L’isola felice di Second Life

Voi non ci crederete, visto che su Second Life se ne sono dette di cotte e di crude, ed io stesso, su questo magazine, ho più volte criticato la mancanza di sue evoluzioni, di nuovi progetti, di innovazione. Non ci crederete, eppure, nel mondo globale della rete, Second Life è un’isola felice.

La rete infatti, è oggi il mezzo per dare voce a chiunque abbia una connessione internet, e ormai ce l’ha la maggior parte dell’umanità. Pensate che Facebook, da solo, connette quasi due miliardi e mezzo di utenze in tutto il mondo. E oltre Facebook e la sua galassia (Instagram, Wats’up, Messenger, ecc.) ci sono al mondo milioni di siti, di blog, di biblioteche digitali. E poi ci sono gli account Google, con tutti i prodotti e i servizi connessi. E ancora, i mondi di Apple, di Microsoft, di Oracle (non dimentichiamoci che Java, con cui è ormai sviluppato la maggior parte del codice in rete, è proprietà di Oracle), le extranet aziendali, i servizi pubblici, ecc, ecc. In Africa, dove le infrastrutture fisse sono molto carenti, la connessione via cellulare è quella più diffusa, tanto che molte applicazioni di uso civile usano questo canale per raggiungere le comunità più remote. Insomma, l’umanità è connessa, per la prima volta nella storia dell’uomo, quasi completamente.

La connessione, e i social networks hanno dato quindi anche libero sfogo alle espressioni più varie, e, come diceva il compianto Umberto Eco, un imbecille ha, sulla rete, la stessa possibilità di esprimersi di un premio Nobel. Sulla rete quindi si trova oggi di tutto, e i social sono diventati il veicolo principale delle stupidaggini, e delle intolleranze più bieche e incivili. Intendiamoci, non è la rete di per se a costituire un passo indietro nel livello di civiltà nelle interrelazioni umane, è solo il fenomeno di emersione degli istinti più nascosti, che prima trovavano solo canali molto limitati di diffusione (gli amici, la famiglia, il bar, la piazza del paese…).

La rete è diventata terreno di scontro di ignoranze e di rancori, di inciviltà e di aggressività. E’ il canale usato dai manipolatori occulti, per orientare la massa indistinta verso obiettivi precostituiti. Partiti politici e servizi di sicurezza di molti stati usano questo mezzo per influenzare le opinioni pubbliche e le nazioni. I casi eclatanti sono stati la Brexit e l’elezione di Trump, ma anche in Italia gli effetti sono stati devastanti.

Naturalmente, siamo in un periodo di transizione, e molte cose stanno lentamente cambiando, dall’approvazione di regolamenti più stringenti per la protezione dei dati personali (la nostra Europa è all’avanguardia in questo campo, col nuovo GDPR entrato in vigore un anno fa), alla realizzazione di misure fiscali che facciano pagare il dovuto ai giganti del web, alla lotta alle fake news (a proposito, quanti di voi non si erano accorti che la terra è piatta??), ai comitati di verifica delle notizie in rete. In tutto questo, i Mondi Virtuali rappresentano, in un certo senso, un’area più protetta rispetto al far west imperante nella rete. E uno dei motivi è che non è usufruibile appieno dal mobile, e che l’ambiente immersivo ha bisogno di una potenza di calcolo e di schede grafiche di livello medio alto. Occorre poi una certa abilità per utilizzare il mezzo, e una costanza nella frequentazione. Tutte cose che mal si adattano ai tempi rapidi della rete e dei social.

Se poi passiamo da Second Life a Facebook, entriamo nel mare magnum che abbiamo descritto prima. Ma anche su Facebook gli utenti di Second Life si sono ritagliati un loro spazio con gli account avatar, cosa non riconosciuta da Facebook, ma che sembra sia più tollerata ultimamente.

In conclusione, chi va per certi mari… dia per scontato di trovare il meglio, ma anche il peggio dell’umanità. Un saluto.

The circle of life…

La cellula elementare di ogni società, reale o virtuale, è costituita dalla coppia, di due persone che si incontrano e percorrono un tratto di strada insieme, che vede nell’incontro di due individualità la nascita di una complicità, di una condivisione di pensieri e di attività che, dal momento del primo incontro in poi, diventano vissuto comune. Ma nel mondo reale una coppia, se regge alla prova del tempo, costruisce gradualmente un futuro comune: una casa, magari dei figli, un progetto di futuro insieme.

Nel mondo virtuale, per definizione legato all’immediato, tutto questo è molto aleatorio. Cos’è allora che tiene insieme le coppie di lungo periodo nel mondo virtuale? Ci torniamo tra un attimo, prima c’è una constatazione da fare. Ogni rapporto virtuale ha durata breve, è limitato all’interesse del momento, del periodo che si vive, legato a qualcosa. Deriva magari da un progetto di lavoro, o artistico, che si porta avanti insieme, dalla “tribù” di appartenenza, dal luogo in cui si passa il tempo nella rete. Per loro stessa costituzione, tutte queste cose sono limitate nel tempo. Spesso esageratamente limitate: una settimana, un mese, il tempo dell’esperienza comune. Resta da spiegare allora il fenomeno delle coppie che durano a lungo, a volte addirittura anni, come nel mondo reale.

La mia spiegazione è che queste esperienze siano il risultato dell’abitudine, della voglia di crearsi una “confort zone”, che aiuta ad affrontare la difficoltà di adeguarsi ai cambiamenti, alle difficoltà che sono poi tipiche del mondo virtuale. Si mi direte, ma l'”amore”? L’affetto, la voglia di stare insieme, non contano allora? Non esistono? Io credo che questi sentimenti si sviluppino naturalmente anche nel mondo virtuale, ma sono rari, perchè legati alla capacità affrontare, e superare, quei problemi di rapporto che nel Metaverso sono perfino più grandi che nel mondo reale. La fiducia, la stima, il rispetto reciproco, è merce molto rara nei rapporti virtuali, e rari sono quindi, di conseguenza, questi casi di rapporto di coppia di lungo periodo. Tuttavia, è il ciclo di questi incontri, brevi o lunghi che siano, a costituire il motore della società virtuale, il moto circolare che fa girare il Metaverso. Tutto il resto, gli eventi, il lavoro, le attività artistiche, ruotano quasi sempre intorno a questo circolo, al cerchio della vita virtuale, che si sviluppa e cambia in continuazione…