Ready, player one?

Ancora un film su un prossimo futuro, in cui i Mondi Virtuali saranno di utilizzo comune, e avranno una funzione sociale insostituibile, spesso in contrasto con una realtà “reale” difficile, o addirittura catastrofica. Molti sono stati i libri che hanno avuto come scenario i Mondi Virtuali, i sempre citati “Neuromante” di Gibson e “Snow Crash” di Stephenson, i meno famosi “Il vero nome” di Vinge e l’attuale “Ready playe one” di Cline. Ma di fronte a questo futuro, sempre più futuro, le aspettative sui Mondi Virtuali sono state finora tradite. Molte sono state le cause di un mancato sviluppo di questi ambienti secondo le attese, ma io ne identifico soprattutto due. Da un lato la mancanza di investimenti adeguati da parte delle aziende, anche se un ritorno di interesse, da parte di Facebook e Google soprattutto, si è avuto recentemente. Il secondo motivo è la presenza preponderante dei Social Networks, che hanno una offerto una disponibilità illimitata, utilizzabili dappertutto, su dispositivi mobili, e che hanno prepotentemente preso la leadership della presenza in rete degli utenti. Naturalmente, il combinarsi di questi due fattori ha reso sempre più difficile offrire una presenza in-world qualificata e di interesse per il vasto pubblico. Il risultato è stata la stagnazione attuale, in attesa di tempi migliori. Second Life, ed i nuovi Mondi Virtuali, hanno sempre presenze significative di utenti, ma il loro numero non cresce, come era invece nelle attese. Cosa potrà cambiare nel futuro? Ci sarà una ulteriore evoluzione delle apparecchiature di accesso ai Mondi Virtuali, mentre, parallelamente, avremo un certo riflusso dai Social Network, che non offrono, com’è ormai evidente a tutti, abbastanza garanzie di salvaguardia di dati riservati degli utenti. fanno anzi il contrario, utilizzano i dati per moltiplicare il loro business. Hanno creato un mercato in cui i prodotti che si smerciano sono i nostri dati. Il processo di riflusso sarà molto graduale, e avrà una evoluzione significativa solo se gli investimenti che Google, Facebbok ed altre aziende creeranno uno scenario diverso. Addirittura, potrebbe essere la stessa Facebook a trainare questa nuova corsa al virtuale, proponendo un nuovo modello di utilizzo della rete agli utenti, che faccia dimenticare l’attuale difficoltà in cui si trova l’azienda. Insomma, le condizioni per un rinnovato sviluppo dei Mondi Virtuali non sono mai state così favorevoli negli ultimi dieci anni, ma non illudiamoci, i tempi non saranno brevi. Un saluto.

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