L’Alpha e l’Omega

Articolo by: AquilaDellaNotte Kondor. Foto by: Lucrezia Savira

Se volete provare ancora il fascino della scoperta, di un mondo che come pochi sarà capace di stupirvi, come quando entraste in Second Life la prima volta, magari qualche anno fa… Se volete scoprire dei luoghi al di fuori dal comune, dove ogni passo può rivelarsi una scoperta, allora dovrete passare dall’Alfa e dall’Omega, la sintesi di quanto possa essere tanto affascinante un mondo virtuale.

Vi parlo di un mondo che, a dispetto dei miei quattro anni di permanenza in Second Life, mi riesce davvero difficile descrivere: le land gemelle di Alpha Point (http://slurl.com/secondlife/Alpha Point/219/37/622) e Omega Point.

Cercherò di descrivervi questo mondo con l’aiuto di un servizio fotografico eccezionale fatto dalla bravissima Lucrezia Savira, mia preziosa collaboratrice per questo articolo.

E’ un mondo di fiaba, che ricorda vagamente i paesaggi alla Flash Gordon di buona memoria: edifici svettanti verso il cielo, guglie sottili che all’improvviso si espandono, rivelando angoli da scoprire lentamente, con attenzione. Non vi accontentate del primo sguardo dall’alto, per quanto affascinante possa sembrarvi nella sua maestosità; scendete al suolo e avviatevi a piedi tra gli archi, i giardini, i piccoli angoli nascosti. Questo mondo fantastico è racchiuso tra alte montagne, coperte di neve e poste tutt’intorno a segnarne i confini. Cominciate l’esplorazione a piedi, poco alla volta, e godetevi tutti gli angoli di questo mondo. Dovrete spostarvi su diversi livelli, poiché è l’altezza la dimensione privilegiata di questo mondo. Scoprirete viali, giardini, colonne d’oro, e perfino un piccolo planetario. E’ al centro esatto di questo mondo, che troverete un oggetto che racchiude un intero universo: una sorta di sfera armillare dorata, sospesa al centro di un enorme palazzo bianco e ocra, e in cui l’oro è sempre il colore prevalente. Al centro dei diversi anelli della sfera, un sole in miniatura attira lo sguardo raccogliendo al suo interno tutta la luce dell’universo mondo. Intorno, nel grande palazzo, lampadari coperti d’oro riflettono le mille luci che danno a questo ambiente un aspetto davvero insolito. Al limite del palazzo, inizia una salita il cui cammino è sbarrato da statue armate che ci impediscono il passaggio. Davanti alla salita, un’animazione consente di raccogliersi in preghiera (così sembra…!). Al centro esatto della sim Alpha Point c’è un cortile circolare, con un samurai appiedato, armato di tutto punto, che fronteggia un avversario a cavallo, anch’egli armato: sì sono davvero due samurai. Le sim infatti appartengono a Masoon Ringo (http://masoonringo.wordpress.com), una bravissima builder Giapponese, che ha costruito questa meraviglia, nel marzo 2010, insieme alla sua amica Sweetlemon Jewell, la costruttrice della prima Omega Point (se ne sono succedute tre versioni, l’ultima, l’attuale, nel giugno 2011, accanto ad Alpha Point). Uscendo dal palazzo dorato, oltre il cortile centrale con i guerrieri samurai, vi troverete in un vasto giardino, dove, sotto fasci di luce roteanti e al cospetto di un enorme gattone nero, c’è una scacchiera gigante con i pezzi di cristallo. Ai lati della scacchiera, due castelli fatti con carte da poker, che ricordano altri, notissimi, racconti, vi faranno divertire cliccandoci sopra, osservando la disposizione delle carte che cambia. Sospesa nel cielo, tra le guglie bianche e dorate, una flotta di vascelli spaziali è immobile a mezz’aria. Se volete visitare i diversi punti indicati dall’itinerario ufficiale, recativi all’Hub di Alpha Point, da cui si diramano i diversi teleport per i punti più rappresentativi della sim (http://slurl.com/secondlife/Alpha Point/132/140/621). Vi troverete quindi nel castello, in cui il bianco e l’oro è interrotto unicamente dal cristallo degli oggetti. Attraverserete la ballroom di cristallo, scoprirete una minuscola spiaggia davanti ad un mare i tempesta, vi troverete al cospetto della lava ribollente di un vulcano, e potrete quindi usare il vascello del piacere, lasciandovi trasportare in volo per esplorare dall’alto la sim (facendo ovviamente attenzione a non andarvi a scontrare con le guglie degli edifici). Raggiungerete infine, ad un’altezza oltre mille metri, il “paradiso di ghiaccio”, e troverete ad attendervi un pegaso alato trainante un carro, sempre di ghiaccio, con cui potrete continuare il sorvolo dei diversi punti della sim.

Questa mia descrizione non può che rendere una vaga idea di queste due fantastiche sim, non vi resta quindi che visitarle. Scoprirete che non ho esagerato nel sentire un senso di disagio e di inadeguatezza, descrivendone le immagini, che presto, spero, vedrete anche voi. Buona esplorazione!