Join.me uno strumento quasi indispensabile per l’insegnamento virtuale.

by Salahzar Stenvaag

 

Il modo migliore per spiegare un argomento “virtuale” ad un amico è quello di sedersi a fianco di lui e condividere la tastiera del computer e il monitor e di lavorare fianco a fianco mostrando e chiedendo di ripetere quanto imparato. E’ essenziale che si veda esattamente quello che si sta spiegando senza lasciare nulla all’immaginazione e al caso.

In particolare durante le mie lezioni di uso di programmi come Blender, scripting e comunque gli usi dei mondi virtuali occorre avere la voce in modo da non perdere tempo in lente digitazioni, ma reagire velocemente alle domande per verificare l’umore della classe.

Screen-Sharing, Voce, mouse condiviso ed eventuale chat sono alla base delle mie lezioni e fin dall’inizio ho sperimentato vari software di sharing fra cui quelli che mi hanno colpito per la facilità di uso e per la completezza delle funzioni essenziali e per la copertura di tutte le principali piattaforme è senz’altro Join.me https://join.me/ (ma in passato ho anche usato  teamviewer http://www.teamviewer.com/it/index.aspx o persino skype quando insegnavo 1:1.

Join.me è il sistema che come dicevo è più semplice ed è disponibile gratuitamente per lezioni con al massimo 10 allievi e con una limitazione agli strumenti disponibili che non inficiano la qualità della lezione. Recentemente ho deciso di acquistare il pacchetto a pagamento (128€ all’anno, quindi poco più di 10 € al mese) essenzialmente per rimuovere il limite di 10 partecipanti imposto (limite che ultimamente superavo spesso).

Come si vede dalla tabella la versione base consente di essere vista da 10 partecipanti, di condividere l’intero schermo, di avere la VOCE in condivisione, di poter dare il controllo del mouse ad uno dei partecipanti, di inviare file. I partecipanti possono partecipare in modo interattivo usando un sistema molto più forte dello streaming tradizionale e soprattutto ai fini delle mie lezioni, la qualità e risoluzione dello schermo condiviso è molto elevato in modo che si possa seguire nei minimi dettagli i tasti premuti e le cose che si fanno vedere.

La versione a pagamento consente di avere fino a 250 partecipanti, consente la registrazione degli eventi, l’uso di annotazioni sullo schermo, l’audio unificato, la possibilità di scambiare lo schermo di presentazione e quindi ad esempio di poter vedere cosa sta effettivamente succedendo all’allievo, la possibilità di usare un link di collegamento personalizzato (join.me/salahzar-class ad esempio invece di join.me/467-3456-4433) la possibilità di controllare chi si collega evitando intrusi, la possibilità di condividere solo alcune finestre (in modo da ottimizzare l’uso della rete velocizzando la presentazione e migliorare la privacy del presentatore) ed addirittura consentire di fare una presentazione da un Ipad.

Domande frequenti per il partecipante di un corso in join.me:

Funziona anche su Mac-Linux-Windows/XX?

Ci sono due modalità per partecipare ad una conferenza join.me: a) attraverso un browser web b) usando un piccolo programma dedicato (.exe o nativo mac).

Nel caso a) la compatibilità è completa e si possono utilizzare moltissime funzionalità di join.me escluso però il voce, le annotazioni e lo swap di presentazione. La voce la uso però in congiunzione con la voce di SecondLife e in alcuni casi ho anche aggiunto per coloro che non riuscivano a sentire nè su join.me nè su SecondLife anche un meeting su skype.

Nel caso b) invece si può utilizzare la voce e le annotazioni e lo swap scaricando un piccolo programma. Questo programma è nativo per WIndows e Mac ma ho verificato che funziona sul mio Ubuntu 12.04 usando Wine per lanciare il join.me.exe che viene scaricato quando si cerca di abilitare l’opzione.

Quanto è difficile usarlo per vedere lo schermo del presentatore?

E’ facilissimo, proprio per tutti. Il presentatore fornisce un indirizzo, es. http://join.me/salahzar-class, basta cliccare questo indirizzo e lasciare aprire il browser e poi eventualmente mettere la finestra a schermo intero (di solito F11 dai browser normali). Ricordatevi quando entrate che vi viene chiesto il vostro nome che verrà usato come nick per identificarvi

Poi potete cliccare sulla lente di ingrandimento con il segno + per mettere lo schermo a tutto schermo :

 

Se cliccate sul tasto con la cornetta vi apparirà l’opzione di poter inserirvi nella teleconferenza in voce usando un collegamento internet (e quindi con la cuffia di skype per intenderci) oppure usando un telefono normale e in questo caso è possibile telefonare ad un numero fisso a roma per entrare in collegamento anche senza utilizzare le novità tecnologiche. Se decidete di usare il collegamento internet vi verrà fatta scaricare una piccola applicazione .exe o per mac che dovrete rilanciare e ricollegarvi conseguentemente.

Per poter scegliere il numero di telefono italiano occorre cliccare sul simbolo del mondo subito alla destra del numero di telefono.

Cliccando sulla chat è possibile interagire con il presentatore o con gli altri partecipanti.

Ecco un esempio del lancio dell’applicazione da windows grazie all’emulatore wine (usando ubuntu 12.04, e wine 1.4)

 

Esempio di uso di annotazione sempre dal client Linux di cui sopra:

Problemi (se qualcosa va male)

Se non vedete più le modifiche allo schermo (riproduzione bloccata) provate a uscire e rientrare dal browser o dalla sessione per riagganciarvi.

Se non riuscite a sentire l’audio in nessuna delle 3 modalità (internet, telefono, secondlife), provate ancora a richiedere di essere aggiunti a skype dal presentatore.

Se per caso vedete che lo schermo condiviso oscilla in continuazione chiedete al presentatore di muovere di meno e più lentamente ed eventualmente disabilitare AERO da Windows7 e 8 che a volte interferisce con la condivisione.

Finito? Tutto a posto?

E con questo mi pare di avere finito almeno le nozioni base per l’uso di Join.me.

Spero che concorderete che è un grosso passo avanti per tutte le necessità di eLearning, sia nella versione free che in quella a pagamento. E notate che fra tutte le applicazioni di condivisione dello schermo ho verificato che è quello PIU’ VELOCE possibile.

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