Sergej Zarf e la Piramide

L’immagine di presentazione dal sito di Sergej…

Sergej è un amico con cui ho condiviso molto in SL e nei vari mondi virtuali. Mi ha proposto questo scritto su Pyramid Cafè, su cui avevo già scritto in passato (vedi anche link indicato nel suo articolo). Al di là del gruppo Pyramid è interessante ed importante sottolineare l’enorme quantità di lavoro che Sergej rende disponibile (assieme al gruppo Pyramid) per la community italiana, a partire dai corsi di streaming e di ripresa, dei servizi di aggiornamento sugli eventi in SL (cosa c’è di bello stasera in SL http://www.youtube.com/watch?v=EGC4ML3sNd4&feature=share), assieme a Fiona Saiman, e a diversi esperimenti di espressione machinima come ad esempio Time Travel sempre con Fiona Eddie Santillo (ed altri soliti noti della community Italiana). Buona parte di questa attività si svolge virtualmente in Solaris Island (sede di numerosi gruppi di lavoro variegati) in craft ed in altri mondi virtuali di cui alcuni non conosco nemmeno io come SWTOR . In appendice alcuni appunti su queste attività.

Una mia “breve” riflessione su una delle realtà presenti nella comunità italiana in Second Life: Pyramid Café

All’inizio di quest’anno ho maturato la decisione di espormi, in termini di relazione con gli altri frequentatori di Second Life, in misura maggiore di quanto avessi mai fatto precedentemente. A spingere quella decisione c’era, come spesso accade, la somma di più eventi interni ed esterni, non ultimo la scelta di un mio caro amico di uscire di scena (per rispettabilissimi e da me condivisi motivi personali) lasciando i “rimanenti” davanti ad un bivio: mantenere in vita e far crescere il progetto che con tanta foga e dedizione aveva portato avanti fino al quel momento, coinvolgendo molte altre persone, oppure lasciarlo tramontare.
In questi mesi ho incontrato diverse persone “turbate” dalla presenza della piramide nel nome e nel logo del gruppo, con il timore di avere a che fare con una setta religiosa, loggia massonica o gruppo di pervertiti virtuali con chissà quali mire, sebbene nessuno dei tre co-owner e nessuno dei vari officer del gruppo faccia del proselitismo o dia adito a fraintendimenti del genere.
In questo progetto, un esperimento di comunicazione e condivisione delle conoscenze attraverso e dall’interno dei mondi virtuali, mi ero inserito qualche anno fa portando la mia partecipazione e la mia voglia di sperimentare, collaborare ed imparare assieme ad altri, divertendomi pure. Da quel momento ho dato nella misura in cui mi sentivo di farlo, senza subire pressioni o sollecitazioni di alcun genere; questo è lo stimolo che ho sempre visto, riconosciuto ed apprezzato in chi agiva assieme ed attorno a me, ed è lo stesso stimolo che cerco di tener vivo nei miei tentativi di continuarne l’opera.
Il progetto di cui sto parlando è il gruppo Pyramid Café, di cui sono coordinatore assieme a Salahzar Stenvaag e Fiona Saiman.
Il ripetersi di situazioni analoghe mi porta, oltre che a sorridere pensando a noi come cospiratori spiritual-tecno-massonici, a percepire l’esigenza di un chiarimento circa le origini e lo scopo del gruppo, attraverso la storia degli eventi organizzati, e spiegare con chiarezza perché, all’epoca della sua fondazione sia stato scelto proprio quel simbolo come logo.
Innanzitutto, il gruppo nasce, nell’ottobre del 2007, in una sim fortemente caratterizzata dalla voglia di sperimentare nuove tecnologie e modalità di comunicazione e socializzazione: la sim di Vulcano, uno splendido tentativo di democrazia partecipata in cui, pur essendoci un owner, ogni decisione veniva sempre presa solo in seguito a riunioni collettive di tutti i residenti a cui interessasse partecipare. Nessuna pressione veniva mai esercitata dall’owner ma ogni scelta era sempre frutto di ragionamento collettivo. In questo fermento, 4 persone si incontrano, parlano, scambiano idee, e da questo incontro nasce la voglia di creare nella sim un vero e proprio punto di incontro e di condivisione di informazioni: nasce il locale ed il gruppo “Pyramid Café”, di cui riporto un brano tratto dalla presentazione del progetto all’assemblea di Vulcano per la richiesta di approvazione:
“Pyramid Café vuole essere un’associazione spontanea di persone, con identificazione no profit, gestita in maniera autonoma e su base volontaria dagli stessi componenti.” …
E’ un locale pubblico virtuale, senza fini di lucro che si propone di favorire il sentimento di appartenenza alla Comunità di Vulcano, la circolazione delle informazioni , lo scambio di opinioni, lacondivisione, la trasmissione della conoscenza.”
Si continua poi con l’analisi dei risvolti sociali:

Si è partiti dal presupposto che nel mondo reale, gli spazi adibiti ai distributori automatici di vivande, si trasformano spesso in eccellenti luoghi di socializzazione (pausa caffè). Inoltre si voleva che gli utenti percepissero come proprio il locale quindi si è pensato di consentire ai “clienti” di “mettere dei mattoni” nella piramide. Le decine di ambientazioni all’interno del rezzer di Pyramid Cafè sono state create da abili “costruttori” ma anche da persone alle prime armi con il building. Altri vi hanno contribuito in termini di idee, scripts e altro ancora. Di fatto Pyramid Café è una fantasmagorica commistione di stili creativi diversi …“

Relativamente al simbolo scelto come logo, ecco riassunto il significato dato dal suo ideatore:

Sono due piramidi, una dentro l’altra, quella esterna è di cristallo, simbolo di trasparenza ma anche del prisma che scompone la luce a rappresentare la sensibilità ed il rispetto verso le diverse opinioni delle persone; quella interna è scura, a rappresentare il salto nel buio verso il futuro, un portale per collegare i diversi mondi e anche un’antenna attraverso la quale ricevere e trasmettere emozioni. Su di uno spigolo c’è una piccola eclissi a rappresentare i timori dati dalle superstizioni e dalle credenze, timori che si possono superare solo attraverso la luce della conoscenza, simboleggiata dal sole. … Per non dilungarmi troppo, io cercavo un simbolo che indicasse un collegamento tra modernità ed antiche civiltà e che esprimesse la collaborazione di tanti individui. … questi sono i valori che ho cercato di racchiudere ed esprimere nel logo, niente a che fare con  esoterismo, massoneria, illuminati ed altre cose del genere.

Fin da subito al progetto si aggiungono diversi co-firmatari, che diventano officer ed il cui segno distintivo è una “spilla”.
Il locale Pyramid Café viene ufficialmente inaugurato a Vulcano venerdì 11 Gennaio 2008, alle ore 22,30.
Il 25 gennaio 2008, alle 22.00, vi si tiene la quarta riunione del gruppo di lavoro italiano sulla Singolarità Tecnologica.
Il 28 marzo dello stesso anno insieme al CICAP, il comitato italiano che indaga sulle affermazioni sul paranormale (www.cicap.org), organizza un incontro sui cosiddetti misteri e fenomeni paranormali.
Senza voler ripetere il lungo elenco delle attività del gruppo in questi anni, invito a leggere e cliccare sulle locandine presenti in un breve ma molto ben argomentato articolo scritto da Salahzar Stenvaag su Virtual World Magazine alla vigilia del terzo compleanno di Pyramid Café, nel gennaio del 2011: http://bit.ly/dHE5yu . Cito dallo stesso articolo:

Pyramid Cafè ha rappresentato soprattutto nel suo periodo d’oro (2008-2009) un esempio unico di come le iniziative di volontariato in secondlife possano produrre degli eventi condivisi e variegati di indubbia qualità e professionalità.

Tra gli eventi “sociali” spiccano comunque le collaborazioni per la realizzazione del “Se non ora quando”, del “2lei” (per la giornata mondiale contro la violenza sulle donne), della manifestazione “No al bavaglio alla rete” ed altri eventi di raccolta fondi a titolo di beneficenza per aiutare persone o soggetti in difficoltà.
Dal 2010 si è sviluppata un altra area di sperimentazione che si appoggia alla possibilità di diffondere sul web ciò che accade in Second Life e negli altri mondi virtuali attraverso l’uso gratuito di piattaforme di video streaming, dando vita a “Pyramid Café TV”, presente su justin.tv, livestream.com e YouTube con un proprio canale. In questi due anni chiunque avesse dimostrato interesse a trasmettere contenuti (inerenti ad attività espresse nei mondi virtuali) ha avuto accesso ai canali di Pyramid Café TV. Il tutto sempre nel pieno rispetto delle regole interne di Second Life (ToS) e delle leggi della privacy e del diritto d’autore.
Dal 2012 Pyramid Café ha iniziato un’opera di promozione gratuita degli eventi che vengono organizzati in Second Life e Craft (OpenSim) dalle rispettive comunità italiane, attraverso la realizzazione e la diffusione via web di video promozionali della durata di 3-4 minuti circa di ogni singolo evento (previa richiesta dell’organizzatore) e tramite un promo riassuntivo settimanale che contiene tutti gli eventi di cui la redazione viene a conoscenza. Per ogni evento nel promo si inserisce il titolo, la descrizione, una o più immagini o locandine e l’indirizzo dove si svolgerà. A questo si affianca la produzione di machinima realizzati in Second Life e Craft (OpenSim).
Attualmente, nella sede di Pyramid Café a Solaris trovano luogo, tra gli altri, il salotto letterario “L’Arme d’Amour” che tiene settimanalmente incontri di lettura di poesie ed organizza eventi teatrali (recentissima è la prima della commedia liberamente tratta da “Le due partite” di Cristina Comencini), l’”Accademia delle Land Italiane”, con i suoi corsi di linguaggi di programmazione e di modellazione 3D, l’”Istituto Pooley degli Albi Professionali” (in Second Life), ai quali si aggiunge in questi giorni la graditissima presenza del gruppo Tanalois Art che gestiranno tre gallerie d’arte in quota, organizzando esposizioni, happening e manifestazioni artistiche a cadenza bisettimanale.
La spinta è sempre forte: voler creare un punto di aggregazione per creatività, sperimentazione, collaborazione e condivisione in Second Life, uno spazio senza confini, aperto e disponibile ad incontrare chi ha voglia di confrontarsi senza pregiudizi, esprimere il proprio parere e la propria visione del mondo, in pieno rispetto delle diversità e dei diritti civili. Tutte le attività del gruppo sono gratuite e su base volontaria, a nessuno dei partecipanti viene richiesta alcuna somma di denaro per la realizzazione degli eventi.
Detto tutto questo, concludo riflettendo su quello che mi viene da dire ogni volta che sento qualcuno che viene morso dal dubbio sulla necessità di Pyramid Café di darsi un’identità e di portarla avanti nonostante le difficoltà, i fraintendimenti e tutte le incognite che ogni essere umano può trovare sul proprio cammino: “venite a vedere cosa facciamo… e, se vi va, fatelo con noi…”.
Sergej Zarf
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Per informazione su chi è Sergej, ecco una sua presentazione da http://www.sergejzarf.com

Salve, il mio nome è Sergej Zarf. Sono nato il 23 gennaio 2007 in Second Life; dopo un periodo di vagabondaggio senza fissa dimora ho iniziato a sostare  sull’isola di Vulcano, prima con un modesta dimora (quando ancora le case abusive venivano tollerate) poi con un centro di Meditazione, il “Wu-Wei”. Nel frattempo mi sono occupato di moda, ho esplorato  isole e praterie, osservando i cambiamenti costanti che questo mondo subisce inevitabilmente dalla sua nascita ed incontrando persone, dalle origini e abitudini più disparate.

Nel frattempo ho iniziato ad esplorare anche Blue Mars, Craft, World of Warcraft e SW-TOR.

Questi incontri, viaggi, esplorazioni e quanto accade in questi mondi sono l’argomento principe di questo sito.

 

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Dal sito “Time Travel” http://www.sergejzarf.com/TIME_TRAVEL_PRODUCTION.html invece “Time Travel, un viaggio nel vortice del Tempo”:

TIME TRAVEL è una produzione realizzata insieme a Fiona Saiman, una ricerca nello spazio e nel tempo attraverso le realizzazioni più affascinanti e significative di Second Life. Un tuffo nella fantascienza, nello spionaggio e nella fantapolitica, tra intrighi internazionali e colpi di scena.  In programma su PCTV nell’inverno 2011-2012.

  Il tema che lega tutte le puntate è la ricerca, una ricerca effettuata dai due protagonisti per riportare alla luce importanti indizi sul passato dell’umanità, emersi a seguito di un’eccezionale scoperta archeologica effettuata da un ente extra-governativo “non ufficiale” (per cui lavorano i due protagonisti).

    Il periodo di ambientazione è odierno. Sono passati oltre 12.000 anni dalle ultime grandi glaciazioni; le potenze mondiali sono impegnate nel reperire nuove risorse energetiche, grosse crisi umanitarie quali siccità, carestie, terremoti, guerre, inondazioni ed eventi climatici eccezionali flagellano il nostro pianeta. Tutto questo accade sotto la quasi totale noncuranza di quel terzo di popolazione mondiale che vive ancora immerso nel sogno del benessere generato dallo sviluppo economico del secolo scorso.

    In questi nostri giorni c’è chi lavora, a volte all’oscuro dei grandi imperi economici e delle potenze nazionali o transnazionali, per cercare una o più soluzioni per preservare un futuro alla razza umana. In una di queste organizzazioni (ve ne sono diverse, alcune anche in lotta tra loro) lavorano i nostri due protagonisti in qualità di agenti operativi sotto copertura. Ufficialmente sono dei ricercatori e studiosi di antichità presso un’importante Università; questo permette loro di muoversi con disinvoltura tra scavi, biblioteche, magazzini, palazzi governativi e quant’altro si rende necessario, con il supporto di tutta la tecnologia messa a disposizione dalla propria agenzia.

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La produzione si avvale della collaborazione artistica di Eddie Santillo (EddieGuitarDagger Sheryffe in Second Life) che ha ideato e realizzato il tema musicale che accompagnerà la serie.

Il tempo sta per scadere…

solo la conoscenza può salvarci…

c’è chi è disposto a tutto per ottenerla

e per salvaguardare il futuro…

… e c’è chi cerca di impedirlo…

… è già accaduto

… e sta per accadere di nuovo…

E se ripartissimo da qui?

Si è conclusa ieri, 25 novembre, la cinque giorni dedicata alla manifestazione “2Lei in Second Life”, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.

Innumerevoli gli eventi che si sono alternati in questi cinque giorni (http://secondlife2lei.blogspot.com/2011/11/2lei-2011-calendario-eventi-dal-21-al.html), e, per ognuno di essi, uno sforzo organizzativo e un lavoro complesso di preparazione è stato messo in atto. Ne sono stato testimone diretto, poiché nella serata finale ho effettuato lo stream sul mio canale livestream ), sebbene come “riserva” di Magicflute Oh che trasmetteva sul canale di PyramidCafeTV ). Ebbene, per ognuna di queste serate tutto un team di addetti ai lavori è stato in grado di lavorare insieme, divertendosi e investendo il proprio tempo, senza protagonismi e senza le solite polemiche o rivalità: artisti, cantanti, owners di land, tecnici, grafici, PR ed organizzatori vari, tutti insieme in uno sforzo comune.

E’ stata una gran bella esperienza, e non solo per il risultato ottenuto nello svolgimento delle serate, ma soprattutto per quello che questa esperienza ha insegnato a tutti coloro che hanno partecipato all’organizzazione. Si è dimostrato che le mille individualità, messe insieme, possono davvero produrre un risultato di ottimo livello professionale. Intendiamoci, ci sono fior di professionisti che frequentano Second Life, ma ognuno di essi è sempre stato portatore, a parte poche esperienze comunitarie (prima tra queste Vulcano), del proprio verbo e della propria individualità. Molte iniziative sono fallite in passato, nel tentativo di creare gruppi o strutture di coordinamento, ma, già da qualche mese, le esperienze di teamwork stanno crescendo nella Second Life Italiana.

Ed è questa la novità. Forse la lontananza dai riflettori e la voglia di tornare a crescere hanno compattato questa comunità, forse la conoscenza reciproca, consolidata in diverse occasioni negli ultimi tempi, e forse anche la maturità, raggiunta da questi gruppi, ha prodotto un risultato veramente incoraggiante per il futuro.

Contemporaneamente, esperienze esterne a Second Life, basate sulle sim che crescono su Craft o su OSGrid, si stanno consolidando, creando alcuni capisaldi nel nuovo mondo, che lentamente ma inesorabilmente, accoglieranno flottiglie di viaggiatori e di emigranti.

E’ il momento per tornare su un concetto che, personalmente, ho sempre ribadito: Second Life è stato un prototipo, una esperienza iniziale che ha consentito la sperimentazione di quelle attività e di quelle progettualità realizzatesi in questo Mondo Virtuale.

Lasciamo quindi perdere il rimpianto per le incapacità manageriali o di marketing della povera Linden Lab, messa in passato di fronte a responsabilità e ad aspettative che andavano molto al di là delle potenzialità effettive di questa piccola azienda di 150 persone.  Lasciamo anche perdere il rimpianto per la luce dei riflettori, alimentato in passato dall’interesse dei grandi media. Oggi l’informazione corre sulla rete. I media classici sono ormai un complemento in rapida evoluzione, rispetto al mare magnum dell’informazione sul web, e di questo tipo di informazione in rete, molti di noi hanno grande competenza ed esperienza .

E’ un bel futuro quello che si prepara, ci sono ormai tutti gli elementi per un salto evolutivo nella nostra capacità di sfruttare i Mondi Virtuali. Non perderemo questa opportunità …

Un esempio fortunato di “costruzione di comunità”: Gay Archipelago cosa potrebbe insegnare all’arcipelago Italiano? Un intervista al creatore

Sappiamo che la comunità SL  italiana è purtroppo litigiosa, legata a baronati e interessi particolari e provinciali e profondamente disorganizzata. Forse è per questo che non è riuscita finora ad agglomerarsi in una entità organica ed arricchente, ma rimane ancora fissata su “città stato” molto similmente a quanto avveniva nel tardo medioevo italiano prima e durante il Rinascimento.

I limiti e i problemi di questa comunità (italiana) si sono manifestati purtroppo con la solita dolorosa enfasi dopo l’articolo di Vogue di maggio, che ha spinto Aquila a scrivere questo articolo http://virtualworldsmagazine.wordpress.com/2011/05/28/la-second-life-italiana/, articolo nel quale non mi riconosco e la cui analisi ritengo approssimativa e altezzosa come se fosse possibile capire esattamente cosa accade in quanto persona “esterna” ed obiettiva quando in realtà siamo tutti realmente immersi e come succede sempre agli storici contemporanei che non riescono praticamente mai ad analizzare la propria storia in cui sono immersi, è sempre pericoloso atteggiarsi a giudici degli eventi di cui siamo parte in causa.

In particolare mi pare eccessiva ad esempio la seguente frase

“Molte persone che hanno accumulato esperienze e capacità professionali, fanno fatica ad “elaborare il lutto”, non riescono a riposizionarsi, vivono sul passato. L’idea del progetto di raccolta documentale, per quanto meritoria, è un esempio lampante di gente che cammina con la testa voltata all’indietro.”

Ora io credo che sia proprio questa voglia di giudicare cosa sia giusto e cosa sia sbagliato l’errore fondamentale e la vera testa voltata all’indietro. Classificare le persone in persone di serie A che hanno capito tutto e tutto il resto come volgo informe di persone che ahiloro sbagliano sia IL problema. Apriamoci a nuovi modi di vederci e di apprezzarci e soprattutto di apprezzare il lavoro di tutti senza ergerci a giudici sulla “professionalità”, sulla “serietà” e sul “valore” di chi lavora in SecondLife (ma anche in OpenSim o perfino nella abietta Vita Reale). Sospendiamo il giudizio quindi e costruiamo un vero arcipelago di esperienze senza capi e con comunità leggere come da me prospettato ad esempio in questo articolo di qualche mese fa: http://virtualworldsmagazine.wordpress.com/2011/05/15/modelli-alternativi-e-leggeri-di-costruzione-di-comunita-virtuali/.

Non è mia intenzione di dare ricette, perchè nessuno è in grado di darne. Quello che succederà dipenderà dall’interazione fra le varie persone e solo la psicostoria di Hari Seldon (http://it.wikipedia.org/wiki/Psicostoria) potrebbe forse consentire di prevedere il futuro, però potrebbe essere interessante l’osservare come una comunità di persone così differenti e di vari continenti e sensibilità come è quella GLBT (http://it.wikipedia.org/wiki/GLBT) sia riuscita a costruire un impianto di SIM omogenee, spesso di alto livello qualitativo (come ad esempio la sim Le Dome, propagandata dalla Linden ufficialmente:  http://secondlife.com/destination/le-dome), e soprattutto con un riconoscimento diretto da parte della Linden che segue l’arcipelago “Gay” http://wiki.secondlife.com/wiki/Gay_Archipelago).

Questa community che ha sviluppato notevoli propaggini anche nel web tradizionale e su opensim (http://www.gay-worldsnews.com/, http://gay-archipelago.com/, http://www.gaysanfrancisco.us.com/index.php?page=login) ha subito nel tempo svariate problematiche devastanti http://gay-archipelago.com/2010/06/30/few-words-about-the-ga-history/ è tuttavia una community viva e ricca. Cercando di indagare sul funzionamento di questa comunità sono riuscito ad entrare in contatto con uno dei capostipiti “storici” Fabrice Snook che è stato così gentile da rispondere ad alcune domande che mi hanno convinto sempre più che (sarò prevenuto)  per costruire una community con un futuro occorre essere aperti, leggeri e soprattutto non giudicanti. Ecco nel seguito le risposte fornite:

a) Quale era il tuo progetto iniziale quando sei entrato in SL. Le tue intenzioni sono cambiate dopo che hai vissuto in questo mondo virtuale?

Dapprincipio ero molto concentrato sulla politica “reale”. Nel 2007 i candidati per le elezioni presidenziali francesi avevano uno staff che lavorava in secondlife. Sono andato per vedere, incontrare e per scambiare idee.

Casualmente, notai che le loro bandiere erano fatte male, e così per puro divertimento, ho cercato di farne di migliori. Dopo di che ho esplorato un modo per lanciare un business in SL. Il mio primo negozio fu chiamato “Fabbrica di bandiere”. A distanza di quattro anni, credo che questo negozio sia ancora il migliore per trovare bandiere in  Second Life.

A quel punto, ho aperto un negozio per fabbriche arcobaleno in un posto gay, e ho cominciato in quel modo ad essere coinvolto nella comunità. Ma il mio principale interesse è sempre stato quello di creare, vendere e fare affari in SL. Ho 3 “imprese” in questo momento: Flag factory, Crazy Garden e Kikoo Design. E in più possiedo 3 sim e affitto 2 homestead.      

 

b) Da quello che ho capito tu (e molti altri) avete molte sim e siete orgogliosi di averle. Visto che le tasse della Linden sono abbastanza alte. Come riuscite a gestirle senza perdere soldi. Avete dei redditi, o la Linden vi paga o vi offre degli sconti in modo che le perdite siano minime, o tutto questo è soltanto questione di passione e/o un hobby?

Le tasse sono incredibilmente alte, questo è vero. Oggi fortunatamente il mio commercio riesce a coprire le spese di tutte le mie 5 sim. La sfida maggiore è stata di aumentare il mio giro di affari in modo da ridurre al minimo le spese.

Però devo dire che ho comunque speso più di quello che abbia guadagnato in SL 😉 ho comprato complessivamente 12 sim, e le ho date ad amici con l’obiettivo di costruire dei posti unici in SL.  

 

c) Come può questo progetto così grande come il Gay Archipelago continuare a vivere dopo tutti questi anni. Come riuscite a tenere assieme persone che sono evidentemente così differenti? Il solo fatto di essere gay non è un legame così forte da aiutare a mantenere una comunità compatta.

Il concetto dell’Arcipelago è geografico, invece che una rete. In effetti è molto difficile da costruire: portare sim / estate nella stessa area “geografica” richiede un tempo incredibile di tempo, pazienza e dedizione. Se e quando, alla fine gli owner hanno accettato di traslocare è perchè hanno visto un vantaggio. Negli ultimi 4 anni, solo un piccolo numero di sim hanno lasciato l’arcipelago e comunque l’hanno fatto in modo gentile, dicendo che loro volevano essere distinti dalla comunità. Abbiamo anche avuto dei proprietari di sim che se ne sono andati e poi sono ritornati  😉 La nostra situazione geografica consente delle opportunità incredibili, come la possibilità di avere eventi comuni, portali di benvenuto per i newbie, etc.

Le persone e le loro motivazioni sono effettivamente molto differenti nell’arcipelago, è vero. Però, ancora una volta, il fatto di essere vicini ha aiutato a aprire delle efficaci porte comunicative.    

 

d) Forse l’arcipelago funziona così bene perchè non è una comunità FORTEMENTE connessa con statuti e regole fisse, ma è invece una federazione leggera dove ogni partecipante si sente a suo agio senza pressioni e forzature?

Ecco, questo è vero 😉 Ogni volta che qualcuno ha cercato di trasformare la gestione dell’arcipelago in una cosa “politica” con elezioni, statuti, etc… Bene, non ha mai funzionato. I proprietari di sim non voglio nessuna autorità fra loro e la Linden, vogliono in primo luogo aiuto e supporto, in modo facile ed amichevole. Questo è quello che gli “vendiamo” per convincerli ad unirsi all’arcipelago – se non fosse così attireremmo soltanto i proprietari più deboli pronti a sottomettersi ad una autorità intermedia quando invece noi vogliamo condividere l’area con le sim più forti e più famose. Abbiamo delle regole molto semplici per l’uso dei gruppi, e sulla tipologia di eventi. A questo proposito, il più grande errore che ho fatto è stato quello di chiamare “Il consiglio”  il gruppo di facilitatori che dovevano aiutare il gruppo, questo “pervertì” un paio di persone che pensavano ed agivano come se fossero in una istituzione politica. Abbiamo visto un altro gruppo di più di 40 sim crollare proprio a causa di problemi di questo genere. La politica virtuale in SecondLife può trasformare le persone facendole diventare veramente violente e isteriche, perfino più della vita reale. Per fortuna adesso funziona tutto bene. Ovviamente c’è sempre qualcosa da migliorare. Tutti sono benvenuti se vogliono portare aiuti concreti e dedizione all’arcipelago.  

 

e) Puoi dettagliare meglio come sono i rapporti fra l’arcipelago e la Linden? Hanno mai avuto dei problemi a trattare con una comunità omosessuale / gay così grande? Forse hanno cercato di segregarvi in un ghetto per evitare i contatti con i minori e le “famiglie”?

La Linden non si preoccupa minimamente delle “organizzazioni di rappresentanza”. Sono molto gentili e cercano di aiutare. La loro prima preoccupazione sono i loro clienti che sono proprietari di sim. Eppure nonostante la loro neutralità devo dire che hanno molto aiutato l’arcipelago, almeno 4 volte nel 2007,8,9,2010 ci hanno aiutato a costruire la nostra area geografica con quello che abbiamo chiamato “treno mobile”. Quest’anno non ci hanno aiutato, ed in effetti oggi è un problema: avremmo bisogno di spostarci perchè sta diventando sempre più difficile vedere i confini dell’arcipelago, circondato com’è da sim non LGBT. E’ un problema che è all’attenzione del gruppo corrente di facilitatori.  

Come si vede esistono delle modalità di gestione delle community che sono leggere, non giudicanti e che comunque consentono di ottenere ottimi risultati in termini di traffico, visibilità, gestione comunitaria e anche di guadagno per chi ha voluto investire. La separazione e il provincialismo (ma anche lo snobismo) in genere non pagano.

Salahzar Stenvaag


MargyeDreams e Realtà Aumentata: da RL a SL e ritorno.

Normalmente il concetto di realtà aumentata è una cosa molto differente (http://it.wikipedia.org/wiki/Realt%C3%A0_aumentata)  e rappresenta come si possano integrare attivamente elementi virtuali nel mondo di tutti i giorni. Nel caso di Carmen Auletta il mondo virtuale è invece diventato una modalità di espressione e di contatto con gli altri che ha arricchito la sua già importante esperienza di poetessa e pittrice, aggiungendo un elemento di aggregazione di un gruppo nutrito di creatori di contenuti che si sono messi alla regia di quel piccolo spettacolo che è diventata la mostra “Margye Dreams”.

La “notorietà” all’ONU e nella Comunità Europea

L’elemento curioso è che come si vede dall’articolo qui sotto, la mostra “virtuale” è stata oggetto di articoli di giornale (Il Mattino del 15 Febbraio 2011) e che le opere di Carmen sono state lette addirittura di fronte all’assemblea delle Nazioni Unite e il progetto SL è stato sottoposto alla Comunità Europea come strumento di emancipazione e di espressione per persone con disabilità.

 

SANT’ANTIMO. Cresce la popolarità dell’artista Carmen Auletta che la città di Sant’Antimo ha scoperto grazie ad una mostra organizzata a dicembre dalla Pro-Loco ma le cui poesie erano già state pubblicate in diverse raccolte. La poetessa e pittrice che da qualche anno è costretta a vivere a letto per problemi di salute, racconta la sua storia ed esorcizza il suo dolore attraverso versi che lei stessa traduce in quadri, le <<poesie dipinte>>. La sua bravura è arrivata fino al palazzo delle Nazioni Unite; Carmen è ora protagonista di un progetto che è stato presentato a Bruxelles, alla Comunità Europea.

Al centro del progetto, denominato Margye Dreams ed ideato nel 2009 da Carmen Auletta, l’importanza del web per consentire alle persone forzatamente relegate a casa di rimanere in contatto con il mondo ed aprire i propri orizzonti. Margye Dreams è la virta virtuale di Carmen Auletta che, con l’avatar Margye Riba, vive la sua esperienza parallela in SecondLife nella regione di Vulcano. La vita parallela di Carmen ha come ambientazione un letto di ospedale dove una donna vive semisdraiata con un macigno sulle gambe che rappresenta la sua forzata immobilità, ma con un grosso PC portatile. Ai piedi del letto un altro avatar, una donna che volteggia con un’ampia gonna e che rappresenta la libertà che l’utilizzo del web le consente di conquistare. Nella stanza diverse porte che rappresentano l’accesso al web attraverso i blog ed i social network. Alla realizzazione del progetto ha partecipato il gruppo PyramidCafè, nato nel 2007 che attraverso un locale virtuale promuove scambi di opinioni, circolazione di informazioni e numerose potenzialità dei mondi virtuali”.

La preparazione

http://www.youtube.com/view_play_list?p=81C5130F7A057A1F

Un piccolo stuolo di truccatori/estetiste (per vestire gli avatar “bot”), di builder (le persone che costruiscono palazzi ed oggetti in SL), di scripter (persone che danno vita agli oggetti), di organizzatori di eventi e semplici curiosi si sono aggregati quasi spontaneamente per dare la possibilità a Margye di mostrare le proprie opere in SecondLife e più precisamente a Vulcano (ricordiamo che nel maggio 2009 questa stessa mostra era stata organizzata nell’isola di Imparafacile ed aveva ottenuto un riconoscimento. La “preparazione” dell’opera è stata forse la parte più incredibile dell’esperienza ed è stata filmata da Carmen che è stata sempre molto presente ed attiva (le abilità di Carmen come “camerawoman” sono note da tempo nella comunità Italiana). Il progetto è diventato inoltre una parte essenziale della comunità Vulcano trovate la pagina descrittiva del progetto qui:

Confronta anche il progetto di Vulcano:

 

La serata di presentazione in SL

Serata di presentazione vivida e ricca a Febbraio. Ecco un estratto della serata:

La Nave scuola che porta la mostra itinerante ed esposizione presso la presidenza del consiglio.

Per i festeggiamenti del 150esimo dalla nascita di Italia, alcuni dei dipinti saranno esposti nella nave scuola Amerigo Vespucci con il sottotitolo: “La Solidarietà prende il largo” (http://blog.libero.it/Carmelandia/9926564.html)

 

 

E inoltre i dipinti saranno presentati a maggio nella Presidenza del Consiglio Italiano.

Anche da parte mia, auguri Carmen per ulteriori successi Mondiali.

E questa è una occasione che credo possa essere replicabile per altre menti creative che provengano dalle infinite minoranze Italiane, ancora una volta, il Mondo Virtuale di SecondLife offre una discreta possibilità di espressione per chiunque abbia genio e voglia di creare. Un esempio di come la virtualità possa essere di sostegno e di sprone per la vita reale 🙂

Salahzar Stenvaag

 

Aggiornamento… Mi dice ora Carmen che una sua poesia verrà resa permanente dipinta in pirografia sul Maschio Angioino a Napoli…. Il testo della poesia è:

‘E PICCERILLE ‘E NAPULE
Criature che hanno perzo  ll’innocenza
se ‘ncontrano a migliare int’ ‘a città,
che campano cu tanta sofferenzae
nuje facimmo finta ‘e nun guardà.

S’ha dda curà sta Napule malataca
dint’ a ll’uocchie ‘e chisti piccerille,
se vede comme ll’hanno scurtecati,
pure ‘a miseria ‘e piglie pe’ capille.

‘A vera scola ‘a fanno ‘mmiezz’  ’a via,
faticano o se mettono arrubbà,
‘e truove pure int’ ‘e periferìe,
addò ‘a Camorra vene p’ ‘e sfruttà.

‘O munno ‘e vvede dint’ ‘a cartulinaca
sti criature so’  bellelle assaje,
ma ‘nziem’ ‘a pizza e pure ‘o mandulino
‘e Napule nun parlano d’ ‘e guaje.

Traduzione in Italiano:

(TRADUZIONE IN ITALIANO) I BAMBINI DI NAPOLI

Bambini che hanno perso l’innocenza
Se ne incontrano a migliaia per la città,
vivono in una grande sofferenza,
e noi facciamo finta di non guardare.

Si deve curare questa Napoli malata,
che dentro gli occhi di questi bambini,
si vede come li hanno scorticati,
anche la miseria li prende per i capelli.

La vera scuola la fanno per la strada,
lavorano o vanno a rubare,
li trovi anche nelle periferie,
dove la Camorra viene per sfruttarli.

Il mondo li vede in cartolina,
perché sono il folklore, sono belli,
ma insieme alla pizza e al mandolino,
non parlano della sofferenza di Napoli.