eBook Fest 2010

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Ogni progetto che utilizzi i Mondi Virtuali, e che prevede applicazioni nel mondo reale, dà una anticipazione di quello che ci aspetta nel futuro dagli sviluppi di questi Mondi. E ogni sperimentazione, ogni anticipazione di queste applicazioni immersive, è per noi fonte di interesse e occasione di diffusione di informazioni.

Tra tutti questi progetti, particolare interesse suscitano le applicazioni cosiddette cross-universe, che mettono in contatto eventi o manifestazioni organizzate nel mondo reale con eventi, manifestazioni o incontri, organizzati in SL.

Molteplici sono stati gli esempi realizzati di tali esperienze cross-universe, e questo mese vogliamo raccontare quanto è stato realizzato in occasione dell’ eBook Fest 2010, un Camp tenutosi a Fosdinovo, in Lunigiana (Massa Carrara), dal 10 al 12 settembre scorsi. Questo piccolo paese di 5000 abitanti è stato per tre giorni il centro della discussione nazionale sull’editoria digitale ). Nato come prosecuzione delle esperienze degli anni scorsi (il BookCamp di Rimini del 2008, e lo SchoolBookCamp  tenutosi nel 2009 sempre a Fosdinovo), ha visto lo svolgimento di una tre giorni organizzata da vari protagonisti: Bibiemme editore (www.bibiemme.com), l’associazione Teknos e altri soggetti, e nel cui ambito c’è stato un susseguirsi di Tavole Rotonde, Incontri e seminari di Formazione. Si è vista la partecipazione di circa 500 persone, con 45 seminari e presentazioni, 23 invitati e 5 tavole rotonde.

Gli interventi che si sono succeduti hanno cercato di fare il punto sullo stato attuale dell’editoria digitale, anche sull’onda del successo riscosso in questi mesi dai primi tablet digitali, che hanno finalmente reso evidente l’esistenza di un potenziale mercato che sfrutti tale tipo di pubblicazioni digitali. Dopo il Kindle di Amazon, già commercializzato nei mesi scorsi, l’uscita dell’Apple iPad, ed i successivi annunci dei suoi prossimi concorrenti, ha reso possibile prevedere finalmente una diffusione prossima degli eBook. Allo stato, fermo restando il dibattito in corso sulla possibile futura scomparsa dei libri di carta (che non appassiona più di tanto), l’ostacolo maggiore è la mancanza di disponibilità di questi prodotti in lingua italiana. Tuttavia si annuncia a brevissimo, basandosi su accordi di commercializzazione con editori più aperti e la nascita di iniziative digital-editoriali, un notevole sviluppo delle proposte disponibili anche nella nostra lingua.

Nell’ambito della manifestazione ci sono stati diversi interventi che hanno coinvolto i protagonisti di SL. I collegamenti tra RL e SL hanno consentito di illustrare ai partecipanti al Camp quanto di nuovo e di peculiare è stato sviluppato nel campo dell’editoria in SL. Attraverso collegamenti internazionali (Australia, Germania) sono state mostrate esperienze editoriali, costruite in SL, che hanno avuto notevole successo all’interno del Mondo Virtuale, evidenziando la possibilità di usare anche un ambiente immersivo, e non solo il classico web, come mezzo di scambio e di diffusione per tale tipo di prodotto. Ovviamente, le esperienze in SL sono limitate ai fruitori di tale ambiente, poiché lo sviluppo dei Mondi Virtuali, a tutt’oggi, deve fare i conti con la scarsa diffusione, qui in Italia almeno, della banda larga e dell’ancora evidente ferraginosità nell’utilizzo dei viewer.

In generale, il camp è stato l’occasione per alimentare il dibattito sull’editoria digitale, e ci aspettiamo a breve, anche da qui a fine anno, un notevole incremento dell’offerta in questo settore. Riscontri dell’evento anche sulla stampa locale (http://www.slideshare.net/eBookFest/ebookfest-lanazione?from=ss_embed)

Come utilizzatori della prima ora dell’iPad della Apple, possiamo testimoniare la versatilità di questo strumento, ma non chiedeteci di rinunciare al piacere di toccare e sfogliare un libro, gustarne la lettura a letto, in spiaggia, o seduti sotto un albero.

Crediamo invece che le monumentali opere editoriali, stampate in edizioni che comprendono molti volumi, abbiano ormai fatto il loro tempo, come già da tempo ha capito l’editore dell’Enciclopedia Britannica. E di tutto questo, la foresta Amazzonica e i nostri polmoni di verde, non potranno che trarne giovamento.

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