‘The Mistery of Lighthouse’ di Kicca Igaly

by Loredana Loring

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Il Mistero del Faro è il titolo della suggestiva installazione di Kicca Igaly esposta nella Art Gallery di Maryva Mayo, che si potrà visitare fino all’8 settembre 2012: http://maps.secondlife.com/secondlife/Hugo/190/185/23. L’invito recita: “Un faro, su una scogliera… che cosa nasconde? Chi ha voluto porre fine a una vita spesa nella solitudine di questo posto, alla ricerca di se stesso? Sali i cento scalini e trova la risposta nella tua mente…” E li abbiamo saliti in tanti, quei cento gradini, osservando le pareti spoglie della torre e spiando dalle piccole finestre il paesaggio sottostante, le ondate che a tratti illuminano gli scogli… una barca da pesca abbandonata… per giungere, curiosi, alla sommità. Qui la vista è fantastica e inquietante, enfatizzata dal settaggio delle luci: è consigliabile visitare il luogo con il cielo impostato sui valori London 2026 e l’acqua Water (TOR) Negative ultras pace.

 

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Il faro si trova a più di 1200 metri sul mare, appena sopra le nebbie: un’elevazione sufficiente per essere avvistato con il necessario anticipo dalle navi in transito; la lanterna fa pensare a una struttura di metà dell’800 ma… i suoi vetri sono spezzati e la lampada è spenta; la torre ci appare abbandonata, sospesa in mezzo all’oceano. Il generatore di luce rotante è sostituito da una sorta di occhio e la membrana dell’iride nasconde la sagoma di un uomo rannicchiato… Chiediamo dunque all’autrice di rivelarci i dettagli dell’opera e del mistero che nasconde:

 

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Loredana Loring: Kicca, la salita al faro fa pensare di entrare, ospiti forse indesiderati, in una casa abbandonata improvvisamente: come è nata l’idea di questa singolare installazione?

Kicca Igaly: Effettivamente il faro, nel momento in cui lo visitiamo, è una casa abbandonata. L’idea di questa opera è venuta ammirando struggenti tramonti in cui i fari dominavano la scena. Considerando poi che il faro esercita su di me un fascino particolare, spesso abbinato al desiderio di quel tanto di solitudine per poter indulgere all’introspezione. Ecco che ha preso forma l’idea.

 

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L.L.: Quale storia, quale mistero si nasconde nella lanterna?

Kicca Igaly: Ho volutamente evitato di dare indicazioni dettagliate circa la storia precedente del personaggio che si individua nel faro, ma qui voglio darvi una indicazione più precisa. La mia idea segue un uomo che, appunto preso dal desiderio di solitudine e di voler guardare dentro se stesso, si rifugia in questo faro per abitarlo. Nel trascorrere dei giorni, si accorge che il faro lo sta rendendo schiavo di questa atmosfera e non riuscendo a liberarsi, ad andarsene, pensa che l’unica possibilità di tornare libero sia il suicidio. Sale per questo in cima alla lanterna per gettarsi nel vuoto, ma il faro, rendendosi conto di stare perdendo il suo nuovo compagno, lo risucchia nella lampada, congelandone per sempre l’esistenza.

 

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L.L.: Il mistero è un fil rouge che lega molte tue creazioni… come si inserisce quest’opera nel tuo percorso artistico?

Kicca Igaly: E’ vero che il mistero è spesso presente nelle mie opere. Lo ritengo un elemento che rende più interessante la vita in genere, caricandola di fascino e di indeterminatezza. Il faro è, probabilmente, l’opera più suggestiva incentrata sul mistero.

 

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L.L.: Kicca, come prendono forma le tue opere prima di mettere mano, a quello che chiami “scalpello digitale”? Che  tipo di progetto artistico hai seguito questa volta? E gli strumenti… hai realizzato tutto da sola?

Kicca Igaly: Alcune opere nascono da un progetto mentale, più raramente comincio a lavorare qualche prim e dalle prime forme che emergono, prende vita l’opera che nascerà in seguito. Per questa ultima installazione, l’idea è stata indubbiamente determinata da quella panoramica dei fari. Escludendo gli effetti di particelle, che ho comunque allestito secondo il mio gusto, tutta l’opera è prodotta con prims nativi di Second Life.

 

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L.L.: Il faro è immerso in un oceano sospeso nel vuoto, c’è una barca abbandonata, immersa nella luce surreale di Londra…

Kicca Igaly: Ho scelto questa luce per enfatizzare le atmosfere drammatiche che circondano il faro. La barca è un po’ il simbolo della vita passata dell’uomo: il mondo da cui proveniva e il mezzo di trasporto per arrivare fin lì.

L.L.: Questa installazione è una tappa di un percorso? Hai programmi per il prossimo futuro?

Kicca Igaly: Ogni ultimo lavoro è il risultato di un percorso mentale e di sperimentazione e questo non fa eccezione. Ultimamente sto producendo lavori piuttosto grandi. Sto lavorando anche a nuove installazioni, ma nei miei progetti c’è il ritorno a sculture più contenute.

 

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Ecco i LM per visitare le sue opere:

– Artwork’s Gallery, lo showroom dove potrete vedere le sculture realizzate in Second Life e i dipinti di Real: http://slurl.com/secondlife/Battlestar/62/57/22

– I lavori su Flickr: http://www.flickr.com/photos/31465953@N05/

– Le foto su Facebook:

Io ringrazio Kicca per le emozioni che le sue creazioni ci regalano e vi invito a non perdete l’opportunità di visitare “Il mistero del faro” il suo mistero merita una visita accurata !!!

http://maps.secondlife.com/secondlife/Hugo/190/185/23

Per concludere, due bellissimi video sull’installazione:

http://www.facebook.com/photo.php?v=403621573032038 (di Julio Juste Ocaña)

http://www.youtube.com/watch?v=TFkSF5vZdvY&feature=youtu.be (di  Fiona Saiman)

Buona esplorazione!