questione che mi ha fatto sempre riflettere e finire poi nel girone degli additati. Non che me ne ne fregasse molto di essere criticata, sia chiaro, però mi sembrava di esprimermi in lingua marziana, forse ho sbagliato l’approccio, ma è innegabile io non abbia mai scritto stronzate, perché era ed è tutto sempre verificabile poi nei fatti. Mancavo da più di un anno su Second Life ed è da un mese e mezzo che sono rientrata e mi sono fermata per ragioni di cuore, ma questa è un’altra storia ed è privata. Ho trovato molti meno italiani e molte land sono sparite, pochissime nuove “facce” e la solita dispersione di noi italiani che non riescono a fare comunità.

Ho seguito la storia di AquilaDellaNotte tenendomi in disparte, ma non ho provato stupore o meraviglia ad essere sincera, perché non basta avere una bellissima e nobile idea, se non cambia prima la mentalità e non si rigenera l’utenza italiana. L’ho verificato di recente: un uomo aveva messo a disposizione una land, soldi e dato modo di essere tutti responsabili di un bene che doveva essere comune, un posto dove realizzare eventi o semplicemente un luogo dove trascorrere in allegria un po’ di tempo, eppure gli si sono rivoltati contro e sono ritornati su una spiaggetta, dove, come zombi condividono un metro quadrato di terra, tra genitali in bella mostra. Perché alla fine della fiera su Second Life prevale il non volere mettersi in gioco tra simili con umiltà, ma prevale la logica del capobranco o del fankazzista. Distruggere, piuttosto che costruire, e non essendoci riciclo, le teste che cozzano sono  poi sempre le stesse. Quindi, meglio una tregua non armata aspettando Sansara e nuova gente, si spera con più larghe vedute e meno frustrazioni. Perché cercare ad ogni costo la lite o di prevaricare è da frustrati e se non vi piace la definizione, trovate da voi l’aggettivo giusto. Tra l’altro, sono anche le differenze culturali e di educazione  a creare grossi divari, si finisce per non parlare la stessa lingua. Si, ho avuto l’impressione che il Metaverso si stia svuotando, al momento non mi sono però fatta un quadro preciso su tutte le altre comunità, posso solo dire che mi reco spesso in land francesi, e non trovo nessuno o pochi pixel in giro.

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Sono tutti in attesa di Sansar, o è cambiato l’approccio ai giochi virtuali? Sono cambiati gli interessi degli utenti, o Second life non offre più sbocchi emozionali e commerciali? Non lo so di preciso, ma sto cercando di comprendere cosa abbia determinato tutto questo e se non sia la somma di tanti fattori che non trovano sinergia di intenti. Una cosa è certa, ho la percezione che Second Life stia morendo di morte lenta e inesorabile e non lo dico per gufare, ma perché troppi negozi stanno sparendo, e così tante  land, ed il numero degli avatar effettivi mi sembra in netto calo. Noto gruppetti sparuti sparpagliati in giro, e se sbaglio me lo si dimostri con i fatti, che le statistiche lasciano il tempo che trovano. Può essere anche una cosa transitoria per carità, del resto anche io ero andata via, cambiano le esigenze, fattori contingenti, e ci può stare un periodo più o meno lungo di allontanamento. Ma se devo essere sincera fino infondo, io credo che il prospetto di una morte di Second Life forse è una voluta esagerazione, non sta morendo Second Life inteso come Metaverso, ma  credo stia morendo la Second Life che è dentro di noi: le aspettative deluse, gli incontri sbagliati e le saltuarie sofferenze che nascono da interazioni sia amorose che di amicizia, stanno lentamente cancellando il sogno di una seconda vita migliore. Il nostro Metaverso può risorgere solo se i nostri sogni torneranno a vivere dentro di noi. Siamo come dei bambini spaventati ogni volta, che accendiamo il pc perché il timore di incontrare l’uomo o la donna sbagliata, la sofferanza dall’essere delusi da un amico, o da un’amica, fanno ormai da padrone nella nostra mente. Io così come tante altre persone avevo chiuso il mio pc perchè vittima anche io di questo malessere, ma da poche settimane qualcosa è cambiato in me, sto riuscendo a vivere una Second Life diversa e forse, una sana tregua o lontananza può far rivivere questo gioco diversamente, con più consapevolezza dei propri e altrui limiti. Il mio desiderio, e augurio, è quello di spingervi a sorridere e sottovoce surrarvi di darvi da fare per non far morire il Metaverso.

3 thoughts on “Ritornare a sognare

  1. AquilaDellaNotte Kondor ha detto:

    Caro Andrea, l’articolo che hai commentato risale a più di un anno fa, ma le cose tuttavia non sono granchè cambiate in SL. Condivido la tua critica espressa nel primo commento, ma ti assicuro che la SL italiana ha ancora energie e individualità che non temono confronti, solo devi andarle a cercare. Quello che manca, e l’ho verificato personalmente con varie iniziative, anche provocatorie a volte, è l’incapacità di lavorare insieme, come comunità. E’ un difetto insuperabile, quindi credo che dovremo basarci ancora a lungo sui singoli owner di land, come quella che tu descrivi, e sui singoli artisti, fotografi, stilisti, ecc. che sono davvero tanti, ti assicuro. Per quanto riguarda il secondo commento, credo che tu abbia sbagliato indirizzo, non so a chi hai scritto. Ti consiglio però di dare un’occhiata più approfondita a quanto testimoniato costantemente in questo Magazine, negli ultimi due anni soprattutto. Un caro saluto.

  2. Andrea ha detto:

    A proposito degli italiani in SL: tempo fa, anche grazie a questo blog, ho saputo dell’esistenza di una SIM italiana in cui avrebbero dovuto confluire tutte le land italiane o qualcosa del genere, con tanto di pagina facebook ed eventi. Bene: con difficoltà sono riuscito a trovare la pagina facebook; ho postato una richiesta per conoscere l’url della land e appena dopo 15 giorni qualcuno mi ha risposto con estrema sufficienza, guardandomi dall’alto in basso, senza darmi nessuna indicazione in merito. Alla mia seguente richiesta della ulr della land e di un calendario degli eventi non è seguita più alcuna risposta. Al che mi sono tolto da quel gruppo perché è un gruppo inutile, oltre che molto scortese. Gente piena di sé, che ti guarda e tratta con sufficienza, che non fornisce informazioni utili ai possibili utenti… ma dove volete andare? Ovvio che la SL italiana sta morendo! Sono sorpreso che ci sia ancora qualche barlume di vita!
    Prima di tutto dobbiamo imparare la modestia dagli altri, capire come ci si muove in un ambiente globalizzato e poi -forse- se siamo bravi potremo fare qualcosa e imbastire una land e altro che funzionino. Ci riescono i brasiliani, gli spagnoli, gli arabi… ma non gli italiani.
    Da parte mia inizierò a breve a fare il Dj finalmente al sabato in peaktime in una land molto vecchia e conosciuta, molto popolata. Ma la cortesia, l’apertura mentale, la simpatia, la modestia, la professionalità, la serietà, il modo di scherzare e la misura con cui questa gente si muove in SL li ha fatti arrivare qui dove sono ora.
    Qual’è la land? Non ve lodico, che tanto alle 5 di mattina voi state tutti dormendo.
    Suggerisco di scendere dal pero, imparare ancora un po’ di buone maniere e serietà, e poi magari ci vediamo.
    Saluti e auguri.

  3. Andrea ha detto:

    parzialmente sono d’accordo. La mia percezione di quel che sta accadendo in SL è che la gente si stia annoiando. Oggi come oggi la gente cerca un social già bell’e pronto da sfruttare, pieno di cose sempre nuove e interessanti o divertenti. Oggi come oggi la gente non vuole pensare, non desidera fare fatica mentale per costruire cose nuove, bensì vuole trovarle già pronte. E possibilmente gratis.
    E questo sta generando un flusso verso altri metaversi; però questa gente non capisce che anche spostandosi in un altro metaverso la situazione rimarrà identica: non c’è quello che vorresti, te lo devi creare. E ricominciamo daccapo…
    Sansar mi sembra di aver capito che sarà diverso, non un modo vero e proprio ma una serie di stanze di proprietà ciascuna di un creatore, che le metterà a disposizione di chi le vorrà sfruttare acquistando oggetti o servizi, quindi sarà un mondo a pagamento. E non certo libero e democratico come è SL, bensì un qualcosa che potrai sfruttare solo pagando.
    Avrà successo? non lo so dire.
    A me SL piace: qualcosa costruisco, qualcosa compero, qualcosa la utilizzo gratis. Ma sopratutto riesco ancora a trovare gente con la quale parlare e scambiare idee e conversazioni, dalle più ridicole ed esilaranti alle più importanti e serie. Certo NON è gente italiana. La gente italiana che ho conosciuto in SL mi ha profondamente deluso perché quasi tutta fancazzista e bugiarda, oppure gente che sperava di fare soldi a palate in breve tempo (forse ha letto la storia della Chung??). Mah!…
    Così quelli che adesso sono i miei amici in SL sono tutti stranieri: USA, Canada, Australia, Sud Africa, Spagna, Sud America… Bacini in cui si trovano moltisime persone tra le quali si possono trovare persone interessanti. Certo, io parlo inglese e spagnolo fluentemente, perciò sono avvantaggiato rispetto a chi parla solamente l’italiano… però in un mondo sempre più globalizzato anche gli italiani dovrebbero sforzarsi ad imparare almeno un po’ di inglese…
    Le persone che ho consciuto e che sono miei amici in SL mi hanno fatto ridere, piangere, sognare, preoccupare, mi hanno fatto provare sentimenti ed emozioni così spesso che anche in SL io mi sento vivo, vivo e vegeto, mi sento umano e imparo ogni giorno ad aprire sempre più la mia mente e i miei orizzonti, cercando di capire le mentalità diverse di queste persone attorno al mondo, le loro culture, i loro modi di pensare, ecc.
    SL sta morendo? Io non credo proprio. Credo invece che siano gli italiani che stanno lentamente morendo. E se questi articoli sono scritti per una circoscritta e sempre meno numerosa cerchia di italiani che si spera di trrovare online, allora anche questi articolo sono destinati a morire. SL NON è italiana, è mondiale; e non la si può giudicare o valutare senza tener conto di questo.

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