Di nuovo wow: XXXIII livello mago, a metà quasi della scalata…

Avevo iniziato un paio di mesi fa a parlarvi di WOW (World Of Warcraft) raccontandovi le mie esperienze di neofita in questo Universo. Avevo appena cominciato a capire come funzionavano i tasti, come si attaccava, come si moriva e un po’ lo “spirito del gioco”.

Erroneamente prima di conoscerlo pensavo che WOW in estrema sintesi fosse semplicemente un gioco di “caccia ai lupi”, vale a dire un gioco in cui si uccidono le creature e si guadagnano punti. Ora, WOW è anche quello, e purtroppo l’aspetto di mattanza è praticamente ineludibile, epperò è denso di moltissime altre cose. Direi anzi che la sottile miscela di tutti i vari elementi consentono di dire che WOW ha un fascino diabolico ed è sicuramente pericoloso per la tranquillità domestica dei rapporti “con la vostra ragazza e con i vostri genitori” come avevo letto in un post divertente trovato su internet.

Tornato nel mondo reale, rompo il silenzio del mio salotto: “Ibuprofen costretto ad andare verso ovest, il dps (danno per secondo) concentrato nel frantumare, portali per la stanza del cervello aperti fra 5 minuti, non dimenticare di dissipare la magia”. Il mio cane sembra perplesso. La mia fidanzata è lì seduta, infuriata perché un adulto ha trascorso le ultime tre ore ignorandola, cliccando come un pazzo il suo mouse e maiusc/alt/ctrl all’infinito. In termini di fuga dalla realtà, pochi videogame possono competere con World of Warcraft (WoW). Per quanto sia divertente, è stato dopo notti come questa che ho deciso di lasciarlo perdere e di dare una possibilità alla vita reale. (estratto da: http://www.cafebabel.it/article/31586/trans-world-of-warcraft-dipendenza-videogame.html).

Articoli come questo sulla dipendenza di wow sono all’ordine del giorno da quando è nato fino ad oggi, eppure se certe persone e in determinati momenti sono così prese da questa “evasione” un motivo sostanziale e primordiale ci deve essere e non è semplicemente l’effetto “droga”.

Per me wow è stato una piacevole sorpresa. Ho ritrovato quegli ambienti in cui giocavo venti anni fa, quando facevo il master e giocatore di AD&D (http://it.wikipedia.org/wiki/Dungeons_%26_Dragons) ottimo gioco da tavola che giocavo anche all’aperto con i miei amici e con un dadone enorme (avvolto nel nylon per non rovinarlo) in mezzo a castelli diroccati,

oppure anche quando giocavo a Talisman (http://it.wikipedia.org/wiki/Talisman_(gioco)).

Fino a pochi anni fa invitavo gli amici a giocare ai giochi più improbabili nei parchi della mia città (ad esempio fra i più scemi: “bocce viventi”), tratto dal libro (Tutti i giochi portano al mare) http://www.ibs.it/code/9788879446204/gorini-pietro/tutti-giochi-portano.html

D’altronde il gioco è parte integrante del nostro vivere, percepire, godere la vita. Non è il caso di demonizzarli ma anzi di sfruttarli per condividere conoscenza.

Ricordo benissimo che quando facevo il master di AD&D e dovevo studiarmi il manuale con le istruzioni di gioco, il mondo inventato in questi tomi (coloratissimo e fantastico) era talmente complesso ed intricato che impararlo era come studiare un esame universitario complicato. Quindi mica uno scherzo.

Tutti sono d’accordo che il gioco agisce come “Palestra Mentale”.

http://www.fabbriscuola.it/hyfabbri/Quadrato_magico/pdf_vol1/v1_034.pdf e non solo per i più piccoli (dal libro Rosetta Zordan, Il quadrato magico, Fabbri Editori © 2004 RCS Libri S.p.A. – Divisione Education)

capitoletto “Il gioco come palestra mentale”):

«Ludendo docère», dicevano i Romani, cioè insegnare divertendo
(vale a dire interessando). È una massima che dovrebbe essere scritta a caratteri cubitali
non solo all’ingresso di ogni scuola, ma ovunque si elaborano insegnamenti e informazioni.
Anche perché questo rapporto segreto col gioco, che ha così profondamente impregnato l’infanzia, permane nell’adulto. Gli psicologi
infatti dicono che l’individuo, nel corso del suo sviluppo, tende a
passare da un’attività ludica a una ludiforme.
Ciò significa che, finita l’infanzia, si cerca comunque di continuare
a giocare nel lavoro; nel senso che si tende a trovare un lavoro che
piaccia e che continui a suscitare le stesse motivazioni e gli stessi interessi che si trovavano nel gioco. Alcuni ci riescono, almeno in parte: come artisti, scienziati, professionisti, sportivi o anche politici.
Per altri invece l’aspetto ludico decade, essendo costretti a orientarsi verso lavori ripetitivi e per niente gratificanti.
Di qui l’insoddisfazione per la propria attività, che non riesce a esaudire quelle antiche spinte e motivazioni del gioco.
In definitiva il gioco comincia oggi a esser visto come qualcosa di
molto più profondo di un passatempo e di un’evasione.
In un mondo che tende ad appiattirsi e spesso anche a perdere il
senso dell’umorismo, l’augurio migliore che si possa rivolgere a una
persona seria è quello… di continuare a giocare da adulto.

 

Ma cos’è che in particolare mi pare interessante in Wow e su cui SecondLife potrebbe riflettere per inserire dei contenuti e dei percorsi didattici anche e soprattutto per adulti che consentano un uso importante e divertente dei mondi virtuali?

Faccio un veloce elenco dei punti forti di questo approccio:

  • Ogni volta che si entra si è fortemente indirizzati verso una moltitudine di quest.

L’utente che entra in Wow ha sempre almeno una “quest” da fare. Trovare le quest è facilissimo: basta trovare gli omini o gli oggetti con un punto esclamantivo giallo. Cliccandolo vi viene proposta una storiella che si conclude con la richiesta di fare determinate cose, che vanno appunto dall’uccidere i lupetti indifesi, a parlare con altri personaggi, a trovare degli oggetti nascosti. Il sistema inoltre ha un sistema di annotazione diario delle quest che avete accettate e ve le ricorda man mano che il gioco evolve.

  • Il personaggio quando fa qualcosa di interessante, riceve punti esperienza

Scoprire come si conquistano questi punti esperienza è già di suo una ricerca. A me ad esempio mi danno più punti il raccogliere erbette o scoprire nuovi posti piuttosto che uccidere mostri 🙂 I punti esperienza vengono totalizzati su una barra che quando viene completata fa passare di livello. Alzarsi di livello è importante: ad ogni livello vengono associate della capacità e potenzialità che vengono svelate per gradi. Questa tecnica dell’insegnamento graduale è potentissima: si possono imparare cose complicatissime in poco tempo, ma in ogni momento una sola per volta e soprattutto diventa evidente a cosa serva questa piccola cosa.

  • L’insegnamento “graduale” è particolarmente evidente per i “talenti”. 

Almeno per i maghi in wow, a partire da un certo livello, ogni volta che si raggiunge un livello dispari viene aggiunto un punto di talento che introduce una “leggera” modificazione / potenziazione di cose che già si sanno fare: incantesimi che durano impercettibilmente più a lungo o che impiegano un po’ meno ad essere pronunciati, insomma cose piccole ma che dopo 20 livelli di gioco possono rendere formidabile un mago.

  • Le professioni (alchimia, maniscalco, erborista, sarto, minatore, archeologo, pescatore ecc)

Molte cose in wow si devono comprare (pozioni, vestiti, armature, cavalli ecc), i soldi vengono ottenuti razziando i mostri uccisi e vendendo il bottino… ma studiando con un po’ di criterio le varie professioni è possibile costruire e creare cose dal nulla o comunque dalle cose che si trovano in giro. Il pescatore trova ottimi prodotti sulla lenza, il minatore trova filoni di rame, il sarto può confezionare vestiti e borse e così via. Spesso le professioni sono collegate.

  • L’onore

Potrà sembrare una cretinata, ma i comportamenti in wow possono influenzare una categoria di metriche legate alla reputazione e all’onore. Ad esempio uccidere un mostro molto più debole di noi non ci dà nessun punto esperienza e diminuisce il nostro onore. Ci si abitua a cimentarsi al proprio livello o ad un livello appena più grande. Questa competizione è senza dubbio educativa.

Ci sono molti altri punti interessanti in wow e io ne ho raccontati ed incontrati solo una parte minima. Fra le cose che deliberatamente non ho esplorato sono ad esempio

  • L’attività sociale (gilde, gruppi, raid)
  • L’acquisto/vendita nelle aste alla ebay
  • I duelli fra giocatori
  • ….

So per certo che Fire Centaur (uno degli sviluppatori più prolifici di SLOODLE) ha molto presente questi concetti e ha già realizzato cose interessantissime per portare almeno alcuni di questi concetti in sl. Inoltre la stessa Linden ha capito che deve sviluppare l’aspetto di gioco con il famoso Linden Realms (che è una sorta di wow in miniatura)…

Due piccole annotazioni in calce se volete utilizzare WoW:

  • Usate assolutamente “Carbonite” (http://www.carboniteaddon.com/) un add-on che è un piccolo “cheat”, ma che veramente aiuta a fare in modo tranquillo tutte le missioni, inserendo anche un Tom-Tom navigatore che vi aiuta a capire dove stanno le quest e dove ritornare gli oggetti trovati.
  • Se non volete essere legati ai 20 livelli gratuiti di WoW ufficiale e non volete pagare i 70 € più il canone mensile potete usare le versioni gratuite rese disponibili dai vari server OpenSim come Enturion.net. Tenete conto che l’esperienza di gioco è un po’ arretrata, ma funziona meglio e più velocemente con i vecchi pc. Io ci giocavo con molto entusiasmo finchè avevano la possibilità di farvi giocare contemporaneamente con DUE dei vostri avatar: uno che faceva il bot ed aiutava l’altro. Osservando il mio “bot” ho imparato moltissimi trucchi che poi ho messo a punto nel gioco. Da qualche settimana hanno vietato i bot e il divertimento mi si è scemato 🙁

E per il momento è tutto,

arrivederci al prossimo aggiornamento WoW

Salahzar

 

 

 

 

 

WoW World of Warcraft è Il più grande “gioco virtuale” del mondo, che differenze e somiglianze ci sono con SecondLife?

Il titolo di questa testata è “rivista dei mondi virtuali”, anche se normalmente trovate moltissimi articoli quasi esclusivamente su SecondLife, eppure l’universo virtuale è molto ricco e contempla creature di gran lunga più popolari di SecondLife. Spesso (anche se probabilmente in modo improprio) si mettono a confronto ad esempio WoW e SL.

L’attuale strategia di Rod Humble sta cercando di far entrare SecondLife come cittadina di prima classe nell’arena dei giochi virtuali, cfr anche l’ultimo articolo che ho scritto sul “Linden Realm” il gioco a “quest” su cui Linden Lab sta investendo moltissimo negli ultimi tempi. http://virtualworldsmagazine.wordpress.com/2011/11/05/il-premio-per-i-premium-account-in-secondlife-nuovo-gioco-in-alpha-regali-e-sandbox-private/

Dal punto di vista degli utenti attivi non c’è molto confronto: WoW può contare circa 12 Milioni di utenti attivi (e paganti), mentre SecondLife può tuttora vantare soltanto 800 Mila  utenti attivi (meno di 1/10). (Statistiche ufficiali provenienti da qui: http://mmodata.blogspot.com/2011/06/mmodata-charts-version-34-is-live.html e in particolare questi due schemi http://users.telenet.be/mmodata/Charts/Subs-1.png e http://users.telenet.be/mmodata/Charts/Subs-2.png).

I cultori di SL si indignano quando vengono fatti dei confronti con WoW perchè le due piattaforme “non sarebbero assolutamente paragonabili”, avrebbero scopi, finalità e fruizioni totalmente diverse. In particolare SecondLife “non è un gioco”. Eppure ultimamente una testata cugina ha messo in risalto come SecondLife pare avviarsi a realizzare alcune delle suggestioni della serie TV Caprica http://www.mondivirtuali.it/portal/it/content/humble-guarda-caprica. Per chi come me è un appassionato di questa serie, non posso non osservare che il mondo virtuale di Caprica appare essere un misto fra SL (luogo insensato che cerca di simulare “solo” la vita reale) e WoW (dove molti personaggi si auto-inventano delle “Quest” delle missioni per guadagnare punti e “scoprire” il significato del gioco).

Filosofia a parte, nelle ultime due settimane, anche sfruttando il fatto che WoW è diventato gratuito (prima per poterlo giocare occorreva comprare un kit del gioco che costava qualche decina di euro, oppure giocare solo delle demo che duravano 14 giorni), ora invece – dal 30 giugno 2011 cfr. http://punto-informatico.it/3204012/PI/News/world-of-warcraft-gratis-fino-20.aspx – è possibile scaricare una versione del gioco (limitata in alcune cose), che consente di arrivare fino al 2oesimo livello di gioco, ed è più che sufficiente per farsi una idea di questa piattaforma.

Scaricare WoW

Scaricare il gioco è comunque una impresa perchè dopo la registrazione (basta andare su https://eu.battle.net/account/creation/wow/signup/index.xml) si scarica un installatore di 48 megabytes (circa il DOPPIO di secondlife), che poi si scarica da internet ben 10 Gigabyte di gioco. Durante lo scaricamento vi si dice che è possibile giocare anche se lo scarico non è terminato, ma in effetti avendoci provato ho visto che è meglio aspettare la fine, altrimenti si rischiano ulteriori lungaggini e comportamenti “strani” appunto non ideali. Ho impiegato UN GIORNO a scaricare tutto.

Dopo di che mi sono registrato un personaggio, un mago di nome appunto Salahzar e ho cercato di fare il niubbo in questo universo.

Prima esperienza

La primissima esperienza è stata da un portatile senza mouse ed è stata disastrosa: la qualità delle immagini le possibilità di movimento e le dimensioni del video mi hanno fatto uccidere in pochi secondi da qualche creatura sbucata da chissà dove. Non riuscivo a muovermi nè a capire lo scopo del gioco. 🙁

Riprovando con il desktop e con il gioco completamente installato la percezione è stata molto migliore, movimenti fluidi (alcune idee di movimento che mi piacerebbe vedere anche su SL come ad esempio la “navigazione” tenendo premuti i due tasti del mouse. A questo proposito devo dire che per poter carpirci qualcosa ho dovuto “intervistare” alcuni amici che frequentano Wow da anni per farmi spiegare le cose più basilari, e dopo una interessantissima sessione di Tutoring su skype ho scoperto alcuni piccoli accorgimenti che possono essere forse utili ad altri niubbi che intendano giocare a WoW:

Quando entrate nel gioco

  • Quando entrate all’inizio entrate nel “realm” standard e non preoccupatevi per le altre tipologie offerte. Ogni realm rappresenta una “grid” totalmente differente dove valgono regole differenti. Alcune di queste grid possono essere molto aggressive o difficili da giocare. In generale la grid Standard va benissimo.
  • Dovete scegliere all’inizio se siete i “buoni” o i “cattivi” in pratica se siete dell’alleanza oppure dell’orda e poi dovete scegliere la tipologia di personaggio. Come moltissimi niubbi io ho scelto i buoni e mi sono scelto come razza umana e come mago.
  • Potete personalizzare un pochino il vostro personaggio, pelle, capelli e qualche altra cosuccia. Poco rispetto a SL, ma sufficiente per poter giocare subito in pochissimi secondi. Da quello che ho visto una volta iniziato a giocare non si può più cambiare la pelle capelli etc, ma si può vestirsi sempre con abiti differenti (!). Con la stessa login però potete creare molti “alt” e quindi potete sperimentare il gioco da prospettive differenti.

Il gioco

  • Usate appunto il mouse tasto sinistro o destro e trascinamento per esplorare, tutti e due i tasti per navigare. Alternativamente potete usare anche WASD i tasti della tastiera, ma a me vengono un po’ fastidiosi…
  • Se passate con il mouse su un altro personaggio il viewer vi fa vedere chi è e cambia anche l’icona per capire cosa potete farci: libro vuol dire che è un personaggio che vi può insegnare qualche mestiere, un sacco indica che è un mercante che può vendervi cose o da cui potete comprare qualcosa, ecc.
  • Se volete interagire con un personaggio dovete farci click con il tasto destro (ma dovete essere abbastanza vicini).
  • I personaggi più interessanti per voi sono quelli che hanno un grosso punto esclamativo sulla testa. Questi sono i distributori di quest. Se li cliccate con il tasto destro vi offrono una quest che potete accettare o rifiutare. Una quest è una missione che dovete compiere per esempio “fai fuori 6 lupi” oppure “visita la miniera tal dei tali”. Quando hai completato la missione devi tornare da chi te l’ha data (o un altro NPC) che avrà un punto interrogativo sulla testa, parlando con lui si accorgerà che avete completato la missione e vi darà i punti o i premi agognati.

Il combattimento

  • CTRL-V consente di vedere sopra ogni giocatore o NPC (i nostri “bot”) una segnalazione che indica se è amico, nemico o se è un NPC. Barra rossa = nemico che vi attacca non appena si accorge della vostra presenza, gialla = nemico “innocuo” ma potete attaccarlo per avere dei punti, verde è un NPC (oste, soldato, guardia, maresciallo, trainer, passante), Barra Blu è un giocatore come voi.
  • Quando siete in vista di un nemico potete cliccarlo col tasto destro (oppure anche con tab) e poi usare le vostre armi o i vostri incantesimi. Le armi possono essere usate solo a distanza ravvicinata (ideali per guerrieri e gente nerboruta), mentre gli incantesimi possono essere scagliati anche da lontano (ideale per i deboli maghetti privi di armature).
  • Per usare l’arma o l’incantesimo dovete cliccare il simbolo dell’incantesimo sul vostro “inventory”, la barra in basso con tutti i buchi di cui molti vuoti. Per il guerriero c’è tipicamente  la spada, per il mago c’è un simbolo dell’incantesimo. Il personaggio procede da solo  a fare un attacco oppure a preparare l’incantesimo e scagliarlo.
  • A questo punto i casi sono due o vincete e l’avversario si accascia a terra dandovi alcuni punti esperienza, (e potete cliccarlo con il tasto destro + shift per “depredarlo” dei suoi averi, oppure vi uccide lui e allora emergete in un cimitero dove un angelo buono vi fa resuscitare.
Cosa fare quando non fate missioni e non combattete
La barra dell’inventory con incantesimi ed altre cose
  • Ci sono moltissime cose che si possono fare, potete visitare la città o entrare nelle locande che sono posti sicuri dove non potete essere attaccati e ripristinate le vostre energie.
  • Ricordate che se andate nei boschi da soli attirate magneticamente qualunque tipo di nemici.
  • Potete chattare con le persone giocanti vicino a voi. Imparate a distinguere fra i bot (i NPC) e i personaggi veri, anche se da quel poco che ho visto la gente ai primi livelli non chiacchiera moltissimo e sono tutti compresi dalle proprie quest.

Le professioni

Oltre che vagare senza scopo oppure uccidere poveri animaletti indifesi, una delle cose più affascinanti di WoW è la possibilità di dedicarsi ad una professione. Potete avere due professioni principali ed altre secondarie. Le professioni non sono solo “decorative”, ma possono darvi delle competenze che possono essere molto utili nel gioco. Ad esempio saper cucinare, pescare, oppure fare pozioni di erbe possono essere grosse risorse quando siete a corto di viveri oppure per medicare le proprie ferite.

Alcune domande che tipiche sul gioco:

Q: Età media delle persone che giocano a Wow?
A: Pare che siano dai 8 anni (anche se il minimo sarebbe 12)  in su, con moltissime persone anche non proprio giovani (oltre i 40 anni)
Q. Come sono distribuiti i giocatori fra buoni e cattivi?
A. Pare che i giovani tendano a scegliere i ruoli buoni mentre i più esperti o “anziani” preferiscano i ruoli cattivi (l’orda)
Q. E’ possibile giocare gratis su server alternativi (tipo opensim)?
A. Esistono dei server che hanno delle versioni di gioco “vecchie” di due  / tre anni che sarebbero formalmente illegali ma sono probabilmente tollerati dalla Blizzard perchè danno pubblicità al gioco e spesso sono vivai di persone che poi si iscrivono legalmente al gioco. Per trovarli basta che googliate “wow server”. Alcuni di questi server dichiarano che sono legali perchè la registrazione del gioco è fatta in territorio americano e non ha giurisdizione nel loro paese.
Q. Perchè ci sono così tante persone “attive” che usano Wow, e perchè ci sono persone ex SL che ora usano molto Wow?
A. Qui non è facile dirlo, sulla base della mia esperienza il tipo di attività cerebrali usate con Wow è effettivamente molto differente da quella usata da SL. In Sl si ha sempre una grossa libertà di movimento e di scelta, di possibilità creative, mentre in Wow potremmo dire che si gioca sulla base di obiettivi che si trovano già nel gioco. Per chi ha poco tempo e soprattutto poca voglia di lambiccarsi il cervello, sicuramente Wow è veramente qualcosa che funziona come evasione e valvola di sfogo. Inoltre può essere giocato anche solo per pochi minuti. In SL ho verificato che spessissimo l’ingresso è complesso perchè ci si trova invischiati in una selva di amici che vogliono dialogare con te perchè forse non sanno cosa fare.

I confronti con SecondLife

Nonostante che non si voglia fare confronti fra Wow e Secondlife, apparentemente molti ci provano e ci sono ad esempio anche recentemente diversi articoli che cercano di spiegare i pregi e di difetti reciproci:

http://www.secondlifeupdate.com/rants-and-ramblings/ten-reasons-why-second-life-is-better-than-world-of-warcraft/

E dopo di ciò vi auguro buon gioco 🙂

Salahzar Stenvaag