Introduzione alla Psicologia dei Mondi Virtuali

Dal punto di vista psicotecnologico (ovvero della percezione e della risposta psicologica rispetto alle modalità di funzionamento degli strumenti tecnologici mediatici e di comunicazione digitale) i cosiddetti Mondi Virtuali sono “in realtà” solo dei particolari programmi di sociocomunicazione (Social Networks), dotati di un’interfaccia digitografica di tipo tridimensionale che fa sì che lo schermo piatto del PC venga percepito dalla nostra mente come una sorta di finestra che si affaccia su un “ambiente altro” o su un “secondo mondo”.

Milioni di pixel formano sullo schermo delle immagini plastiche, mobili e prospettiche di un ambiente nel quale l’utente può guidare i movimenti e/o le azioni (mediante specifici scripts) di un “personaggio (virtuale) in cerca di autore (reale)”, denominato “avatar”, che appare immerso nel mondo virtuale, nel quale sembra potersi muovere e a volte persino volare.

“In realtà” per avere una “vera percezione immersiva” occorrerebbe piuttosto dotarsi di un casco digitale, che permetterebbe all’utente di percepirsi illusoriamente come se si trovasse all’interno dell’ambiente digitale, vedendo il mondo virtuale esattamente come lo vedrebbe l’avatar, cioè percependolo almeno visivamente e uditivamente tutto intorno a sé, vivendo psicologicamente ed emotivamente una sensazione di una effettiva “realtà virtuale immersiva”.

L’avatar tuttavia, al di là delle apparenze e dell’illusione creata dalla grafica, anche senza casco, solamente sullo schermo del PC, non è un “secondo corpo” in una “seconda vita”, ma è e dovrebbe rimanere solo una specie di “marionetta digitale teleguidata”. Ovvero non è (e di conseguenza non dovrebbe essere percepito come) un rappresentante virtuale del nostro corpo, ma è una sorta di “protesi della nostra mente”, una specie di “icona psicoemozionale” attraverso la quale la nostra mente si sporge virtualmente al di là dello schermo e si immerge, si muove e agisce in un ambiente digitale e relazionale 3D, spesso fortemente affascinante, evocativo e per certi versi anche seduttivo.

Noi reagiamo emotivamente e cognitivamente alla percezione degli stimoli di tipo immersivo che riceviamo dalle immagini che vediamo e “viviamo” sullo schermo, sulle quali in parte consciamente, ma e soprattutto inconsciamente, appoggiamo (o spostiamo, per un fenomeno di “transfert”) tutti gli “elementi virtuali” della nostra mente: le fantasie, i simboli, le rappresentazioni, i bisogni, le aspettative, i desideri e tutte le emozioni e le proiezioni più profonde. Tanto che ci può sembrare di percepire e di vivere la possibilità di ricostruire un “secondo mondo”, che a sua volta può essere percepito e vissuto in modo anche “più che reale”.

Il più noto e diffuso dei Mondi Virtuali è Second Life, un “mondo nuovo”, fatto di immagini e di fantasia, di arte grafica e di sogno, di relazioni e di curiosità ecc, ma soprattutto di emozioni e di vissuti, a volte più o meno piacevoli, altre volte più o meno stressanti, comunque sempre molto coinvolgenti. Emozioni e vissuti che entrano a far parte della personalità degli utenti e che in effetti poi spesso possono ripresentarsi anche nella nostra “vita reale”, nei nostri sogni e nelle nostre fantasie.

Mai come in Second Life del resto “siamo fatti della stessa materia di cui son fatti i sogni” (tanto per citare Shakespeare). Da un punto di vista psicologico infatti Second Life è, nel bene e nel male, un vero “regno della fantasia”.

E’ una sorta di “estensione digitale della mente”, un ambiente virtuale in cui la mente si immerge e che sicuramente affascina per la ricchezza delle sue potenzialità; un medium che permette di dare libero volo al sogno e, finalmente, “tutto il potere dell’immaginazione”. In SL si corona il trionfo della creatività, con la possibilità di realizzare virtualmente desideri e progetti di ogni tipo, di conoscere altre persone e collaborare fattivamente con loro, in uno spazio tridimensionale comune, alla organizzazione di situazioni rilassanti o ri-creative, piuttosto che di eventi artistici o culturali.

Ma la mente umana non è sempre o solo così positiva e non contiene solamente fantasie eteree, nobili e costruttive: è fatta anche di impulsività, di narcisismo e di onnipotenza; di fantasie regressive o trasgressive ed a volte anche di tendenze più o meno francamente e manifestamente perverse. Anche tutte queste dimensioni mentali perciò possono trovare in Second Life un campo aperto di realizzazione, un luogo per dare libero sfogo alla compulsività o al tentativo di soddisfazione dei bisogni e delle impellenze, a volte anche attraverso la manipolazione degli altri.

Nulla di nuovo insomma rispetto alla vita reale, di cui in fondo anche Second Life, così come anche gli altri Mondi Virtuali, è parte: come sempre e dovunque, anche in SL o in qualunque situazione di “realtà virtuale immersiva”, tutto dipende dal pensiero e dalla coscienza, ovvero dalle scelte e dall’uso o abuso che si fa della libertà e del mezzo. Tuttavia, proprio come sempre accade per la vita, anche per quanto riguarda Second Life e i Mondi Virtuali ciò che fa più notizia sui giornali e in televisione sono soprattutto le stranezze, le nefandezze, il gossip, le deviazioni dalla moralità e dal perbenismo ecc.

Da qui la necessità di far conoscere meglio in rete e sui media le caratteristiche positive di Second Life e degli altri Mondi Virtuali, a cominciare dai progetti e dalle realizzazioni di chi vi opera costruttivamente: questo è lo scopo del nostro Virtual Worlds Magazine. Ma da qui la necessità di studiare e conoscere meglio, anche da un punto di vista psicologico, questo particolare ambiente psicosociale, le motivazioni che spingono le persone ad utilizzarlo, le finalità che esse vi perseguono: questo è lo scopo di questa sezione Virtual Psychology

2 thoughts on “Introduzione alla Psicologia dei Mondi Virtuali

  1. bields84 ha detto:

    Belo blog sobre psicologia!

    Frequentarei aqui mais vezes!

    Esse post realmente tem a ver com o que eu procuro sobre psicologia!

    se quiser que eu publique algo de sua autoria, é só falar que eu coloco no meu blog com sua identificação e endereço do blog!

    da uma olhada no

    abraços!

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