Mostra fotografica di Paola Mills a Solaris.


 Si è inaugurata oggi, e rimarrà aperta fino al 18 novembre, presso la Flute Gallery, nella sede di Pyramid Cafè a Solaris, a cura di Tani Thor e Aloisio Congrejo, una straordinaria mostra fotografica di paola Mills, che invito tutti a visitare (http://maps.secondlife.com /secondlife/Solaris Island/24/92/2006). Riporto l’intervista a Paola Mills di Tani Thor.

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By Tani Thor

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Due brevi cenni sull’artista tratti dalla sua biografia. Paola dice: “Sono piombata in Second Life per curiosità lavorativa, perchè il mondo virtuale è la realtà di tutti i giorni, traslata in un luogo dove è permesso personalizzare, gestire a proprio modo, secondo le nostre pulsioni, paranoie, ogni tipo di emozione. Ognuno, a modo suo, è un’artista, l’apertura mentale che si genera, acquisendo questa consapevolezza, ti permette di vivere la vita in modo diverso”.

Di seguito l’intervista all’artista, con le domande lette in voice da Sergej Zarf, l’owner di Pyramid Cafè, con la collaborazione di Fiona Saiman, per la lettura della chat scritta.

Tani Thor: Paola, cosa ti ha portato in Second Life?

Paola Mills: La curiosità, legata alla mia esperienza professionale. Si vedeva Second Life in un modo particolare che pero’ nel tempo e’ cambiata, io sono rimasta svincolata dalla professione
perche’ ho intravisto altri utilizzi prettamente personali.

Tani Thor: Cosa ti ha spinto a fare la tua prima fotografia in Second Life?

Paola Mills: Sicuramente l’idea di catturare istanti di vita sociale da regalare agli altri residenti, come ricordo di un attimo passato insieme. Mi sono accorta che, nel tempo, hanno acquisito un loro significato, memoria dei cambiamenti nel
tempo di Second Life.

Tani Thor: Cosa vuoi rappresentare con le tue opere?

Paola Mills: Utilizzo l’avatar come un semplice mezzo per rappresentare miei stati d’animo del momento.

Tani Thor: Da cosa vieni ispirata per le tue creazioni?

Paola Mills: Io dipendo quasi esclusivamente dalle migliaia di creatori di Second Life, senza di loro avrei difficolta’ a rappresentare qualsiasi cosa. Io ci metto solo l’inventiva, tutto il resto viene dalla collaborazione inconsapevole di tante persone.

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Tani Thor: Cos’è per te l’arte in Second Life?

Paola Mills: Premesso che io non sono artista, ma fermo delle immagini, l’arte e’ la consapevolezza di ognuno di noi di poter trasmettere agli altri il meglio di noi stessi, utilizzando qualsiasi mezzo. Potenzialmente, Second Life puo’ concederti non un momento di popolarita’, ma la possibilita’ di donare agli altri sensazioni che altrimenti non potresti condividere.

Tani Thor: Quali sono i tuoi soggetti preferiti?

Paola Mills: Sicuramente i soggetti che più utilizzo sono avatar femminili, personalmente non ho un’identita’ unica, ma centinaia di soggetti che utilizzo al momento

Tani Thor: Sei un’artista anche in RL?

Paola Mills: In RL svolgo un’attivita’ molto aliena all’arte. Faccio fotografie, che elaboro su siti non virtuali come soggetti, ma non mi ritengo fotografa.

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Tani Thor: Quale tecnica usi?

Paola Mills: Non sono una eccelsa utilizzatrice di Photoshop. Diciamo che smanetto con filtri che trovo in rete, però sto studiando parecchio, purtroppo nel poco tempo libero di cui dispongo.

Tani Thor: Hai qualche artista di Second Life che preferisci?

Paola Mills: Parecchi direi, non vorrei dimenticarne nessuno, per questo invito chi ama l’arte della fotografia virtuale a visitare i siti di Koinup e Flickr: www.koinup.com, www.flickr.com

Tani Thor: Quali sono i tuoi piani per il tuo futuro artistico?

Paola Mills: Azzardando parecchio, mi piacerebbe, unito all’uso piu intensivo di Photoshop, cimentarmi nei soggetti astratti. Mi piace la pittura di De Chirico o Dali’, insomma, vediamo cosa ne verrà fuori. Spero nei creatori di avatar, che escano dal circolo vizioso del soggetto eccessivamente bello per puntare su profili più umani. Non sono mai riuscita a trovare donne con cellulite o grasso, io quelli cerco.

Tani Thor: Paola c’è molta tristezza in alcune tue foto. E’ voluta o è data dal caso?

Paola Mills: No viene dalla vita quotidiana.

Tani Thor: Utilizzi anche molto colori scuri, e il bianco e nero? Questo tuo stile, anche questo è dato dalla vita? O è uno stile artistico tuo preferito?

Paola Mills: Il colore cattura l’immagine per quello che è, il bianco e nero sa cogliere emozioni, sfumature piu’ profonde.

Tani Thor: Usi sempre donne, perchè i maschietti no?

Paola Mills: Perche’ io utilizzo molto il nudo, e il nudo maschile richiede la presenza di un organo tra le gambe, che i siti rifiutano, censurandoli. Un culo rende di meno.

Fotografia ed eclettismo: Glio Zapatero

by Serena Domenici

Ho conosciuto Glio Zapatero per caso, anzi, più che conosciuto, mi sono imbattuta in Glio in quanto avevamo casa nella stessa land. Per deformazione professionale leggo sempre i profili e ho così scoperto che Glio in Sl fà il fotografo. Ci siamo accordati e ho visitato il suo studio. Sia lui che la sua bravissima ex compagna mi hanno scattato alcune fotografie nel loro studio dove, con la telecamera, ho potuto vedere i loro lavori. Mi hanno colpita le opere di Glio non tanto per l’uso del colore, quanto per la sua indubbia capacità di cogliere e trasmettere, la sensibilità interiore di un pupazzo. Un avatar non è la riproduzione fotografica di un corpo umano, che possiede un proprio linguaggio, fatto di sguardi, sorrisi, smorfie, gesti e molto altro. Quindi trovare un artista che trasmette l’arte visiva mediante pixel, facendomi pensare a qualcosa di umano, non capita spesso.

Glio è il tipico artista un po’ dannato. Insofferente, accidioso, permaloso, introverso … ha i suoi tempi e segue solo il suo estro personale. Se dovessi associarlo ad un animale, di certo lui sarebbe un felino. Indolente e apparentemente morbido. Estremamente educato con chi gli si pone con educazione. La nostra intervista non è stata un semplice botta e risposta scritto, quanto piuttosto, un colloquiare a ruota libera. Mi ha raccontato di se stesso, dei suoi sogni in RL e in SL. Nel Metaverso vorrebbe realizzare un fumetto erotico, un’idea che gli frulla nella testa da un bel po’ di tempo. Le donne sono il suo soggetto preferito e determinante. Ma fotografa sole le donne che lo ispirano, come la sua ex compagna e allieva Suavitas.

L’erotismo è il leitmotiv del suo lavoro. Atmosfere rarefatte o immagini crude, l’importante è che susciti in lui un interesse particolare. Non solo erotismo, ma anche tante altre passioni come il BDSM, che lui ha riadattato a suo modo, e la moda, intesa come stile e ricerca di un look particolare. Tempo fa, si è cimentato persino come modello per conto di Dadina Dosei/DDstyle, cercando di creare un modo nuovo di sfilare in passerella sul Metaverso, anche grazie all’aiuto della bravissima Katiuscia Vollmar (Red Passion è il suo marchio).

Insomma, è una persona in continuo divenire, e come tutti i veri artisti è anche incostante, umorale, e dipendente dall’ispirazione del momento. Lo trovo strepitoso nelle foto in bianco e nero. Riesce davvero a cogliere l’attimo e a rendere suggestiva nei chiaroscuri qualsiasi cosa catturi la sua attenzione. Non copia nulla, ma elabora immagini frutto di una sua personalissima interpretazione.

Troverete qui il suo studio: Balck Rose photographer c/o City LeGend Urban. Mentre se volete visitare il suo sito date un’occhiata qui: http://www.flickr.com/photos/ 40631365@N08/ Ogni 15 giorni il tema delle sua mostra varia e non dovrete stupirvi se il soggetto del suo prossimo lavoro sarete  voi: lui, cattura l’attimo e lo trasmette in foto, ed essendo anche una persona generosa ve lo donerà. Per lui fotografare è un impulso irresistibile, ma totalmente istintivo, così istintivo da non rendersi quasi conto che è speciale. Se volete una foto che parli per voi, lui è senz’altro uno dei pochi che saprà dare un’anima alla vostra immagine in pixel.