Il 2Lei in Second Life

Nella giornata di ieri, 20 novembre, in seguito ad un bel post di Mebius Alenquer e agli interventi di altri amici, si è aperta una discussione sulla scarsa partecipazione agli eventi di quest’anno per il 2Lei, e ho avuto modo di esprimere anch’io alcune impressioni immediate sul tema. Voglio ritornare su questo argomento, in maniera più ragionata, perchè questo non è un problema che possa essere messo da parte per tutto l’anno, e ritornare poi a discuterne solo in vista del 25 novembre del 2022. Occorrerà ragionarci su durante tutto il prossimo anno, e credo anche che alcune cose possano essere fatte a partire da subito, per fare della prossima ricorrenza una occasione in cui potremo davvero dire di aver fatto dei passi avanti.

Io non credo che il problema sia poco sentito. Anche se le donne sono certamente quelle maggiormente sensibili, tanto è stato fatto per sensibilizzare anche gli uomini, e si sono fatti dei notevoli passi avanti negli ultimi anni. Purtroppo, il tema è davvero scottante, visto gli episodi che succedono tutti i giorni, uno stillicidio continuo di crimini e di abusi, a cui anche la forzata permanenza a casa durante il lockdown ha contribuito.

In Second Life, a partire dal 2010, e grazie ad un piccolo gruppo di volontari, si celebra questa giornata con eventi di impegno civile, e come occasione per discutere sul fenomeno, e coinvolgere la maggior parte possibile di residenti. Quest’anno la partecipazione non è stata elevatissima, nonostante l’impegno e la buona volontà dei volontari del “comitato”. Quindi occorre capire le motivazioni per cui l’argomento non fa presa, nonostante l’attualità sia di drammatica evidenza. Naturalmente, nella discussione non dovrebbero avere diritto di cittadinanza le polemiche contro nessuno, antico vizio dei residenti, soprattutto italiani, di Second Life. L’intento dovrebbe essere quello di fare qualcosa di utile, e di perseguire degli obiettivi chiari. Quindi io partirei proprio da qui: quali sono gli obiettivi da darsi in Second Life per questo progetto?

Prima questione: la sensibilizzazione, ma questo non basta, occorre focalizzarsi su cose più specifiche, che riescano a coinvolgere la gente, in modo non generico, ma nei fatti. Allora credo che occorra dare anche degli strumenti conoscitivi su quello che si fa nella vita reale, sulle organizzazioni di sostegno alle donne, sui siti, i numeri di telefono, le strutture pubbliche che possano essere di supporto, facendo quindi un lavoro di raccolta e organizzazione delle fonti, e di messa a disposizione delle informazioni per coloro che non ne sono a conoscenza.

Seconda questione: non può essere un problema di cui si parla solo una settimana all’anno, dovrebbe essere qualcosa di permanente e riconoscibile in Second Life. Io credo che occorra darsi un’immagine, un’identità precisa, e una presenza permanente con una sede, con iniziative non sporadiche, e con dei link nella vita reale, coinvolgendo anche consulenze esterne che possano contribuire al progetto. Mi piacerebbe che ci fosse un “luogo” in Second Life in cui si possa andare e trovare informazioni e possibili contatti.

Terza questione: quella organizzativa. Occorrerebbe che il gruppo di volontari sia permanente, e cambi anche connotazione, perché la parola “comitato” fa venire l’orticaria, e richiama alla mente vecchie e nuove polemiche dannose alla causa. Il gruppo di coordinamento non dovrebbe solo fare da “tramite” con chi organizza poi gli eveni, ma dovrebbe essere parte attiva nel costruire proposte e iniziative, un vero e proprio gruppo di lavoro, che abbia certamente un impegno limitato, secondo le possibilità di ognuno, ma che sia sempre presente in Second Life, per portare avanti il progetto.

Quarta questione: gli eventi. Credo che il format degli eventi itineranti sia confuso, e non dia dei punti di riferimento precisi, se non le notice e gli eventi creati sui social. In Second Life è prassi chiedersi la sera cosa fare e cercare di trovare gli eventi più interessanti dove andare, per poi finire solitamente a fare quattro salti in discoteca. Avere una sede fissa per il 2Lei può servire anche a creare un riferimento preciso, di cui poter disporre ogni volta che si vuole. Molto bella l’idea di coinvolgere gruppi diversi ma “portandoli” nella sede dell’evento, con il loro seguito di membri aderenti e di credibilità acquisita nel tempo.

Ma sono tante le idee e le proposte che ognuno può portare ad un tavolo di lavoro, queste sono le prime cose che mi vengono in mente, ma ci sono persone che seguono l’iniziativa da anni, che sicuramente ne hanno altre e di migliori da proporre. La cosa importante è dare un seguito alle discussioni, lavorando per il prossimo anno in modo costruttivo, e senza conflitti. Quindi la mia proposta immediata è la creazione di un tavolo di lavoro per costruire il percorso che dia una svolta a questa iniziativa in Second Life, e credo anche che la presenza di chi ha portato avanti per anni questa battaglia sia indispensabile a questo tavolo, mettendo da parte ogni polemica o incomprensione passata.

Un saluto.

P.S.: Metto il riferimento ad un mio articolo di due anni fa, in cui ragionavo sul problema più generale della violenza contro le donne, e che sottoscrivo ancora oggi, parola per parola.

Le Donne di Second Life

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by AquilaDellaNotte Kondor

Parlando di donne, si rischia inevitabilmente di essere catalogato, a seconda del genere e dell’inclinazione personale, in due opposte categorie: da un estremo c’è la categoria classica dei “maschilisti”, che alimentano i discorsi da bar, o da parrucchiere, o gli stereotipi più beceri legati a questa immagine maschile, dall’altro, quella dei convinti difensori della parità e dell’uguaglianza forzata tra i due generi. Questo indipendentemente da quello che si dice, poiché l’argomento è talmente sentito da risvegliare, a priori, i propri istinti polemici o rivendicativi, e a seconda del proprio punto di vista, indipendentemente da quanto si legge. Affronterò questo rischio (questa certezza, direi) consapevole che le critiche saranno numerose, e opposte.

Intanto, è utile stabilire gli assiomi di partenza, su cui tutti dovremmo concordare. Il primo assioma, è che la “materia prima” di partenza è la cultura, e il carattere, delle persone che, dietro un computer, affrontano la propria esperienza virtuale. E’ un’ovvietà, che però vale la pena di ricordare ancora una volta: nessuno “nasce” nel Mondo Virtuale, a dispetto delle strambe teorie sul pensiero Avatariano. Il secondo assioma, più controverso, è che i comportamenti, invece, sono in genere alquanto diversi da quelli che adottiamo nella vita reale. Anche questa è un’ovvietà, su cui però non tutti concorderanno, ma che è evidentemente il motivo principale per cui ci si avventura in un’esperienza virtuale. Altrimenti che senso avrebbe? Solo per scambiare quattro chiacchiere in un ambiente diverso, in mancanza del bar del paese, o del parrucchiere preferito? Quindi anche questo secondo assioma dovrebbe, per forza di cose, essere dato per acquisito.

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2Lei in Second Life

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by AquilaDellaNotte Kondor

Anche questa settimana, in Second Life, si è andata sviluppando una serie di manifestazioni, in diverse land, per preparare la comunità virtuale alla celebrazione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, legando le diverse manifestazioni che si sono tenute, artistiche e di solidarietà, a questa tematica.

La sensibilità della comunità virtuale verso questo tema è sempre molto elevata, anche per la composizione di genere della comunità, e l’attenzione che anche quest’anno, per il quarto anno di seguito, è stata posta alla preparazione di questa serie di eventi, lo dimostra. La costituzione di un team, il lavoro giornaliero di preparazione degli eventi, le capacità organizzative dei membri, che hanno dedicato tutto il loro tempo a questa impresa, rendono ormai questo progetto uno dei più importanti in assoluto di Second Life.

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2Lei in Second Life: Maryhola McMillan

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La settimana che si sta concludendo è stata teatro, in Second Life, e per il terzo anno di seguito, di un grande evento per celebrare la giornata dell’impegno contro la violenza sulle donne: 2Lei in Second Life. Molte sono state le land che hanno partecipato a questa maratona, ognuna con un proprio contributo, e molti sono stati i protagonisti. Tra questi Maryhola McMillan, protagonista della serata del 23 novembre, all’isola Imparafacile: “La violenza delle donne sulle donne”, uno dei momenti più seguiti dell’intero ciclo di eventi. Ho incontrato Maryhola per chiederle di condividere il suo punto di vista sul tema della violenza sulle donne.

AquilaDellaNotte Kondor: Mary questa manifestazione è molto sentita, anche nella community di Second Life, cos’è che la rende così importante per te, per voi?

Maryhola McMillan: Innanzitutto il fatto che siamo donne. Io trovo che questo genere di manifestazioni sia davvero pericoloso, perché facilmente strumentalizzabile e anche abbastanza ghettizzante. Io non sono per la categoria protetta delle femmine, ma per il valore e la meritocrazia. Resta il fatto che è una manifestazione contro la violenza, perciò qualunque cosa possa servire a sensibilizzare, anche un solo essere umano alla volta a questo problema, per me è utile impegnarsi e ne vale la pena. Inoltre, è un’ottima occasione per avvicinare tra loro le varie realtà della comunità italiana in Second Life.

AquilaDellaNotte Kondor: Una giornata contro la violenza, chi non sarebbe d’accordo? Ma sulle donne assume un valore particolare?

Maryhola McMillan: Sì certo, è facile essere d’accordo su un tema simile, magari la cosa difficile è farsi un piccolo esame di coscienza. Nel senso che la violenza sulle donne spesso è indotta da una cultura viziata dalla religione, dall’ignoranza, che porta certi uomini, ma anche certe donne, a considerarle deboli. Ma credo che la prima cosa da fare sia smettere di considerarci vittime e iniziare a considerarci al pari, tra noi e con gli uomini, altrimenti a che sono serviti anni di battaglie femministe e culturali per l’emancipazione e l’indipendenza?

AquilaDellaNotte Kondor: Dici che ci vorrebbe anche una giornata contro la violenza, in generale, non solo contro le donne?

Maryhola McMillan: Quella bisognerebbe farla ogni giorno, viviamo in un mondo estremamente violento.

AquilaDellaNotte Kondor: una osservazione che alcuni potrebbero fare…. E’ che Second Life è un mondo di svago, di disimpegno. E’ stato difficile portare qui nel Metaverso una discussione come questa?

Maryhola McMillan: Beh, basta andare a fare un giro in certe land per smentire questa affermazione. Second Life è certo un luogo di svago e di disimpegno, ma ci sono gruppi attivi che associano lo svago all’impegno. Arte e cultura di varia natura sono la base di moltissimi eventi.

AquilaDellaNotte Kondor: Si, ma alla fine il rischio è di ritrovarsi tra i soliti quattro gatti di intellettuali, non è stato così?

Maryhola McMillan: A volte sì, anche se ti dico che ieri sera alcune persone erano in Second Life appositamente per il “reading” e che spesso noi di Libriamo facciamo eventi in mixed reality che portano dentro Second Life, in modo stabile, nuovi residenti. Ma credo che per le prossime edizioni si penserà anche a coinvolgere soggetti in RL, magari dando un maggiore risalto alla manifestazione. Non dimentichiamoci che 2Lei è nata come modo di ricordare la Giornata internazionale anche dentro il Metaverso.

AquilaDellaNotte Kondor: Esiste secondo te una violenza sulle donne anche nel Metaverso?

Maryhola McMillan: Bella domanda. Istintivamente direi di no. Ma poi dipende. Dipende dalle donne, appunto. Qui dentro bisogna sapersi gestire, sapere stare molto attente a chi si potrebbe avere davanti.  Esiste però il mute, puoi cambiare account e identità.

AquilaDellaNotte Kondor: Ma succede anche agli uomini, non credi?

Maryhola McMillan: Assolutamente sì, per questo dico che dipende dai soggetti.

AquilaDellaNotte Kondor: Il Metaverso ha raggiunto finalmente la parità tra i sessi?

Maryhola McMillan: Ma non è una questione di Metaverso. La parità tra i sessi deve essere nelle nostre teste, di uomini e donne. Finché avremo bisogno delle quote rosa, non ci sarà parità. Nel Metaverso è lo stesso, solo che qui molti non ci mettono la faccia e quindi imperversano. Quindi torno a dire, dipende da noi.

AquilaDellaNotte Kondor: Ma in RL effettivamente le donne sono la parte più debole ed esposta della società, oltre ad essere le più impegnate con la famiglia e i figli, qui in Second Life no.

Maryhola McMillan: Secondo me non sono molto dissimili le cose, qui non hai da cucinare e da tenere casa certo, e le donne non sono la parte più debole. Siamo influenzati dalla cultura cattolica che ci impone il ruolo di fattrici e poco altro.

AquilaDellaNotte Kondor: Allora che senso ha celebrare una giornata contro la violenza sulle donne?

Maryhola McMillan: Ha senso invece, la violenza sulle donne è una violenza innanzitutto e come tale va combattuta. La violenza sulle donne è sulle donne, ritenute parte debole e che spesso si ritengono parte debole. E quindi è necessario riflettere, cercare di incentivare una reazione, di innescare una ribellione.

AquilaDellaNotte Kondor: Ma le donne subiscono una violenza oggettivamente più diffusa, non solo per ruolo nella società, ma anche come parte più esposta, non credi?

Maryhola McMillan: Sì certo, perchè sono donne.

AquilaDellaNotte Kondor: E in Second Life è lo stesso? Oppure qui c’è parità?

Maryhola McMillan: Mi provochi? La prossima volta voglio le domande e te le rimando dopo un paio d’ore.

AquilaDellaNotte Kondor: ahahahah. Eh no, non saresti spontanea.

Maryhola McMillan: 🙂

AquilaDellaNotte Kondor: Io credo che spesso qui in Second Life le parti si invertono, non sempre la donna fa la parte debole.

Maryhola McMillan: Non lo so se c’è parità, io la parità me la creo nelle situazioni che vivo. Per questo ho voluto fortemente puntare l’attenzione sul fatto di smetterla di essere vittime. Mi è capitato di soffrire qui, ma anche di far soffrire, è parità? Secondo me se una persona può permettersi il lusso di essere sé stessa anche qui come fuori, le cose non sono poi dissimili.

AquilaDellaNotte Kondor: Un’ultima domanda Mary. Lo scorso anno mi aveva colpito molto la collaborazione che si era creata tra molte land per gestire questo evento per un’intera settimana, è stato così anche quest’anno? Si è riusciti a collaborare bene come lo scorso anno?

Maryhola McMillan: Io sono entrata nel gruppo organizzatore solo quest’anno e quindi non so come siano andate le altre edizioni. Inoltre, essendo questo un periodo molto impegnativo all’isola, mi sono occupata prevalentemente io dell’organizzazione della nostra serata e quindi, un po’ per questo e un po’ perchè ho visto che già dall’anno passato i ruoli e le dinamiche erano ben consolidate, non ho partecipato attivamente come altri all’organizzazione generale.

AquilaDellaNotte Kondor: In conclusione… Ancora una volta Second Life si rivela un luogo di collaborazione e di impegno, oltre che di svago. In fondo c’è sia la parte ludica che quella impegnata, ma l’aspetto sociale è sempre prevalente, che ne pensi?

Maryhola McMillan: Credo ci sia equilibrio e un’offerta molto varia di occasioni per coltivare questi aspetti in modo indipendente o anche combinato”?

AquilaDellaNotte Kondor: Grazie Mary.

Maryhola McMillan: A te 🙂

AquilaDellaNotte Kondor: Hai fatto un gran lavoro anche ieri, complimenti ancora.

Maryhola McMillan: Grazie 🙂

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Di seguito riportiamo l’intero programma della manifestazione, che si conclude oggi a CSW Island, dopo aver toccato in tutto nove land italiane.

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LUN 19 novembre – 1pm slt  ore 22.00: Presentazione evento – Lettura manifesto Mostra fotografica “Immagini per 2LEI” – ARTE LIBERA

LUN 19 novembre – 2 pm slt ore 23.00: “Malamore” – Reading e rappresentazione teatrale – L’Arme d’Amour a Pyramid – Solaris

MAR 20 novembre – 1pm slt  ore 22: “Liquid song” di CapCat Ragu e Meilo Minotaur – ARTE LIBERA

MAR 20 novembre – 2.30 pm slt  ore 23.30: “Women 4 women” Esposizione di opere di donne dedicata alle donne – Colore Art Gallery

MER 21 novembre – 1pm slt ore 22: Visioni di donna – Esposizione Oltre lo stupro – Reading di Serena Domenici – CSW Island

GIO 22 novembre – 1pm slt ore 22: “La frontiera dei pregiudizi” – Istallazione di Solkide Auer, Giovanna Cerise e Daco Monday – Art’s vision

VEN 23 novembre – 1pm slt ore 22: Reading: La violenza delle donne sulle donne – ISOLA IMPARAFACILE

VEN 23 novembre – 1pm slt    ore 23: L’Istruzione Negata

SAB 24 novembre – 1pm slt ore 22.00: “iGnavi” di Buffy Holfe, installazione – SaliMar

SAB 24 novembre – 2.30pm slt ore 23.30: “Prigioniera in casa”, installazione di maddomxc Umino – Solo Donna

DOM 25 novembre – 1pm slt ore 22: Anonymous women designers / live Music – CSW Island

Un poker di donne

Quattro mercoledì, in compagnia di quattro figure femminili indimenticabili, sono quelli che l’isola Imparafacile ha deciso di offrire ai suoi ospiti. Si tratta del racconto di quattro vite straordinarie, quelle di Maria Callas, Marilyn Monroe, Evita Peron e Edith Piaf: di loro si ricorderanno gli aspetti più famosi ma si riveleranno anche i lati più nascosti, attraverso immagini e filmati alla scoperta delle loro personalità, dei luoghi che hanno vissuto e che le hanno viste protagoniste di stagioni particolari.
L’interesse parte non tanto da un’idea di valorizzazione della femmina -non si tratta insomma di un’operazione ‘sessista’ all’inverso-, quanto invece dall’ammirazione nei confronti della tenacia con la quale queste quattro donne hanno combattuto per raggiungere alcuni risultati importanti, ciascuna nel proprio campo. Un fil rouge accomuna queste personalità: la difficoltà ed insieme la straordinaria voglia di vivere nonostante tutto, agguantando (e talvolta mancando) occasioni importanti, alla ricerca di un riscatto sociale che le avrebbe rese immortali nell’immaginario collettivo.
La prima data prevista per la serie di appuntamenti, che avranno cadenza quindicinale, è mercoledì 2 febbraio, all’isola Imparafacile. Chissà che questo non sia il preludio per un futuro poker di re.

Helenita Arriaga