Socialità virtuali e libertà individuali: gli Alt.

Chi frequenta i mondi virtuali conosce bene la differenza che passa tra l’accesso alla rete tramite il web e la partecipazione ad una comunità nata in un Mondo Virtuale in 3D. La simulazione in rete consente la partecipazione contemporanea, e immersiva, di individui e gruppi che, vivendo esperienze comuni e partecipando ad attività “sociali”, costruiscono un tessuto connettivo fatto di esperienze vere e non separate dalla propria vita quotidiana.

L’innovazione costituita dalla creazione dei Mondi Virtuali ha messo le basi per la costruzione di un ambiente, di un “posto”, dove la gente si incontra, discute, sviluppa iniziative e progetti, ed elabora esperienze di socialità mai prima sperimentate.

Le nuove socialità che si vanno sviluppando all’interno dei Mondi Virtuali si aggregano intorno a comuni esperienze, si creano gruppi, ci si aggrega intorno ad un posto “fisico” (virtuale), intorno ad un progetto, ad una storia, ad un personaggio carismatico, ad un gioco di ruolo. I nuclei costitutivi così creati ricordano le prime strutture sociali che si sono sviluppate nella nostra civiltà reale, per certi versi somigliano a delle “tribù”. E varie tribù si frequentano, si scambiano notizie, visite, manifestazioni, eventi. Una struttura connettiva va prendendo forma, verso esperienze sempre più avanzate. Quali saranno queste esperienze, e quale forma prenderanno, democratiche o centralistiche, è presto per dirlo, ma la sociologia dei mondi virtuali comincia a prendere forma, e si svilupperà nel tempo e col maturarsi delle conoscenze e delle esperienze.

In questi mondi portiamo sicuramente le nostre individualità, la nostra cultura, le nostre pulsioni. Troviamo un ambiente in cui ognuno si sente libero di sviluppare comportamenti e partecipazione sociale, spesso oltre i limiti che nel mondo “reale” ci vengono imposti. Nascono così nuove individualità e nuovi personaggi. Ci si crea un avatar che costruisce poco per volta la propria esperienza e la propria reputazione. Nascono artisti, giornalisti, architetti, imprenditori virtuali. Si utilizza il Mondo Virtuale come un enorme laboratorio di simulazione, in cui ognuno scambia esperienze e considerazioni con gente di ogni parte del mondo, percorrendo strade che il più delle volte ci sono impedite nel mondo reale. Si va così costruendo un ponte verso un futuro che la rete ci mette a disposizione, preparando un’estensione della propria vita reale ai Mondi Virtuali che ci danno ulteriori occasioni di incontro e di socialità e ci consentono di percorrere strade nuove e inesplorate. Si potrà discutere, e molto si è discusso, sulla prevalenza del “reale” rispetto al “virtuale”, ma le esperienze e la conoscenza che si vanno accumulando in una persona non dipendono dal luogo, fisico o virtuale che sia, ma dalla sua capacità di interazione con gli altri e dalla propensione a mettersi in discussione e a confrontarsi. Seguiamo quindi con grande interesse, così come molti new philosophers della rete (penso a Castronova o Ludlow), quanto avviene sotto questi cieli (virtuali) e ci incuriosisce molto vedere, e cercare di capire, il comportamento delle persone (avatar) su questo nuovo terreno di confronto.

Un tema che ci sta particolarmente a cuore, e che cerchiamo di delineare in questa nuova sociologia virtuale, è quello della libertà individuale, che qui assume forme, e capacità di espressione, del tutto peculiari. Un mondo come SL è, per definizione, un posto dove una persona può vivere la propria socialità in modo completamente aperto, senza vincoli e senza tema di essere condizionato. Ognuno dovrebbe vivere questa esperienza senza alcun condizionamento, che non sia quello, ovviamente, del rispetto delle regole di base poste dai creatori del sistema (ToS) e del rispetto per gli altri, che anche qui è essenziale.

Ma è proprio così? Nelle varie peregrinazioni nei Mondi Virtuali abbiamo assistito a manifestazioni sociali di ogni tipo: dal gioco di ruolo propriamente detto, alle interazioni commerciali, al sesso a pagamento, alle manifestazioni artistiche o culturali, alle esperienze di building, di scripting o di formazione, e abbiamo notato che ognuno tende a costruirsi un’immagine e una reputazione che tiene a salvaguardare in ogni circostanza. La reputazione è il patrimonio che ognuno si porta dietro, derivante da quanto si è fatto, dalle interazioni che ha avuto con gli altri, e da quanto è stato in grado di comunicare.

Questa doppia esigenza, libertà e reputazione, ha avuto come via di uscita un fenomeno a prima vista incomprensibile considerando che si è in un mondo virtuale: quello degli Alt. Per quei pochi che non lo sapessero, un Alt è un Avatar doppio, di riserva, usato per non farsi riconoscere o per scopi particolari. Questa possibilità, offerta dai mondi virtuali, ha dato luogo a complessi episodi di trasformismo, ambiguità e … udite udite … di spionaggio. Il fatto che ci si possa travestire per far perdere le proprie tracce ha avuto degli effetti singolari nell’ambito dei rapporti più intensi, come quelli di coppia o come la caccia a malfattori o griefer. E’ un po’ come il meccanismo delle guardie e ladri: c’è qualcuno che si traveste, si maschera, per non essere identificato, e c’è chi invece tenta di scoprire i travestimenti o le malefatte, vere o presunte, dell’altro. Esistono perfino agenzie investigative, molto riservate, che, dotate di fiuto e strumenti da Virtual Sherlock Holmes, seguono le tracce dei veri, o presunti, malfattori.  Tutto ciò potrà far sorridere, eppure sono meccanismi ben conosciuti nel mondo virtuale, in cui questi episodi sono presi molto sul serio. Un fenomeno a parte sono i cosiddetti Alt di “servizio”, usati per scopi di lavoro o di suddivisione di compiti tra lavoro inworld e vita virtuale privata.

Al di là delle proprie opinioni sugli Alt, o su quelli che tentano di smascherarli, o sulle persone che si avvalgono di essi, è qui messo in discussione un principio fondamentale del comportamento virtuale: è proprio vero che in un Mondo Virtuale si è liberi di fare ciò che ci pare, senza condizionamenti o preoccupazioni? L’esperienza, come abbiamo visto, dice di no: non è possibile. Anzi, all’interno dell’ambiente virtuale si tende a replicare meccanismi e comportamenti tipici del mondo reale. I Mondi Virtuali quindi (parliamo di quelli “sociali” ovviamente, poiché per quelli di GDR è altro discorso), vanno a configurarsi come una “estensione” del proprio ambiente di vita reale e non come un’alternativa. In fondo, possiamo andare a fare due passi al Pincio o a sentire un concerto in SL, farci una pizza al ristorante, o partecipare a un’asta benefica in SL: siamo sempre noi. Ovviamente, mettendo da parte i limiti di un ambiente virtuale, relativamente ai sensi e al contatto fisico, ma questa è un’altra storia.

In conclusione, in SL ci creiamo un personaggio e una reputazione, e viviamo con esso la nostra vita virtuale, ma per fare quello che ci pare, o per “evadere” dalla vita quotidiana virtuale, ci creiamo un’Alt che ci consente di non farci riconoscere. Conosco gente che ha due o tre vite virtuali diverse e indipendenti, magari con partner e attività rigidamente distinte, ma, in fondo, questo è un gioco nel gioco, ed è una forma di divertimento che solo un Mondo Virtuale può dare. E qui la sociologia c’entra poco. Quello che è interessante mettere in evidenza è quindi questa, per così dire, “assimilazione” dei comportamenti virtuali a quelli reali e la voglia di evasione che trova, anche qui, strade originali e fantasiose.

Sono convinto che la sociologia virtuale è appena ai primi passi, e molto c’è da studiare e da comprendere. E’ un campo di lavoro vasto e promettente perché, in fondo, è come esaminare la creazione di una nuova società in un laboratorio, avendo spirito di analisi e osservazione, ma anche capacità di sintesi e di interpretazione dei comportamenti umani.

 

Moda virtuale: c’è business? II parte

Continua la ricerca nel campo della moda, se non della “verità assoluta”, di un barlume di speranza per chi vorrebbe trarre un ragno dal buco dagli affari di Second life.
Nella prima parte dell’inchiesta, abbiamo sentito quattro stiliste (Dadina Dosei di DD style, Viola Jolles di Lhuminal, Anubis Hartunian di Anubis style e Katiuscia Vollmar di Red Passion), tutte italiane.. Eh si, continuano a non rispondermi per nulla le straniere.

Questo mese a raccontare la loro esperienza sono altri due grandi marchi, Ginevra Lancaster dell’omonimo marchio e Barbarella Cioc della B! Fashion.

Appare comunque evidente, per lo meno fino ad ora, che non sia possibile guadagnare con Second Life nel campo della moda, a meno che non si decida di fare un investimento iniziale consistente o a meno che non siano le grandi agenzie reali a buttarsi in questo campo, utilizzando SL come un vero e proprio lavoro.

 

Ginevra Lancaster

Ginevra Lancaster

Ginevra Lancaster presenta un’analisi di marketing e ci racconta: «Allora, nella mia esperienza, guadagno abbastanza da ripagarmi le spese di marketing e promozione, l’account premium  e tutti gli sfizi che mi va di togliermi in sl… ma finisce lì, e non ci vivo certo!
Ho conosciuto persone che sostengono che questo sia invece possibile se fai del mestiere di stilista SL il tuo primo lavoro – cosa che non è il mio caso. Mi hanno detto che dedicandoci 8-10 ore al giorno  (da suddiversi fra la creazione vera e propria e poi le tante attivita’ di PR, marketing, promozione) puoi riuscire a portare a casa   fra i 1000 e i 2000 euro… insomma di che pagarci l’affitto di casa… anche se non si diventa certo ricchi!
Ma questi ragionamenti non mi convincono. Perché il problema di fondo è che, per quanto uno stilista venda, i prezzi di vendita delle sue creazioni sono pochi euro. Diciamo per semplicità di calcolo che ogni vendita corrisponda a 2 euro, questo vuol dire che ogni mese per guadagnare  2000 euro  deve fare 1000 vendite. Ammettendo, sempre per semplicità di calcolo, che ogni vendita sia fatta ad un persona diversa e che il tasso di conversione sia 1/10 ( sono ottimista), per fare 1000 vendite dovrà aver portato davanti ai suoi vendor 10.000 persone. E sempre mantenendo lo stesso tasso di conversione 1/10, per portarne 10.000 davanti ai suoi vendor dovrà averne contattate 100.000…. mi sembra che i numeri non stiano in piedi!
Insomma, credo che il business non ci sia. C’è il gioco, che è la cosa bella. E anche guadagnare di che andare a pari con i tuoi investimenti fa parte del gioco. Niente di ripagherà invece delle ore dedicate, che però  sono – appunto – il gioco».

 

Barbarella Cioc

Barbarella Cioc

Sulla stessa linea l’idea e l’esperienza di Barbarella Cioc: «Dipende dai casi… Conosco diversi designers, sopratutto stranieri, che riescono a guadagnare con SL delle cifre che sono paragonabili  a guadagni lavorativi RL, ed in alcuni casi, anche cifre che in RL si riescono a guadagnare solo con lavori un certo livello.

Va anche detto che però sono in pochi, in percentuale, a riuscire a raggiungere queste cifre.
Personalmente ho sempre vissuto SL come uno svago, e la mia attività nel campo della moda è nata perchè ho subito trovato divertente e stimolante creare contenuti in SL, in particolare creare vestiti.
Sinceramente non ho mai avuto la pretesa di essere una stilista, io mi diverto a creare quello che mi viene in mente, ed ovviamente mi diverto a venderlo, perchè è molto gratificante sapere che qualcuno ha apprezzato quello che hai creato.
Il campo della moda in SL, però, è molto competitivo, quindi, per ottenere sempre maggiore gratificazione, mi sono anche divertita a “giocare” con un po’ di marketing e di strategia, e devo dire che, pian piano, sono riuscita ad ottenere anche dei discreti risultati economici.
Però, continuando a vedere SL come uno svago, non mi sono mai preoccupata del guadagno reale, ma ho spesso utilizzato i proventi della mia attività per raggiungere e mantenere altri obiettivi nella mia SL.
Forse, ad un certo punto della mia attività, se avessi fatto delle scelte diverse da quelle del “gioco”, e mi fossi impegnata come in un lavoro vero, avrei potuto ottenere dei discreti guadagni reali.
Non so però quanto questi guadagni sarebbero potuti durare, perchè ultimamente mi sembra che in SL molte cose stiano cambiando, e personalmente sono abbastanza pessimista sul futuro.
Infine, personalmente, sconsiglierei chiunque di lasciare un lavoro RL per far diventare SL la propria fonte di reddito, perchè non bisogna dimenticare che SL è una piattaforma di un’azienda privata, che non offre nessun tipo di garanzia, e che un bel giorno potrebbe decidere di vendere, o chiudere, o qualsiasi altra cosa… ».

La linea è quindi la stessa: se si considera SL un gioco o comunque uno svago, si può arrivare a coprire le spese e ad avere abbastanza linden per divertirsi e spendere, ma per guadagnarci davvero, dovrebbe essere considerato un vero e proprio lavoro.

Sul futuro economico della Liden, i nostri “capi” ci portano a conoscenza dell’economia di SL con un articolo del 28 ottobre scorso, dove si legge che “L’economia di Second life continua ad essere costante”, che la media di login mensile è scesa del 2,1% ma che è salita quella annuale del 5,3%.

C’è quindi crisi? O c’è crisi solo per alcuni?

Nel frattempo, un altro gruppo di italiani, sia nel campo della moda, ma anche di altri bussines, ha deciso di incontrarsi per scambiare le proprie esperienze, parlare della crisi economica di SL,  del nuovo Marketplace e di come sembra che la Linden Labs stia puntando al web piuttosto che al mondo virtuale vero e proprio.
Prossimamente ulteriori informazioni sul dibattito.

Gli Albi Professionali in Second Life

Il 14 ottobre scorso, nella sede dell’Istituto Pooley degli Albi Professionali (IPAP), ho illustrato i dati relativi all’indagine sociologica che ho condotto sulle competenze e le professioni in Second Life avviata il 25 febbraio con lo scopo di rilevare le  professionalità presenti o in corso di sviluppo in Second Life  sia con l’intento di sopperire ad una carenza di ricerche empiriche orientate in tal senso sia per  dimostrare le potenzialità di questa piattaforma molto poco valorizzata negli ambienti della formazione e della comunicazione nella Real Life.

Inoltre, con i dati raccolti ho potuto approfondire gli aspetti inerenti alle relazioni e le dinamiche sociali che si sviluppano attorno alle attività professionali che si svolgono inworld.

I dati raccolti hanno permesso di tracciare un quadro delle professioni presenti in Second Life e di poter costituire degli Albi Professionali che naturalmente non hanno nessuna valenza giuridica bensì solo lo scopo di valorizzare le professionalità acquisite in SL o traghettate da Rl verso Sl o viceversa.

L’indagine si è avvalsa di un questionario semi –strutturato articolato su 25 domande  e suddiviso in tre aree: Area Anagrafica, Area Competenze e Area Professionalità

I questionari compilati dai  residenti della Comunità italiana sono stati 156 somministrati nel periodo febbraio –luglio 2010.

Con i dati raccolti ho potuto innanzitutto classificare le quattro macro-aree all’interno delle quali ricadono le professionalità rilevate ed esse sono:

  • Manageriali
  • Intellettuali
  • Tecniche
  • Relazionali/Comunicazionali
  • Commerciali
  • Artistiche

La prima Macro-Area include le seguenti professioni: Manager, Art Director, Owner land, Owner disco, Social Provider, Content Creator, Cleaner, Staff

La seconda include: Docente /Tutor, Reporter, Researcher.

La terza include: Scripter, Operatore streaming, Machinima, Progettista, Builder, Tecnico luci, Architetto, Designer, Scultore, Animation builder.

La quarta include: Public Relation, Escort, Collaboratore tuttofare, Helper, Parroco, Organizzatore di eventi, Traduttore, Psicologo, Consulente legale.

La quinta include: Commerciante, Commesso, Immobiliarista land,Consulente finanziario, Promotore turistico Sl, Promotore turistico Rl, Intermediario finanziario.

La sesta ed ultima include: Artista, Poeta, Cantante, Attori teatro, Dancer, Modella, Scrittrice, Gallerista, Regista , Dj, Editore, Fotografo, Pittore, Stilista.

Sono stati così costituiti sei Albi Professionali in base alla classificazione delle sei Macro-aree, nei quali, chi vorrà, potrà iscriversi liberamente. E’ prevista infatti una scheda per l’iscrizione all’Albo agganciata ad una scheda per le professioni, anche eventualmente plurime, nel caso in cui fossero state sviluppate più professionalità.

Gli Albi inoltre, a mano a mano che saranno compilati, adempiranno ad una  funzione consultiva nel caso in cui si fosse alla ricerca  in Second Life di una specifica figura professionale.

Il  link per l’iscrizione all’Albo è reperibile sul mio blog:

http://babypooley.tumblr.com/

così come è possibile iscriversi presso la sede dell’Ipap dove sarà disponibile un chiosco interattivo  usufruibile per gli utenti del Viewer 2 mentre per gli altri utenti il chiosco è predisposto per la distribuzione delle notecard con i link per l’iscrizione on line.

Qui il link dell’Ipap :      http://slurl.com/secondlife/Porto%20Cervo/32/48/22.

L’indagine ha permesso di rilevare una serie di dati molto interessanti alcuni dei quali vi segnalo qui di seguito: il 18% dei residenti ritiene che Second Life serva per accrescere le competenze nella professione reale e il 22% ritiene che la professionalità della Real Life sia una componente diretta o indiretta del lavoro svolto nel metaverso. Per il 6% invece il lavoro svolto inworld non fa parte della Real Life ma cerca di farlo diventare una fonte di reddito reale. Anche il tempo dedicato alla professione in Second Life è un dato notevole in quanto rileva che il 10% degli utenti vi si dedica in modo esclusivo, il 13% invece ripartisce la propria permanenza nel metaverso tra attività ludica e quella professionale e per il 16% dei residenti l’attività ludica e quella professionale coincidono e sono indistinguibili. Per il 17% degli utenti la rete di contatti in Second Life e la conoscenza delle proprie capacità professionali inworld ha fatto scaturire delle opportunità di lavoro nel mondo reale che si sono tradotti in progetti, collaborazioni, partecipazione a convegni, notorietà e nuove opportunità di lavoro. Le proprie capacità professionali relative allo sviluppo di progetti per Second Life vengono pubblicizzate dai residenti in modi differenti: il 27% lo fa utilizzando il web (home page, forum, etc) o su social network online (linkedin, plaxo, facebook, etc.); il 22% lo fa direttamente in Second Life curandone il network; il 20% sfrutta il passaparola negli ambienti professionali mentre l’1% risponde ad annunci di lavoro. Ma il dato molto interessante è quello che emerge dalla domanda 23 del questionario in cui si chiede se si ritiene l’ambiente di Second Life interessante per sviluppare un’attività professionale nel mondo reale e il 53% risponde favorevolmente a fronte di un 19% che risponde negativamente e di un restante 29% che si astiene dal rispondere.

Questi dati e molti altri rilevati nel corso dell’indagine si possono consultare sulle slides pubblicate sul mio blog e presentate nel corso della serata del 14 scorso. I dati nel loro insieme verranno utilizzati anche per una pubblicazione pensata per  dare maggiore risalto alle potenzialità di Second Life e alle vostre professionalità.

Valorizziamole …..per la valorizzazione stessa di Second Life.

Grazie a quanti hanno partecipato all’indagine e a quanti aderiranno all’iniziativa!!

di Baby Pooley

Biblioteca segreta: le parole dell’erotismo

Serata all’insegna dell’erotismo quella del 28 ottobre scorso all’isola Imparafacile. Nata da un’idea di Helenita Arriaga, “BIBLIOTECA SEGRETA: LE PAROLE DELL’EROTISMO” si presentava come una serata difficile, in cui mescolare ingredienti diversi: letteratura, cinema e musica, secondo un format ormai collaudato negli eventi culturali della land. L’approccio poteva rivelarsi rischioso: l’argomento è quanto di più ‘scivoloso’ possa immaginarsi, quindi ogni scelta è stata più volte pensata e discussa, proprio per evitare cadute di stile.

Il punto di partenza è stato un volume curato da Giovanni Casalegno per Einaudi, “Nella tua carne”, uscito nel 2009: si tratta di un’antologia di racconti erotici (il curatore li chiama “gioielli indiscreti”), alcuni dei quali scritti da autori noti, o notissimi, per altro genere di scrittura (ad esempio D’Annunzio, Maupassant, Balzac), altri scritti da autori dichiaratamente dediti a scrittura di genere (De Sade o Sacher-Masoch). Dove per genere è anche difficile intendersi, dato il confine labilissimo tra letteratura erotica e pornografia. C’è chi pensa che la differenza stia nella presenza di un coinvolgimento sentimentale dei protagonisti: dove c’è, allora siamo di fronte a erotismo, altrimenti è pornografia. La distinzione forse più comune sta nel grado di esplicitezza: dove c’è ammiccamento c’è erotismo, dove c’è il primo piano, siamo alla pornografia. Ma da questo punto di partenza ci si è ben presto allontanati per rivolgersi a letture più specificamente erotiche e quindi ad una produzione editoriale di genere, che ha un mercato abbastanza consolidato. Tuttavia non si è tralasciato di considerare altro; infatti le letture scelte sono tratte da romanzi o racconti dichiaratamente erotici, ma anche no, segno chiaro che l’erotismo permea la letteratura pur senza essere ricercato. Così le voci di Maryhola McMillan, Lora Lowenstark, Viola Tatham e Daxim Fall si sono alternate alla lettura di brani tratti da “Seta” di Alessandro Baricco, “ Ogni mio desiderio. Autobiografia erotica” di Stella Black, “Per lettera” di Iselin C. Hermann, “I love porn. Racconti zozzi scritti da gente pulita” di autori vari, “Best erotica 2006. Il meglio della narrativa erotica dell’anno”, ancora di autori vari.

Insieme ai brani letterari, si sono succeduti sullo schermo della Virtual Room spezzoni di film come “Ultimo tango a Parigi” di Bernardo Bertolucci, “Histoire d’O” di Just Jaeckin e “Lezioni di piano” di Jane Campion, nonché i video delle canzoni “Ancora ancora ancora” di Mina, “Je t’aime moi non plus” di Serge Gainsbourg e Jane Birkin e “Etienne” di Guesch Patti.

La serata ha registrato un notevole afflusso di pubblico: gli avatar che sono passati sono stati 63 e si è mantenuta una presenza che non è scesa al di sotto delle 45 unità. Un buon successo, se consideriamo la concomitanza, nella stessa serata, di altri eventi notevoli in SL.

di Helenita Arriaga

Mentori in SL: Angeli o Demoni?

Il mentore: un avatar come tutti gli altri

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Il mentore aiuta l'amico ad imparare meglio ad usare l'ambiente virtuale

 

La risposta è semplicissima, non sono nè l’uno nè l’altro, sono dei semplici volontari che dedicano parte del loro tempo ad aiutare chi ne abbia bisogno dando consigli, suggerimenti e cercando di passare l’esperienza di anni mesi o intuizioni e piccoli trucchi. In molte comunità virtuali (World of Warcraft) è fondamentale e vincente la presenza di persone sempre presenti nel “gioco” che diano ai nuovi giocatori le istruzioni sufficienti per poter usare al meglio il mondo virtuale. Non hanno nessun particolare potere, specialmente dopo che nell’inverno del 2009 [[ http://wiki.secondlife.com/wiki/Linden_Lab_Official:Second_Life_Mentor_Group_Closing_FAQ ]] la Linden ha di fatto cancellato il programma che pure stava dando un ottimo risultato.

Tempi di disordine e anarchia…

 

Disordine ed anarchia

Dopo quella data, nonostante l’istituzione del “registro rhn” [[ http://wiki.secondlife.com/wiki/Resident_Help_Network_Portal ]], il ruolo dei vari gruppi di Mentori è stato di fatto azzerato per cui a rigor di logica il mentoraggio è diventato di fatto una sorta di “fai da te”, il che ha comportato la creazione e diffusione di persone e di gruppi che usano il termine “Mentori” in modalità criticabili (ad esempio nel migliore dei casi cercando di fare una sorta di “polizia” di secondlife, e nel peggiore dei casi abusando del loro potere per creare paura, arricchirsi o comunque disturbare gli altri residenti. Sappiate che il massimo che può fare un mentore è di mandare un AR (Abuse Report) per “denunciare” persone che violino il TOS, il TAO o le Community Rules, ma tale attività è analoga a quella che può fare qualunque avatar in secondlife.

L’arroganza e i danni fatti da alcuni di questi sedicenti “mentor” ha generato in alcuni casi malumore e scontento per cui si è vista la creazione di gruppi “anti mentor” che cercano in ogni modo di contrastare l’attività di chiunque sia individuabile come “mentor”. Per cercare di chiarire queste cose volevo riassumere la situazione dei mentori italiani:

I gruppi Mentor Italiani

 

Aliceinwire la prima mentore italiana 🙂

Nell’ambito italiano i seguenti gruppi si richiamano direttamente alle intenzioni originali:

  • SecondLife Italian Mentor (gruppo localizzato in Italiano creato direttamente dalla Linden nel 2007, anche se poi si è dissociata in cui hanno partecipato), attuali owner Aliceinwire Bleac, Biancaluce Robbiani, Giovanna Delphin, Michel Lemmon, Salahzar Stenvaag attualmente di 67 membri, [[ ]]
  • Italian Mentor (fondato nel 2008, owners Devil Kuramoto e Meloni Freschi) attualmente composto da circa 20 membri.

essi si rifanno direttamente alle regole di SecondLife :

Le regole del "gioco"

  1. il TOS ),
  2. il TAO dei volontari (http://wiki.secondlife.com/wiki/Tao_of_Volunteers/it)
  3. e le Regole Comunitarie (http://secondlife.com/corporate/cs.php)

Gruppi Internazionali

Mentre a livello internazionale ci sono i gruppi registrati nel link RHN precedente, che possono avere membri italiani o che capiscono l’italiano.

Vuoi essere anche te Mentore?

Chi pensa di poter aiutare altri avatar attraverso assistenza, corsi e disponibilità e soprattutto con umiltà e senza arroganza può fare domanda di essere iscritto ai gruppi sopra indicati come “apprendisti” contattando gli owner dei rispettivi gruppi. Di solito ci sono alcune regole strette per poter essere accettati:

* avere almeno 6 mesi di anzianità SL
* non avere pendenze “legali” con la Linden per aver violato TOS, o CS (Community Standards)
* riconoscersi nel TAO

Una lettera

Lettera ricevuta

Includo una bella notecard di una avataressa mentore nota a molti che aiuta tutti da anni:

Second Life 13 ottobre 2010
Dopo 4 lunghi anni di vita nel Metaverso, mi piace ancora pensare che esiste ancora la figura del Mentor,come ad un Angelo luminoso.. intoccabile, ineguagliabile, indiscutibile.E’ anche vero che i Mentor non son preti, santi, ma bensì come definisce Wikipedia : “il termine Mentore significa oggi nel linguaggio comune consigliere fidato, guida saggia, punto di riferimento” pur rimanendo UMANO, questo lo aggiungo io.
Di Mentori ne ho conosciuti molti in tutto questo tempo, persone che senza aver bisogno di chiedere spontaneamente mi han accompagnato nella guida di Second Life, nella conoscenza di tante cose morali e fisiche, ma sopratutto mi han insegnato a spartire, e condividere.Rimpiango un pò il mentoraggio attraverso la Linden Lab, la vita quotidiana delle Orientation la solidarietà….ma si sa.. i bei tempi poi spariscono anche qui.. lasciando il posto ad altri ben accette situazioni.. Ma chi è questa figura di cui parlo?
Il Mentor Vero, è un utente qualsiasi che ha deciso di dedicare la sua seconda vita, all’aiuto di tutti i residenti..i nuovi.. i “vecchi”.. il Mentore non ha molta vita privata, non ha orari non ha pause, il Mentore almeno come ci han insegnato un tempo, la nostra seconda vita è una giostra di momenti passati tutti ad insegnare, accogliere, spartire, imparare, AIUTARE!! Tutti indistintamente.Il Mentore aiuta e insegna gratis!!
Ultimamente in Second Life sento sempre più spesso, Mentor a pagamento, Mentor “delinquenti” Mentor bannati dal Mondo SL per copybot…e molto altro… tutte cose da far sgranare gli occhi e farmi dire dentro: “ma dove sono andati a finire gli Angeli?”Eh si Angeli, pazienti, diplomatici, tolleranti, creativi, generosi, solari, e obbiettivi, certo non esenti da commettere errori.. ma mai errori così gravi.
Ultimamente sento anche parlare di minacce! E questo è grave, Minacciare “di conoscere un Mentor che ti fa crashare una sim” e ancora minacciare “ conosco mentori che ti fanno bannare da SL” e minacciare ancora “ i Mentor hanno le conoscenze della Linden Lab e quindi se glielo chiediamo NOI possono vendicarsi su di te” addirittura Mentor (donne) che seducono le persone per arrivare a cariche alte…Che cosa brutta, che vergogna!!
Non siamo così, o meglio gli SMENTOR (LOL) quelli sopra citati non siamo Noi altri.. Non ci vuole nulla a fare un gruppo fake mentor, non ci vuole nulla a mettersi una TAG sulla testa ed andare a spadroneggiare a destra e sinistra, super poteri che non abbiamo mai avuto. Non ci vuole molto a spacciarsi per chi non siamo…
Perché voglio dire questo? Perché dopo 4 anni mi son un po’ stancata di sentirmi.. parte di pirati smentor, ho sempre cercato di rispettare tutti, forse non son stata una dei meglio Mentor, non l’ho mai preteso, ma ci ho provato e ci provo ancora, e qualche volta capita anche che mi loggo pur non avendone voglia, aiuto pur sentendomi stanca dentro, depressa, tutto perché penso sempre ad una sola persona che potrebbe avere bisogno.. di me di noi… e non tanto a come mettersi una camicia o come fare un landmark, ma anche di una parola, un sorriso, perchè essere un Mentor è anche questo, donare un sorriso un momento di conforto a qualsiasi persona.. e non è di certo una scalata alla carriera più prestigiosa, ad avere vantaggi come spesso si sta sempre più pensando.Vi prego diffidate dalle imitazioni!! Sfatiamo sta  bufala …” Signori e Signore ..tadaaa… Il Mentor Superman, Mago Mentor  Silvan..non esiste!!”
Esistono solo persone che come possono e quando possono ( quasi sempre) ti aiutano in tutto quello che sanno fare e se non lo sanno fare attingono ad altri “pozzi di sapienza”
E vorrei anche esprimere un desiderio prima di concludere,vorrei anche che fra tutti  i Mentori  di ogni Gruppo e Nazionalità non esistesse rivalità “cattiveria”che fossimo tutti legati da collaborazione e sensibilità, e non una gara a chi ha più persone a chi lavora meglio, a chi sta dentro l’ RHN e chi no…perchè fare il Mentor ha un solo obbiettivo aiutare tutti, e aiutarsi fra di noi.Condividere fra noi non fa altro che arricchire il nostro sapere, e la nostra anima cercando di trasformare anche Second Life in un mondo migliore, perché ahimè assomiglia sempre di più alla brutta faccia della Real Life. Grazie per avermi letto e spero di non avervi annoiato, e per chi avesse la voglia di spartire un po’ della sua seconda vita dedicandola agli altri, non deve fare che farsi avanti, il posto c’è per tutti, ma non è un posto al sole, bisogna sudarselo..meritarselo!!
Firmato.. Fiona Saiman : Una Mentore senza conoscenze, super poteri  e reggicalze :0}

OpenSim e mondi virtuali per insegnamento nelle scuole superiori (un esempio tutto Italiano)

Il dibattito sullo spostamento delle attività didattiche fuori dall’ala protettiva della Linden (Second Life) è abbastanza recente, a seguito delle recenti decisioni della Linden di alzare notevolmente i costi rimuovendo gli sconti offerti ad educatori e realtà noprofit. Tuttavia già da diversi anni ci sono molte realtà educational che lavorano utilizzando lo strumento “OpenSim” (http://opensimulator.org).

Il motivo per cui in passato si pensava di utilizzare OpenSim anzichè Second Life (SL) era riassumibile nei seguenti punti:

  • in SL “standard” non potevano entrare i minori di anni 18. Anche se esisteva la TeenGrid in questa potevano entrare solo appunto i teen da 13/17 anni. D’altra parte l’ingresso di avatar adulti e lo scambio di oggetti fra le due grid era abbastanza complesso e difficile da gestire.
  • il costo dell’acquisto e della gestione di una sim, anche con gli sconti del 50% una sim costa 700 $ per l’acquisto più un pagamento di 147.5 $ come tier mensile (aggiungeteci l’IVA e credo che siamo su un costo annuale di 2124$ (pari a circa 1600 €). Queste cifre dovranno essere raddoppiate dal 1 Gennaio 2011.
  • il controllo del contenuto e dell’accesso. La delega della gestione hardware e della gestione delle policy alla Linden se da un lato semplifica molto riducendo i problemi, d’altro canto impedisce un controllo effettivo di chi abbia accesso ai dati (problemi di privacy, e di proprietà intellettuale). Ricordiamo che tutto il contenuto immesso in SL, nonostante le apparenze diventa di fatto di proprietà della Linden e memorizzato su server non controllati.

D’altronde vi erano alcuni e diversi problemi nello scegliere una architettura OpenSim:

  • Complessità della gestione dell’infrastruttura tecnica (Mantenere un server OpenSim può essere un problema non indifferente necessitando di tecnici, amministratori di sistema) e sicuramente non alla portata di una scuola superiore per quanto organizzata adeguatamente.
  • Instabilità e mancanza (o implementazione parziale) di feature importanti come ad esempio l’uso della voce, la possibilità reale di essere in molti avatar su una sim (in SL si riesce normalmente ad arrivare senza particolari problemi a 40 avatar, su OpenSim a volte ci sono problemi anche solo con 10 persone collegate).
  • Lo scripting di OpenSim è abbastanza diverso da quello di SL, per cui attività banali che si possono fare su SL possono risultare più grezze o non funzionare per nulla su OpenSim.

Nonostante i difetti preannunciati alcuni insegnanti pionieri si sono voluti cimentare e hanno recentemente svolto degli esperimenti didattici in OpenSim. Ecco il video della loro esperienza. Presentata con ottimo successo all’iniziativa

3 giorni per la scuola‘ http://www.3giorniperlascuola.it/3g2009/index.php
Città della Scienza
Napoli 13 14 15 ottobre 2010

Vedete anche sul blog:  http://matematicando3d.blogspot.com/

E qui di seguito il depliant della loro presentazione.

DIDATTICA DELLA MATEMATICA NEI MONDI 3D
Il progetto prevede una sperimentazione di insegnamento della matematica nei mondi virtuali, ambienti tridimensionali, fruibili grazie a SLW (second life world) una opensim gestita dall’ANSAS. I docenti interessati a tale sperimentazione (insegnanti di matematica e non solo, provenienti da varie città)si cimentano da circa un anno, nella progettazione di attività per una didattica della matematica innovativa e interattiva che utilizza una nuova metodologia di insegnamento: la metodologia immersiva. Gli alunni imparano giocando, utilizzando software simili a videogiochi, frequentano laboratori e luoghi di apprendimento, si cimentano nella risoluzione di quiz logici, in costruzioni geometriche non sempre riproducibili nella realtà, approfondiscono le loro conoscenze scoprendo curiosità e applicazioni non sempre riportate nei testi scolastici. Tutto ciò accedendo alla opensim attraverso il computer e partecipando alla pratica operativa nelle vesti di avatar.. Il progetto didattico è ancora in via di sperimentazione. L’intento del gruppo di lavoro è quello di verificare la potenzialità educativa della didattica nei mondi virtuali sperimentandola prima nelle proprie scuole. L’esperienza potrà essere riprodotta da tutti i docenti che riterranno i mondi virtuali, utili per una forma di insegnamento alternativo. I mondi 3D sono ambienti stimolanti per una partecipazione attiva e divertente per gli studenti e non solo. Costruire strumenti didattici è proficuo e stimolante anche per i docenti che attraverso un’interazione in rete tra  scuole diverse ampliano le loro conoscenze. L’ideazione, l’organizzazione e la realizzazione in mondi virtuali di ambienti e laboratori di pratica  operativa logico-matematica sono alla base del nostro progetto di gruppo che si propone di superare l’individualismo valorizzando il contributo di ciascuno, di confrontarsi per migliorare la motivazione all’insegnamento, condividendo un obiettivo comune, costruendo insieme, lavorando in simbiosi, superando anche difficoltà tecniche, quali formazioni professionali diverse, individuazione iniziale di ruoli dei membri, obiettivi differenti.
I relatore: matematica piacevole in 3D, quiz, illusioni e altro.
II relatore: geometria in 3D, laboratorio di costruzioni.
DOCENTI PARTECIPANTI: Giannetti Luisa (Napoli) e Messere Maria (Bari) relatrici, Bozzuto Roberto (Foggia) supporto tecnico, Giurgola Giliola (Torino).

Ci sono un sacco di altre esperienze simili, e sicuramente varrebbe la pena scambiarsi le proprie esperienze.

Esplorando Leonardo: un progetto riuscito

Si è aperta ieri nella land “Aval al Soun dal Ciel” (http://slurl.com/secondlife/Micromegas/57/185/22) la nuova mostra che espone tutte e 16 le macchine di Leonardo realizzate dalla Builder Sniper Siemens. La mostra è stata inaugurata nell’ambito di una presentazione fatta dalla Rho Cassiopeiae Production e dalla sua owner LaraGrace Rau,della sua rosa di artisti. La Rho Cassiopeiae si pone infatti come elemento di promozione e di organizzazione artistica per gli eventi culturali: musica, arte, teatro, produzione video, ecc.

L’esposizione delle macchine è stata molto seguita da un pubblico che ha raggiunto i quasi 40 Avatar, mentre tutte le macchine esposte erano in funzione, non provocando particolari problemi di lag. Il lavoro della bravissima Sniper è stato ancora una volta apprezzatissimo, e i dettagli con cui sono state costruite le macchine reggono, e a volte superano, il paragone con le migliori realizzazioni esposte in RL. La storia dell’idea e della costruzione delle macchine è stata raccontata dalla stessa Sniper nel sito http://www.farolighthouse.blogspot.com/. Le macchine erano state già esposte, in numero limitato, in altre occasioni, ma è la prima volta che tutte e 16 (tutte quelle costruite da Sniper tranne una) vengono esposte insieme e, soprattutto, messe in funzione.

Quando si parla di arte o di opere di building in SL, tornano ogni volta alla mente le polemiche, e le discussioni sulle necessità di riscontri, sulla “qualità” di tali realizzazioni. Tali temi hanno, da sempre, animato le discussioni di artisti e critici virtuali. Quando si pensa a questo, viene spontaneo darsi una risposta di fronte a realizzazioni come quelle di Sniper Siemens: la risposta deve considerare l’evidenza del risultato come il riscontro più veritiero. L’opera di questa builder non si presta a interpretazioni dubbie: trattasi di un lavoro di grande qualità e impatto visivo. Ci aspettiamo altri risultati da questa artista: in bocca al lupo!

Un nuovo CEO per Linden Lab

Philip Rosedale ha annunciato che lascerà l’incarico di CEO e la gestione quotidiana dell’azienda a Bob Comin (il COO attuale, responsabile delle operazioni, ed ex CFO, responsabile finanziario). Si dedicherà alla ricerca del nuovo CEO e al lavoro nella suo nuova azienda Love Machine. Philip non lascerà il board della Linden Lab e continuerà a dare il suo contributo. Questo spiega la mancanza di una chiarificazione degli obiettivi dell’azienda in questi mesi: il ritorno di Philip non era quello del figliuol prodigo, ma una soluzione tampone per passare poi nuovamente la mano. C’è solo da sperare che la scelta del nuovo CEO cada su un manager di valore, capace di comprendere le potenzialità evolutive dei Mondi Virtuali e che abbia le capacità manageriali finora mancate, sia al fondatore che all’ex CEO. In bocca al lupo! )

Inaugurazione di “MiC – Musei in Comune Roma Capitale” – Lunedi 18 ottobre

Acquistata dal Comune di Roma Capitale tramite Zétema, la Società che gestisce i musei del circuito civico romano, e gestita da Marina Bellini (Mexi Lane) responsabile della comunicazione 2.0 dei Musei in Comune, la SIM sarà un importante centro culturale in cui verranno allestite installazioni virtuali delle mostre reali in corso nei Musei e dove verrà dato spazio agli artisti avanguardisti del metaverso che, a turno, esporranno installazioni immersive personali. Ogni installazione verrà ripresa in video distribuiti sui canali dei Musei in Comune. Ma anche nel circuito della mobilità romana, su metro e bus. Con i video  le mostre virtuali torneranno ad unirsi alle mostre reali ancora in corso nei musei e al Macro di Roma sarà organizzato uno spazio dedicato alle expo virtuali in corso a MiC.
Sarà anche organizzato un palinsesto di conferenze, incontri ed eventi, aperto a proposte originali che potranno essere inviate al direttore artistico tramite notecard inviata a Mexi Lane (in SL) o mail: mar.bellini@gmail.com
Da gennaio 2011 sarà dato spazio alla formazione, in collaborazione con un’importante azienda comunale di Roma Capitale.
Con la regia di Mexi Lane, la suggestiva scenografia del luogo d’incontro è stata allestita da Rumegush Altamura e Patrizia Blessed. Uno sguardo al Passato per vivere il Futuro, con citazioni della Roma antica e delle sue meraviglie capitoline, che hanno fornito in esclusiva assoluta la maggior parte delle texture per la costruzione: dal muro del Tempio di Giove sotto la sala del Marco Aurelio ai Musei Capitolini, ai fregi del Tabularium , fino ai muri romani della Galleria Lapidaria, per finire con i preziosi oggetti del Palazzo Nuovo.
Le texture e gli oggetti sono stati elaborati dalle brave builder e designer con Blender,  Photoshop e Gimp, per acquisire forma più possibilmente realistica nel Metaverso.
Alcuni dettagli sono stati curati da Antosperandeo Allen, Solkide Auer, Maryva Mayo, Flavio Dayafter.
Una piccola parte dell’isola è abitata dalla Grotta delle Vestali, un luogo suggestivo e affascinante in cui si svolgeranno incontri culturali che richiedano una particolare attenzione emozionale.

Non vi resta che venire a condividere con noi questo eccezionale avvenimento, che vede la presenza concreta del Comune di Roma Capitale dentro il nostro straordinario mondo di Second Life.

Vi aspettiamo!
Mexi Lane
Blog:  blog.museiincomuneroma.it

http://slurl.com/secondlife/MiC/183/169/41

Voom Hotel: Luca Lisci’s interview (italian and english version)

Un singolarissimo hotel in una delle innumerevoli sim in SecondLife, 12 personaggi che ne abitano altrettante stanze, un sito web dedicato, una serie di machinima che illustrano i rapporti tra i personaggi e la personalità di ognuno, una storia ancora tutta da scrivere che si dipanerà attraverso l’interazione di questi personaggi con i vari ospiti di passaggio all’interno dell’hotel (tutti coloro che arriveranno pensando probabilmente di assistere a un progetto artistico più o meno tradizionale), una pagina facebook e una Twitter e finestre simili sugli altri mondi virtuali….

Tutto questo è il VOOM HOTEL, un progetto di Vive Voom (aka Luca Lisci) che, a partire da Second Life, sperimenta le mille possibilità di interazione dell’arte digitale. Ne abbiamo intervistato l’autore chiedendogli di fare luce (o aumentare i dubbi e le curiosità) su questo progetto dalle mille sfaccettature.

 

Quando verrà inaugurato il progetto Voom Hotel?

Il Voom Hotel è già aperto, dal momento che non può essere aperto (ride). Suppongo che il Voom Hotel esista già da tempo, o forse no. Forse il Voom Hotel non ha mai aperto, o forse non mi ricordo (grattandosi la testa calva). Non mi aspetterei nessuna festa “Pronti via!” o un qualche evento speciale calendarizzato di qui in avanti, dal momento che il Voom Hotel non risponde ad alcun senso comune – non il vostro senso – (guarda in alto, alla ricerca di un senso). Ascoltate, mi rendo conto che sarebbe rassicurante per le convenzioni sociali e cognitive comuni poter conoscere una data di nascita. Quella data è fondamentale per ognuno di noi, eppure nessuno ricorda cosa sia accaduto esattamente il giorno in cui è nato. Non ci si ricorda nulla, eppure ci si sente vivi comunque: e anche la gente intorno a noi crede che noi lo siamo (risate). Non credete? (facendosi serio): Parliamo delle prove concrete circa l’esistenza del Voom Hotel. Ne abbiamo avute molte e molte ne avremo, così tante che potremo metterle a confronto. Io per lo meno ne ho avute tante nella mia vita .. (guardando in basso, contando le piastrelle del pavimento), quello che è cambiato è che “adesso” ho deciso di mostrare agli altri quello che ho visto e vedo.

Esiste già un sito internet dedicato al progetto, una pagina di facebook, una di Twitter, e circolano già un paio di machinima… Mi racconti come è nata questa idea e come interagiranno tutti questi “mondi”?

Voom Hotel è una fede, fatta di dialoghi e voci correnti. Ogni cosa io possa offrire alle voci è Voom Hotel. Conosco la pittura ad acquerello, posso disegnare, posso fare film, posso scrivere, posso creare programmi, posso fare servizi fotografici, posso usare design, posso scolpire in legno o in argilla ammuffita, posso strappare via materia o usare colla, posso piegare le cose, posso fare musica, posso interpretare. Non importa cosa farò. Facebook e Twitter sono giocattoli esattamente come i pennelli, digitali o no (respiro profondo). Io sono il Master del gioco. Lo sono in molti modi ma non sempre essendo me stesso. L’esistenza del Voom Hotel va seguita su Facebook e Twitter allo stesso modo in cui si ammira un dipinto, e se guardi uno dei siti web correlati al progetto è come se si assistessi a una performance teatrale.

 

Viene a questo punto spontaneo aspettarsi una finestra sul mondo reale, hai in mente qualcosa in questo senso?

Performance di esseri umani viventi sono concesse (ride). Sono concesse performance video e interpretazioni di attori. Non siamo forse tutti noi degli attori? E’ concesso un dramma vivente.

I personaggi dell’Hotel Voom vivranno solo all’interno dell’hotel in sl o si ritroveranno anche in giro per il Metaverso?

Vi dirò: gli avatar sono creazioni digitali che simulano una presenza nelle realtà virtuali digitali. Gli ospiti del Voom Hotel al momento sono 12, e tutti hanno ottenuto degli avatar, non solo in Second Life, ma anche in Habbo, Twinity e Blue Mars.. (Rattristandosi). Ma anche nella vita reale hanno avatar che simulano la loro presenza nelle virtualità analogiche reali. Usano tutto ciò di cui hanno bisogno per condividere la loro esistenza, anche camminando fuori dall’hotel.

Il progetto prevede l’interazione dei personaggi dell’hotel con altri avatar di sl e con altri utenti in generale degli altri mezzi nei quali essi vivono. Che reazioni ti aspetti da parte di chi si ritroverà catapultato in questa storia?

Nessuna reazione in particolare. Suggerisco di restare calmi e tutto andrà bene. (Sorriso rassicurante)

 

Luca Lisci si ritroverà a impersonare niente meno che 12 personaggi. Nel Metaverso non sono rare le persone che amano giocare dividendosi fra più avatar, ma 12 avatar conviventi in una stessa sim e in una stessa storia è un bel record anche se immagino non saranno in scena tutti contemporaneamente. Come pensi di riuscire a gestire da solo questo multi sdoppiamento di personalità?

Non conosco il numero esatto degli ospiti che mi porto dentro di me. Ho provato a contarli una volta, sono arrivato a 23 e poi ho vomitato, e così sono stato costretto a fermarmi. Ho la sensazione che siano almeno quaranta, cinquanta, e quindi direi che sono molti di più di 23. (Smorfia). In questo momento sono 12 , così che possano interagire abbastanza facilmente. (Sorride). Ho fatto interagire quattro identità fino ad ora, ma entreranno in gioco tutte le altre entro il 2011. Le radunerò tutte e dodici entro dicembre 2010, e tutte si esibiranno dentro di me, per poi uscire e raggiungervi. Userò cibernetica e poesia.

Per concludere due parole su Luca Lisci. Come sei arrivato a SecondLife, da cosa sei rimasto affascinato e quali sono le tappe più significative del tuo percorso artistico in sl?

Il mio primo approccio in Second Life è stato alcuni anni fa, dopo una giornata sul palco – stavo dirigendo un servizio fotografico per una marca di moda – quando un giovane art director che lavorava sotto di me mi raccontò di “uno strano videogioco online dove la gente non aveva niente da fare”. Fu poco dopo, nello stesso giorno, che nel mio attico effettuai la mia prima login. Quella prima connessione durò tutta la notte, fino all’alba. E’ stato lisergico per me.

(Apre gli occhi) Da allora in poi ho esplorato quel mezzo, anche ritrovandomi coinvolto in progetti con alcune riviste italiane, come Style Magazine del Corriere della Sera RCS, per alcuni musei ufficiali come il MoMA (sono stato l’architetto dell’unico padiglione ufficiale virtuale del MoMA in SL), o il MART (Museo italiano di Rovereto), e per marchi come Alfa Romeo, Moncler, Belstaff, Fay e molti molti altri. Nel frattempo ho affinato le mie tecniche e avuto molte collaborazioni artistiche come quella con Peter Greenaway e Saskia Boddeke per lo spettacolo teatrale “The Blue Planet”, ho partecipato a festival di Machinima come finalista (per es. al festival di San Paolo in Brasile FILE dedicato ai linguaggi elettronici, o all’Expo Machinima 2010 di Los Angeles) , ho girato video durante numerosi eventi d’arte pubblici e privati (come per la Smart area di Verona 2008, il Museo Triennale di Milano 2009 e 2010). La prossima occasione per chi volesse scoprire alcuni dei miei lavori real life sarà a Milano dal 22 ottobre al Teatro alle Colonne, con il regista Paolo Scheriani: Io sto producendo video performance per interagire sulla scena con l’attrice dal vivo. Paolo ha scritto tre splendidi monologhi sull’umanità in epoca contemporanea: è uno spettacolo da vedere.

Chi è Luca Lisci in realtà, se vuoi dirlo?

Sono un uomo di 40 anni, che vive vicino a Milano, in Italia. Sono figlio di un pittore, nipote di un poeta, nipotino di ex-ubriaconi. Sono direttore creativo e artista digitale. Amo mia moglie, amo i miei cani. Possiedo delle voci.

 

English Version

 

There is a new interesting creative project created on the Metaverse. It is an original hotel in one sim of Second Life. Twelve characters who live there, some machinimas about their stories, a tail to be written through their interaction with unaware visitors (everyone will arrive thinking to attend to a traditional exhibit…), a Facebook and a Twitter pages and similar projects in other virtual worlds… That is “VOOM HOTEL a Vive Voom (aka Luca Lisci) project which experiments several possibilities of interaction within digital art. We have interviewed the author to keep light or increase doubts and curiosity about his project.

 

When do you foreseen the opening of Voon Hotel ?

Voom Hotel is already opened, since it cannot be opened . (laughs). I suppose Voom Hotel already got its own some ago, or maybe not. Maybe Voom Hotel never opened, or maybe i cannot remember. (scratching his bald head). I don’t expect any ‘let’s do it’ party or special event from now on, since VH is not about the common sense – your sense – . (looking up, looking for a sense). Listen, i guess it’s safer for your social and cognitive conventions to know your date of birth. That very moment in time is so important, but you don’t remember what exactly happened the day you were born. You don’t remember anything at all, but you feel you’re alive anyway: and people believe it too.(laughts) Dont’you? (getting serious) Let’s talk of evidence, of body of evidence proofing the existence of Voom Hotel. We had many, we’ll have many, as many as we can share. I got so many in my life..(looking down, counting floor tiles) the different ‘now’ is that i have decided to show others what i saw and see.

I saw a web site concernerd to the project, a facebook and Twitter pages too, and there are just two machinimas about people involved. Can you tell me the genesis of this idea and how this different medias will interact each other?

Voom Hotel is a belief, about dialogues and voices going. Everything i can open to voices is Voom Hotel. I know watercolor painting, i can draw, i can make movies, i can write, i can do programming, can photoshoot, can design, i can sculpt wood or mold clay, i can rip off material and use glue , i can bend things, i can make music, i can perform. No matter. Facebook and Twitter are toys exactly like brushes –digital or not. (deep breathing). Me I am toymaster. I am in many ways but it’s always not me: the voices are. Follow the very existence of Voom Hotel in facebook and twitter like watching a painting, or see one of the related websites that will spread the web like being in a theatre drama performance.

 

Are you planning anything similar in real world too?

Living humans performances are allowed. ( laughts). Performing Video and actor’s play are allowed: are not we all actors? Drama living is allowed.

Voom Hotel characters will live only within hotel’s rooms or they’ll go around through the Metaverse too?

I’ll tell you: avatars are digital construct that simulate presence in digital virtual realities. Voom Hotel hosts are 12 at the moment, and they all got avatars, not only in second life or habbo, or twinity or blue mars.(getting sad). But also in reality they got avatar that simulate their presence in analogic real virtualities. They use everything they need to share their existence, even walking outside the hotel.

Your project lives through the interaction among hotel’s people and other metaverse’s users. Which reactions do you think shall have a user suddenly catched in this tale ?

No reaction at all. I suggest to remain calm and all will be safe. (reassuring smile).

Luca Lisci will play with 12 characters… Many people in the metaverse love to play with many avatars, but 12 avatars living together in the same sim and in the same tale is a record. How do you think to manage a similar multi doubling of personality?

I don’t know the exact number of guests inside me. I’ve tried to count them once, i counted 23 and then i vomited, i was forced to stop. I’ve sensed almost fourty, fifty, that means there much more than 23. (grimace). They are 12 at the moment that i can share quite easily. (smile). I shared 4 identities until now, but i will release all the others by 2011. I will gather the twelve by december 2010, and they all will be performing inside me, getting out for you. I will use cybernetics and poetry.

Finally tell us something about Luca Lisci. How did you discover SecondLife? How did you fascinate in this world and which are the most significatant steps of your artistic walk there?

First time in second life was some years ago, after a day on stage – i was directin’ a photoshoot for a fashion brand- when a young art director working under me told me about ‘that strange on-line videogame where people got nothing to do’. I was later that day, in my penthouse, the first login session. That first lasted all night, until dawn. It was lysergic to me.

(opens eyes wide) From then on i explored that medium, also involved in projects with italian magazines like Style Magazine of RCS Corriere della Sera, for many official museum like MoMA ( i was the architect of the only MoMA official virtual pavillion in SL), like MART ( italian’s Rovereto Museum), and brands like Alfa Romeo, Moncler, Belstaff, Fay and many many others. In the meanwhile i’ve grown my techniques and having lots of artistic collaborations like for Peter Greenaway and Saskia Boddeke’ The Blue Planet, partecipated in Machinima festival as finalist ( ex. Sao Paulo Brazil’s FILE electronic language festival, Expo Machinima 2010 Los Angeles) , and producing Performing Video in many public and private art event ( like Smartarea’s Verona 2008, Milan’s Triennale Museum 2009 and 2010). Next occasion for you to see some of my work will be in Milan, from oct 22 at Teatro alle Colonne, with director Paolo Scheriani: i am producing performing videos to act on the stage with live actress. Paolo wrote three beautiful monologues about humanity in contemporary times: you ought to see the show.

Who is Luca Lisci in real life, can you tell us something about?

I am a 40 year old man, living near Milano, Italy. I am child of a painter, nephew of a poet, granchild of ex-drunkards. I get my living as creative director and digital artist. I love my wife, i love my dogs. I got voices.

 

http://slurl.com/secondlife/Materia/80/47/69

http://www.twitter.com/VoomHotel

http://www.youtube.com/watch?v=JiDxpuj61-I

 

In memoria dei caduti in Afganistan


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Photoes by Flurry Flargis

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Si è tenuta questa sera, alle ore 22,30 GMT+1, presso la land  Plush River, (http://slurl.com/secondlife/Plush%20River%20XVII/162/46/21), che ospita un sacrario dedicato ai caduti italiani all’estero per le missioni di pace, una commemorazione dei quattro alpini morti in Afganistan: Marco, Gianmarco, Francesco e Sebastiano.

La commemorazione è stata molto sobria e solo alcune parole sono state dette dai presenti per testimoniare la propria partecipazione al dolore delle famiglie. In Second Life, come in ogni altro posto, gli Italiani si sono stretti intorno a questi caduti e ai loro cari, e espressioni di cordoglio e di solidarietà sono state condivise dai presenti. Nel sacrario, non ancora completato, figurano decine di lapidi. Per il giorno 11 novembre, giorno della memoria di tutti i caduti italiani nelle missioni di peacekeeping, il sacrario sarà completato con le ultime tombe. I caduti qui rappresentati ricordano i nomi delle missioni di pace italiane: Antica Babilonia, isaf, unosom,  ibis2, libano2, ecc. Le tombe raccolgono sia le vittime militari che civili. Cliccando sulle targhe si riceve una Note Card con le informazioni sulla missione. Mentre il ricordo e la commozione univa i presenti, nel sottofondo le note del silenzio.

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eBook Fest 2010

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Ogni progetto che utilizzi i Mondi Virtuali, e che prevede applicazioni nel mondo reale, dà una anticipazione di quello che ci aspetta nel futuro dagli sviluppi di questi Mondi. E ogni sperimentazione, ogni anticipazione di queste applicazioni immersive, è per noi fonte di interesse e occasione di diffusione di informazioni.

Tra tutti questi progetti, particolare interesse suscitano le applicazioni cosiddette cross-universe, che mettono in contatto eventi o manifestazioni organizzate nel mondo reale con eventi, manifestazioni o incontri, organizzati in SL.

Molteplici sono stati gli esempi realizzati di tali esperienze cross-universe, e questo mese vogliamo raccontare quanto è stato realizzato in occasione dell’ eBook Fest 2010, un Camp tenutosi a Fosdinovo, in Lunigiana (Massa Carrara), dal 10 al 12 settembre scorsi. Questo piccolo paese di 5000 abitanti è stato per tre giorni il centro della discussione nazionale sull’editoria digitale ). Nato come prosecuzione delle esperienze degli anni scorsi (il BookCamp di Rimini del 2008, e lo SchoolBookCamp  tenutosi nel 2009 sempre a Fosdinovo), ha visto lo svolgimento di una tre giorni organizzata da vari protagonisti: Bibiemme editore (www.bibiemme.com), l’associazione Teknos e altri soggetti, e nel cui ambito c’è stato un susseguirsi di Tavole Rotonde, Incontri e seminari di Formazione. Si è vista la partecipazione di circa 500 persone, con 45 seminari e presentazioni, 23 invitati e 5 tavole rotonde.

Gli interventi che si sono succeduti hanno cercato di fare il punto sullo stato attuale dell’editoria digitale, anche sull’onda del successo riscosso in questi mesi dai primi tablet digitali, che hanno finalmente reso evidente l’esistenza di un potenziale mercato che sfrutti tale tipo di pubblicazioni digitali. Dopo il Kindle di Amazon, già commercializzato nei mesi scorsi, l’uscita dell’Apple iPad, ed i successivi annunci dei suoi prossimi concorrenti, ha reso possibile prevedere finalmente una diffusione prossima degli eBook. Allo stato, fermo restando il dibattito in corso sulla possibile futura scomparsa dei libri di carta (che non appassiona più di tanto), l’ostacolo maggiore è la mancanza di disponibilità di questi prodotti in lingua italiana. Tuttavia si annuncia a brevissimo, basandosi su accordi di commercializzazione con editori più aperti e la nascita di iniziative digital-editoriali, un notevole sviluppo delle proposte disponibili anche nella nostra lingua.

Nell’ambito della manifestazione ci sono stati diversi interventi che hanno coinvolto i protagonisti di SL. I collegamenti tra RL e SL hanno consentito di illustrare ai partecipanti al Camp quanto di nuovo e di peculiare è stato sviluppato nel campo dell’editoria in SL. Attraverso collegamenti internazionali (Australia, Germania) sono state mostrate esperienze editoriali, costruite in SL, che hanno avuto notevole successo all’interno del Mondo Virtuale, evidenziando la possibilità di usare anche un ambiente immersivo, e non solo il classico web, come mezzo di scambio e di diffusione per tale tipo di prodotto. Ovviamente, le esperienze in SL sono limitate ai fruitori di tale ambiente, poiché lo sviluppo dei Mondi Virtuali, a tutt’oggi, deve fare i conti con la scarsa diffusione, qui in Italia almeno, della banda larga e dell’ancora evidente ferraginosità nell’utilizzo dei viewer.

In generale, il camp è stato l’occasione per alimentare il dibattito sull’editoria digitale, e ci aspettiamo a breve, anche da qui a fine anno, un notevole incremento dell’offerta in questo settore. Riscontri dell’evento anche sulla stampa locale (http://www.slideshare.net/eBookFest/ebookfest-lanazione?from=ss_embed)

Come utilizzatori della prima ora dell’iPad della Apple, possiamo testimoniare la versatilità di questo strumento, ma non chiedeteci di rinunciare al piacere di toccare e sfogliare un libro, gustarne la lettura a letto, in spiaggia, o seduti sotto un albero.

Crediamo invece che le monumentali opere editoriali, stampate in edizioni che comprendono molti volumi, abbiano ormai fatto il loro tempo, come già da tempo ha capito l’editore dell’Enciclopedia Britannica. E di tutto questo, la foresta Amazzonica e i nostri polmoni di verde, non potranno che trarne giovamento.

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Spezzatino di novità SL e “cucchiai d’oro bucati”…

“Un cucchiaio serve per gustare le zuppe, se è bucato il pranzo può risultare molto frustrante (ma se si ha fame si riesce lo stesso ad arrangiarsi)”.

E’ un po’ l’allegoria che mi viene in mente per descrivere quello che provo tutte le volte che uso il viewer 2.0 (o il 2.0.1 o il 2.1 o il 2.2 o perfino il kirsten) per entrare in SL. Assomiglia molto ai cucchiai d’oro bucati descritti da questo racconto http://www.aprescindere.com/dblog/articolo.asp?articolo=369. Facebook è un cucchiaio bucato che però ha un sacco di successo, SL apparentemente continua ad attendere ormai da qualche anno il momento della riscossa… (Magari se avesse ascoltato di + i suoi residenti e non avesse speso tutti quei soldi per il viewer 2.0 adesso staremmo vivendo in un mondo virtuale in piena fase di rinascita, o magari Microsoft o chi per lei fra poco ci farà vedere qualcosa di nuovo)

Sappiamo bene il confine divisorio fra chi vede il bicchiere mezzo pieno e chi lo vede mezzo vuoto. Nonostante le apparenze io preferisco vederlo mezzo pieno, quindi non considerate questo articolo come “negativo” ma come al solito come un utile strumento di riflessione: si ama qualcuno  veramente in modo adulto quando lo si fa consci dei “difetti” dell’amato/amata e lo si accetta per quello che è… 🙂

Eppure secondlife sta evolvendo molto rapidamente e le novità tecnologiche e curiosità che ci aspettano sono ghiotte anche se le avremmo volute vedere distribuite nella grid prima e alcune di esse sono ancora allo stato di annuncio o di beta. Riassumiamo lo “spezzatino” nel seguente elenco:

. Continue reading  

L’inizio di un progetto: i nostri diritti Umani

di Alejandra Balhaus

Ieri sera, 28 settembre, a Siena nella piazza del Campo, si sono incontrate persone unite da due parole ” Diritti umani “, e sotto queste due parole, verso le 21.30  si è avuto l’ inizio di un progetto che dà la possibilità a Siena di vivere una delle sue filosofie: Cultura, Arte, Musica, Amicizia, e la possibilità di poter usare Second Life come luogo di informazione che può servire a stare bene in questo mondo virtuale, per crescere, svilupparsi, creare qualcosa di nostro.
Ieri sera era il turno di un evento che  allo staff di Siena, Lupo, Bran, Ubuntu, Ablasor, e per finire alla mia piccola persona Alejandra, stà a cuore.
Un progetto che non finisce in quella solo unica serata di ieri ma che è un solo un inizio. Usare Second Life per informare, dare la possibilità di coinvolgere piu persone possibili, è quello che ci fa diversi da ogni chat, unire il piacere con la vita reale che, anche se non vogliamo, tocca anche la nostra seconda vita.
Ieri sera abbiamo avuto un moderatore di una simpatia e capacità professionale unica in SL.
Van Loopen ha moderato la serata , riuscendo a coinvolgere il pubblico nell’argomento specifico e delicato.
Con grande capacità, è stato in grado di porre domande congrue e concrete, mettendo a loro agio gli ospiti, svolgendo con grande maestria il ruolo di moderatore, stimolando i presenti a partecipare in modo attivo. Com’ è nata questa idea? Bhe un ragazzo di nome Danilo è venuto a Siena e ci ha trovati intorno a un fuoco, parlando e preparando il prossimo evento.
Danilo mi parlò di Sakine e che voleva muovere qualcosa voleva fare qualcosa e non sentirsi incapace, inutile. Mi disse che aveva cercato molte sim e proposto l’ idea però che pochi, per non dire quasi nessuno aveva davvero dimostrato interesse.
Lo feci sedere e gli dissi ” bene qui sei nella sim giusta e tra persone giuste, dimmi cosa vuoi, dimmi quali sono le tue idee e noi cercheremo di realizzarle”. Danilo è stato uno degli ospiti di ieri sera ed è stato un piacere sentirlo parlare, sentire quello che ha da dire su Sakine, sul fatto che non si deve fermare li l’iniziativa, ma che queste idee si devono vivere nelle famiglie, nella vita reale di ognuno, che i diritti umani sono proprio questi.
Tra i dialogi e documentazione dei filmati, che erano molto forti e coinvolgenti visti su uno schermo gigante in una piazza con sotto titolo in italiano, abbiamo avuto come ospite artistica Shelly Phelps che ha cantato la storia di una ragazza di 16 anni che è stata violentata e ha avuto il coraggio di chiedere giustizia, anche sapendo che per una raggazza come lei, che di lavoro fa la prostituta, e soprattutto dopo che il suo stupratore le ha detto che ragazze come lei non parlano e nessuno le ascolta.
E altre due bellissime canzoni sempre sul tema. L’ artista KyoMooN ha donato alla serata la sua musica strumentale, portando il filo della serata da un punto caldo di domanda e risposta, di nuovo sulla tranquilità e la riflessione, per potersi concentrare sui prossimi punti della serata.
Mariaelena, alias Asia Toros è stata l’ospite d’onore, come rappresentante dell’ Associazione Arte e Cultura per i diritti umani, e ci ha portati vicini a queste problematiche. Il lavoro che fa con le scuole e con le società che si occupano di temi umanitari, ci ha dato risposte su molte domande critiche. Ci ha spiegato cosa sono i diritti umani, come si riflettono nella nostra vita reale, quanto sia importante conoscerli e cercare di viverli in prima persona, così che i nostri figli riescano a imparare da noi, e vivendo con noi questi diritti basali, che si chiamano rispetto e convivenza, quelli che chiamiamo cioè anche diritti umani.
Alla fine della serata era chiaro quello che gia sapevamo quando abbiamo dato inizio al  progetto, che cioè questo non sarà l’ultimo evento, si è iniziato già nella stessa serata a pianificare le prossime serate, con i temi che interessano, che la gente ha richiesto.
A questo punto voglio ringraziare ancora tutti quanti, soprattutto gli ospiti e il pubblico per la loro participazione e per il grandissimo interesse dimostrato in un modo meraviglioso per più di 2 ore e mezzo, una presenza mentale ed emozionale di ciascuno, una presenza di piu di 25 persone per 2 ore e mezzo di dialogo, di unione su un tema che tocca tutti quanti, ricchi o poveri, adulti o giovani, di qualsiasi colore, religione o parte del mondo: ” I NOSTRI DIRITTI UMANI”.
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Grazie a :
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Van Loopen (Moderatore)
Danilo Roecastle (Ideatore della serata)
Asia Toros “Mariaelena” (Rappresentante della associazione “Arte e Cultura per i Diritti Umani” in RL
Lupo Hian (Owner di Siena SL)
Ubuntu Silverweb (Officer di Siena, per l’aiuto nella organizzazione della serata)
Sandy Demian ( Manager degli Artisti di Siena SL )
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Un grosso grazie soprattutto al Publico, per il suo interesse, e per il grande coinvolgimento durante tutta la serata.
Grazie di Cuore e alla prossima.

La musica di Skye Galaxy

di Flurry Fargis

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Incontrare Skye Galaxy su Second Life per me è stato un caso , un amica americana mi aveva offerto un tp . La sorpresa è stata grande e inaspettata . Skye Galaxy ha un avatar ispirato al genere Neko con le orecchie a punta, piccolo di statura, a tratti efebico un folletto moderno . Lo vedo seduto mentre suona il piano , accendo l’audio e inizio ad ascoltare il concerto in diretta . Come descrivere la sensazione ? Meraviglioso. Sconvolgente. Travolgente  La sua voce è estremamente sensuale ed espressiva , sono rimasta immobile ad ascoltare il concerto per un ora senza rendermi conto dov’ero e con chi ero come rapita da una magia. La musica non è la solita musica che si sente su Second Life con una base Karaoke preimpostata . Lui suona il piano e campiona la musica con il computer . Oltre ad essere un cantante talentuoso lo è anche come compositore della sua voce , sovrapponendola con effetti echo . Ho seguito molti suoi concerti e devo dire che le sue personali interpretazioni superano come originalità ed espressione l’originale . Il personaggio che abbiamo di fronte è un giovane di 21 anni che ha grandi capacità di comunicazione musicale e sono sicura si parlerà molto di lui non solo su Second Life ma in un futuro molto vicino anche nella realtà. Se volete seguire i suoi concerti su Second Life seguite questo link http://www.google.com/calendar/embed?src=skyegalaxy%40gmail.com con le date dei concerti.

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Link del video che ho fatto a skye:  http://www.youtube.com/watch?v=iWLfV5Wl6SA