WEB SEMANTICO: cos’è e come ci aiuterà

Quarto appuntamento del ciclo “Conversazioni sul futuro di internet” e quarta serata speciale.
Un incontro per capire insieme cosa significhi “WEB SEMANTICO” e perché il suo sviluppo potrebbe essere la soluzione di molti nostri problemi legati alla ricerca di informazioni in rete. Con un obiettivo ambizioso: far fare domani alle macchine quello che oggi facciamo noi (… con sempre maggiore fatica).

Ce ne parlerà giovedì 20 maggio alle 22.00 Mau Messenger (aka Maurizio Caminito), docente di informatica per gli archivi e le biblioteche presso l’Università La Sapienza di Roma.

Relatore: Mau Messenger (aka Maurizio Caminito),
Conduzione: Imparafacile Runo (aka Giovanni Dalla Bona)

Quando: giovedì 20/05/2010, ore 22.00
In Second Life: Auditorium I-Box dell’Isola Imparafacile, SLURL: http://slurl.com/secondlife/imparafacile/187/187/57/
Diretta streaming su Web:
Il forum di discussione: .

Vi aspettiamo

Imparafacile Runo

Il nuovo viewer 2.0 => E’ quello che si aspettava per rivoluzionare second life?

Disclaimer e addendum aggiunto il 12 Maggio 2010…
L’intenzione di questo articolo non è quello di denigrare la Linden, perdonate il tono un po’ enfatico di alcune affermazioni retoriche all’inizio. Ho una stima molto alta del mondo virtuale di SecondLife, a cui sono legato anche affettivamente ma questo non vuol dire che non ci sia spazio per una sana critica costruttiva. Per quanto riguarda invece il discorso delicato sui pericoli potenziali per epilettici qualcuno mi ha detto che sono discorsi privi di fondamento e assolutamente da non riportare, ma leggendo gli interventi di persone con disabilità e avendo sperimentato anch’io vertigini e “mal di mare” con certi programmi e videogame ritengo che il discorso non vada semplicemente cestinato, ma debba essere considerato anche da chi questi malesseri non li ha mai sperimentati. Il rispetto e tolleranza reciproca sono parte essenziale della convivenza 🙂 Se qualcuno manifesta disagio forse non lo fa solo per disturbare gli altri.
Alcuni link aggiuntivi ed interessanti.

Alcuni JIRA sulla barra laterale del viewer 2.0:

Premessa

Se vi ricordate circa un anno fa ad Agosto 2009, la Linden aveva pubblicato una keynote dove affermava che entro il 2010 ci sarebbe stata una completa rivoluzione (denominata 2.0) che avrebbe sconvolto i mondi virtuali e avrebbe confermato la superiorità di SL sugli altri esperimenti di realtà virtuale.


Abbiamo intravvisto cose fantastiche che sognavamo da diverso tempo come ad esempio i famosi URL on prims, oppure  oggetti veramente 3D (meshed objects) non ottenuti con le combinazioni (geniali ma ormai superate) di prims. Insomma sembrava la risposta alle provocazioni offerte dalle alternative come Blue Mars che sembravano avere messo un po’ in difficoltà l’immagine di SL.

Questo nella teoria, nella pratica i risultati sono stati un pochino meno strabilianti, almeno al momento e agli occhi dei residenti di lunga data.


La rivoluzione

La prima “rivoluzione” è stata l’aggiornamento del sito Linden, con un approccio estetico molto più intonato al XXI secolo, poi vi è stata la grande novità del ritocco di XStreetSL, la “riforma” dei blog/forum, l’eliminazione dei Mentori SL, con la sostituzione con un sito tipo Yahoo Answers tutte cose che non hanno modificato nettamente la nostra percezione di SL. Ma si era nell’attesa che uscisse il nuovo mitico Viewer 2.0, che nelle aspettative avrebbe dovuto cambiare totalmente il modo di percepire SecondLife, rendendola migliore e più “facile”.


A Febbraio è uscita la prima “beta” che è stata rapidamente trasformata in versione obbligatoria per i newbie dopo neanche un mese, ed ora è la versione ufficiale con cui è “consigliato” l’uso di secondlife.

Quali le novità di questa versione?

Sul versante dell’interfaccia

  • Interfaccia utente (UI) completamente riscritta seguendo il modello del Browser web, barra in alto con l’indirizzo da raggiungere, la storia dei posti in cui si è stati, i preferiti
  • Nuova Barra Laterale. La gestione dell’inventory e delle finestre dei contatti strutturata in modo da aprirsi sempre sul lato destro dello schermo, il famoso box a destra con gestione modale
  • Modifica strutturale della posizione di vari elementi di interfaccia, la chat, i messaggi ricevuti, le notifiche e i menù di dialogo messi in posizione prefissata agganciata in basso a destra
  • Varie altre modifiche strutturali e non (eliminazione del menu a torta), semplificazione dei menu, rimozione di opzioni considerate non essenziali e che potrebbero creare confusione nei newbie

Miglioramenti reali

  • Gestione degli Shared Media per condividere in tempo reale delle pagine web (utili per presentazioni, effetti grafici etc)
  • Introduzione del Layer per i tatuaggi e per gestire gli alpha sul proprio avatar (eliminazione di pezzi del corpo, usato per particolari effetti).
  • Aggiunta dei Collegamenti nell’inventory in modo da poter avere oggetti non copiabili presenti in più cartelle (in particolare nelle cartelle dedicate alla definizione dell’abbigliamento)

Le critiche

Subito dopo l’introduzione moltissime persone hanno provato il nuovo viewer e vi sono state una quantità incredibile di commenti negativi specialmente da parte dei “vecchi” che lamentavano una quantità incredibile di difetti e difficoltà di lavoro con il nuovo viewer.

Io stesso ho usato il nuovo viewer per un paio di settimane prima di abbandonarlo dalla disperazione perchè nella mia attività normale (build, script, navigazione) mi trovavo limitato ed operazioni comuni che facevo precedentemente mi richiedevano molta più attenzione, tasti premuti e finestre aperte.


Fra un elenco dei peggiori difetti lamentati da parecchie parti:

  1. INGOMBRO scomodo della nuova Interfaccia (UI). Il finestrone dell’inventory sulla destra occupa troppo spazio, non è rimuovibile facilmente ed è modale, nel senso che non si può (facilmente) avere più finestre collegate, inoltre quando lo si “slitta” per non farlo vedere crea uno shock grafico alla finestra che si stava guardando con ridisegno e reimpostazione di tutto. Questo è fastidioso e stancance alla vista per molti e addirittura alcuni hanno lamentato problematiche sanitarie (potrebbe far insorgere problemi in soggetti epilettici)
  2. CANCELLAZIONE di funzioni utilissime. A partire dal BUILD misteriosamente scomparso, lo stesso menu a torta, sostituito da un ben più scomodo menu multiplo a tendina, posizione dei tasti di controllo del multimedia in posizioni nascoste e non intuitive. Molte opzioni cambiate arbitrariamente di posto. Mancanza dell’about land in posizione facilmente accessibile.NB: E’ vero che molte di queste funzioni possono essere “restituite” usando delle tecniche di tweak di ritocco pubblicate in apposite pagine, ma questo vuol dire restringere l’uso dell’oggetto solo a persone esperte.
  3. BACHI E ANOMALIE. Ogni volta che entro con il viewer 2.0 mi ritrovo con la skin cambiata con una bruttissima che non sapevo neanche di avere nell’inventory, attachment non caricati. Texture e l’avatar che arrivano molto lentamente dopo decine di minuti. Strani crash. E in generale una lentezza di movimento e di lavoro che non appena torno ad un viewer umano mi fanno sentire molto più libero e leggero.

La posizione della Linden.

A febbraio 2010, subito dopo il lancio e dopo le critiche enormi, la Linden aveva cominciato a rigettare in massa le critiche dicendo che era solo una questione di “abituarsi” e che comunque i nuovi arrivati in secondlife stavano accogliendo il nuovo viewer in modo molto positivo. Inoltre un responsabile Linden aveva scritto sul forum che il nuovo viewer era costato più di 50 anni uomo di lavoro e che la Linden non avrebbe certo buttato via tutti questi soldi per tornare indietro.

In una recente votazione svolta sul sito SL oltre l’85% delle persone non gradivano il nuovo viewer.

Negli ultimi post pubblicati l’atteggiamento sembra essersi ammorbidito e sono state promesse diverse innovazioni per la versione del viewer 2.1 che dovrebbe uscire entro un paio di mesi (prima dell’estate). Fra cui:

  • Aggiunta di volumi di controllo personalizzati per ogni shared media.
  • Personalizzazione della barra in basso in modo da consentire di inserire le funzioni più comode a livello individuale.
  • Miglioramento della camera e dei tasti di movimento.
  • Ripristino della funzione di build.
  • Ripristino di ctrl-alt-f1 per poter fare di nuovo machinima senza inutili avanzi dell’interfaccia utente.
  • Preferenza per controllare il modo in cui la Barra Laterale (quella famosa) slitti sul mondo o lo alteri (cfr, discorso precedente).

Conclusione

Anche in questo caso devo dire che la Linden ha perso una occasione per riuscire a creare una complicità con le persone che già usano SL. Il meccanismo decisionale si è svolto ancora nelle seguenti fasi:

  1. Indagine privata per vedere cosa si poteva fare per migliorare l’interfaccia ed aumentare il numero di nuove persone.
  2. Uso di risorse esterne per lo sviluppo del progetto, usando tecniche di secretaggio delle nuove funzionalità, senza coinvolgere attivamente i residenti PRIMA della produzione dell’oggetto.
  3. Messa in cantiere del programma in BETA senza ascoltare i feedback derivanti.
  4. Dopo che la protesta ha superato un determinato livello di soglia di dolore, annuncio che “La Linden vi ascolta”, con presentazione di una versione che solo parzialmente soddisfa i problemi presentati.

Comunque al di là delle occasioni sprecate, vediamo se entro il 2010 SecondLife diventerà veramente più bella e semplice da usarsi come nelle promesse fatte l’anno scorso.

Un’esperienza gruppale: “Perché mi loggo?”

Riceviamo e pubblichiamo da Lukia Halderman.

Nella land del gruppo “ I Ragazzi della Fenice”, attivo in SL da due anni, si sta svolgendo, grazie al contributo fondamentale dello psicanalista Mind Clarity (aka Marco Longo), un’esperienza  gruppale di notevole interesse  in cui si dibattono, e sempre con contributi ricchi e stimolanti,  temi relativi al nostro stare qui in sl. Il ciclo dal significativo titolo “Perché ti logghi?” è giunto al settimo incontro, il cui argomento (sfruttamento dell’altro), è scaturito, come sempre, dalle sollecitazioni e dagli spunti emersi nel corso dell’incontro precedente. Nel primo incontro ci si espresse alquanto genericamente sulle motivazioni che stanno alla base del nostro “loggarci”. Emersero infatti dagli interventi le varie opportunità che SL offre sul piano conoscitivo (viaggi scoperte, apprendimenti, conoscenze che non si possono fare in RL, esperienze immersive nelle cose e negli ambienti, confronto e scambio con culture altre, corsi di vario tipo), espressivo, artistico, professionale (sviluppo di nuove tecniche artistiche, progetti artistici, organizzazione di mostre, eventi, concerti, musica, canto, contatti con una folla di creativi in SL), comunicativo ed affettivo (conoscere l’anima, l’essenza delle persone che hanno affinità con noi, approcci intensi senza sovrastrutture, condivisione di pensieri profondi). Ma nel corso dei successivi incontri, si è andato via via sviluppando, guidati da Mind, un sempre maggiore approfondimento della riflessione su ambiti più definiti e specifici. Numerosi gli argomenti finora affrontati, che spaziano dalla libertà in sl, alla manipolazione dell’altro, dalla costruzione dell’identità  all’assenza di fisicità, dalle paure e impedimenti al dare-avere, dall’amore al linguaggio del corpo avataresco, dall’utilizzo di sl come strumento per esprimere la creatività all’uso del mezzo per conoscere (se stessi/gli altri). Argomenti tutti strettamente intrecciati in cui Mind ha messo ordine portandoci ad acquisire consapevolezze nuove. Sicuramente in tutto il metaverso di SL è un gran chiacchierare di questi  argomenti, ma lo si fa  in maniera spontaneistica, disorganizzata e forse “inutile”,  dal momento che manca in questo caso chi, ponendosi con professionalità al centro dei vari punti di vista,  riesca a far luce su aspetti del nostro essere qui che sono sconosciuti anche a noi stessi.

Non poteva non essere affrontato, preliminarmente, il tema relativo all’approccio con SL, indagato l’atteggiamento che si ha nei confronti di questa piattaforma virtuale: è un gioco, un’occasione ludica o altro? Per alcuni SL è occasione di divertimento: se ne fa un utilizzo ludico, sfruttandone le innumerevoli opportunità, ma evitando ogni tipo di coinvolgimento di natura affettivo-emozionale. Per molti altri, invece, l’avatar è una protesi digitale più della mente che del corpo: attraverso l’avatar veicolano il loro essere reale per quanto il mezzo consente. C’è da dire tuttavia che questa intenzione viene spesso, e inconsapevolmente, contraddetta da quella componente esibizionistica, da quegli aspetti teatrali della mente (tutto il nostro modo di vivere è drammatizzazione, abbiamo bisogno di maschere) che portano al travestimento e alla costruzione di “personaggi”. In questo loro approccio al metaverso, trovano a volte la possibilità di combattere e superare anche paure e impedimenti: la paura di non essere accettati è quella più diffusa.  SL può aiutare a superarla se si incontrano persone con cui scambiare emozioni, affetto. Superare le paure accompagnato da chi ti capisce, relazionarsi con persone che hanno la nostra stessa sensibilità.

E siamo dunque arrivati all’universo della relazione, al rapporto con l’altro, in SL.  Sul tema della relazione con l’altro (in primis quella amorosa) il dibattito s’è fatto, come c’era da aspettarsi, intrigante e partecipato, sia per le sue implicazioni psicologiche, che per quelle emozionali, morali. Gli interventi hanno funzionato come tasselli di un puzzle che si è ricostruito con una certa precisione:  nella relazione con l’altro qui opera la suggestione della mente, che ricostruisce le parti mancanti mettendo in gioco sensi nascosti. Le suggestioni che così si producono sono dunque forme di allucinazioni (non patologiche sia chiaro), simili a quelle che insorgono leggendo un libro, seguendo un film, sognando; dunque processi della psiche che appartengono alla creatività che sovrappone alla realtà una nuova dimensione. Sl favorisce al massimo grado  la riscoperta di emozioni sepolte: tutto è predisposto per l’innamoramento: luoghi, apertura dei sensi non condizionati dai ruoli sociali, anonimato, tutte premesse perfette per innamorarsi. Ma come nasce una relazione in SL? Come in RL: comunicando. Un approccio anzitutto diretto ( SL brucia uno step fondamentale, lo step dell’aspetto fisico che in molti di noi può dare un freno  nell’approccio con gli altri) attraverso un linguaggio verbale confidenziale al massimo improponibile in un primo incontro tra due persone in RL.

E la comunicazione scatta immediata. Anche il corpo dell’avatar ha qui, come in real lo ha il corpo fisico, ha un suo linguaggio. Linguaggio affidato anzitutto all’aspetto dell’avatar, alla sua gestualità, ai suoi movimenti. Animazioni, gestures, pose-ball, tutto un armamentario a disposizione di un avatar il più delle volte bello, esageratamente bello, invitante, aggressivo, che si muove nello spazio del Metaverso con sicurezza, senza imbarazzi di sorta, a volte persino con sfacciataggine e impudicizia. Insomma, attualizzazione virtuale di potenzialità bloccate da impedimenti di varia natura (limiti caratteriali, condizionamenti psicologici, impedimenti oggettivi, restrizioni sociali ecc) e non necessariamente mistificazione. Si evidenzia una forte volontà di affermare la propria fedeltà, anche in SL, alla identità RL (anche solo potenziale o non attualizzata appieno in RL) con le sue molteplici variazioni umorali. Da alcuni questo è avvertito come limitazione (stessi condizionamenti di RL) per altri come possibilità di espansione della propria identità sia in verticale (esprimersi su piani più riposti e profondi, sperimentarsi, azzardare ecc)  che in orizzontale (ampliamento di relazioni, incontri con persone che probabilmente non si incontrerebbero e frequenterebbero in RL, possibilità di “espandersi  territorialmente”).  Rari i casi in cui l’identità si frantuma col ricorso ad altri avatar, che se ci sono, o hanno  solo una funzione strumentale (per sperimentare creativamente, per conservare oggetti) o vengono usati per ritagliarsi spazi di solitudine e di libertà, funzionando in pratica da riparo dagli assalti dei conoscenti e amici.

Quanto alla costruzione fisica dell’avatar ovviamente si divaricano le posizioni tra chi ha scrupolosamente cercato di assomigliare il suo aspetto avataresco a quello reale e chi altrettanto scrupolosamente migliora l’aspetto dell’avatar, per renderlo più accattivante, ma forse anzitutto più piacevole ai propri occhi, o anche per “giocare con ironia”.

Molto interessante il dibattito incentrato sull’assenza del corpo reale, sul limite posto da SL alla percezione fisica, una vera e propria barriera ai sensi che restano esclusi dall’esperienza relazionale; questo ovviamente toglie la  possibilità di unire corpo e mente nell’esperienza relazionale, di trasmettere al corpo le emozioni che si provano con la mente e con il cuore. Le posizioni non sono univoche e si può tentare di sintetizzarle in due posizioni. Per alcuni non è possibile parlare di esperienze amorose, qui in SL. La distinzione tra mente e corpo non si può travalicare. L’amore in SL si vive con la mente, il corpo reale rimane in secondo piano: se c’è un coinvolgimento mentale totale, quello fisico è per alcuni addirittura pari a zero. Per altri esiste un corpo virtuale e una percezione “altra” , capace di suscitare fortissime emozioni che si trasferiscono anche al corpo reale. Resta in ogni caso, il problema di riprogrammare il nostro modo di vivere la fisicità, di codificare e decodificare diversamente le sensazioni del corpo reale di fronte a una realtà altra, appunto virtuale, illusoria il cui statuto è appunto quello della non fisicità.

Ma c’è un palleggio tra identità SL e identità RL? Insomma il nostro vivere in SL ha ricadute in RL? C’è un’interazione tra SL e RL? Per quelli che approcciano sl come un prolungamento della realtà e non come un semplice gioco si registrano, a livello di identità,  interferenze SL-RL abbastanza significative . Essere residenti nel metaverso comporta infatti ricadute di non poco conto sulla vita reale, ricadute in certi casi positive, che arricchiscono la stessa vita, quasi un valore aggiunto, in altri negative, in quanto sottrazione di tempo e opportunità alla vita reale. Le ricadute negative si concretizzano in un  diffuso senso di colpa per vivere una sorta di dipendenza da SL (anche chi parla di droga buona, comunque la definisce droga, in questo mostrando il desiderio di apparecchiarsi unicamente un alibi tranquillizzante).  In effetti SL ci coinvolge molto e tutto ciò che ci coinvolge è attraente ed è difficile quindi  tirarsi fuori dalla dipendenza. Situazioni immersive come SL a un certo punto possono diventare importanti e bisognerebbe non assorbire un’esperienza  solo perché piace ma imparare a interagire, essere consapevoli del tipo di esperienza che si fa, del suo senso e valore. Ma SL ha ricadute anche positive,  quali una maggiore apertura all’esterno,  un’inedita opportunità di sperimentarsi, una maggiore conoscenza di aspetti del sé,  la possibilità di dar luogo a esperienze creative o professionali maturate in questo metaverso e poi portate in real o importate dall’esterno in SL  in un gratificante e produttivo rimbalzo tra SL e RL. Dunque SL, questo social network così  particolare per la sua immersività, che si  accorda con la nostra mente (che è virtuale e ha rappresentazioni virtuali della realtà) dà molto, se ci coinvolge tanto.

Ma in essa diamo anche: si apre insomma lo scambio, il dare-avere, in una sorta di partita doppia,  simile a quella che caratterizza tutta l’esperienza umana. Anche questo tema è dibattuto  e in molti si riscontra la tendenza a manifestare, nel corso del loro intervento, quasi ad affermare fortemente se stessi, quello che qui ritengono di dare: rispetto, considerazione, ascolto, insegnamenti morali, dritte su comportamenti e scelte di vita.

Si profila un’immagine di SL come quella di uno spazio libero, aperto, un mondo del possibile in cui muoversi senza condizionamenti castranti. Ma è poi così? Ci si sente davvero liberi in SL? Indubbiamente si sentono liberi  coloro che, approfittando di essere nascosti dietro un nik, non si sentono sottoposti al giudizio delle proprie azioni o a limitazioni, coloro che percepiscono un ambiente in cui poter esprimere con libertà le proprie qualità più che in RL, coloro che avvertono di poter condividere ciò che preferiscono con gli altri (anche la parte razionale),  coloro che si rendono conto, attraverso la rete di relazioni e l’ascolto degli altri, di conoscere meglio se stessi e di essere accettati, coloro che non avvertono differenza tra il loro essere in Real e il loro essere in SL. Ma esistono anche minacce alla libertà; ad esempio fa esperienza di una sorta di libertà condizionata chi sente l’imposizione di certi ruoli da parte del gruppo (pena l’esclusione), di cui non può tradire le aspettative,  chi per la sua attività pubblica si sente sotto giudizio dei fruitori. E non solo.

La libertà può essere attaccata e compromessa da altri meccanismi psicologici che qui, come in RL, possono essere agiti a danno dell’altro: manipolazione e sfruttamento, altri temi oggetto di dibattito. Quanto alla manipolazione, ovvero ai comportamenti che assumiamo all’interno delle relazioni al fine di ottenere ciò di cui abbiamo bisogno, come c’era da aspettarsi, ognuno ha raccontato di esperienze, di operazioni manipolative agite da altri nei suoi confronti e in nessun caso, se non molto tangenzialmente, sono state riferite azioni comunicative volte ad ottenere risultati idonei ad appagare i propri  bisogni. Solo qualcuno ha riferito di aver manipolato un altro, ma solo in quanto ruolava in un GDR, dove la manipolazione, come tanti altri meccanismi volti a far soccombere l’altro, fa parte delle regole del gioco. E’ emerso, dal racconto di qualcuno un dato interessante, un comportamento non tanto  inusuale in SL, un comportamento su cui ciascuno è bene rifletta: in condizioni di fragilità, di debolezza la manipolazione risultata tanto più facile per chi l’agisce quanto più pericolosa per chi la subisce.

Siamo infine arrivati a trattare l’ultimo tema strettamente connesso a quello della manipolazione dell’altro: lo sfruttamento. Il dibattito è solo all’inizio e vede spalancarsi dinanzi a noi un universo buio, dominato da perversioni, fuorvianze, un universo sconosciuto ai più, in cui sarebbe tanto giusto, quanto raccapricciante imbattersi… staremo a vedere cosa ne verrà fuori…

Concludendo, sia pure provvisoriamente, perché ancora c’è molto da dibattere e discutere, ci si logga in SL con il bisogno di incontrare gli altri (funzionano molto riunioni e manifestazioni artistiche, letture, serate in discoteche, eventi di moda, giochi di ruolo, ecc.). Le persone non cercano più queste occasioni in RL e le trovano più facilmente e comodamente nel digitale. L’atteggiamento corretto dovrebbe essere quello di riportare queste esperienze in RL per non restare solo in una  illusoria dimensione di condivisione vera o presunta, ma per organizzare, partecipare anche fuori, portando fuori lo spirito ritrovato qui e perso magari solo per pigrizia nel reale.

New Second Life Terms of Service (TOS)

E’ vivo il dibattito inerente i nuovi TOS di Second Life, attivi dal 30 aprile 2010. Riportiamo i link ufficiali e altri link con il dibattito aperto.

Sul sito ufficiale:

http://wiki.secondlife.com/wiki/Linden_Lab_Official:Snapshot_and_machinima_policy#2._License_Conditions.

su Facebook:

http://www.facebook.com/?ref=home#!/note.php?note_id=118423091516335&comments

su Secondlifeitalia:

http://www.secondlifeitalia.com/community/viewtopic.php?f=1&t=23420

sui blog:

http://alicemastroianni.blogspot.com/2010/05/privacy-policy-in-wdt-planet.html

Interpretare un personaggio

Una delle difficoltà maggiori di chi comincia a fare gioco di ruolo è quella di inventare e animare un personaggio. Periodicamente qualche land attiva corsi di GdR per introdurre i neofiti al gioco. Personalmente ne ho sempre diffidato: interpretare un personaggio è un’arte che si apprende col tempo, prevalentemente imparando dai migliori.

foto di Neve LavilleIl personaggio di un GdR è un alter ego attraverso il quale interagire con il mondo del gioco e prendere parte alla storia collettiva, come all’interno di un romanzo o di un film. Un buon modo per cominciare è quello di costruirsi un background, e di conseguenza una certa personalità, coerente sia col char (charachter, personaggio, PG) che ci si appresta ad interpretare, sia con l’allineamento dell’eventuale gruppo di appartenenza. Molti considerano il background una specie di bigliettino da visita, un modo come un altro di presentarsi. In realtà non è obbligatorio né indispensabile renderlo pubblico: potrebbe anzi essere più divertente scoprirsi agli altri gradualmente, incuriosirli creando occasioni di scambio. Costruirsi una storia serve innanzitutto a se stessi e a riflettere sul proprio personaggio, allo scopo di garantire la massima coerenza fra il proprio char e le sue azioni, rapportarsi correttamente agli altri, orientarsi negli imprevisti nella storia. Del resto anche noi siamo il risultato del nostro vissuto, e le scelte che compiamo ne sono la logica conseguenza. Lo stesso dovrebbe valere per il nostro PG.

Un buon punto di partenza per costruirsi una storia potrebbe essere quello di rispondere alle domande che seguono.

Quanti anni hai? Da cosa trai nutrimento? Chi sono i tuoi genitori? Sono ancora vivi? Come hai trascorso la tua infanzia? Che tipo di istruzione hai ricevuto? C’è qualcosa, un incontro o un evento, che ha cambiato il tuo destino, influito sulla tua vita? Hai una famiglia tua? Sei una persona/creatura stimata, amata, temuta? Qualcuno rimpiange la tua assenza? Com’è stato il tuo primo impatto col Soprannaturale, eri confuso, spaventato, affascinato? Chi ti ha insegnato quello che sai (poteri, conoscenze, abilità, arte del combattimento)? Cosa ti ha portato qui? Come hai incontrato i tuoi compagni? Quali sono i tuoi scopi? Chi sono i tuoi nemici? Cerchi vendetta? Hai delle ambizioni nella scala gerarchica?

foto di Neve Laville

Per definire la psicologia del proprio personaggio, in genere si consiglia di fare riferimento ai cosiddetti “Allineamenti”. Darsi un allineamento significa dare una certa mentalità al proprio PG, secondo due criteri: i tre fattori di idealismo (Buono, Neutrale e Malvagio) e i tre fattori di comportamento (Legale, Neutrale, Caotico). Combinando questi fattori si ottengono nove tipologie base di allineamento, descritte di seguito. Va da sé che gli allineamenti possibili sono praticamente infiniti. Ognuno gestisce il proprio personaggio in modo autonomo ed originale ed i più esperti riescono ad interpretare sfumature psicologiche molto complesse. Il consiglio migliore che mi sento di dare a questo riguardo è quello di conoscere gli allineamenti, per poterli ignorare totalmente.

1. Legale Buono
Un personaggio legale buono si comporta esattamente come si pensa o ci si aspetta che agisca una persona di indole buona. Unisce un forte sentimento di opposizione nei confronti del male alla disciplina necessaria per combatterlo. Dice sempre la verità (o ciò che crede la verità), mantiene la parola data, aiuta i bisognosi e combatte le ingiustizie. Un personaggio legale buono odia vedere i colpevoli farla franca.

2. Neutrale Buono
Un personaggio neutrale buono fa sempre del suo meglio, nei limiti delle sue possibilità. E’ spesso l’incarnazione del benefattore, rispetta la parola data, mente molto difficilmente, i suoi sforzi sono protesi ad aiutare gli altri, magari lavorando in gruppo. Non è solito tradire, come non è corruttibile dal denaro o dalla gloria.

3. Caotico Buono
Un personaggio caotico buono segue soltanto la propria coscienza, senza preoccuparsi di ciò che gli altri si aspettano da lui. E’ comunque ad essere gentile e ben disposto. Crede nel bene e nella giustizia, ma non ha molto rispetto per le leggi e le regole. Odia quando qualcuno cerca di intimorire gli altri o imporre loro la propria volontà, segue la sua morale che, anche se positiva, potrebbe non coincidere con quella comune.

4. Legale Neutrale
Un personaggio legale neutrale agisce come gli suggeriscono leggi, tradizioni o il suo codice d’onore personale. L’ordine e l’organizzazione sono valori molto importanti per lui. Può credere nell’ordine per se stesso e vivere quindi secondo un codice preciso, oppure credere nell’ordine per tutti e essere dalla parte di un governo forte e ben organizzato.

5. Neutrale Puro
Un personaggio neutrale fa sempre ciò che gli sembra essere la cosa migliore. Tutto sommato considera il bene migliore del male, ma non si sente obbligato a perseguirlo in modo teorico o universale. Alcuni, tuttavia, perseguono la neutralità dal punto di vista filosofico: vedono il bene, il male, la legge e il caos come estremi pericolosi e sostengono la causa della via di mezzo, ritenendola la più equilibrata.

6. Caotico Neutrale
Un personaggio caotico neutrale segue esclusivamente il suo arbitrio. Mette la sua libertà al di sopra di qualsiasi cosa e non lotta per difendere quella degli altri. Respinge l’autorità, odia le costrizioni e si scaglia contro le tradizioni. Un personaggio caotico neutrale tende ad essere imprevedibile, ma non si può dire che le sue azioni siano dettate dal caso.

7. Legale Malvagio
Un individuo legale malvagio prende ciò che vuole seguendo il suo personale codice morale, senza alcun riguardo per chi ferisce nel farlo. Si dimostra legato alle tradizioni e ai concetti di lealtà e di ordine, ma non rispetta la libertà, la dignità o la vita. Gioca secondo le regole, ma senza alcuna pietà o compassione. Si trova a suo agio all’interno di una gerarchia e ambisce a dominare, ma è comunque disposto anche a servire. Giudica gli altri non in base alle loro azioni, ma secondo la razza, la religione, la terra d’origine e la posizione sociale. E’ restio ad infrangere le promesse fatte, una riluttanza causata in parte dalla sua natura e in parte dal fatto che considera questo ordine necessario per proteggersi da quanti gli si oppongono.

8. Neutrale Malvagio
Un individuo neutrale malvagio è disposto a fare di tutto, finché gli è consentito: pensa solo a se stesso. Non versa lacrime per quelli che uccide, non importa se per guadagno, gusto personale o convenienza. Non ha una particolare propensione per l’ordine, né si illude che seguire le leggi, le tradizioni o i codici morali lo rendano migliore o più nobile.

9. Caotico Malvagio
Un personaggio caotico malvagio fa solo ciò che la sua ingordigia, il suo odio e il suo desiderio di distruzione lo spingono a fare. Immorale, facile all’ira, ingiustificatamente violento e imprevedibile, quando cerca di impossessarsi di ciò che può avere, si comporta in modo brutale e senza scrupoli.

foto di Neve Laville

Alcuni scelgono di interpretare personaggi vicini al proprio sentire, altri preferiscono interpretare un ruolo totalmente diverso dal proprio carattere e temperamento: in un modo come nell’altro, tutto quello che un personaggio esprime non deve essere confuso con il modo di essere del giocatore. Un char “cattivo” difficilmente sarà socievole e gentile (a meno che non stia cercando di ottenere qualcosa) ma questo non vuol dire che non lo sia la persona che lo anima. Tutto quello che viene detto e fatto IC (in charachter), mentre si gioca, va considerato come l’impegno da parte di un giocatore di essere credibile nel suo ruolo. Sembra una notazione superflua, ma la tendenza a confondere un giocatore col suo personaggio è piuttosto diffusa e deleteria ed è anzi la principale fonte di tutte le polemiche e le incomprensioni che insorgono.

Altra cosa importante è prendere coscienza dell’ambientazione, e adeguare di conseguenza linguaggio, abbigliamento e modo di comportarsi. Saper ruolare non significa imparare a “dare del voi”: significa acquisire sistemi e codici di comportamento, agire come fossimo i personaggi di un libro di cui siamo gli autori. E’ un’operazione che richiede fantasia, impegno, tempo e pazienza.

MAY DAY, MAY DAY

1° MAGGIO IN SL – L’UNIONE FA LA FORZA

Anni di lotte e proteste hanno portato i lavoratori ad acquisire diritti fondamentali in una società civile.

Per questo il 1° Maggio, anche in SecondLife, torna ad essere una giornata di protesta contro la precarietà, lo sfruttamento e ogni forma di ingiustizia.
Una serata insieme, tra riflessioni e musica, per ritrovarci, ancora una volta, uniti per i diritti sociali. Cantera’ x noi Nick Hamelin. Vi aspettiamo  nella solidale unione che sta creando la differenza (http://slurl.com/secondlife/Porto%20Cervo/147/58/23)

MAY DAY  MAY DAY

May 1st in SL  – UNITY IS STRENGTH Years of struggle and protests have led workers to acquire basic rights in a civilized society. This is May 1, in SecondLife, returns to being a day of protest against insecurity , exploitation and all forms of injustice. An evening together, including reflections and music, to find ourselves once again united for social rights. Cantera ‘x Nick Hamelin us. We wait in union solidarity.

Aula Virtuale, il vantaggio della semplicità

L’AULA E’ DAVVERO NOIOSA? (parte 1)

Una delle accuse che si rivolge più spesso alla formazione in SL è la tendenza a ricostruire ambienti e situazioni che riproducono la tipica lezione scolastica: il relatore/insegnante che parla, slide proiettate alle sue spalle e la gente seduta davanti ad ascoltare. Nulla di male, si intende, ma se una situazione di questo tipo genera tipicamente noia in RL, cosa possiamo aspettarci dalla sua riproposizione in SL?

Eppure proprio questa modalità di presentazione è quella più diffusa, non solo per le lezioni, ma anche per seminari, talk-show, reading letterari e la maggior parte degli eventi pubblici, perché è semplice da realizzare ed è semplice da utilizzare sia per gli insegnanti che per i partecipanti.
E allora, in attesa di dedicarci in maniera più approfondita a modalità più immersive ed interattive di V-Learning (ci arriveremo a breve, non preoccupatevi), oggi voglio rivalutare proprio la riproduzione dell’aula (quasi) tradizionale, dando alcune indicazioni per sfruttarne al meglio le caratteristiche. Suggerimenti che possono essere utili non solo per chi organizza dei corsi, ma anche per le mille occasioni in cui si vogliono ospitare delle persone per presentare loro qualcosa.

Le poltroncine rivolte tutte nello stesso senso danno rilievo al ruolo dell'insegnante/relatore

MA DOVE MI SIEDO?

Un’aula può essere ricreata riproducendo ambienti e arredamenti simili a quelli reali, oppure con spazi e oggetti molto fantasiosi. In ogni caso è importante che, quando un partecipante arriva, capisca subito quale sia l’organizzazione delle spazi: dove può sedersi, dove andrà a posizionarsi il relatore e dove siano eventuali oggetti funzionali all’incontro (monitor, distributori di note, link ad internet ecc.). Se qualcuno dovesse chiedere: “ma dove mi siedo”? Allora significa che gli spazi vanno riprogettati meglio.

QUESTIONE DI PROSSEMICA

Nella disposizione dei partecipanti si deve tenere conto che anche nel metaverso sono importanti le posizioni dei corpi nello spazio ed anche la collocazione del proprio corpo (avatarico, naturalmente) rispetto a quello degli altri. Con un termine: la prossemica (http://it.wikipedia.org/wiki/Prossemica)
Osservate gli avatar di due persone che stanno conversando e noterete che, tranne rare eccezioni, tendono ad assumere le stesse posizioni e le stesse distanze che avrebbero nella vita reale.

aula circolare in Second life

La posizione circolare facilita la relazione e la condivisione fra i partecipanti

Poiché questo aspetto influisce molto sullo stile che si desidera dare agli incontri, un’aula ben progettata deve tenerne conto.

Se si sceglie di disporre gli avatar in file parallele, tutti rivolti verso il relatore, sarà esaltato il ruolo predominante di quest’ultimo, ed è particolarmente adatta quando si tratta di un personaggio particolarmente noto oppure quando si espone un argomento complesso, che richiede una trattazione lineare, quasi senza interruzioni da parte dei partecipanti.
Una disposizione circolare, invece, magari con l’insegnante seduto in mezzo ai corsisti, facilita lo scambio e la partecipazione, perché comunica che si è “tutti sullo stesso livello”.

Si tratta di una disposizione particolarmente adatta quando si vuole stimolare un dibattito e lo scambio di idee, con l’insegnante che si limita a fare da moderatore o da facilitatore del gruppo.

aula nel meleto

Un ambiente agreste e delle casse di legno su cui sedersi, diventano il set ideale progettato da Kaja Lurra per la presentazione di un libro sulle mele

UNO SPAZIO, MILLE SOLUZIONI

Fra questi due estremi ci sono infinite sfumature: immaginate 2 sedie al centro e le persone disposte intorno a cerchio e avrete un set perfetto per un’intervista con un livello alto di interazione con il pubblico, che in questa posizione, quasi “abbraccia” chi sta nel mezzo.
Mettete invece i relatori su un piano rialzato, ancor meglio se dietro ad un tavolo, e noterete che la sensazione di distanza tenderà a scoraggiare domande e interventi da parte del pubblico.
Aggiungete l’influenza del set circostante (un prato? 4 mura bianche? Una spiaggia? Una terrazza di pietra sospesa nel cielo?) e avrete a disposizione decine di soluzioni diverse per dare alle vostre lezioni o ai vostri incontri lo “stile” desiderato.

Aula suggestiva di Arcana Jansma

Un set insolito e molto suggestivo quello progettato da Arcana Jansma, adatto ad eventi speciali.

Naturalmente la posizione degli avatar non è l’unica cosa importante nella progettazione di un’ambiente didattico o destinato ad ospitare eventi pubblici, quindi la prossima volta parleremo degli strumenti d’aula, cioè dei tools che facilitano la comunicazione e la distribuzione di materiali.
Nel frattempo, se avete visto delle aule particolarmente belle, interessanti o, al contrario, brutte o difficili da utilizzare, segnalatecele.

Viaggio di cuore

Giovedi 29 Aprile c.a. alle ore 18,30 in Merkabaland (su second life),Marilena Monti presenterà il suo libro “Viaggio di cuore” ,regalandoci momenti di intensa profondità d’animo.

Vi aspettiamo a Palazzo Merkaba Arts!

Owner Merkabaland    Aquila Faulds,Laragrace rau e Cupido Andel

MARILENA MONTI- Scrittrice, cantautrice, operatrice culturale. Programmista regista presso la sede regionale dalla Rai, dal ’69 al 92 con cicli semestrali di trasmissioni di cui ha composto i testi e curato la recitazione, la regia e  le musiche. Ha scritto e diretto un film in 2 puntate con Dacia Maraini, per Rai 3- E’ stata autrice di colonne sonore per le tre reti della RAI e musiche di scena per il teatro. Come attrice e autrice di testi,  ha recitato tra gli altri, per la regia di Maurizio Scaparro. Tiene laboratori di scrittura creativa e produzione teatrale, dall’89, presso le scuole superiori.  Tiene  concerti in Sicilia e Italia e all’estero.
Le sono stati conferiti diversi premi e riconoscimenti per la canzone d’autore, la narrativa, la poesia, il teatro e per l’impegno sociale:
Dal ‘98 al 2001 è stata Direttore Artistico del Teatro Selinus di Castelvetrano dove ha anche contribuito nella qualità di autrice e regista. Suoi lavori teatrali sono entrati in circuiti regionali e rappresentati in vari teatri tra cui Segesta.
Ha pubblicato libri di racconti, poesie, teatro. Ha tenuto concerti e  seminari presso l’Università di Palermo e a Bologna. Collabora con riviste letterarie. Suoi contributi sono presenti in varie antologie. Suoi testi teatrali sono pubblicati  in Internet su siti specializzati.
Nel 2004 le è stato conferito il PREMIO NAZIONALE LIOLA’ per il teatro.
Sempre nel 2004 è stata inserita, quale esponente di chiara fama,  nell’Albo degli scrittori italiani ed europei dell’ Unesco.

Il corpo e l’anima

IL CORPO E L’ANIMA
a cura di Alexy Solo
Catalogo: Digital Cult_Ure
http://issuu.com/digitalcult_ure/docs/catalogo_anima_e_corpo

Inaugurazione:
29 aprile 2010  alle ore 22 (ora italiana, in SL)
ITLAND, Digital Cult_Ure Gallery

Questo evento è l’inizio di un cammino.
Digital Cult_Ure è un progetto ad ampio respiro che si prefigge di portare arte RL nel virtuale. Non come spazio sostitutivo, ma come estensione del reale. Anche se parlare ancora di RL e virtuale in modo asincrono, e anacronistico. Ormai si sta delineando sempre di più l’interazione tra tutte le piattaforme virtual, ma tenedo sempre SL come base 3D.
L’attuale (e tra poco la futura) tecnologia, ci permette di andare oltre il concetto di “possesso” di manufatti. Nel virtuale si può fruire dell’Arte, come e meglio che in RL. senza i limiti della “fisicità” i tempie gli spazi si dilatano.
La materia si fa pixel ed entra direttamente nell’emozionale. Non è una seconda realtà ma una realtà diversa.
E la sinergia che si crea tra queste diverse realtà da origine a dinamiche nuove.

In questo contesto siamo lieti di presentarvi questa tripersonale.

ARTEMISIA NAXOS aka FRANCISCO BENITEZ, MICHELE CACCIOFERA, PIERO ROCCASALVO.

“Digital Cult_Ure: Alexy Solo – Kill Dyonisus – Colpo Wexler

Scien&Art

PRIMO CONCORSO ARTISTICO-SCIENTIFICO PER LA DIVULGAZIONE DELLE SCIENZE ATTRAVERSO LE OPERE D’ARTE REALIZZATE IN SECOND LIFE.

I Residenti di Second Life sono invitati al Concorso SCIEN&ART organizzato da Second Physics ,SL Art ed Experience Italy, gruppi di Second Life.
Il Concorso ha lo scopo di esporre e premiare le migliori opere d’arte realizzate in Second Life che comunichino concetti scientifici. Questa prima edizione del Concorso è dedicata alla Fisica.
Il Concorso è ad invito e soltanto i primi 60 artisti che risponderanno al presente invito saranno ammessi alla competizione.
Ogni artista può partecipare al concorso con una sola opera.
La data ultima per rispondere a questo invito è il 2 Maggio 2010.

Per rispondere all’invito e accettare dovrete compilare la notecard “SCIEN&ART_iscrizione” e inviarla a Marjorie Fargis.
La data ultima per la consegna delle opere è il 28 Maggio 2010.
La data dell’esposizione e della premiazione dei vincitori sarà fissata entro la fine di 13 giugno 2010.

Il Concorso sarà suddiviso in 6 Categorie:

1) ATOMO
2) BIG BANG
3) RAGGI COSMICI
4) ELETTRICITA’
5) NANOTECNOLOGIE
6) STRINGHE

Ogni artista deve indicare nella notecard l’ordine di preferenza delle Categorie e sarà inserito in una delle stesse seguendo la priorità di arrivo delle richieste.

La valutazione delle opere d’arte sarà effettuata da 2 Giurie, una Giuria Artistica ed una Giuria Scientifica.

VINCITORI E PREMI:

– 1 vincitore per Categoria Giuria Artistica 500 L$
– 1 vincitore per Categoria Giuria Scientifica 500 L$
– 1 vincitore Giuria Artistica 10.000 L$
– 1 vincitore Giuria Scientifica 10.000 L$
– 1 vincitore selezionato dal Pubblico tra tutti i 60 partecipanti 3.000 L$

Dopo l’iscrizione ai partecipanti verrà inviato il Regolamento del concorso.

Innsmouth: land ispirate alla letteratura

Second Life, oltre che a tante cose inutili e banali, possiede dei piccoli tesori. Tesori che spesso vengono costruiti da appassionati, che nella libertà di azione di SL trovano la creatività necessaria a sfornare land di indubbio valore, e stupendi scenari da visitare.
Una di queste è INNSMOUTH.

fonte wikipedia

Ricostruzione abile ed estrosa di una cittadina non esistente, protagonista di un romanzo di Howard Phillips Lovecraft, la land occupa una sim intera e offre decine di suggestivi scorci sullo stile “horror” che contraddistingue l’autore e i suoi ben più noti Miti di Cthulhu.

Innsmouth fa parte di un romanzo chiamato “La maschera di Innsmouth”, e si ispira, nelle visioni deviate dell’autore, ad una cittadina realmente esistente del Massachusetts. Nella fattispecie, i mostri marini protagonisti dei racconti del Lovecraft hanno già devastato il villaggio… e i risultati li potete vedere qui di seguito. Vi invito a visitarla in ogni modo.

Cristian Rexie

Esistono alternative a SecondLife? Uno sguardo a BlueMars

Update (Gennaio 2010) come da notizie diffuse negli ultimi giorni, Blue Mars sta declinando rapidamente, concentrandosi su un mondo per iphone/ipad. Il CEO e moltissimi dipendenti sono stati licenziati. Le conseguenze per lo sviluppo della piattaforma sono ovvie e spietate. Pare che rimanga solo + SecondLife e Opensim ….

Blue Mars, spazio virtuale alternativo

Ho provato negli ultimi giorni l’esperienza di “imparare tutto da zero” entrando in un nuovo mondo virtuale, Blue Mars in cui avevo fatto una capatina 1 anno fa, cercando di vedere cosa fosse cambiato e quali siano le innovazioni e le possibilità per chi vuole utilizzare questi spazi non solo per “giocare” ma per attività complementari ed arricchenti della nostra vita reale.

Storia:

Blue Mars nasce per azione della “Avatar Reality” (l’azienda costruita dai creatori di Tetris, del video game Final Fantasy e del relativo film). Nel Giugno 2009 annunciano al mondo l’apertura ad inviti di un nuovo mondo virtuale  virtuale inizialmente denominato Blue Mars 2150, nome poi abbandonato. Alla fine del 2009 vengono annunciate numerose novità in particolare sul fatto di poter vedere contenuti web e flash nel mondo virtuale (cosa che verrà copiata di lì a 2 mesi da SecondLife con il famoso viewer 2.0 e gli Sharedmedia).

Annunciati entro il 2010 il supporto voice e la semplificazione del viewer in senso “secondlifiano” in modo che possa essere più intuitivo e “popolare”.

Caratteristica unica di questa piattaforma è il fatto di appoggiarsi al motore grafico Crytek , CryEngine 2, considerato il più evoluto e realistico motore di rendering grafico attualmente disponibile. E in effetti la resa grafica di questo mondo è spettacolare. Gli avatar si muovono in modo realistico, i visi sono quasi perfetti, ombre a destra e manca e persino gli “spruzzetti” di sabbia.

Cronache della mia esperienza con Blue Mars:

* Cerco BM su google e trovo il sito bluemars.com (netto miglioramento rispetto al precedente bluemarsonline.com che era disponibile un anno fa). Qui vedo la seguente pagina:

Pagina di partenza di bluemars

Come si vede rispetto a SecondLife le cose sono già complicate: devo decidere se:

  • esplorare
  • costruire
  • comprare una città

Come si scoprirà più tardi BlueMars è ben più complicato rispetto a SecondLife e questa pagina iniziale incarna sostanzialmente le differenze sostanziali. La necessità di differenziare i “navigatori” dai “costruttori” dagli “owner di città”, anche se sono concetti ben noti in SecondLife, qui diventano una dichiarazione di principio al momento stesso di collegarsi. (In SL si può entrare e migrare fra uno e l’altro di questi ruoli senza problemi).

Scegliamo per semplicità di tutti la prima opzione (presto farò degli articoli ulteriori per esplorare le altre alternative).

Dobbiamo costruirci una ulteriore identità virtuale, io ho costruito la mia salahzar appoggiata alla mia email salahzar@gmail.com.

Dopo le solite usuali richieste di condiscendenza ai termini di servizio e lo scambio di email si va sulla parte di download. Mi viene chiesto di scaricare 380 Megabytes di “viewer” (!!!)  ricordiamo che SL ha viewer che sono circa 25 Megabytes (1/10).

Per fortuna gli aggiornamenti (ne ho scaricato proprio uno 2 minuti fa sono molto più leggeri 2Megabytes!)

Lanciando il viewer per la prima volta chiede di scegliere un volto, dopo di che si deve scegliere “la città” a cui collegarsi. La città che ho scelto io al mio primo ingresso è stata “waterfall” che è quella più scenica… Ma si devono scaricare altri 300 Megabytes!!!!!

Ogni città (equivalente grosso modo ad una sim di SL) deve essere scaricata sul proprio computer prima di poterci entrare. Questa è forse la differenza più sostanziale fra questo mondo e SL. Comunque… Una volta scaricata… Vi trovate con un universo di cascate e di effetti d’acqua interessantissimi:

Se non fosse che io ci ho impiegato almeno 40 minuti per capire come muovermi in questo mondo 🙁

Il trucco sta nelle seguenti istruzioni:

  • SPAZIO fa alzare la visuale
  • CTRL fa abbassare la visuale
  • W va avanti, A si gira a sinistra, S va indietro, D va a destra (navigazione WASD),
  • cliccate con il mouse DESTRO e muovete il mouse per avere la navigazione simile a SL (orbiting)

Insomma è tutto un mondo diverso…. La mia prima esperienza è stata un mezzo shock 🙁 Le istruzioni che vi ho detto le ho dovute reperire navigando ed esplorando e chiedendo aiuto ai residenti di BM, che per fortuna sono numerosi.

E qui veniamo alla città di welcome2010 dove ci sono molti volontari che vi possono dare una mano. Ecco qui una istantanea di me laggiù:

Come vedete dalla foto l’interfaccia è scarna, abbiamo la chat sulla sinistra (però non si può fare copia ed incolla dalla chat verso il vostro pc 🙁 ), e ci sonoo i tasti necessari per muovere la camera, cambiare l’abbigliamento (MOOOLTOOO semplificato).

Il movimento oltre ai trucchi detti prima,

* WASD per muoversi oppure frecce
* tasto destro del mouse più “orbiting” muovendo il mouse
* clicca sul terreno davanti a te per “camminare” o “correre” verso quel punto
* clicca su una sedia per sedersi

Non è per chi viene da sl fra le cose più semplici, ma con un po’ di pratica sopratutto con l’orbiting del tasto destro del mouse, si riesce a fare un po’ di cose.

Come intuirete Blue Mars anche se adesso è agli inizi, è un universo completo e non può essere spiegato facilmente con un solo post. Quindi aspettatevene altri!!!

Come conclusioni di valutazione, se proprio le cercate vi posso dire i pro e i contro (a mio avviso) se confrontati  con SL:

PRO:

* Grafica eccezionale
* Mondo pionieristico e al momento senza la presenza ingombrante dei Linden Lab
* Possibilità di avere migliaia di avatar in una sim (!) in SL ne possiamo avere al massimo 40-50.

CONTRO:
* Per i builder occasionali difficoltà estrema a produrre contenuti (ma rimanete sintonizzati presto vi spiegherò alcuni trucchi); su sl costruire un cubo è facile come cliccare build e cliccare per terra!
* Al momento mancanza del supporto voice
* Al momento mancanza di controllo vero della telecamera e dei controlli del viewer
Complessivamente mi pare che gli elementi di complessità e il gradino di apprendimento (e non ultimo le risorse che BM richiede alla vostra scheda grafica e al vostro pc), rendino BM almeno UN LIVELLO più difficile rispetto a secondlife, per cui è un Universo sicuramente da esplorare, ma che non è consigliabile per i builder a meno che non vogliate studiarvi programmi sofisticassimi di grafica 3d ed usare Gigabytes del vostro disco… 🙁

Rimanete sintonizzati nelle settimane successive per alcuni approfondimenti lato builder e city owner soprattutto per l’argomento educational.

Salahzar