La violenza sulle donne è la peggiore barbarie della nostra epoca

Si avvicina il 25 di novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, e quest’anno la ricorrenza ha acceso un giusto e intenso dibattito, in seguito ai fatti di cronaca recenti, che hanno visto il verificarsi di efferati assassinii, per ultimo quello di Giulia Cecchettin, una stupenda ragazza veneta di 22 anni in procinto di iniziare la sua vita da adulta. Un delitto bestiale e inconcepibile, da qualsiasi punto di vista, nato nella mente criminale di un mentecatto che non merita alcuna scusante.

Questo delitto ha colpito profondamente l’intera comunità nazionale, dalla gente comune, alla Chiesa, ai politici, ai giovani, al mondo della scuola. E intorno a questo delitto si sono sviluppate analisi e discussioni dai diversi contenuti, dalla condanna del “Patriarcato” alle discussioni sulle ipocrisie e i doppiopesismi della nostra epoca. Intendiamoci, la discussione è sacrosanta, perchè quello che avviene ogni giorno sotto i nostri occhi è qualcosa di inconcepibile, per qualsiasi analisi razionale. Tuttavia, occorre mettere dei punti fermi e agire di conseguenza, perchè il cambiamento si sviluppi. E infatti diverse sono le iniziative che si stanno intraprendendo, sia sul fronte della difesa delle donne e giudiziario, sia su quello dell’educazione dei nostri ragazzi nelle scuole.

Le donne vengono aggredite, violentate o uccise quasi ogni giorno nel nostro paese, ed occorre guardare alle cause di fondo, che non possono essere individuate solo nella condanna dell’antica resipiscenza patriarcale, che pure sopravvive nel profondo della nostra società. In un’epoca in cui il progresso e le rivendicazioni delle donne stanno assumendo dimensioni internazionali, ed i risultati piano piano iniziano ad arrivare, non si può evitare di affrontare i problemi che sono alla base di questi comportamenti.

Se guardiamo alla società italiana, vediamo che il numero delle donne che lavorano (dati 2022) è del 49,4%, inferiore di 14 punti alla media europea, e di 18 punti alla percentuale degli uomini occupati. Situazione peggiore al sud e tra le ragazze giovani. Questa mancanza di lavoro alle donne crea un buco nel nostro PIL nazionale, che frena la crescita e non ci consente di affrontare le spese sociali necessarie a sostenere la nostra economia e i servizi.

Ma qual è il motivo per cui le donne non lavorano? Ce ne sono diversi, ma se guardiamo ai numeri vediamo che il problema non è la competenza o la formazione, tutt’altro. Le donne diplomate sono il 65,7%, contro il 60.3 degli uomini, mentre le laureate sono il 23,5% contro il 17,1% degli uomini. Il problema principale è che le donne si fanno carico della gestione quotidiana della famiglia, nel seguire i genitori anziani, e nel crescere i figli. Poi ci sono anche altre cause, ma credo che queste siano le principali. E su queste va fatto un salto di qualità.

Questa situazione è l’indice della mancanza di servizi di sostegno alla famiglia, soprattutto a sud. Basti pensare che in Italia, per gli asili-nido, ci sono 25,5 posti per 100 bambini, contro gli obiettivi europei di 33 su 100 bambini. E che mentre al centro nord si è vicini all’obiettivo, con il 32%, al sud siamo solo al 13,5%, ed il servizio è garantito solo nel 47,6% dei comuni. A Bolzano i posti disponibili sono di 70 su 100 bambini, mentre a Catania e Crotone sono solo 5 su 100.

Se guardiamo poi all’assistenza agli anziani, la situazione è persino peggiore. Solo il 9% riceve aiuti domiciliari da operatori socio-sanitari, il 3% presso un centro di assistenza e il 2% da associazioni di volontariato, il resto è a carico delle famiglie, quindi … delle donne.

Affrontare il tema del lavoro e dell’indipendenza delle donne richiede il superamento di questa disastrosa situazione dei servizi alle famiglie, e per far questo servono risorse. E le risorse, in un paese come il nostro, ci sono, se però vengono opportunamente allocate, invece di pagare clientele o progetti faraonici di ponti che non vedranno mai la luce, e facendo una lotta serissima (oggi sarebbe semplice, con la digitalizzazione) all’evasione fiscale. E’ una questione di scelte politiche, ma anche di scelta dei politici. Siamo in questa situazione perchè facciamo scelte sbagliate.

La seconda gamba del problema riguarda l’educazione dei giovani e il ruolo della scuola. Questo vuol dire dover affrontare due tipi di problema: da un lato la formazione adeguata e la motivazione degli insegnanti (spesso anziani e con competenze obsolete), dall’altra la scelta di opportuni programmi formativi, fin dalle elementari, sviluppati con l’apporto di esperti psicologi e pedagoghi, non partorite da qualche oscuro funzionario ministeriale. Ed occorre poi gestire tutto questo, con efficienza ed evitando gli sprechi.

C’è tanto lavoro da fare, e i tempi non saranno brevi, ma abbiamo noi la responsabilità delle scelte, non possiamo accusare genericamente il “Patriarcato” e poi fare scelte a cavolo per i servizi. Occorre farsi un esame di coscienza serio, e promuovere un movimento dal basso che spinga al cambiamento.

Cosa c’entra tutto questo con i Mondi Virtuali, mi direte voi, visto che siamo su un magazine che di questo si occupa? C’entra eccome, perchè i Mondi Virtuali non sono un’isola sulla Luna, sono abitati dalle stesse persone, noi stessi, ed anche nei Mondi Virtuali assistiamo a dinamiche sociali simili a quelle del mondo fisico. In passato ci sono stati, in occasione del 25 di novembre, eventi e dibattiti sulla questione, e anche quest’anno ce ne saranno, anche di molto interessanti, sia in Second Life che in Craft. Quello che manca, e questo accade proprio in questo momento di profonda riflessione e sensibilizzazione, è un evento che fino al 2021 è sempre stato un riferimento in Second Life, e anche all’esterno, ed è quello che era nato con la denominazione di “2Lei in Second Life“, nato grazie all’impegno meritorio di diversi protagonisti, che se ne sono fatti carico nel tempo. Ultimamente questo impegno si è affievolito, anche per la mancanza di contributi e di coinvolgimento di altre persone. Forse il format non era sufficientemente comunicativo, o forse la gente del “Metaverso” non è interessata a questi temi, ma una cosa è certa, oggi nessuno può sottrarsi ad una riflessione profonda su queste tematiche, ne va del nostro futuro e di quello dei nostri figli. Spero che questa riflessione, e qualche barlume di autocritica, si allarghi il più possibile, e che serva a riprendere con attenzione queste tematiche. Un saluto a tutti.

Nota:

le immagini sono riprese dalla rete, non sono quindi estratte dal nostro archivio. Ringraziamo gli owners

Il 2Lei in Second Life

Nella giornata di ieri, 20 novembre, in seguito ad un bel post di Mebius Alenquer e agli interventi di altri amici, si è aperta una discussione sulla scarsa partecipazione agli eventi di quest’anno per il 2Lei, e ho avuto modo di esprimere anch’io alcune impressioni immediate sul tema. Voglio ritornare su questo argomento, in maniera più ragionata, perchè questo non è un problema che possa essere messo da parte per tutto l’anno, e ritornare poi a discuterne solo in vista del 25 novembre del 2022. Occorrerà ragionarci su durante tutto il prossimo anno, e credo anche che alcune cose possano essere fatte a partire da subito, per fare della prossima ricorrenza una occasione in cui potremo davvero dire di aver fatto dei passi avanti.

Io non credo che il problema sia poco sentito. Anche se le donne sono certamente quelle maggiormente sensibili, tanto è stato fatto per sensibilizzare anche gli uomini, e si sono fatti dei notevoli passi avanti negli ultimi anni. Purtroppo, il tema è davvero scottante, visto gli episodi che succedono tutti i giorni, uno stillicidio continuo di crimini e di abusi, a cui anche la forzata permanenza a casa durante il lockdown ha contribuito.

In Second Life, a partire dal 2010, e grazie ad un piccolo gruppo di volontari, si celebra questa giornata con eventi di impegno civile, e come occasione per discutere sul fenomeno, e coinvolgere la maggior parte possibile di residenti. Quest’anno la partecipazione non è stata elevatissima, nonostante l’impegno e la buona volontà dei volontari del “comitato”. Quindi occorre capire le motivazioni per cui l’argomento non fa presa, nonostante l’attualità sia di drammatica evidenza. Naturalmente, nella discussione non dovrebbero avere diritto di cittadinanza le polemiche contro nessuno, antico vizio dei residenti, soprattutto italiani, di Second Life. L’intento dovrebbe essere quello di fare qualcosa di utile, e di perseguire degli obiettivi chiari. Quindi io partirei proprio da qui: quali sono gli obiettivi da darsi in Second Life per questo progetto?

Prima questione: la sensibilizzazione, ma questo non basta, occorre focalizzarsi su cose più specifiche, che riescano a coinvolgere la gente, in modo non generico, ma nei fatti. Allora credo che occorra dare anche degli strumenti conoscitivi su quello che si fa nella vita reale, sulle organizzazioni di sostegno alle donne, sui siti, i numeri di telefono, le strutture pubbliche che possano essere di supporto, facendo quindi un lavoro di raccolta e organizzazione delle fonti, e di messa a disposizione delle informazioni per coloro che non ne sono a conoscenza.

Seconda questione: non può essere un problema di cui si parla solo una settimana all’anno, dovrebbe essere qualcosa di permanente e riconoscibile in Second Life. Io credo che occorra darsi un’immagine, un’identità precisa, e una presenza permanente con una sede, con iniziative non sporadiche, e con dei link nella vita reale, coinvolgendo anche consulenze esterne che possano contribuire al progetto. Mi piacerebbe che ci fosse un “luogo” in Second Life in cui si possa andare e trovare informazioni e possibili contatti.

Terza questione: quella organizzativa. Occorrerebbe che il gruppo di volontari sia permanente, e cambi anche connotazione, perché la parola “comitato” fa venire l’orticaria, e richiama alla mente vecchie e nuove polemiche dannose alla causa. Il gruppo di coordinamento non dovrebbe solo fare da “tramite” con chi organizza poi gli eveni, ma dovrebbe essere parte attiva nel costruire proposte e iniziative, un vero e proprio gruppo di lavoro, che abbia certamente un impegno limitato, secondo le possibilità di ognuno, ma che sia sempre presente in Second Life, per portare avanti il progetto.

Quarta questione: gli eventi. Credo che il format degli eventi itineranti sia confuso, e non dia dei punti di riferimento precisi, se non le notice e gli eventi creati sui social. In Second Life è prassi chiedersi la sera cosa fare e cercare di trovare gli eventi più interessanti dove andare, per poi finire solitamente a fare quattro salti in discoteca. Avere una sede fissa per il 2Lei può servire anche a creare un riferimento preciso, di cui poter disporre ogni volta che si vuole. Molto bella l’idea di coinvolgere gruppi diversi ma “portandoli” nella sede dell’evento, con il loro seguito di membri aderenti e di credibilità acquisita nel tempo.

Ma sono tante le idee e le proposte che ognuno può portare ad un tavolo di lavoro, queste sono le prime cose che mi vengono in mente, ma ci sono persone che seguono l’iniziativa da anni, che sicuramente ne hanno altre e di migliori da proporre. La cosa importante è dare un seguito alle discussioni, lavorando per il prossimo anno in modo costruttivo, e senza conflitti. Quindi la mia proposta immediata è la creazione di un tavolo di lavoro per costruire il percorso che dia una svolta a questa iniziativa in Second Life, e credo anche che la presenza di chi ha portato avanti per anni questa battaglia sia indispensabile a questo tavolo, mettendo da parte ogni polemica o incomprensione passata.

Un saluto.

P.S.: Metto il riferimento ad un mio articolo di due anni fa, in cui ragionavo sul problema più generale della violenza contro le donne, e che sottoscrivo ancora oggi, parola per parola.

Il 2Lei e la giornata contro la violenza sulle donne

Il 17 dicembre 1999 l’Assemblea Generale dell’ONU istituiva la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, designando il 25 di novembre come data della ricorrenza (in ricordo di un episodio che portò al massacro di tre donne nella Repubblica Dominicana, ad opera della polizia del dittatore Trujillo.

In Italia è dal 2005 che celebriamo questa giornata e, nel Mondo Virtuale di Second Life, la si celebra dal 2010, ad opera di un piccolo gruppo, instancabile, di volontari, composto soprattutto da donne (https://secondlife2lei.blogspot.com/p/ed-2010.html).

Non ci si può sottrarre ad una riflessione su questa ricorrenza, a distanza ormai di alcuni anni dalla sua instituzione. E non possono sottrarsi a questo confronto soprattutto gli uomini, che raramente sono stati protagonisti di queste giornate. Occorre fare ancora molta strada perché la lotta a questo fenomeno, a questa manifestazione di barbarie della nostra società, possa diventare patrimonio comune.

Perché gli uomini sono poco coinvolti in questa ricorrenza? Perché la discussione con la maggior parte di loro non è mai realmente decollata? Credo che questa domanda dobbiamo porcela, tutti noi, uomini e donne, per cercare di fare un passo in avanti, e dare un senso concreto a questa giornata, che vada oltre le scontate dichiarazioni e gli eventi di facciata.

Naturalmente, un passo importante sarebbe quello di comprendere appieno questo fenomeno, perché è uno dei più pervasivi e drammatici della nostra società. Le donne, da secoli, sono la parte “debole” della società, e da questa debolezza derivano le disparità, le violenze, i limiti, che le nostre compagne devono sopportare nella vita di tutti i giorni. E’ sempre stato così nei secoli, d’accordo, ma oggi abbiamo strumenti di discussione, e di diffusione delle idee, che rendono ormai intollerabile sopportare questa inciviltà. Inoltre, al di là del problema etico, sicuramente prevalente, ci sono mille ragioni, civili, economiche, di progresso, di crescita, che rendono fortemente autolimitata una società in cui una metà dei suoi componenti non riesce a esprimere liberamente le proprie potenzialità.

Naturalmente il panorama è variegato, le donne hanno spesso conquistato posizioni davvero rilevanti in molti ambienti sociali, accademici, lavorativi, ecc.. Ma se guardiamo all’intero panorama sociale, le donne sono ancora discriminate, nei ruoli, negli stipendi, nella gestione del proprio tempo familiare, e nella propria autonomia economica.

Queste ragioni sociali di discriminazione sono effettivamente la chiave per un superamento della condizione di debolezza delle donne in famiglia. Infatti, nei rapporti familiari è spesso difficile contrastare la violenza che una donna subisce, perché una donna che non riesce a denunciare il proprio persecutore è una donna che si trova in condizioni di debolezza, psicologica ed economica. Spesso si trova in una condizione di subalternità, perché magari non ha un lavoro che possa renderla autonoma, o non ha la forza caratteriale per opporsi alla violenza, perché prostrata e vessata costantemente. Troppo spesso è portata a giustificare tutto, senza rendersi conto che la violenza è un piano inclinato, che può solo peggiorare, e che porta spesso agli eventi tragici di cui le cronache sono piene, specie negli ultimi tempi, in cui l’attenzione è sensibilmente aumentata. Ma che cosa succede nella nostra società?

Ci troviamo in un tempo in cui le persone sono piene di paure, di incertezza sul futuro, di insicurezze. Un tempo in cui, se non si ha nessuna speranza, ci si rinchiude nel proprio piccolo, alzando dei muri nei confronti degli altri. Un tempo in cui la società si incattivisce, dando cittadinanza a comportamenti che sembravano sepolti nelle fogne della storia. Ma è proprio questo il tempo, che tra paure e incertezze, la lotta delle donne, e con le donne, può contribuire alla costruzione di un mondo più civile, più giusto. E questo si potrà fare nella misura in cui anche gli uomini verranno coinvolti in questa battaglia di civiltà, partendo dai ragazzi, dalle scuole, dalla società civile, e soprattutto dall’educazione familiare, in cui le donne stesse hanno una grande responsabilità. Perché questi problemi, all’interno di una famiglia disagiata, possono per ora risolversi solo intervenendo a difendere la parte debole, aiutandola a ribellarsi e a denunciare, e proprio per questo le organizzazioni di volontariato, di supporto alle donne, stanno svolgendo un ruolo fondamentale.

Quindi continuiamo a celebrare questa giornata del 25 Novembre, ma con una consapevolezza profonda che questo problema della violenza sulle donne richiede tempo, costanza e chiarezza di obiettivi, e, soprattutto, richiede l’impegno e il coinvolgimento di tutti, uomini e donne.

ENGLISH VERSION

The international day for the elimination of violence against women

On December 17, 1999, the UN General Assembly established the “International Day for the Elimination of Violence against Women”, designating November 25 as the date of the anniversary (in memory of an episode that led to the massacre of three women in the Dominican Republic, by the police of the dictator Trujillo).

In Italy we have been celebrating this day since 2005 and, in the Second Life Virtual World, it has been celebrated since 2010, by a small, tireless group of volunteers, composed mainly of women (https://secondlife2lei.blogspot.com /p/ed-2010.html).

We cannot avoid a reflection on this anniversary, some years after its establishment. And, first of all the men, who have rarely been the protagonists of these days, cannot avoid this confrontation. There is still a long way to go before the fight against this phenomenon, this manifestation of barbarism in our society, can become a common heritage.

Why are men little involved in this anniversary? Why has the discussion with most of them never really taken off? I believe this question must be asked of us all, men and women, to try to take a step forward, and give a concrete meaning to this day, which goes beyond the obvious declarations and façade events.

Of course, an important step would be to fully understand this phenomenon, because it is one of the most pervasive and dramatic in our society. Women, for centuries, have been the “weak” part of society, and from this weakness derive the disparities, the violences, the limits, which our companions have to endure in everyday life. It has always been like this over the centuries, we agree, but today we have tools for discussion, and for spreading ideas, which make it intolerable to bear this incivility. Moreover, beyond the ethical problem, which is certainly prevalent, there are a thousand reasons, civil, economic, of progress, of growth, which make a society in which one half of its components fails to freely express their potential strongly make themselves self-limited.

Of course the casuistry is varied, women have often conquered really important positions in many social, academic, working environments, etc. But, if we look at the whole social situation, women are still discriminated against, in roles, salaries, in the management of family time, and in one’s own economic autonomy.

These social reasons of discrimination are actually the key to overcoming the weak condition of women in the family. In fact, in family relationships it is often difficult to counteract the violence that a woman suffers, because a woman who cannot report her persecutor is a woman who is in a state of weakness, psychological and economic. She often finds himself in a condition of subordination, because she may not have a job that can make her independent, or she does not have the character strength enough to oppose violence, because she is prostrated and constantly harassed. Too often she is inclined to justify everything, without realizing that violence is an inclined plane, which can only get worse, and that often leads to the tragic events of which the chronicles are full, especially in recent times, where attention is sensibly increased. But what happens in our society?

We are in a time when people are full of fears, uncertainty about the future, insecurities. A time when, if one has no hope, one closes oneself in one’s own small world, raising walls towards others. A time in which society becomes wicked, giving citizenship to behaviors that seemed to be buried in the sewers of history. But this is precisely the time, that between fears and uncertainties, the struggle of women, and with women, can contribute to the construction of a more civilized, more just, world. And this can be done if even men will be involved in this battle of civilization, starting with children, schools, civil society, and above all family education, in which women themselves have a great responsibility. Because these problems, within a disadvantaged family, can for now be resolved only by intervening to defend the weak side, helping it to rebel and denounce, and for this very reason voluntary organizations, supporting women, are playing a fundamental role.

So we continue to celebrate this day of November 25th, but with a profound awareness that this problem of violence against women requires time, constancy and clarity of objectives, and, above all, requires the commitment and involvement of everyone, men and women.

AquilaDellaNotte Kondor

2Lei in Second Life

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by AquilaDellaNotte Kondor

Anche questa settimana, in Second Life, si è andata sviluppando una serie di manifestazioni, in diverse land, per preparare la comunità virtuale alla celebrazione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, legando le diverse manifestazioni che si sono tenute, artistiche e di solidarietà, a questa tematica.

La sensibilità della comunità virtuale verso questo tema è sempre molto elevata, anche per la composizione di genere della comunità, e l’attenzione che anche quest’anno, per il quarto anno di seguito, è stata posta alla preparazione di questa serie di eventi, lo dimostra. La costituzione di un team, il lavoro giornaliero di preparazione degli eventi, le capacità organizzative dei membri, che hanno dedicato tutto il loro tempo a questa impresa, rendono ormai questo progetto uno dei più importanti in assoluto di Second Life.

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Alza le tue braccia al cielo e danza! E’ il “One billion rising” day

Alza le tue braccia al cielo, sollevati, e danza. Danza per quelle che tacciono, danza per coloro che non hanno diritti, danza per i massacrati dalla storia, danza per le donne di tutto il mondo, per cui la violenza è pratica quotidiana. Danza per gli uomini, perché il rispetto e l’amore non siano parole vuote. E danza per te stessa, perché il mondo sovverta questa vergogna. Il 14 di febbraio un miliardo di persone in tutti gli angoli del mondo hanno aderito all’iniziativa “One billion rising” (http://onebillionrising.org/), lanciata dalla statunitense Eve Ensler, autrice dell’opera “I monologhi della vagina” nel 1997, che ha fondato un movimento che si chiama V-Day  ) e che ogni anno organizza più di 1500 eventi in 140 paesi del mondo: workshop, incontri, rappresentazioni teatrali, visite e incontri nei paesi in cui i diritti delle donne sono violati ogni giorno. Una donna su tre al mondo, infatti, è vittima di violenza, da quella domestica a quella nelle comunità, nei posti di lavoro, nella vita di tutti i giorni. All’iniziativa hanno aderito, tra i tanti, anche molti personaggi del mondo dello spettacolo: da Robert Redford (https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=mCHXBQIU01Y), il cui video di sostegno all’iniziativa è stato pubblicato sul Guardian il 24 settembre 2012, a Jane Fonda (https://www.youtube.com/watch?v=YUtd3e6Waeg), che in questo toccante video ha spiegato i suoi motivi per l’adesione all’iniziativa:  “Why I’m rising”.

In 205 paesi del mondo si sono organizzati flash mob al grido di “We rise”, e milione di donne e uomini hanno levato le loro braccia al cielo, danzando ed esprimendo il proprio sdegno per l’intollerabile pratica della violenza contro le donne. Il loro grido si è espresso sulle note di “Break the chain”, rompi le catene, scritto da Tena Clark e Tim Heintz (http://www.youtube.com/watch?v=fL5N8rSy4CU). In Italia, a Roma, in piazza di Spagna, e’ partito un flash mob al grido di “Basta la violenza sulle donne”, e il grido di indignazione si è propagato in 100 altre location in tutto il paese, in un raro caso di solidarietà e di ribellione civile. Al festival di Sanremo Luciana Littizzetto ha recitato uno splendido monologo contro la violenza, accompagnata, in una danza collettiva, da un centinaio di donne (http://www.youtube.com/watch?v=_hwTue_fiHo)..

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Hanno partecipato al “One billion rising”, in tutte le parti del mondo, anche gli uomini, e non chiedete loro il motivo di questa partecipazione, sarebbe un’offesa, poiché questa era anche per loro la cosa giusta da fare. Questa battaglia di civiltà riguarda ogni essere umano su questa terra, non riguarda solo le donne, poiché se è vero che c’è chi subisce violenza, è altrettanto vero che, dall’altra parte, c’è chi questa violenza la usa, per cui è pratica quotidiana contro i deboli, gli indifesi. Questa vergogna è una macchia che va cancellata dalla coscienza civile di tutti i popoli, di tutti gli stati e di ogni religione.

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I residenti di Second Life hanno aderito con grande entusiasmo e capacità organizzativa alla manifestazione (http://onebillionrisingsl.wordpress.com). Un evento internazionale è stato organizzato durante tutto l’arco delle 24 ore, il 14 di febbraio, non solo con balli ed eventi musicali, ma anche con esposizioni di artisti da tutte le parti del mondo in Second life ). Straordinario questo video, girato per l’occasione: http://www.youtube.com/watch?v=8AUYdrhoDfE. La comunità Italiana, sempre attivissima fin dal 2010 su questo tema, ha deciso di dedicare eventi tutto l’anno al tema della violenza sulle donne, e tutti coloro che vorranno aderire potranno diffondere il logo, manifestare il proprio supporto e contribuire al 2Lei in Second Life (http://secondlife2lei.blogspot.it/2013/02/you-can-partecipate-support-2lei.html).

Un evento straordinario avrà luogo il 18 di febbraio alle ore 22,30 presso la Antipatik Station, con un concerto dal vivo di Viviana Houston, dall’Italia, e di Ceci Dover dalla Spagna, aderendo all’iniziativa 2Lei in Second Life (http://slurl.com/secondlife/Music Stars Venue/206/222/26). Seguiremo questi eventi, e la riflessione collettiva che ne scaturirà, dandone conto man mano che si susseguiranno, o che verranno annunciati. Invito inoltre tutti quelli che vogliono partecipare a questo dibattito a dare il loro parere, le loro impressioni, a raccontare le loro storie senza remore, ma con spirito di solidarietà e di amicizia, uomo o donna che sia: questa è una battaglia che appartiene a ognuno di noi.

2Lei in Second Life: Maryhola McMillan

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La settimana che si sta concludendo è stata teatro, in Second Life, e per il terzo anno di seguito, di un grande evento per celebrare la giornata dell’impegno contro la violenza sulle donne: 2Lei in Second Life. Molte sono state le land che hanno partecipato a questa maratona, ognuna con un proprio contributo, e molti sono stati i protagonisti. Tra questi Maryhola McMillan, protagonista della serata del 23 novembre, all’isola Imparafacile: “La violenza delle donne sulle donne”, uno dei momenti più seguiti dell’intero ciclo di eventi. Ho incontrato Maryhola per chiederle di condividere il suo punto di vista sul tema della violenza sulle donne.

AquilaDellaNotte Kondor: Mary questa manifestazione è molto sentita, anche nella community di Second Life, cos’è che la rende così importante per te, per voi?

Maryhola McMillan: Innanzitutto il fatto che siamo donne. Io trovo che questo genere di manifestazioni sia davvero pericoloso, perché facilmente strumentalizzabile e anche abbastanza ghettizzante. Io non sono per la categoria protetta delle femmine, ma per il valore e la meritocrazia. Resta il fatto che è una manifestazione contro la violenza, perciò qualunque cosa possa servire a sensibilizzare, anche un solo essere umano alla volta a questo problema, per me è utile impegnarsi e ne vale la pena. Inoltre, è un’ottima occasione per avvicinare tra loro le varie realtà della comunità italiana in Second Life.

AquilaDellaNotte Kondor: Una giornata contro la violenza, chi non sarebbe d’accordo? Ma sulle donne assume un valore particolare?

Maryhola McMillan: Sì certo, è facile essere d’accordo su un tema simile, magari la cosa difficile è farsi un piccolo esame di coscienza. Nel senso che la violenza sulle donne spesso è indotta da una cultura viziata dalla religione, dall’ignoranza, che porta certi uomini, ma anche certe donne, a considerarle deboli. Ma credo che la prima cosa da fare sia smettere di considerarci vittime e iniziare a considerarci al pari, tra noi e con gli uomini, altrimenti a che sono serviti anni di battaglie femministe e culturali per l’emancipazione e l’indipendenza?

AquilaDellaNotte Kondor: Dici che ci vorrebbe anche una giornata contro la violenza, in generale, non solo contro le donne?

Maryhola McMillan: Quella bisognerebbe farla ogni giorno, viviamo in un mondo estremamente violento.

AquilaDellaNotte Kondor: una osservazione che alcuni potrebbero fare…. E’ che Second Life è un mondo di svago, di disimpegno. E’ stato difficile portare qui nel Metaverso una discussione come questa?

Maryhola McMillan: Beh, basta andare a fare un giro in certe land per smentire questa affermazione. Second Life è certo un luogo di svago e di disimpegno, ma ci sono gruppi attivi che associano lo svago all’impegno. Arte e cultura di varia natura sono la base di moltissimi eventi.

AquilaDellaNotte Kondor: Si, ma alla fine il rischio è di ritrovarsi tra i soliti quattro gatti di intellettuali, non è stato così?

Maryhola McMillan: A volte sì, anche se ti dico che ieri sera alcune persone erano in Second Life appositamente per il “reading” e che spesso noi di Libriamo facciamo eventi in mixed reality che portano dentro Second Life, in modo stabile, nuovi residenti. Ma credo che per le prossime edizioni si penserà anche a coinvolgere soggetti in RL, magari dando un maggiore risalto alla manifestazione. Non dimentichiamoci che 2Lei è nata come modo di ricordare la Giornata internazionale anche dentro il Metaverso.

AquilaDellaNotte Kondor: Esiste secondo te una violenza sulle donne anche nel Metaverso?

Maryhola McMillan: Bella domanda. Istintivamente direi di no. Ma poi dipende. Dipende dalle donne, appunto. Qui dentro bisogna sapersi gestire, sapere stare molto attente a chi si potrebbe avere davanti.  Esiste però il mute, puoi cambiare account e identità.

AquilaDellaNotte Kondor: Ma succede anche agli uomini, non credi?

Maryhola McMillan: Assolutamente sì, per questo dico che dipende dai soggetti.

AquilaDellaNotte Kondor: Il Metaverso ha raggiunto finalmente la parità tra i sessi?

Maryhola McMillan: Ma non è una questione di Metaverso. La parità tra i sessi deve essere nelle nostre teste, di uomini e donne. Finché avremo bisogno delle quote rosa, non ci sarà parità. Nel Metaverso è lo stesso, solo che qui molti non ci mettono la faccia e quindi imperversano. Quindi torno a dire, dipende da noi.

AquilaDellaNotte Kondor: Ma in RL effettivamente le donne sono la parte più debole ed esposta della società, oltre ad essere le più impegnate con la famiglia e i figli, qui in Second Life no.

Maryhola McMillan: Secondo me non sono molto dissimili le cose, qui non hai da cucinare e da tenere casa certo, e le donne non sono la parte più debole. Siamo influenzati dalla cultura cattolica che ci impone il ruolo di fattrici e poco altro.

AquilaDellaNotte Kondor: Allora che senso ha celebrare una giornata contro la violenza sulle donne?

Maryhola McMillan: Ha senso invece, la violenza sulle donne è una violenza innanzitutto e come tale va combattuta. La violenza sulle donne è sulle donne, ritenute parte debole e che spesso si ritengono parte debole. E quindi è necessario riflettere, cercare di incentivare una reazione, di innescare una ribellione.

AquilaDellaNotte Kondor: Ma le donne subiscono una violenza oggettivamente più diffusa, non solo per ruolo nella società, ma anche come parte più esposta, non credi?

Maryhola McMillan: Sì certo, perchè sono donne.

AquilaDellaNotte Kondor: E in Second Life è lo stesso? Oppure qui c’è parità?

Maryhola McMillan: Mi provochi? La prossima volta voglio le domande e te le rimando dopo un paio d’ore.

AquilaDellaNotte Kondor: ahahahah. Eh no, non saresti spontanea.

Maryhola McMillan: 🙂

AquilaDellaNotte Kondor: Io credo che spesso qui in Second Life le parti si invertono, non sempre la donna fa la parte debole.

Maryhola McMillan: Non lo so se c’è parità, io la parità me la creo nelle situazioni che vivo. Per questo ho voluto fortemente puntare l’attenzione sul fatto di smetterla di essere vittime. Mi è capitato di soffrire qui, ma anche di far soffrire, è parità? Secondo me se una persona può permettersi il lusso di essere sé stessa anche qui come fuori, le cose non sono poi dissimili.

AquilaDellaNotte Kondor: Un’ultima domanda Mary. Lo scorso anno mi aveva colpito molto la collaborazione che si era creata tra molte land per gestire questo evento per un’intera settimana, è stato così anche quest’anno? Si è riusciti a collaborare bene come lo scorso anno?

Maryhola McMillan: Io sono entrata nel gruppo organizzatore solo quest’anno e quindi non so come siano andate le altre edizioni. Inoltre, essendo questo un periodo molto impegnativo all’isola, mi sono occupata prevalentemente io dell’organizzazione della nostra serata e quindi, un po’ per questo e un po’ perchè ho visto che già dall’anno passato i ruoli e le dinamiche erano ben consolidate, non ho partecipato attivamente come altri all’organizzazione generale.

AquilaDellaNotte Kondor: In conclusione… Ancora una volta Second Life si rivela un luogo di collaborazione e di impegno, oltre che di svago. In fondo c’è sia la parte ludica che quella impegnata, ma l’aspetto sociale è sempre prevalente, che ne pensi?

Maryhola McMillan: Credo ci sia equilibrio e un’offerta molto varia di occasioni per coltivare questi aspetti in modo indipendente o anche combinato”?

AquilaDellaNotte Kondor: Grazie Mary.

Maryhola McMillan: A te 🙂

AquilaDellaNotte Kondor: Hai fatto un gran lavoro anche ieri, complimenti ancora.

Maryhola McMillan: Grazie 🙂

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Di seguito riportiamo l’intero programma della manifestazione, che si conclude oggi a CSW Island, dopo aver toccato in tutto nove land italiane.

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LUN 19 novembre – 1pm slt  ore 22.00: Presentazione evento – Lettura manifesto Mostra fotografica “Immagini per 2LEI” – ARTE LIBERA

LUN 19 novembre – 2 pm slt ore 23.00: “Malamore” – Reading e rappresentazione teatrale – L’Arme d’Amour a Pyramid – Solaris

MAR 20 novembre – 1pm slt  ore 22: “Liquid song” di CapCat Ragu e Meilo Minotaur – ARTE LIBERA

MAR 20 novembre – 2.30 pm slt  ore 23.30: “Women 4 women” Esposizione di opere di donne dedicata alle donne – Colore Art Gallery

MER 21 novembre – 1pm slt ore 22: Visioni di donna – Esposizione Oltre lo stupro – Reading di Serena Domenici – CSW Island

GIO 22 novembre – 1pm slt ore 22: “La frontiera dei pregiudizi” – Istallazione di Solkide Auer, Giovanna Cerise e Daco Monday – Art’s vision

VEN 23 novembre – 1pm slt ore 22: Reading: La violenza delle donne sulle donne – ISOLA IMPARAFACILE

VEN 23 novembre – 1pm slt    ore 23: L’Istruzione Negata

SAB 24 novembre – 1pm slt ore 22.00: “iGnavi” di Buffy Holfe, installazione – SaliMar

SAB 24 novembre – 2.30pm slt ore 23.30: “Prigioniera in casa”, installazione di maddomxc Umino – Solo Donna

DOM 25 novembre – 1pm slt ore 22: Anonymous women designers / live Music – CSW Island

Ripartiamo da qui.

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.Esattamente un anno fa, prendendo spunto da un eccezionale lavoro di team, che un gruppo di amici, spesso rivali nella quotidianeità, era stato capace di organizzare, in occasione dell’evento in più serate “2Lei in Second Life”, mi esprimevo in questi termini, relativamente alle attività che si svolgono nel Metaverso: “Forse la lontananza dai riflettori e la voglia di tornare a crescere hanno compattato questa comunità, forse la conoscenza reciproca, consolidata in diverse occasioni negli ultimi tempi, e forse anche la maturità, raggiunta da questi gruppi, ha prodotto un risultato veramente incoraggiante per il futuro”. Da quel lampo d’ingegno, realizzatosi per merito di tanti, ha preso spunto una nostra riflessione, spingendoci a riflettere e a indagare su quale sia il motivo che impedisce di lavorare normalmente, nella quotidianità,  in un clima di supporto e collaborazione reciproca. Una riflessione profonda su quali siano le cause che impediscono il decollo di questo Mondo Virtuale.

Siamo così partiti per un lungo viaggio, durato un anno, e sulle cui esperienze vogliamo tirare ora le somme, in occasione del prossimo evento “2Lei in Second Life”, di cui parleremo in un prossimo articolo. Quell’evento ci fornì  lo spunto per il viaggio intrapreso, e quanto abbiamo appreso in questo viaggio ci consente, a un anno di distanza, una riflessione a questo punto più articolata e documentata.

Siamo partiti dal punto a nostro parere più basso della capacità elaborativa e culturale che si esprime nel Metaverso, non certo per motivi morali, intendiamoci, ma come capacità propositiva e di costruzione del futuro. Siamo partiti da quelli che, con un termine grossolano, ma che è servito ad accendere il dibattito, abbiamo chiamato i “bassifondi” di Second Life. Ne è scaturito un dibattito dai toni molto accesi, che ha messo in evidenza tanta passione, ma anche tante contraddizioni, sia da parte dei frequentatori, orgogliosi, dei cosiddetti “bassifondi”, sia da parte dagli snob, o “intellettuali”, che poche parole hanno speso nell’analisi che abbiamo stimolato e che a noi interessava, dal punto di vista sociale. Partendo da quella esperienza, a mio parere molto positiva, poiché emblematica del livello di separazione che regna tra gli ambienti sociali del Metaverso, siamo risaliti, man mano, durante tutto quest’anno, a individuare e a mettere in risalto i diversi aspetti del modo in cui viviamo la rete, e i Mondi Virtuali in particolare (vedi in coda la timeline degli articoli pubblicati).

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Abbiamo discusso e analizzato cosa intendiamo per “identità” dell’avatar, sulla sua Reputazione, sui limiti e gli eccessi dei comportamenti nel Metaverso, sulla diffamazione e la disonestà. Abbiamo discusso sull’estremizzazione delle caratteristiche proprie degli individui, che in Second Life si manifestano liberamente, senza tabù, contribuendo a creare le situazioni che tutti noi viviamo in questa nuova realtà sociale. Abbiamo notato la passione di molti per il cosiddetto “gossip”, un’attrattiva che non nasce di certo nel Metaverso, ma è tipica di un certo modo di ragionare e di discutere su quanto ci succede giornalmente (molte trasmissioni televisive nazional-popolari hanno fatto la loro fortuna, e quella elettorale di altri, su questi temi). E siamo arrivati a individuare quello che può essere il punto di forza del vivere in una comunità (la luce in fondo al tunnel…), per quanto virtuale possa considerarsi, ma con tutti i nostri pregi reali, così come i nostri reali difetti: lo spirito di collaborazione, l’entusiasmo, la creatività, l’impegno quotidiano. Caratteristiche queste che da sempre premiano tutti i progetti “reali”, così come tutte le imprese di successo, in qualsiasi posto e in qualsiasi epoca.

Non mi soffermo sulle critiche spietate, gli improperi e spesso le offese, che ci sono state indirizzate. Abbiamo conosciuto nuovi amici, e molti ne abbiamo persi per strada, a causa del nostro modo di analizzare crudamente i fatti e i comportamenti. Ma ne valeva la pena, visti i risultati e le riflessioni che abbiamo raccolto. I nostri strumenti di analisi ovviamente sono stati limitati dalla nostra esperienza e dalla nostra cultura, poca o tanta che sia. Non siamo sociologi, ma riteniamo di aver accumulato in cinque anni di osservazione, e di analisi, un’esperienza che ci ha consentito di individuare alcune caratteristiche salienti, che spero possano aiutarci nei passi successivi, in particolare a seguire il percorso di evoluzione del Metaverso, attraverso questo nostro Magazine. Spero altresì che la nostra buona fede sia sempre stata indiscutibile per chiunque, non avendo noi sponsor alle spalle, land da sostenere, interessi da curare, o amici da promuovere.

Abbiamo così osservato in Second Life comportamenti assolutamente normali, anche nella vita cosiddetta “reale”, in fondo, il Metaverso è solo un altro posto in cui trascorriamo il nostro tempo, che si aggiunge a quelli “reali” in cui viviamo, ma anche alcuni tratti caratteristici che vogliamo condividere.

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Una prima caratteristica peculiare è rappresentata dall’estremizzazione dei comportamenti. Non credendo che ci siano tabù, o reputazioni personali da difendere (quanto ci si sbaglia…), in Second Life ci si consente di tutto, dall’estrema scorrettezza di certi comportamenti, allo sfruttamento e alla strumentalizzazione dei caratteri più deboli. Il Metaverso è perciò un luogo che può essere molto pericoloso, per chi si espone a livello emozionale ed affettivo. Quindi, un primo campanello di allarme e di attenzione va assolutamente tenuto in conto relativamente all’emotività.

Una seconda caratteristica è la voglia naturale di alimentare il gioco. Tutti noi amiamo giocare, il gioco è una componente fondametale della nostra vita, da bambini come da adulti, e il Metaverso ci consente di sfruttare al meglio queste nostre aspirazioni, fino a interpretare personaggi di assoluta fantasia, che aiutano la nostra immaginazione a vivere in un mondo, veramente, “virtuale” e immaginario.

Terza caratteristica è l’assoluta parità, nelle possibilità di partenza, che ognuno possiede nel Metaverso. Chiunque può inventarsi una vita virtuale soddisfacente: grande artista, poeta, proprietario terriero, manager (quanti ce ne sono …) o leader di gruppi più o meno improbabili. Quante carriere nascono nel Metaverso, e quante professioni vengono fuori! Ovviamente, chi ha più filo da tessere alla lunga viene fuori, e le capacità dell’individuo vengono riconosciute e premiate da chi ha occhi per vedere e obiettività nel riconoscere limiti e meriti. Altri, molti altri, passano la loro vita virtuale nell’autoreferenzialità, producendo poco, ed esaltandosi spesso per pochissimo, circondati dalla tribù di appartenenza, che ne solidifica e ne alimenta l’ego. Anche questa è caratteristica del tutto peculiare nel Metaverso, un ambiente in cui, il gioco della finzione e delle “professionalità” montate, assumono una luce esagerata rispetto alla realtà dei fatti.

Ultima caratteristica rilevante è l’enorme capacità di interazione, l’estrema facilità di tessere rapporti e di costruire progetti. E’ proprio questa, al di là dei limiti e dei campanelli d’allarme che abbiamo detto, e di cui dobbiamo tener conto, la leva da sfruttare nella costruzione del futuro del Mondo Virtuale. Questa facilità di interazione può essere sfruttata nel migliore dei modi, come il caso del progetto da cui è partita la nostra riflessione, quando tale capacità e facilità di intessere rapporti si sposa con il meglio che ognuno di noi sa esprimere: l’amicizia e la voglia di lavorare insieme per un obiettivo comune.

 

E’ da questa caratteristica quindi che ripartiamo per il nostro viaggio, lasciando le considerazioni sociologiche a quelli che saranno momenti di riflessione più specifici, ma volendo discutere di progetti, collaborazioni, nuove realizzazioni, cose concrete e qualità reali. E se un giorno il Metaverso sarà un ambiente sicuro, gratificante e ricco di possibilità, ma anche di opportunità di lavoro vero, oltre che di svago e di socializzazione, sarà anche grazie a quanto di buono si sta costruendo in questi anni. Ed è questo che continueremo a raccontare su questo Magazine, e se qualcuno non gradisce, che cambi canale per favore, noi resteremo qui …

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Articoli pubblicati durante il “viaggio”:

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11) 20 ottobre 2012: La luce in fondo al tunnel (il rinnovamento):

10) 13 ottobre 2012: l’interesse per il gossip:

9) 6 ottobre 2012: l’identità dell’Avatar:

8) 16 settembre 2012: i problemi della presenza in rete:

7) 23 giugno 2012: sulle polemiche in rete:

6) 17 giugno 2012: sul futuro dei Mondi Virtuali:

5) 3 giugno 2012: sull’utilizzo del voice:

4) 22 aprile 2012: sull’esperienza virtuale:

3) 17 marzo 2012: la discussione su come vivere il Metaverso:

2) 11 febbraio 2012: sui “bassifondi” di Second Life:

1) 26 novembre 2011: le capacità del lavoro di team in un esempio:

E se ripartissimo da qui?

Si è conclusa ieri, 25 novembre, la cinque giorni dedicata alla manifestazione “2Lei in Second Life”, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.

Innumerevoli gli eventi che si sono alternati in questi cinque giorni (http://secondlife2lei.blogspot.com/2011/11/2lei-2011-calendario-eventi-dal-21-al.html), e, per ognuno di essi, uno sforzo organizzativo e un lavoro complesso di preparazione è stato messo in atto. Ne sono stato testimone diretto, poiché nella serata finale ho effettuato lo stream sul mio canale livestream ), sebbene come “riserva” di Magicflute Oh che trasmetteva sul canale di PyramidCafeTV ). Ebbene, per ognuna di queste serate tutto un team di addetti ai lavori è stato in grado di lavorare insieme, divertendosi e investendo il proprio tempo, senza protagonismi e senza le solite polemiche o rivalità: artisti, cantanti, owners di land, tecnici, grafici, PR ed organizzatori vari, tutti insieme in uno sforzo comune.

E’ stata una gran bella esperienza, e non solo per il risultato ottenuto nello svolgimento delle serate, ma soprattutto per quello che questa esperienza ha insegnato a tutti coloro che hanno partecipato all’organizzazione. Si è dimostrato che le mille individualità, messe insieme, possono davvero produrre un risultato di ottimo livello professionale. Intendiamoci, ci sono fior di professionisti che frequentano Second Life, ma ognuno di essi è sempre stato portatore, a parte poche esperienze comunitarie (prima tra queste Vulcano), del proprio verbo e della propria individualità. Molte iniziative sono fallite in passato, nel tentativo di creare gruppi o strutture di coordinamento, ma, già da qualche mese, le esperienze di teamwork stanno crescendo nella Second Life Italiana.

Ed è questa la novità. Forse la lontananza dai riflettori e la voglia di tornare a crescere hanno compattato questa comunità, forse la conoscenza reciproca, consolidata in diverse occasioni negli ultimi tempi, e forse anche la maturità, raggiunta da questi gruppi, ha prodotto un risultato veramente incoraggiante per il futuro.

Contemporaneamente, esperienze esterne a Second Life, basate sulle sim che crescono su Craft o su OSGrid, si stanno consolidando, creando alcuni capisaldi nel nuovo mondo, che lentamente ma inesorabilmente, accoglieranno flottiglie di viaggiatori e di emigranti.

E’ il momento per tornare su un concetto che, personalmente, ho sempre ribadito: Second Life è stato un prototipo, una esperienza iniziale che ha consentito la sperimentazione di quelle attività e di quelle progettualità realizzatesi in questo Mondo Virtuale.

Lasciamo quindi perdere il rimpianto per le incapacità manageriali o di marketing della povera Linden Lab, messa in passato di fronte a responsabilità e ad aspettative che andavano molto al di là delle potenzialità effettive di questa piccola azienda di 150 persone.  Lasciamo anche perdere il rimpianto per la luce dei riflettori, alimentato in passato dall’interesse dei grandi media. Oggi l’informazione corre sulla rete. I media classici sono ormai un complemento in rapida evoluzione, rispetto al mare magnum dell’informazione sul web, e di questo tipo di informazione in rete, molti di noi hanno grande competenza ed esperienza .

E’ un bel futuro quello che si prepara, ci sono ormai tutti gli elementi per un salto evolutivo nella nostra capacità di sfruttare i Mondi Virtuali. Non perderemo questa opportunità …

2Lei: la nuova voce delle donne grida da Second Life

COMUNICATO STAMPA
2Lei è un progetto di sensibilizzazione, in occasione della “Giornata Mondiale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne”.

Il progetto, ideato e realizzato interamente nell’ambiente virtuale Second Life, proporrà al pubblico una serie di eventi sul tema della violenza contro le donne. Gli eventi in programma saranno realizzati dagli utenti di Second Life, appartenenti a diversi gruppi, riuniti per l’occasione sotto il patrocinio di Fondazione Pangea ONLUS, Amnesty International e Whipart. Ogni giorno, dal 21 Novembre fino alla serata conclusiva del 25 Novembre, sarà possibile accedere a spazi realizzati per il progetto 2Lei, dove “la voce delle donne” griderà attraverso opere d’arte virtuale, fotografie, concerti live, installazioni e conferenze.

Questo il programma: http://secondlife2lei.blogspot.com/2011/11/2lei-2011-calendario-eventi-dal-21-al.html

Sfruttando le capacità che gli utenti hanno acquisito “vivendo” in Second Life, sono state realizzate delle opere d’arte virtuali che prevedono l’utilizzo di tecniche di grafica e animazione 3D, prenderanno vita nel Metaverso. Sono state scattate ed elaborate foto artistiche con protagonisti gli avatar, programmati dei concerti live di diversi artisti, collegati da tutte le parti del mondo, che utilizzeranno i loro avatar per cantare, diffondendo le loro canzoni tramite uno streaming WEB. Sono state organizzate delle conferenze con ospiti che dal mondo reale si collegheranno e parleranno in Second Life per contribuire con le loro storie. Sono state preparate letture di brani a tema, che verranno interpretate e commentate da attori e spettatori virtuali.

Per il secondo anno di seguito la popolazione del Metaverso si è riunita per creare un progetto che non ha eguali. Il significato profondo di questo progetto viene dalla forza dell’ambiente virtuale. Second Life, per mezzo dell’immersività ed esclusività che lo contraddistinguono da altri metaversi, offre uno strumento efficace per comunicare il forte messaggio di solidarietà che si vuole esprimere verso tutte le donne del mondo.

Per info e programma http://secondlife2lei.blogspot.com/