Il nuovo Metaverso

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L’altro carro in corsa verso le verdi praterie virtuali è quello della Sony (vedi articolo di Jaime D’Alessandro su “La Repubblica” di ieri). E il suo punto di partenza, ovviamente, è la sua piattaforma Playstation (l’attuale 4 e la precedente 3). Che il mondo dei videogiochi fosse la carrozza più veloce, nella corsa dei carri, è sempre stato chiaro. E non si tratta solo del numero di giocatori attivi, ma anche della potenza economica messo in campo dalle grandi compagnie, e dei conseguenti investimenti che verranno fatti in questa direzione. Sarà quindi, ancora una volta, dal mondo dei videogiochi che prenderanno le mosse i nuovi Mondi Virtuali, come ha prontamente intuito Facebook acquistando Oculus Rift. A questo punto è solo questione di tempo (poco) e nuovi Mondi Virtuali nasceranno dalle molteplici piattaforme, con tutto ciò che ne consegue, e che abbiamo descritto negli articoli precedenti. La possibilità di usufruirne in streaming ci avvicinerà poi all’intuizione di Neal Stephenson in Snow Crash: basterà attaccare il cavo del nostro device ad un bocchettone, per entrare nel Metaverso, ovunque noi siamo.

A questo punto, i due elementi fondamentali di debolezza degli attuali Mondi Virtuali verranno superati: il primo rappresentato dalla scarsità degli attuali investimenti, per produrre le innovazioni tecnologiche e di interfaccia ormai indispensabili, come sanno i residenti del ferraginoso viewer di Second Life (e questo problema sarà risolto dai grandi players scesi in campo); il secondo, rappresentato dalla necessità di ottenere una massa critica di residenti tale da far ripartire l’attività in world: quella economica, quella creativa, e quella dei gamers (le centinaia di milioni di gamers potenziali sono più che sufficienti per formare qualunque massa critica).

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Rimane una questione fondamentale, non tanto di tipo economico, ma sociologico: che cosa ci faremo nel Metaverso? Avremo certamente i Role Players accaniti, con draghi, nani e mostri, e con gli zombie, assassini medioevali e gli sparatutto. E avremo anche, inevitabilmente, i patiti delle chat erotiche, migrati a suo tempo in Second Life, e che migreranno, di certo, nel nuovo Metaverso. E poi cos’altro?

Grandi opportunità si apriranno, a questo punto, per l’economia e per le aziende del mondo reale. In fondo, il fallimento commerciale di Second Life, nel 2008, fu dovuto al mercato troppo ristretto per giustificare una presenza delle aziende, un investimento di tempo e risorse permanente. E’ chiaro che, a questo punto, i giochi si riapriranno. E noi ci faremo trovare pronti… Buon viaggio a tutti!

Lui ha visto il futuro!

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by AquilaDellaNotte Kondor

Il lui è Enrico Franceschini, giornalista di Repubblica, invitato dalla Sony a provare il nuovo casco del “Progetto Morpheus” (http://video.repubblica.it/rubriche/rnews/rnews-franceschini-viaggio-nel-futuro-con-un-casco/165203/163691?ref=search), una delle realizzazioni più avanzate di Realtà Virtuale, che la casa giapponese sta mettendo a punto per lanciarla sul mercato nel prossimo anno. Questa notizia si aggiunge all’altra, di qualche giorno fa, sull’acquisto, da parte di Facebook (sic!), di Oculus Vr, per due miliardi di dollari (http://www.oculusvr.com/blog/oculus-joins-facebook/). E sono pronto a scommettere, per quanto non possa darvi alcuna conferma documentata, che le applicazioni militari hanno fatto passi avanti altrettanto rilevanti, se non di più.

Il futuro corre veloce, più della nostra immaginazione, e quello che pensavamo essere uno sviluppo avanzato di Mondo Virtuale fino a qualche anno fa, e parlo di Second Life, si avvia ad essere ricordato, come sostengo da tempo, un semplice prototipo, un punto di partenza, verso quel Metaverso immaginato da Stevenson, Gibson e Vince (a proposito, andatevi a leggere “Snow Crash”, “Negromante” e “Il Vero Nome”, dei tre autori suddetti, se non l’avete ancora fatto). Persino il mitico ponte ologrammi di Star Trek non sembra più essere un colpo di fantasia (https://www.youtube.com/watch?v=AhEEmXVtsDM), ma una prossima, possibile realizzazione tecnologica.

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