E’ vero! Lo ha detto la televisione!

Elie Maurice, in Second Life Loup Erin, è un giovane artista francese che recentemente ha ideato e costruito una città futuristica, abitata da simpatici personaggi, la cui testa è stata sostituita da una televisione che trasmette immagini. Il visitatore si trova immerso in un’ambientazione suggestiva, giocata sui colori del  bianco, del nero e del rosso, in cui l’artista si è divertito a rappresentare momenti di vita quotidiana, estremizzando il ruolo della televisione nella nostra società. La città, oltre a interessanti istallazioni, per una delle quali Elie si è aggiudicato il “S&S Gallery FOA Prize” dell’UWA 3D Open Art Challange nel gennaio2011, ospita al proprio interno varie strutture. L’opera , oltre a provocare un grande impatto visivo, è molto interessante per la tematica affrontata e per le modalità con cui è stata realizzata dall’artista. Ho incontrato Elie durante una delle mie visite nella città e ne ho approfittato per fargli qualche domanda.

http://slurl.com/secondlife/Apopka/130/208/23

Come’è nata l’idea di fare una città popolata da questi strani “Uomini-TV”.?

Dopo il mio debutto in SL, ho sempre desiderato avere una sim per costruirci una città. L’idea di una  città popolata da uomini-TV è venuta in seguito ad un’istallazione che ho realizzato “Television Rules The Nation”. Mi sono ispirato molto all’album “Human After All” di Daft Punk. Ho voluto trasferire non solo la musica ma anche la storia in immagini. La televisione è potente e molto influente nel nostro mondo. Quando faccio delle istallazioni, io non voglio mostrare una società ideale. Mostro il problema della società attuale mettendone in evidenza il lato più estremo. In questa città, la televisione è talmente presente che gli abitanti sono divenuti televisione.

RWB  (Red, White, Black) si chiama questa città, perché proprio questi tre colori?

Questi sono i colori che utilizzo in tutte le mie creazioni, amo molto il nero e il bianco, nella fotografia, nella  scultura , nella pittura ecc.. Ma non volevo usare solamente il bianco e il nero, volevo integrare con un altro colore, un colore primario. E io amo molto il rosso. Trasmette molti sentimenti: l’amore, la passione, il calore, la sessualità. rappresenta la collera, il pericolo o elementi come il fuoco e il sangue. Il rosso può trasmettere tanti di quei sentimenti che può essere usato ovunque senza nessun altro colore.  Visitando i vari ambienti ci si trova di fronte ad opere realizzate con tecniche diverse, che però si integrano in maniera equilibrata.

Avevi già un’idea ben precisa per raggiungere questo effetto o è venuto fuori in maniera spontanea e naturale?

Per tutti i miei lavori, ho sempre le idee chiare sul risultato finale che voglio ottenere. Spesso, però, altre idee arrivano durante la creazione, dunque io modifico, adatto, per cercare di trovare un equilibrio con l’idea iniziale. Non è sempre facile. Quando vedo che non è possibile conservo la mia idea per un altro momento. cerco sempre di fare tutto quello che mi passa per la testa.

 

Passeggiando nei vari ambienti, si avverte un sottile umorismo, che quasi cancella l’inquietudine che si prova nel sentirsi osservati dai monitor istallati un po’ dovunque, e si ha un moto di simpatia verso tutti quegli ometti televisivi, che si incontrano durante il percorso. Può essere considerato  questo, un modo per esorcizzare la paura di essere condizionati da parte di chi controlla il mezzo televisivo?

Non voglio esorcizzare la paura di un condizionamento della televisione, per i miei uomini- TV ho voluto che essi fossero i più umani possibili in modo che lo spettatore si identifichi con essi e che pensi “potrei essere io”. Vorrei che lo spettatore riflettesse sul messaggio perché due sono i motivi che fanno conservare facilmente un’informazione o un messaggio : l’aver paura o il ridere. Ci si ricorda spesso di quello che ci fa paura o di quello che ci fa ridere. La televisione esiste per fare paura, qualcuno che ha paura è più facile da manipolare. quando si accende la televisione, si guardano le informazioni, si vede la violenza, le guerre ecc. E dopo ci si incita al consumismo. ” Voi avrete una buona salute se voi mangerete questo prodotto, ” voi sarete più belle se utilizzerete questa crema” ecc. I miei uomini – TV sono così, essi diffondono le informazioni e vivono con esse. Sono buffi da guardare perché sono strani, ma siamo noi differenti? Elie Maurice è Loup Erin in SL.

Quanto è stata importante SL nella tua evoluzione artistica?

Second life è uno strumento veramente magnifico, un mezzo di espressione artistico incredibile ed  è stata molto importante nella mia evoluzione lavorativa. Su Second Life si possono realizzare delle cose che sarebbe impossibile realizzare in Real Life o che costerebbero molto. Si può mostrare e condividere il proprio lavoro con molte persone attraverso il mondo e in 3D. E’ più piacevole rispetto ad un semplice sito web. Grazie a Second Life persone che vivono all’altro capo del mondo hanno visto le mie istallazioni. Se avessi fatto la stessa istallazione in Real Life, sarebbe differente ma certamente la potrebbe vedere un numero ristretto di persone. Second Life è magica.

Ci vuoi parlare delle tue ultime opere e dei tuoi progetti?

Attualmente io lavoro molto in Real life su  Barbie che modifico, che trasformo, realizzando delle “RWB dolls”. Sto lavorando anche su SL ad un’istallazione per l’8 marzo, la Giornata internazionale della donna. dopo aver parlato della televisione io parlerò delle donne. Parlo unicamente di quello che mi fa paura!

 

by Giovanna Cerise